Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2244 del 22 febbraio 2012 - Resoconto

OGGETTO N. 2244/XIII - Interpellanza: "Destinazione d'uso dei locali attrezzati per la lavorazione del burro, ubicati presso l'ex caseificio di Saint-Marcel".

Interpellanza

Richiamata l'interpellanza del gruppo ALPE in data 14 gennaio 2009 tendente a conoscere il destino del burrificio regionale, realizzato presso l'ex caseificio di Saint-Marcel, la cui apertura era stata prevista in un primo tempo per ottobre 2005;

Preso atto che nell'elenco delle strutture di proprietà regionale da concedere in gestione approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 151 del 28 gennaio 2011 non vi è traccia del "Burrificio regionale" né dell'ex caseificio di Saint-Marcel;

Ricordato che a tale scopo l'Amministrazione regionale ha sostenuto i costi di adeguamento dei locali e di acquisizione delle attrezzature necessarie alla lavorazione e al confezionamento del burro e ha concesso alla società ISECO un congruo contributo per la realizzazione degli impianti di scrematura, pastorizzazione e maturazione delle panne;

Considerato il momento particolare che attraversa il settore agro-alimentare e la necessità di dare impulso alle iniziative collaterali o complementari alla produzione di Fontina DOP,

tutto ciò premesso il sottoscritto Consigliere

Interpella

l'Assessore competente per sapere:

1) quale destinazione si intende dare ai locali attrezzati di tutto punto da ben tre anni per la creazione del "Burrificio regionale" e in quali tempi;

2) quali sono le motivazioni per cui la struttura non è stata inserita fra gli immobili di proprietà regionale adibiti a trasformazione e commercializzazione dei prodotti agro-alimentari per i quali si sono raccolte manifestazioni di interesse ai fini della stipulazione di contratti di locazione.

F.to: Chatrian

Presidente - La parola al Vicepresidente Chatrian.

Chatrian (ALPE) - Grazie Presidente.

Torniamo su un argomento discusso diverse volte in questa legislatura. Ci siamo occupati più volte dell'utilizzo delle proprietà regionali, soprattutto dei grandi investimenti che sono stati fatti su immobili di proprietà. Tre anni fa dicevamo in aula che "evidentemente l'obiettivo è quello di cercare con questa attività di dare un aiuto dal punto di vista gestionale ai caseifici dislocati nelle varie parti della regione". Questo penso riassuma bene l''intervento messo in campo sul fatto di dare corso ad un burrificio regionale. Nel 2004-2005 si può affermare che il caseificio di Saint-Marcel è stato individuato per la sua vicinanza al centro siero quale sede ideale per la realizzazione del burrificio regionale, come era emerso dallo studio realizzato nel 2004.

Una breve cronistoria: nel 2007-2008 i lavori sono stati effettuati e finanziati dall'Amministrazione regionale, nel gennaio 2009 l'Assessore ci rispondeva come ho detto: "attualmente la struttura si è resa disponibile", quindi era ed è pronta. Successivamente a più riprese il dibattito in aula si era spostato sulla complessità eventuale di valutare come coinvolgere tutti i soggetti interessati ad utilizzare questo bene.

L'intento di tale iniziativa pertanto è puntuale, nella prima domanda si chiede: "quale destinazione si intende dare ai locali attrezzati di tutto punto da ben tre anni...", nella seconda: "quali sono le motivazioni per cui la struttura non è stata inserita fra gli immobili di proprietà regionale adibiti a trasformazione e commercializzazione dei prodotti agro-alimentari...". L'obiettivo del nostro gruppo rimane sempre lo stesso: quello di conoscere come vengono utilizzate le proprietà regionali, gli investimenti pubblici...e soprattutto la necessità di una visione di insieme e di un utilizzo nel momento in cui si mettono in campo centinaia di migliaia di euro di risorse pubbliche.

Presidente - La parola all'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Isabellon.

Isabellon (UV) - Grazie Presidente.

Il caseificio di Saint-Marcel era stato individuato come sede del burrificio in considerazione della sua vicinanza al centro essiccamento siero, al fine di evitare inutili trasporti delle panne da trasformare. La chiusura dell'attività del caseificio ha di fatto reso impossibile l'esecuzione di eventuali operazioni di burrificazione, che in questa situazione non possono prescindere dal funzionamento del caseificio stesso. Ciononostante, nel corso degli anni, da indagini informali e verifiche con gli operatori del settore, nessuna azienda ha mostrato interesse nella gestione del caseificio con annesso burrificio. Si fa presente che l'impianto realizzato presso il centro siero viene in ogni caso utilizzato per assicurare il regolare funzionamento dell'operazione di lavorazione del siero e che la restante parte dell'impianto potrà comunque essere ricollocata. D'altra parte, in relazione alle considerazioni effettuate in occasione della preparazione del bando per la concessione del centro siero, si è evidenziata la mancanza di locali accessori da adibire a stoccaggio e magazzino, specialmente nel caso in cui venga saturata la capacità produttiva degli impianti, come evidenziato dalle ditte concorrenti in occasione dei sopralluoghi previsti dal bando di concessione.

