Oggetto del Consiglio n. 2280 del 7 marzo 2012 - Resoconto
OGGETTO N. 2280/XIII - Interpellanza: "Irrogazione di una sanzione ad una studentessa universitaria per l'uso erroneo di un titolo di viaggio agevolato per il trasporto ferroviario".
Interpellanza
Si è appreso che il Servizio del Dipartimento Trasporti della Regione avrebbe sanzionato, il 12 febbraio scorso, con la sospensione per un anno delle agevolazioni sul trasporto ferroviario riservate agli studenti universitari e con il ritiro della tessera di identità (comunicazione 2753/ST) una studentessa che avrebbe erroneamente viaggiato con un titolo di viaggio intestato alla sorella;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
l'Assessore ai Trasporti per sapere:
1) se corrisponde a verità che l'errore della viaggiatrice sanzionata sia consistito esclusivamente nell'aver presentato al controllore un biglietto intestato alla sorella, avente lo stesso cognome e domiciliata allo stesso indirizzo;
2) quale danno economico abbia avuto la Regione dallo scambio di documenti in questione;
3) se la vicenda sia stata contestata per iscritto all'interessata e alla sorella titolare effettiva di tale "improprio titolo di viaggio agevolato" prima di disporre la misura sanzionatoria;
4) se l'Assessore ritiene che la sanzione sia equa e commisurata alla gravità del fatto contestato e se non reputi opportuno precisare diversamente i criteri per l'irrogazione di analoghe sanzioni.
F.to: Louvin - Giuseppe Cerise
Presidente - La parola al Consigliere Louvin.
Louvin (ALPE) - Buongiorno Assessore Marguerettaz, la portiamo su cose di poco momento, forse, rispetto alle grandi strategie trasportistiche che lei ha quotidianamente sotto gli occhi, ma a volte anche i fatti di cronaca sono illuminanti e possono aiutare a capire meglio come si atteggia e come opera la pubblica amministrazione.
Lei ha sicuramente avuto conoscenza dal punto di vista burocratico interno, e poi attraverso il risalto che è stato dato con lettere alla stampa, di una vicenda che ha portato alla sospensione per un anno dell'agevolazione sul trasporto ferroviario ad una studentessa che avrebbe scambiato per errore il titolo di viaggio, cioè il biglietto, con la propria sorella convivente sotto lo stesso tetto, e questo errore apparentemente - ma non vogliamo entrare nel dettaglio della questione - comprensibile e scusabile avrebbe portato ad una sanzione molto pesante. Devo dire che, se dovessimo commisurare le sanzioni che diamo agli studenti con titolo di viaggio improprio alle sanzioni che dovremmo dare agli Assessori che sono responsabili del disservizio ferroviario complessivo, andremmo forse, se non a ripristinare la tortura, quanto meno ad ipotizzare detenzioni alquanto prolungate! Ma questo fa parte di una parentesi che spero l'Assessore, che è persona di grande spirito, vorrà prendere per tale. Assessore, questa vicenda è una vicenda semplice su cui lei potrà gettare luce, ma...ha avuto un danno economico la Regione da questo scambio di documenti, che io credo di aver capito riguardasse due studentesse, una delle quali ha usato per errore il biglietto dell'altra...ha avuto un danno la Regione in questa vicenda? Una vicenda che poi ha provocato tutta una procedura amministrativa, probabilmente necessaria dal punto di vista formale, perché se c'è un verbale si deve dare seguito, e intendiamoci, è fuor di discussione la correttezza di operato dei servizi amministrativi che dipendono dal suo Assessorato! Ma ci chiediamo: non è in questi casi auspicabile, possibile forse o anche necessario in termini di applicazione delle norme sul procedimento nelle sanzioni amministrative, che prima di erogare una sanzione di questo tipo, si faccia una contestazione?
Ho avuto modo di vedere questa lettera che dispone la restituzione immediata della tessera e la sospensione del servizio; non ho visto nessuna contestazione effettuata con una possibilità di controdedurre e dare qualche spiegazione. Questo lei vorrà gentilmente dirlo, perché capisco che quando si prevede un automatismo il funzionario lo deve applicare...ma c'è questo automatismo o non c'è? C'è la possibilità o l'obbligo di interloquire con le persone interessate?
Al di là della vicenda, credo che ci si debba interrogare anche sul modo in cui ci si approccia alla problematica sanzionatoria ed alla necessità di prendere in considerazione delle ragioni, delle giustificazioni che possono essere utili. Per il resto, sulla qualità del servizio ferroviario...non è qui il momento di dilungarci ulteriormente. Grazie dei chiarimenti che ci vorrà dare.
Presidente - La parola all'Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Grazie Presidente.
