Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2254 del 22 febbraio 2012 - Resoconto

OGGETTO N. 2254/XIII - Interpellanza: "Conseguenze del declassamento della Regione Valle d'Aosta da parte dell'agenzia americana di rating Fitch".

Interpellanza

L'agenzia americana di rating Fitch ha declassato mercoledì 8 febbraio scorso la Regione Valle d'Aosta, togliendole la AA+ e sostituendola con AA-.

Questo declassamento sarebbe stato operato in conseguenza del taglio del rating sovrano dell'Italia, effettuato il 27 gennaio scorso, abbassato di due gradini ad A- da A+ con outlook negativo.

La decisione ha riguardato solo una parte delle regioni italiane.

Considerato l'impatto negativo della valutazione in questione;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interpella

il Presidente della Regione e Assessore alle Finanze ad interim per sapere:

1) quali ragioni abbiano provocato la decisione in questione, con specifico riferimento alla nostra Regione;

2) quali conseguenze comporta tale valutazione in ordine alle operazioni di indebitamento che interessano direttamente o indirettamente la Regione;

3) per quale ragione la Giunta ritiene che siano variate le aspettative di Fitch di solidi risultati operativi e le sue valutazioni circa la buona flessibilità del bilancio regionale e la robusta posizione patrimoniale della Regione;

4) quali iniziative intenda assumere il governo regionale per recuperare le migliori condizioni di affidabilità costantemente riconosciute finora dall'agenzia alla Regione e se manterrà in futuro il proprio rapporto in essere con la stessa Agenzia di Rating.

F.to: Louvin

Presidente - La parola al Consigliere Louvin.

Louvin (ALPE) - Grazie Presidente.

Lo scorso 8 febbraio, nel quadro di una decisione che ha investito anche altre Regioni, enti locali ed enti di credito, l'agenzia di rating Fitch, che è l'agenzia a cui ci si riferisce da alcuni anni, dopo l'abbandono della collaborazione con Standard & Poor's, che aveva caratterizzato per un decennio il rapporto con la Regione Valle d'Aosta, ha declassato la nostra Regione togliendole la doppia A positiva e sostituendola con una doppia A negativa. Questa decisione - si è potuto appurare - ha una stretta correlazione soprattutto con il taglio del rating dell'Italia come Stato sovrano, al pari di altri Stati dell'Unione europea, che hanno subito analogo trattamento per il degradarsi della situazione finanziaria generale, ed infatti nel caso italiano si è abbassato di due gradini, con uno scenario di prospettiva negativo per l'Italia. È una decisione, questa, che ha delle ripercussioni anche per quanto riguarda la nostra Regione, quindi nella duplice veste del Presidente e di Assessore anche alle finanze, abbiamo ritenuto utile interpellare il Governo per sapere quali siano le ragioni che hanno provocato questa decisione, ovviamente in riferimento particolare alla nostra Regione; quali conseguenze questo comporti in relazione alle operazioni di indebitamento che direttamente o indirettamente possono coinvolgere sia in operazioni in atto, che in operazioni di prossima attuazione, la Regione; per quali ragioni la Giunta ritiene che siano state variate queste aspettative di Fitch, che - ricordo - ha indicato ed indica ancora, stando alle posizioni annunciate sui siti pubblici della Regione, le aspettative di solidi risultati operativi e le valutazioni circa la buona flessibilità del bilancio regionale, nonché la robusta posizione patrimoniale della Regione; se ci sono possibilità e quali eventuali iniziative il Governo intende assumere per recuperare le migliori condizioni di affidabilità, stante il fatto che siamo comunque legati a meccanismi di declassamento automatico nella misura in cui non possiamo accedere a livelli di affidabilità finanziaria superiori, in un determinato rapporto, a quelli che investe lo Stato italiano nel suo complesso. E quindi se, anche in questo quadro, mantiene totalmente la propria affidabilità lo stesso soggetto classificatore, perché abbiamo appunto rilevato nel corso degli ultimi anni un cambiamento di interlocuzione con l'abbandono del precedente valutatore Standard & Poor's ed il ricorso alle funzioni valutative dell'agenzia americana Fitch. Grazie.

Presidente - La parola al Presidente della Regione, Rollandin.

Rollandin (UV) - Grazie Presidente.

