Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2245 del 22 febbraio 2012 - Resoconto

OGGETTO N. 2245/XIII - Interpellanza: "Individuazione di misure a sostegno delle persone che hanno perso il lavoro in età avanzata".

Interpellanza

Venuti a conoscenza dei dati preoccupanti contenuti nell'Annuario Statistico della Valle d'Aosta 2011, presentato nelle scorse settimane, e riguardanti in particolare la crescita della disoccupazione e l'inasprirsi della crisi economica nella nostra regione;

Considerato che, secondo i dati forniti dall'Annuario, sono quasi 3 mila le persone senza lavoro in Valle d'Aosta, con un incremento soprattutto nel settore industriale, a cui occorre aggiungere i disoccupati e i giovani inattivi, ovvero coloro che hanno rinunciato a cercare attivamente lavoro;

Sottolineata inoltre la particolare gravità dei casi di coloro che hanno perso il lavoro in età avanzata e che, dopo la recente riforma Monti, vedono allontanarsi il traguardo della pensione, e quindi vivono una situazione di estrema difficoltà economica e sociale senza prospettive certe;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

la Giunta per sapere se è suo intendimento valutare la posizione di coloro che hanno perso il lavoro in età avanzata al fine di introdurre particolari misure per accompagnare questi lavoratori al loro pensionamento.

F.to: Carmela Fontana - Rigo

Presidente - La parola alla Consigliera Carmela Fontana.

Fontana (PD) - Grazie Presidente.

Venuti a conoscenza dei dati preoccupanti contenuti nell'Annuario statistico della Valle d'Aosta 2011, presentato nelle scorse settimane, e riguardanti in particolare la crescita della disoccupazione e l'inasprirsi della crisi economica nella nostra regione; considerato che, secondo i dati forniti dall'Annuario, sono quasi 3.000 le persone senza lavoro in Valle d'Aosta, con un incremento soprattutto nel settore industriale, a cui occorre aggiungere i disoccupati e i giovani inattivi, ovvero coloro che hanno rinunciato a cercare attivamente lavoro; sottolineata inoltre la particolare gravità dei casi di coloro che hanno perso il lavoro in età avanzata e che, dopo la recente "riforma Monti", vedono allontanarsi il traguardo della pensione, e quindi vivono una situazione di estrema difficoltà economica e sociale senza prospettive, volevamo sapere se c'è la volontà di valutare la posizione di coloro che hanno perso il lavoro in età avanzata al fine di introdurre particolari misure per accompagnare questi lavoratori al loro pensionamento. Grazie.

Si dà atto che, dalle ore 12,18, riassume la presidenza il Presidente Alberto Cerise.

Presidente - La parola al Presidente della Regione, Rollandin.

Rollandin (UV) - Grazie Presidente.

Il tema sollevato dalla collega è un tema molto delicato, che si è aggravato nel momento in cui sono state prese delle decisioni su cui tutti abbiamo fatto delle riflessioni, però sono state prese e oggi sono legge, quindi dobbiamo tenerne conto. Riteniamo che questo sia un tema di grande rilevanza e darò adesso alcune risposte per quanto riguarda le intenzioni dell'Amministrazione.

È importante ricordare le misure previste dall'articolo 5, comma 2, della legge regionale n. 1/2009, recante: "Misure straordinarie e urgenti in funzione anticrisi" - parto di lì per arrivare poi al discorso che lei ha fatto -, che, in ambito di sostegno alla previdenza complementare e ad altre misure di natura assistenziale, ha previsto per il triennio 2009-2011 la possibilità, al fine di incrementare la protezione dei lavoratori durante i periodi di cessazione dell'attività lavorativa, di un intervento finanziario a sostegno dei versamenti volontari a favore di soggetti in particolari situazioni di bisogno o difficoltà nei tre anni antecedenti il raggiungimento dell'età pensionabile (che adesso si è ancora allungata). Con l'entrata in vigore della "riforma Monti" si è posto il problema dell'applicabilità prima di tutto di questa misura per le domande di versamento di contributi volontari per la pensione di anzianità e vecchiaia. A seguito degli approfondimenti effettuati, è stato possibile garantire a tutte le domande giacenti il versamento dei contributi volontari, in quanto le nuove disposizioni in materia di requisito di accesso alla pensione non si applicano ai soggetti che siano stati autorizzati alla prosecuzione volontaria della contribuzione antecedentemente alla data del 4 dicembre 2011; questo è l'articolo 24, comma 14, eccetera.

