Oggetto del Consiglio n. 2242 del 22 febbraio 2012 - Resoconto
OGGETTO N. 2242/XIII - Interpellanza: "Criteri per la valutazione comparativa delle domande per il conferimento di incarichi professionali a soggetti esterni all'Amministrazione regionale".
Interpellanza
La legge regionale 28 aprile 1998, n. 18 contiene norme per il conferimento di incarichi professionali a soggetti esterni all'Amministrazione regionale e, all'articolo 7 prescrive una procedura di valutazione comparativa per l'affidamento di tali incarichi.
Il prescritto bando deve indicare i criteri per la valutazione comparativa delle domande, valutazione che è effettuata anche sulla base di criteri riguardanti, oltre all'esame dei titoli posseduti, "delle esperienze e delle abilità professionali maturate in relazione all'attività oggetto dell'incarico".
Avendo constatato che taluni di questi bandi stabiliscono per le "esperienze maturate, competenza e conoscenza nei settori richiesti", spesso definiti secondo un'estrema specializzazione, fino addirittura a 60 punti percentuali;
I sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
il Presidente della Regione per sapere:
1) quante procedure di valutazione comparativa sono state effettuate in totale nell'anno 2011 e per quanti incarichi;
2) che punteggio è stato assegnato, in sede di bando all'interno di tali procedure, per le esperienze specifiche maturate come criterio di valutazione per l'affidamento dell'incarico;
3) quanti degli incarichi banditi siano stati affidati rispettivamente a persone che già avevano svolto attività professionale al servizio dell'amministrazione regionale e quanti a professionisti che non avevano mai prestato analoga attività;
4) se la Giunta regionale intende rivedere il peso assegnato al criterio dell'esperienza alla luce degli effetti prodotti sulle procedure in questione.
F.to: Louvin - Chatrian
Presidente - La parola al Consigliere Louvin.
Louvin (ALPE) - Grazie Presidente.
Siamo intervenuti non molto tempo fa, credo due anni fa, nel modificare la legge regionale in materia di conferimento di incarichi - la questione è anche stata accennata nella briosa interrogazione del collega Cerise in materia di incarichi conferiti all'esterno -, prevedendo che si proceda a valutazione comparativa per l'affidamento di determinati incarichi. La procedura mi consta ormai essere regolarmente praticata dal Governo regionale, quindi si dà corso ad una selezione dei professionisti, consulenti che l'Amministrazione di volta in volta ha bisogno di reperire per far fronte a determinati problemi, per disporre delle competenze tecnico-professionali che le sono necessarie. Ci è stato segnalato - la cosa ci ha portati ad interpellare sul punto il Governo regionale - che questo tipo di procedura darebbe un peso molto rilevante all'esperienza pregressa maturata dai soggetti fra i quali si sta cercando di identificare il più idoneo.
Vogliamo fare con la Giunta un ragionamento molto piano...una valutazione ad un anno e mezzo dall'entrata in vigore delle norme su come stanno procedendo, intanto per vedere quante di queste procedure sono state effettivamente operate e per quanti incarichi, ma soprattutto - il Presidente avrà colto il nodo della questione - per conoscere i punteggi che vengono assegnati in tali valutazioni comparative. È evidente che, se cerco un esperto in entomologia applicata alla farfalla di un certo tipo, non saranno milioni ad avere questo tipo di esperienza, ma qui, al di là delle farfalle, siamo a settori specifici e ben delineati nei quali le esperienze sono acquisibili solo all'interno di questa amministrazione, o attraverso collaborazioni già espletate con la stessa. È evidente che, nel momento in cui abbiamo aperto a procedure comparative, ci siamo detti: "bene, la Regione potrà fare una scelta larga, portare nelle sue fila per il periodo necessario di questa collaborazione risorse qualificate, persone che le possono dare il meglio". Non avevamo in mente che questo diventasse un meccanismo di perpetuazione di posizioni già acquisite. Molto semplicemente quindi - e voglio essere chiaro: non attribuiamo una malizia al Governo regionale nel procedere in questo modo - vorremmo che si andasse verso una prospettiva nella quale chi è bravo in un determinato settore, anche se non ha avuto la fortuna di fare certe esperienze che solo in passato la vicinanza con l'Amministrazione gli consentiva, può concorrere e risultare affidatario di queste prestazioni.