La richiesta di chiarimenti del collega ci permette di chiarire un aspetto rispetto ad un annuncio lanciato l'8 di questo mese con una certa enfasi, collegandolo con alcune soluzioni interne, che aveva giustamente creato un po' di preoccupazione perché ho detto: qui cala il rating da quando si assumono le funzioni di Assessore ad interim! Ora, la tonalità utilizzata dal collega per illustrare l'interpellanza ha ben chiarito cosa significa l'applicazione del rating, quindi vengo alle risposte, pur tenendo conto come premessa che ci sono due linee di pensiero: una, sul rating forse si è avuta troppa fiducia, mi riferisco al rating per le banche; l'altra, avendo poca fiducia o una fiducia ridotta c'è chi dice - vedi alcune situazioni nazionali - di non essere più interessato alla valutazione del rating. La Toscana taglia il contratto, a Milano bocciatura scontata, quindi c'è una varietà di interpretazioni proprio sul ruolo del rating. Noi invece crediamo che, al di là di vicende che conosciamo, che il rating sia sicuramente importante.

Venendo alle domande: "quali ragioni abbiano provocato la decisione..." di ridurre il rating della nostra Regione, come è avvenuto per le Province di Trento e Bolzano, per la Regione Friuli e per altre 40 fra Regioni e Comuni - basterebbe leggere l'elenco del FitchRatings dove c'è l'elenco del downgrade 40 italian local regions - che sono stati declassati in funzione del declassamento dell'Italia, l'agenzia Fitch, nell'ambito dei criteri generali per l'attribuzione del rating agli enti pubblici, ammette un'eccezione (per gli enti territoriali dotati di particolare autonomia finanziaria) alla regola che gli enti territoriali di uno Stato membro non possano essere valutati con un rating superiore a quello dello Stato di appartenenza. Tale eccezione è possibile con il limite che il differenziale possa essere al massimo di tre livelli superiore per cui rispetto al rating A- attribuito all'Italia, il livello massimo è quello di una doppia A-, attribuito alla nostra Regione. Pertanto alla Regione è stato riconosciuto il massimo possibile, che è già un'eccezione...questo volevo sottolinearlo perché non è da poco. La decisione di Fitch ha riguardato solo gli enti territoriali che sono valutati dall'agenzia stessa, perché Standard & Poor's ha un altro criterio di valutazione ed anche un sistema diverso, ma più o meno sono riconducibili alla stessa situazione. Dicevo: sono 40 fra Regioni, Province e Comuni e, fra questi, per quelli che prima di tale azione avevano un rating superiore a quello di A-, in alcuni casi vi è stata un'azione specifica sull'ente con un declassamento al di sotto della A-.

"Quali conseguenze comporta tale valutazione in ordine alle operazioni di indebitamento che interessano direttamente o indirettamente la Regione": tale azione non comporta nessuna conseguenza sulle operazioni di indebitamento già perfezionate, mentre per quanto riguarda l'indebitamento futuro indiretto in questo contesto del mercato finanziario la riduzione del rating della Regione, che comunque resta ad un livello molto buono anche nel confronto con realtà simili in Europa, non ha alcuna conseguenza per diverse ragioni evidenziate dalle banche, che potrebbero essere di fatto interessate a tali operazioni di indebitamento. Le ragioni sono che il declassamento non viene considerato tale, in quanto conseguenza di un'azione dell'agenzia di rating generalizzata e non specifica sulla Valle d'Aosta; si ricorda che la valutazione specifica avviene di norma una volta all'anno e, nel corso del mese di settembre, l'ultima analisi specifica aveva attribuito alla Regione la valutazione AA+; inoltre, il differenziale applicato sui tassi di prestiti è fortemente influenzato più dallo spread applicato sui titoli di Stato che non dal rating; l'elevato costo dei prestiti è condizionato soprattutto dalla difficoltà delle banche, in particolare da quelle italiane dal lato della provvista. L'azione sul rating in oggetto non influenza pertanto né le banche intermediarie, né eventualmente gli investitori diretti.

"Per quale ragione la Giunta ritiene che siano variate le aspettative di Fitch di solidi risultati operativi e le sue valutazioni circa la buona flessibilità del bilancio regionale e la robusta posizione patrimoniale della Regione": le aspettative di Fitch sulla posizione specifica della nostra Regione non sono variate, e l'azione di declassamento non è stata determinata da una diversa valutazione sui risultati patrimoniali e del bilancio regionale.