Battuta per battuta, credo che alla veneranda età il collega Louvin scopra che in Valle d'Aosta c'è una ferrovia; tutti gli anni in cui è stato in Consiglio regionale con un potere diverso da quello attuale, non mi pare che si sia "sbattuto" per migliorare il trasporto ferroviario! Quindi quando si dice che dovremmo sanzionare per i disguidi ferroviari l'Assessore, forse dovrebbe fare un piccolo ripasso sulle competenze dell'Assessore e quelle che sono le competenze dell'Amministrazione regionale e di Ferrovie dello Stato.
Il collega Louvin ci intrattiene su un caso che sicuramente ha avuto spazio sui giornali e credo che tragga origine da una lettera su La Stampa; spero che abbia letto il collega Louvin anche la risposta che è stata data, sempre su La Stampa, dal dirigente, risposta che so essere avvenuta il giorno dopo della presentazione.
La prima domanda: "se corrisponde a verità che l'errore della viaggiatrice sanzionata sia consistito esclusivamente nell'aver presentato al controllore un biglietto intestato alla sorella, avente lo stesso cognome e domiciliata allo stesso indirizzo"...la risposta è affermativa. Semplicemente questo, a margine: i dirigenti, i funzionari dell'Assessorato mi dicono che, essendo questo non un caso isolato, ma che si è verificato in diverse occasioni dello stesso genere, la confusione dei biglietti avviene sempre o fra sorelle o fra parenti o fra persone che condividono lo stesso alloggio: "Avevamo lo stesso biglietto sulla stessa scrivania, avevamo lo stesso alloggio"...sono tutte cose di cui non dubitiamo, ma rispetto a questo, come lei ha giustamente ricordato, i funzionari si attengono alla delibera in cui si dice che i titoli di viaggio cartacei sono personali, non cedibili ad alcuno; in caso di cessione ed uso non corretto degli stessi, il Servizio trasporti provvederà ad applicare le sanzioni previste al successivo punto, ovvero in caso di riscontro di utilizzo improprio di tali titoli, sarà disposta la sospensione delle agevolazioni stesse per un periodo pari ad un anno solare, a decorrere dalla data di accertamento dell'infrazione, quindi ne consegue la cessazione di un contributo, di un'agevolazione.
"Quale danno economico abbia avuto la Regione dallo scambio di documenti in questione": innanzitutto credo sia bene capire che questa agevolazione all'Amministrazione regionale costa 1.000.000 di euro, così abbiamo la sensazione di quello che è il costo di questa agevolazione, la quale consente ai ragazzi di comprare i biglietti al 25 percento del loro costo. I viaggi non sono infiniti, si compra, ed i ragazzi hanno diritto ad acquistare un numero di biglietti coerente con il loro piano di studi e con le loro necessità. Da questo punto di vista il Servizio trasporti effettua controlli mirati, allo scopo di limitare gli abusi, ovvero impedire che lo stesso soggetto benefici di viaggi in numero superiore a quelli previsti o, peggio, ceda i suoi biglietti ad un altro soggetto, determinando nell'utenza servita la necessaria percezione che si eserciti realmente un'attività di verifica. Si può facilmente intuire come un biglietto, acquistato come dicevo al 25 percento del suo valore, come avviene per i biglietti prepagati, possa incentivare attività impropria alle spalle della pubblica amministrazione. Se questi biglietti vengono ceduti a coloro che non ne hanno diritto, di fatto la Regione con questo milione di euro paga delle agevolazioni che non sono proprie. Se ciò non avvenisse, ovvero si concedesse ad un utente di utilizzare liberamente biglietti concessi ad altri utenti, oltre ad alimentare un potenziale, non probabile mercato illecito alle spalle dell'Amministrazione, si potrebbe determinare un numero di viaggi superiore a quello realmente necessario e si verificherebbero, di conseguenza, dei danni economici alla Regione.
"Se la vicenda sia stata contestata per iscritto all'interessata e alla sorella titolare": come avrà letto sul giornale, è stata contestata inviando specifica comunicazione di applicazione della sanzione all'interessata con lettera raccomandata, con l'indicazione della decorrenza dell'applicazione della sanzione.
"Se l'Assessore ritiene che la sanzione sia equa e commisurata alla gravità del fatto contestato": ripeto, qua abbiamo due sorelle, altre volte abbiamo avuto gente che condivide lo stesso alloggio, abbiamo trovato delle persone che sono amici e si sono scambiati i biglietti, sicuramente tutte versioni in buona fede, ma se non c'è attenzione rispetto a questo tema e la sanzione non è significativa, voi capite che... Io non è che mi appassiono sul fatto di dire se è congrua oppure no, se si deve fare a sei mesi perché sei mesi è giusta; da questo punto di vista dico che la sanzione che a suo tempo è stata introdotta è significativa ed impone all'utenza, essendo l'agevolazione importante, - i ragazzi, ripeto, spendono il 25 percento del biglietto -, impone ai ragazzi che fanno un percorso universitario una certa attenzione. Dopodiché, se ci sono delle suggestioni per capire magari con il suo aiuto quello che è congruo o quello che è giusto, ascoltiamo con attenzione.