Il versamento dei contributi volontari a favore dei soggetti ai quali manchino non più di tre anni al raggiungimento del requisito pensionistico e in situazioni di difficoltà è stato quindi prorogato per altri tre anni, quindi vale anche per il 2012-2013-2014 con la delibera di Giunta del 16 dicembre 2011...in funzione di non lasciare scadere questi parametri. Ad oggi sono state presentate complessivamente 50 domande di versamento di contributi volontari ai sensi dell'articolo 5, comma 2, della legge n. 1, 14 domande non sono state accolte per motivi vari, 27 hanno trovato esito positivo e 9 sono in corso di valutazione. Inoltre il piano triennale delle politiche del lavoro vigente prevede, al fine di instaurare rapporti di lavoro a tempo indeterminato, l'erogazione di incentivi all'assunzione per qualsiasi persona con più di 50 anni, disoccupata o in procinto di perdere il lavoro, e per i lavoratori a cui mancano non più di tre anni al raggiungimento dei requisiti per la pensione. Al riguardo su un totale di 146 domande depositate per gli incentivi all'assunzione nel corso del 2011 solo 9 hanno riguardato i lavoratori a cui mancano non più di tre anni per il raggiungimento dei requisiti per la pensione.

Infine è in corso di elaborazione il nuovo piano triennale, l'aggiornamento del piano triennale politiche del lavoro e in tale ambito potrà essere valutata, nei limiti imposti dalla normativa europea, la definizione di nuove misure a tutela dei disoccupati, in particolare la misura di accompagnamento al raggiungimento dei requisiti per l'accesso alla pensione. Siamo quindi disponibili...e riteniamo che questo problema sia da affrontare per le casistiche qui ricordate. Nel nuovo piano di lavoro che stiamo approntando - ci sono le commissioni specifiche che ci stanno lavorando - e che dovrebbe essere pronto per giugno 2012 inseriremo anche delle specifiche norme che vanno a tutela dei lavoratori con quella difficoltà a raggiungere il minimo della pensione. Sotto questo profilo, quindi, c'è tutta la disponibilità da parte dell'Amministrazione.

Presidente - La parola alla Consigliera Carmela Fontana.

Fontana (PD) - Grazie Presidente.

Apprezzo moltissimo la volontà di affrontare questo argomento. La questione dei contributi per i tre anni mancanti alla pensione aveva un senso prima di tale norma, perché abbiamo aiutato tante persone e devo dare merito anche con l'Ufficio del lavoro, perché ho parlato personalmente...ci ha dato la possibilità di aiutare anche quelli...delle pensioni di invalidità che non erano inserite...hanno dato tutta la disponibilità possibile, di questo voglio dare merito, ma il problema è un altro: ci sono tantissime persone che hanno superato i 50 anni, che si sono viste allontanare con le nuove norme la pensione, non si tratta più di due, tre anni. Lei mi ha detto che viene approntato adesso a giugno...

(interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)

...ho capito che ci sono degli incentivi. Il guaio è che manca il lavoro. Le dico, Presidente, ne ho tantissimi che vengono da me, penso che non sono la sola, ma che tutti i consiglieri lo possono confermare, specialmente adesso con la preoccupazione di quello che è successo in forestale.

Prima la Regione ha dato una grande opportunità con i lavori forestali, si era fatto questo tipo di ragionamento: laddove mancavano tre, quattro anni o si era perso il lavoro, c'era un occhio di riguardo e tanti avevano questa tranquillità. Adesso c'è preoccupazione, perché non si sa se vengono chiamate tali persone; fanno la domanda per il minimo vitale e magari per pochissimo non riescono a prenderlo, ossia sono persone con famiglia e un mutuo da pagare senza prospettive di lavoro, per cui il mio ragionamento era quello di vedere con l'Agenzia del lavoro se vi sia la volontà, adesso non so come...ma capire quanti sono quelli che hanno perso il lavoro, quanto manca alla pensione...vedere di fare qualcosa in più per poterli aiutare, altrimenti queste persone sono veramente rovinate. Tanti sono andati via dal lavoro e hanno preso delle buone uscite in prospettiva delle pensione e adesso stanno a casa sei, sette anni alzandosi al mattino senza sapere come fare la spesa, pagare l'affitto...dobbiamo veramente metterci nei loro panni! Chiedo il massimo impegno, se si fa una riunione, ci terrei a partecipare per capire cosa si può fare per dare una mano a tali persone. Grazie.