Ultima questione, "quali iniziative intenda assumere il Governo regionale per recuperare le migliori condizioni": credo che non ci sia nessuna azione da intraprendere perché non è cambiata in sé, è cambiata per conseguenza del livello nazionale. Quindi gli enti territoriali coinvolti da un declassamento generalizzato - come in questo caso è stato per la Valle d'Aosta - non hanno conseguenze; inoltre il problema rappresentato non sussiste, in quanto non è variato il giudizio dell'agenzia sulle condizioni di affidabilità della Regione, ma l'azione è conseguente al declassamento dell'Italia. Proprio per i criteri generali e le regole adottate da Fitch, la Regione intende proseguire il rapporto in essere con l'agenzia; fra questi principi, infatti, vi è l'eccezione per gli enti territoriali dotati di particolare autonomia, di cui ho già parlato. Spero di aver risposto alle sollecitazioni del collega, che ringrazio.

Presidente - La parola al Consigliere Louvin.

Louvin (ALPE) - Grazie Presidente.

Abbiamo ricondotto la questione nei termini che le sono propri, anche al di là delle piccole schermaglie che sono un po' il "condimento" del nostro agire quotidiano. Avevamo collegato per una curiosa coincidenza temporale questa vicenda con la sua assunzione, più nei termini di una sfortuna astrale che l'ha colpita, per cui la Regione viene declassata il giorno stesso in cui lei prende le redini anche delle nostre finanze regionali...ma anche le sue peraltro corrette osservazioni sulla mia ignoranza in materia economica sono accettate, non ho avuto nulla da eccepire, sono su un terreno che non è proprio, e sul quale non solo prendiamo atto con piacere di un certo numero di precisazioni, ma ci siamo peritati di fare le nostre verifiche, perché la tematica è sicuramente di grande momento.

Condividiamo che si sia fatto in passato un affidamento eccessivo nei confronti delle valutazioni delle società di rating, abbiamo avuto per una dozzina di anni i solerti Assessori dell'epoca sempre a fare la "ruota del pavone" sull'elevato rating che era stato dato, il voto positivo che veniva dato, quindi è appena appena normale che, nel momento in cui scatta una revisione di questo genere, ci si vada ad interrogare. D'altra parte sono gli stessi operatori della Fitch che mi pare abbiano sottolineato che qualche rischio questo declassamento lo presenta, perché - riporto una nota di stampa - l'effetto è quello di creare un ulteriore effetto a cascata, questa volta sulle aziende controllate e partecipate. Il rischio c'è, ed è un effetto che ci si può aspettare. Altre realtà...ho a mente delle dichiarazioni del Sindaco Fassino per il Comune di Torino ed altri enti, lei ha ricordato la Toscana che ha avuto una reazione molto vigorosa...quindi il problema sussiste, e penso che ne debba prendere atto questa Regione.

A noi preoccupa e manteniamo delle riserve non su quanto lei ci ha detto, ma sull'eventualità che ci possano essere delle ricadute negative di carattere finanziario, perché sappiamo che questa Regione va incontro ad una stagione di indebitamento, lei lo ha portato al voto dell'Assemblea regionale alla fine dell'anno scorso con un'autorizzazione all'indebitamento per 371.000.000 di euro, e non abbiamo certezza che questo, trattandosi di indebitamento futuro, non abbia qualche ripercussione. Sarebbe una ripercussione finanziaria di aumento degli interessi che vengono richiesti dalle banche mutuanti nei confronti della Regione mutuataria. Non sappiamo se questo si avveri, certamente non ce lo auguriamo; siamo molto preoccupati della quantità e della qualità di questo indebitamento, ma non ci auguriamo certo di dover allargare i cordoni della borsa più del dovuto per restituire. Ci fa piacere che non abbia conseguenze per lo stock di debito pregresso, perché questo significa che è collegato a meccanismi rigidi e che non si applicherà a cascata, in questo caso, per la Regione, e presumo per le controllate che dovessero avere in corso delle operazioni di questo genere.

Quindi, mettendo da parte le amenità che possono accompagnare queste vicende, concentrandoci sulla sostanza, il nostro invito è a fare la tara di quello che profetizzano le agenzie di rating, di mantenere per quanto è possibile l'elevato livello di solidità e flessibilità del bilancio, i margini di flessibilità si stanno erodendo e lo vediamo con l'assestamento che è in corso di discussione, che certamente saranno ulteriormente assottigliati. Ringrazio il Presidente per le precisazioni che ha fornito.

Presidente - La parola al Consigliere Salzone per mozione d'ordine.

Salzone (SA-UdC-VdA) - Grazie Presidente. Prima di proseguire con l'ordine del giorno, chiediamo dieci minuti di sospensione per consentire alla maggioranza di analizzare alcune questioni, fra cui quelle relative alla presentazione degli ordini del giorno da parte dell'opposizione.

Presidente - La richiesta è accolta. Il Consiglio è sospeso per dieci minuti.

Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 17,03 alle ore 17,32.