Oggetto del Consiglio n. 2278 del 7 marzo 2012 - Resoconto
OGGETTO N. 2278/XIII - Interpellanza: "Presentazione di un disegno di legge in materia di riordino fondiario".
Interpellanza
Richiamate le nostre precedenti iniziative inerenti la situazione dei piani di riordino fondiario in corso di realizzazione in Valle d'Aosta;
Ricordato che nel mese di novembre l'assessore competente comunicava in quest'aula l'imminente rilascio del parere della Direzione affari legislativi sul disegno di legge, in itinere da tempo, che andrà a normare nuovamente la materia dopo un vuoto legislativo di oltre quattro anni;
Considerata l'aspettativa riposta in questo ddl dai Consorzi di miglioramento fondiario impegnati nel completamento dei piani di riordino fondiario avviati da anni, in alcuni casi da decenni;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
l'Assessore competente per conoscere:
1) per quale motivo l'annunciato disegno di legge in materia di riordino fondiario non è ancora stato presentato all'esame delle Commissioni consiliari;
2) per quanto tempo si protrarrà ancora il vuoto legislativo venutosi a creare in seguito all'abrogazione della legge regionale n. 70/1987.
F.to: Chatrian - Patrizia Morelli
Presidente - La parola al Vicepresidente Chatrian.
Chatrian (ALPE) - Grazie Presidente.
Qualche considerazione ed una piccola premessa. Il riordino fondiario consiste nel riassettare catastalmente ed accorpare la proprietà, che in Valle d'Aosta è molto frammentata, e nell'arrotondamento delle superfici dei fondi. Questa è la sintesi di questa ennesima iniziativa. A fine 2007 la legge regionale n. 70/1987 veniva abrogata; nel 2010 la Giunta approva un documento che attesta il fatto di disciplinare in maniera più approfondita la materia e sospende la possibilità di avviare nuovi interventi di ricomposizione fondiaria: questo è il nocciolo di questa iniziativa.
A nostro avviso abbiamo perso quattro anni abbondanti. Nel mese di novembre 2011 l'Assessore ci esplicitò che siamo in dirittura di arrivo, quindi il disegno di legge era pronto, e ci disse anche che, vista la complessità della materia, come più volte abbiamo detto in quest'aula, erano intervenute strutture interne, ma anche soggetti esterni dalla Regione quali gli enti locali, l'Agenzia del territorio, la Conservatoria dei registri immobiliari e l'Agenzia delle entrate. Terminando la discussione in aula, l'Assessore ci disse: in questi giorni si stanno ultimando gli ultimi affinamenti tecnici sul corpo del testo di questo disegno di legge.
L'obiettivo di questa ennesima iniziativa è quello di conoscere se effettivamente c'è questa volontà e per quale motivo, ad oggi, questo disegno di legge - comunque non semplice - non è stato ancora redatto e non ancora approvato come proposta di disegno di legge in Giunta, perché poi dovrà avere tutto il suo iter in commissione e poi in Consiglio. E per quanto tempo si protrarrà ancora il vuoto legislativo, perché questo è il punto, c'è un vuoto legislativo; proprio nell'ultima discussione di cinque mesi fa è stato precisato che per completare la ricomposizione fondiaria ed operare i trasferimenti dalle proprietà in funzione dei lotti definitivi occorreva attendere l'entrata in vigore della norma di cui prima. Un conto sono i lavori, un conto sono le bonifiche, un conto sono i miglioramenti che vengono fatti sul territorio. Più volte in quest'aula abbiamo affrontato sia l'iter amministrativo, sia la procedura, sia le sue criticità e peculiarità, però altro tema è quello del riordino fondiario, cioè il riordino catastale delle proprietà, e questa proprietà tanto frammentata è, ad oggi, non ancora accorpata. Grazie.
Presidente - La parola all'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Isabellon.
Isabellon (UV) - Grazie Presidente.
Non posso che condividere tutte le premesse e le considerazioni fatte dal collega Chatrian, che conosce molto bene la problematica, quindi credo che tutto quello che è stato riferito in sede di illustrazione, relativo alla prosecuzione delle attività legate ai miglioramenti fondiari che in alcune situazioni si sono concluse, non posso che condividerlo, visto che queste iniziative di riordino fondiario in particolare nei comuni di Torgnon, Verrayes e Saint-Denis sono iniziate da molto tempo, quindi rimane lo scoperto della conclusione dell'iter per quel che riguarda la riorganizzazione della proprietà. Questo è l'aspetto più complesso, in quanto è quello che poi va a modificare gli assetti della proprietà ed è quello più delicato, perché non sempre è condiviso da tutti. Evidentemente proprio su questi temi gli approfondimenti di cui riferivo in occasione della precedente interpellanza, datata 11 novembre 2011, dove dicevo che tutti i soggetti coinvolti nella predisposizione di questo testo del disegno di legge, che riguarda in particolare la risoluzione di queste problematiche ormai datate, richiede la massima attenzione e tutte le verifiche del caso, attestano che non è una legge molto semplice. Come anticipato in quell'occasione, il gruppo tecnico di lavoro composto dagli uffici competenti regionali del Dipartimento agricoltura, volutamente allargato agli ordini e collegi professionali interessati - in quanto l'apporto di competenze di chi opera da anni dal punto di vista tecnico è ritenuto molto importante -, sta lavorando alla predisposizione di un disegno di legge che richiede approfondite valutazioni ed analisi, data la complessità della materia. Sono analisi che coinvolgono, come ha ricordato il collega Chatrian, oltre alla Direzione affari legislativi in primis, anche enti esterni alla Regione, fra cui gli enti locali, per le ricadute che si hanno dal punto di vista urbanistico, per la concomitanza con le varianti ai piani regolatori, al PTP ed alla legge n. 11, inoltre l'Agenzia del territorio, la Conservatoria dei registri immobiliari e l'Agenzia delle entrate.
