Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2272 del 7 marzo 2012 - Resoconto

OGGETTO N. 2272/XIII - Interrogazione: "Realizzazione di un impianto per la selezione manuale del materiale plastico della raccolta differenziata".

Interrogazione

Richiamata la nostra precedente interpellanza del 27 gennaio 2012, "Promozione di iniziative per incrementare la raccolta differenziata degli imballaggi in materiale plastico", dalla quale è emerso che la plastica raccolta viene recuperata solo in minima parte e la Regione, in ragione della pessima qualità, non percepisce alcun contributo dal Conai;

Appreso della volontà della Regione di realizzare un impianto per consentire la selezione manuale della plastica;

Ricordato che il mancato introito di contributi Conai, per gli anni 2010 e 2011, causato dalla scarsa qualità del materiale plastico della raccolta differenziata, è stimabile in più di 1.500.000 euro;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

la Giunta regionale per sapere:

1) quando è stato deciso l'acquisto del nuovo impianto, a quanto ammonterebbe il costo e la sua gestione annuale;

2) se siano stati stimati i maggiori contributi ottenibili dal Conai con l'entrata in funzione di questo nuovo impianto.

F.to: Bertin - Giuseppe Cerise - Chatrian - Louvin - Patrizia Morelli

Presidente - La parola all'Assessore al territorio e ambiente, Manuela Zublena.

Zublena (UV) - Grazie Presidente.

Con questa interrogazione si offre l'opportunità di fornire un aggiornamento sulle informazioni che avevo fornito in occasione del precedente Consiglio, in cui si era toccato l'argomento della frazione delle plastiche, frazione di rifiuto alla quale abbiamo posto particolare attenzione. È una frazione molto piccola, di qualche percentuale rispetto all'insieme dei rifiuti e credo che proprio un'attenzione anche su una frazione così piccola dimostra come tutta la politica regionale in materia di gestione integrata dei rifiuti sia fortemente improntata agli indirizzi europei, per privilegiare in modo molto significativo le cosiddette "tre erre": riduzione, riutilizzo, riciclo del materiale.

Il settore delle plastiche è un settore particolarmente complesso, come ci è stato bene illustrato dal dottor Bertazzoli, che era intervenuto al convegno che abbiamo organizzato insieme al consorzio COREPLA a metà dicembre, proprio per affrontare questo tema e cercare di progredire su questa frazione. In occasione di quell'incontro, il dottor Bertazzoli, membro del COREPLA, aveva illustrato come la Valle d'Aosta sia particolarmente virtuosa nella quantità delle plastiche raccolte. Va da sé che, aumentando la quantità, si rischia di peggiorare un po' la qualità e, proprio perché si è abbastanza avanti nella politica di gestione dei rifiuti, ora ci siamo fortemente concentrati sul miglioramento della qualità di questa frazione. In effetti, dopo aver avviato numerose iniziative con i soggetti principali preposti alla gestione e all'organizzazione della raccolta e del trasporto, cioè le Comunità montane, che hanno dedicato e profuso moltissime risorse sia in termini di impianti e di strutture, ma anche per informare adeguatamente la popolazione, e sulla base dei dati che abbiamo analizzato, ci siamo resi conto che restano problematiche le modalità di separazione delle plastiche. Le modalità imposte dai consorzi, in particolare dal consorzio COREPLA, mettono in evidenza un limite fisiologico, oltre il quale il singolo cittadino non riesce a migliorare la capacità di separazione. Sulla base di questa constatazione abbiamo, come ho detto la volta scorsa, avviato i primi interventi di selezione manuale che sono stati eseguiti sui cumuli di plastiche presso il Centro regionale di Brissogne, svolto dagli addetti del centro stesso. Abbiamo verificato che questi risultati non sono risultati efficaci per il miglioramento della qualità del prodotto conferito. Quindi abbiamo successivamente studiato e verificato la possibilità di dotare il Centro di Brissogne di un sistema di selezione delle plastiche derivanti dalle raccolte pubbliche. Valeco ha presentato una serie di proposte tecniche ed economiche, che sono state valutate dagli uffici, ed il servizio competente, a novembre 2011, ha autorizzato l'acquisizione del nuovo sistema che consiste essenzialmente in un impianto composto da una zona di carico del materiale, quindi da un nastro trasportatore lungo il quale effettuare un triage del materiale. Valeco ha quindi provveduto ad eseguire tutte le fasi della gara per l'acquisizione del sistema, il cui costo complessivo è risultato pari a 79.800 euro più IVA. Gli oneri di gestione dell'impianto complessivi, comprensivi anche della quota di ammortamento dell'impianto, sono stati valutati in 140.726,10 euro annui più IVA.