Presidente - La parola al Consigliere Louvin.
Louvin (ALPE) - Grazie Assessore, lei si è sicuramente impegnato molto per dare lume a questa questione!
L'idea che si metta in capo ad una persona che ha erroneamente scambiato il proprio biglietto con quello di una sorella, egualmente titolare di questa agevolazione, la responsabilità per la spesa di 1.000.000 di euro, che eroga la Regione per venire incontro - in questo devo dire siamo tutti assolutamente partecipi - alle spese che sostengono le nostre famiglie per gli studi universitari, ci sembra un tantino spropositata!
Lei ci dice: noi paghiamo 1.000.000 di euro per queste agevolazioni, questi ragazzi sono dei delinquenti, perché ogni tanto si scambiano il biglietto. Naturalmente questo ha un tipo di rilevanza se lo si dà volontariamente ad una persona terza, eccetera, già non deve essere fatto all'interno di un appartamento fra persone diverse, ma credo che ci siano anche situazioni oggettive di errore di cui l'Amministrazione non può non farsi carico. Lei mi dice che questo non è il primo caso; se lei riscontra che ci sono dei casi comprensibili, spiegabili, di errore, a fronte dei quali una sanzione di richiamo è possibile, prima di dare una "sberla" di questo genere, cioè sospendere per un anno questo aiuto alle famiglie, secondo me lei ci dovrebbe pensare! È suo compito, al di là di venirci a leggere delle norme, anche proporre dei correttivi! Lei ora si è dichiarato ben lieto di ascoltare...allora noi glielo diamo un suggerimento: lei riveda questa norma, lei introduca il fatto che quando ci sono errori scusabili, vengono considerati tali e la sanzione non è applicata, e quando non c'è un caso di recidiva, ma c'è una tantum...siccome il controllo sui treni viene fatto regolarmente, non sono controlli a campione, sono controlli che vengono fatti a tappeto, quando c'è un caso che si verifica si sanziona, ma magari prima di sospendere per un anno, si sospende per un mese o si eroga una piccola sanzione economica. Perché credo che lei sappia cosa vuol dire sospendere per un anno per una famiglia che sostiene gli studi universitari di un figlio, che va magari settimanalmente, se non più spesso, all'università: sono centinaia e centinaia di euro! Quindi meglio mettere una sanzione da 50 euro che fare questo.
Siccome è lei, mi risulta ancora, salvo fatti degli ultimi tempi, a capo del settore dei trasporti, si faccia carico di modificarle queste norme! Ma questo è un suggerimento modesto. Se poi ha bisogno di qualcuno che gliele scriva, ci rendiamo molto volentieri disponibili. Questo è il nostro punto di vista. Le sanzioni automatiche erogate senza guardare eventuali attenuazioni di responsabilità ed eventuali circostanze attenuanti, sono delle obiettive ingiustizie. L'applicazione generalizzata porta ad un'ingiustizia.
Poi lasciamo da parte, non è tema del giorno, quanto abbia fatto o non fatto, chi l'ha interpellata su questo tema per la ferrovia. Forse lei non era ancora direttamente implicato in politica quando si sono fatti i primi contratti con le Ferrovie, forse lei non ricorda la politica che fece la Giunta Viérin su questo problema, quando era Assessore una persona da lei tanto denigrata, ma che si chiama Elio Riccarand, che portava avanti molto significativamente il problema della ferrovia. Il Presidente Rollandin è buon testimone di quanto si sia lavorato su una norma di attuazione in materia ferroviaria. Forse è vero che chi l'ha interpellata non si è così tanto "sbattuto", ha fatto anche altre cose in questi anni e potrebbe essere giustificato! Lei si occupa però di trasporti, se ne occupa in modo assolutamente carente e deficitario, e qualche volta, se se ne occupasse di meno forse sarebbe anche meglio, come nel caso dello smantellamento delle ferrovie che sta portando avanti! Mi ci ha portato lei...io non avrei voluto andare su questo terreno, ma siccome è stato così "gentile" da sollecitare la riflessione a più largo spettro su quello che facciamo noi e che fate voi per le ferrovie, è doveroso puntualizzare le posizioni. Grazie comunque, Assessore.