In queste settimane si stanno completando gli ulteriori affinamenti tecnici ed approfondimenti necessari sul corpo del testo. Il disegno di legge è già stato attentamente analizzato dalla Direzione affari legislativi, per cui si prevede, come già evidenziato nella precedente risposta, di porre il disegno di legge all'attenzione del Consiglio al più presto. Non è per essere ripetitivi, ma per le attenzioni che tutti coloro che sono coinvolti devono dare e che ritengo della massima importanza, noi aspettiamo di avere tutti i riscontri necessari al fine di dare uno strumento da esaminare alle commissioni ed al Consiglio che sia il migliore possibile, tenuto conto di tutte le verifiche che devono essere necessariamente fatte.
Presidente - La parola al Vicepresidente Chatrian.
Chatrian (ALPE) - Grazie Presidente.
Assessore, fra 13 mesi scade questa legislatura; abbiamo iniziato a parlare di questo "vuoto normativo" nell'ottobre 2008 - per quanto mi concerne - e la sua risposta oggi è stata la rilettura dell'iniziativa che abbiamo fatto cinque mesi or sono. Ci dice che è di massima importanza, condivide le nostre preoccupazioni, però, carta che canta, non c'è sul tavolo questo disegno di legge indiscutibilmente non semplice! Non vorremmo che questo disegno di legge arrivasse a marzo o ad aprile 2013, per poi dire: è stato complesso, ma abbiamo messo in campo comunque un disegno di legge e, chi vivrà, vedrà!
Sinceramente non ha la nostra approvazione e lo sa, tutto il nostro gruppo è molto preoccupato anche di questa sua superficialità, probabilmente scientemente messa in campo, perché lei, in maniera elegante, oggi ci dice che si sta lavorando, si sta affinando e che si cercherà di dare delle risposte. È un grande rammarico, perché mi sembra che poi la questione sia di ordine politico e non amministrativo, che è quella che non c'è la volontà. Lei dice che la materia è molto complessa, ma a mio avviso la mia riflessione è che non c'è assolutamente la volontà.
In mattinata mi sono segnato alcuni argomenti, e dico che spero che questa sia la volta buona almeno su questo ultimo pezzo riguardante i riordini, che si metta finalmente "carne al fuoco", che venga avviato questo disegno di legge, per dare corso a questa ricomposizione di accorpamenti di proprietà che conosciamo tutti, la quale è molto frammentata e delicata. Mi sono segnato quattro o cinque dossier che continuamente cerchiamo di sollecitare, pungolare per far muovere la classifica nel suo Assessorato; cito l'agenzia per l'erogazione in agricoltura, che nel 2007 aveva un obiettivo, scritto in legge, di organismo pagatore, un obiettivo che però non è stato raggiunto; le grandi difficoltà nell'erogazione dei premi delle indennità previste nel piano di sviluppo rurale 2007-2009, indennità compensativa e l'altra indennità sulle annualità 2010-2011; il programma lavori approvato dalla Giunta nel novembre 2008 per quanto riguarda i consorzi, 160 interventi proposti dai consorzi, e più volte in quest'aula abbiamo sollecitato non solo le procedure, ma l'utilizzo di queste risorse messe in campo, approvate ed impegnate dalla Giunta; il fatto di non avere ancora dato delle risposte sulla cessione in gestione delle strutture di proprietà regionale adibite alla trasformazione dei prodotti agricoli scaduti nel 2009, nelle more dell'adozione degli atti che fissano le modalità, più volte messo in discussione sempre in quest'aula; il fatto di non aver fatto la ristrutturazione di parte del caseificio di Saint-Marcel e realizzato comunque un reparto adibito a burrificio (lo scorso Consiglio ci ha detto che non si farà nulla e si alieneranno comunque gli impianti e le attrezzature messe in campo). E potrei ancora andare avanti, ne ho ancora altri quattro o cinque, non li cito tutti, perché termino con un grande rammarico ed una rassegnazione, non solo da parte nostra. Lei è sereno, vedo che probabilmente queste cose non le interessano più di tanto. Noi, nel territorio, non solo a Torgnon, lei continuamente cita il riordino di Torgnon, le assicuro che colmare questo "vuoto legislativo" è richiesto da La Thuile fino a Gressoney per quanto riguarda questa nostra piccola ennesima iniziativa!
Penso che sia un discorso di volontà politica, - mi dispiace che non sia presente in questo momento il Presidente della Regione - e rinnoviamo il fatto che siamo a disposizione per dare il nostro contributo, rinnoviamo il fatto che a nostro avviso è urgente che non arrivi due mesi prima dalla scadenza di questa ennesima legislatura, ma veramente chiediamo non solo il cambio di marcia, ma qui la rotta proprio non è stata invertita e, se è stata invertita, è stata invertita in maniera negativa! Grazie.