In merito al secondo punto: "quali sono le motivazioni per cui la struttura non è stata inserita fra gli immobili di proprietà regionale adibiti a trasformazione e commercializzazione dei prodotti agro-alimentari per i quali si sono raccolte manifestazioni di interesse ai fini della stipulazione di contratti di locazione", per le ragioni ora evidenziate si è reputato conveniente aspettare l'esito del bando di gara per la concessione del centro siero, quindi valutare di concerto con l'aggiudicatario gli eventuali possibili utilizzi della struttura. Qualora da tali valutazioni non emergesse la necessità o l'opportunità dello sfruttamento di questi locali, si procederebbe con una manifestazione di interesse per la locazione o la dismissione della struttura, come previsto per gli altri immobili di proprietà regionale.

Presidente - La parola al Vicepresidente Chatrian.

Chatrian (ALPE) - Grazie Presidente.

La stessa domanda era stata formulata solo un anno e mezzo fa, dopo i quesiti posti nel gennaio 2009, e la risposta era stata: "per quanto concerne la seconda richiesta, si conferma che le disposizioni individuate dovranno comprendere anche la gestione del burrificio". La domanda era se la normativa comprende anche il burrificio e il centro trasformazione siero di Saint-Marcel.

Al di là delle considerazioni fatte in questi ultimi tre anni, siamo scioccati dalla sua risposta, Assessore. Lei non batte ciglio, ma tre anni fa ai nostri quesiti aveva risposto dicendo che l'obiettivo era quello di cercare di dare aiuto dal punto di vista gestionale ai caseifici dislocati nelle varie località, in più ci disse che attualmente la struttura era disponibile. Non so, Presidente, la prossima volta formulerò meglio i quesiti, oppure probabilmente chiederò, parlando delle competenze dell'Assessorato dell'agricoltura, di interpellare direttamente lei...come Presidente del Governo regionale...perché siamo esterrefatti delle risposte che l'Assessore Isabellon ci dà. Questo è solo un esempio di non utilizzo di un bene pronto, fiammante, anzi fiammante tre anni fa, non inserito in quei 20 lotti messi chiedendo la manifestazione di interesse, non inserito nello studio di fattibilità in questo momento in atto e che lei conosce bene, perché più volte ne abbiamo discusso in quest'aula, tant'è vero che si parla solo di pulizia, centrifugazione, pastorizzazione e stoccaggio panna e si rimanda dicendo che la predisposizione di tale sezione è stata realizzata in previsione del futuro avvio del burrificio regionale. Oggi viene smentito completamente dall'Assessore, il burrificio non si farà, probabilmente si alieneranno le strutture per allargarsi e utilizzare i depositi o gli spazi interni. La domanda mi sembrava puntuale: "quale destinazione si intende dare ai locali attrezzati di tutto punto da ben tre anni per la creazione del burrificio regionale..."; registriamo che il burrificio non si farà, ma, al di là di questo registro, Presidente, sono stati investiti centinaia di migliaia di euro in questi anni 2007-2008-2009.

Nel 2009 abbiamo fatto diverse iniziative su questo dossier cercando solo di capire cosa stavate facendo e la risposta oggi è scioccante, non ho altri termini da utilizzare in questo momento, salvo dire che la prossima volta chiederemo informazioni a lei direttamente. Possibilmente le chiediamo di avere una visione più globale sulla gestione di tutto l'Assessorato e soprattutto delle strategie dell'ordinaria amministrazione...in questo momento non viene inserito né nei 20 lotti messi in campo un anno e mezzo fa, né legato all'appalto che si sta facendo per il centro di essiccazione. Parliamo di mal gestione, di superficialità, non sappiamo più di cosa parlare. Non è un accanimento terapeutico, Presidente, siamo veramente rammaricati nel momento in cui una gestione pubblica viene gestita in questa maniera! Ripeto: penso che un po' di responsabilità prettamente politica ci sia su questo tavolo, per favore lo affronti lei direttamente nel momento in cui anche dei piccoli dossier come questi non vengono portati a buon fine. Grazie.