Per quanto riguarda gli oneri per la Regione, l'avvio del nuovo sistema innanzitutto non comporta alcun onere a carico della Regione, poiché le modalità di gestione di questo impianto dispongono che lo stesso venga gestito in modo da compensare gli oneri gestionali comprensivi dell'investimento, con i contributi che verranno riconosciuti dal consorzio COREPLA. Alla Regione è stabilito che vengano garantiti introiti nella misura del 70 percento di quanto corrisposto da COREPLA, nel caso in cui sia assicurato il raggiungimento almeno dei livelli previsti della seconda fascia, nell'ambito dell'accordo nazionale ANCI-COREPLA, cioè a partire dal 1° aprile di quest'anno e sino al 31 dicembre 2013, una presenza di frazione estranea compresa fra il 4 e il 15 percento cui corrisponde il riconoscimento di un corrispettivo pari a 194,74 euro a tonnellata. Questi sono dati che si trovano anche su Internet, perché sono stabiliti nell'accordo ANCI-COREPLA. L'importo, nella misura definita, dovrà essere versato da Valeco alla Regione anche quando il livello di selezione raggiunto non risulta essere conforme alla seconda fascia di contribuzione: in questo caso, oltre al versamento alla Regione della quota di introiti, ogni onere addebitato dalla COREPLA per il trasporto fuori dalla Valle d'Aosta di questa frazione di plastica sarà a carico di Valeco. Qualora, per contro, la società Valeco assicuri il raggiungimento della fascia superiore, cioè una presenza di frazione estranea inferiore al 4 percento, per cui è previsto un corrispettivo di 276,41 euro a tonnellata, la società potrà trattenere oltre al 30 percento dell'importo ulteriori 20 euro a tonnellata, provvedendo al riversamento alla Regione della restante somma. Quindi le entrate per la Regione saranno conseguenti al raggiungimento dell'una o dell'altra fascia, e proporzionali alle quantità risultanti dalla selezione attuata.

Presidente - La parola al Consigliere Bertin.

Bertin (ALPE) - Grazie Presidente.

Una frazione piccola, come dice l'Assessore, ma molto significativa non solo in termini generali ma anche strettamente finanziari: ogni anno, da questo punto di vista, si perdono centinaia di migliaia di euro, fra i 600.000 e gli 800.000 euro, e forse più. Insomma, si tratta di cifre molto significative per questo periodo, ma in generale, tanto più per un Assessorato come il suo che non ha queste disponibilità così grandi. Lei sottolinea l'irrilevanza o quasi di questo aspetto, mentre a mio avviso è una questione piuttosto importante.

In questi mesi abbiamo evidenziato il fatto che in Valle d'Aosta vengono raccolti più materiali plastici rispetto alle altre Regioni, ma se poi guardiamo alla qualità, il risultato è molto diverso e negativo. Colpa dei Valdostani? Non credo che i Valdostani siano poi così differenti dalle altre Regioni, almeno da questo punto di vista! Colpa forse da attribuire non solo ai cittadini, ma anche a chi organizza il servizio, a chi in questi anni forse ha sottovalutato questa piccola frazione. Adesso fortunatamente si inizia a prenderla in considerazione e certamente è positivo questo interessamento. Questo nuovo impianto può - speriamo - dare dei risultati, ma credo che non sia sufficiente e che vada guardato più in generale questo aspetto, che vada impostata una politica più in prospettiva, con degli obiettivi precisi, cercando di recuperare queste somme ingenti che per anni abbiamo perso e non abbiamo neanche preso in considerazione. Non bisognerebbe poi alla fine che si rinunciasse a questi aspetti per bruciare tutto all'interno dell'inceneritore - o pirogassificatore, che dir si voglia - perdendo anche i benefici dal punto di vista finanziario di questa raccolta di materiali plastici.

Speriamo che in futuro, oltre ad acquistare questo impianto, si imposti una politica in questo senso un po' più efficace e che dia dei risultati. Grazie.

Si dà atto che dalle ore 10,08 riassume la presidenza il Presidente Alberto Cerise.