Il nodo della questione è quanti di questi incarichi che sono andati a bando nella procedura comparativa sono andati effettivamente a persone che avevano già lavorato con l'Amministrazione regionale, perché se è capitato in un caso su dieci o su venti, non è questo un problema, anzi è normale, ma se ci dovesse essere una troppo intensa frequenza di tale genere, potremmo avere l'impressione che lo scopo che era stato prefissato - e lei ce lo aveva illustrato in quest'aula come uno scopo di disponibilità esterna - sia stato vanificato. In conclusione vorremmo sapere se questo Governo ha già elaborato questo problema, ha meditato e individuato eventualmente qualche correttivo. Grazie.
Si dà atto che, dalle ore 11,34, presiede il Vicepresidente André Lanièce.
Presidente - La parola al Presidente della Regione, Rollandin.
Rollandin (UV) - Merci M. le Président.
Le collègue a souligné que la loi vient d'être approuvée en 2011, au mois de mars 2011, donc ce n'est pas encore une année, cela fait quelques mois d'application, tout de même je donnerai les réponses conséquentes. En 2011, à la suite des modifications apportées à la loi régionale par la loi régionale n° 5/2011, 61 procédures d'évaluation comparative concernant 62 mandats ont été effectuées et ce dans la mesure où certaines concernaient plusieurs mandats. Sur ces 61 procédures 50 ont à ce jour été closes par un acte du dirigeant de la structure compétente. Les procédures conclues concernent 57 mandats, dont seuls 53 ont été effectivement attribués, étant donné que dans deux cas la procédure n'a pas abouti faute de candidature. Dans un autre cas deux candidats ne se sont pas présentés à l'entretien prévu et que dans le dernier cas la personne choisie à l'issue de la procédure comparative a par la suite renoncé au mandat.
Pour ce qui est du deuxième point, il faut préciser, comme le prévoit l'article 7 de la loi dont on parle, que c'est au dirigeant de la structure compétente qu'il revient de définir l'avis d'attribution des fonctions, ainsi que de mener à bien la procédure d'évaluation comparative des demandes reçues sur la base des critères précisés dans ledit avis. Les critères en question sont établis par le dirigeant concerné en fonction des caractéristiques du mandat à attribuer à des titres, compétences, aptitudes et expériences qu'il juge nécessaires. Voilà pourquoi dans le cadre de la procédure d'évaluation comparative les différents avis s'indiquent par les mêmes critères, qui sont liés à l'objet du mandat et que l'expérience spécifique n'a pas le même poids dans toutes les procédures. Dans certains cas la procédure s'attache à l'expérience acquise, aux compétences et à la connaissance des secteurs faisant l'objet de l'avis, qui ressortent du curriculum vitae du candidat et de la documentation présentée par celui-ci. Dans d'autres cas par contre l'expérience acquise est liée à d'autres critères, tels que, par exemple, la durée de service de la structure dans le cadre de laquelle l'intéressé a travaillé ou encore une expérience spécifique liée à l'objet de la prestation requise par l'avis. La différence dans la définition des critères d'évaluation, liée, comme on vient de le dire, à l'objet et à la nature du mandat (lequel peut aussi être hautement spécialisé), ne permet donc pas de fixer un barème de points à attribuer en fonction des expériences spécifiques et valable pour tous les avis - c'est à discrétion des dirigeants -, dans certains cas les expériences spécifiques du mandat pourront représenter de 25 à 40 pour cent de l'évaluation finale, alors que dans d'autres cas la proportion peut monter jusqu'à 70 pour cent.
Pour la troisième question, des 53 mandats attribués à ce jour, 13 ont été confiés à des personnes n'ayant jamais effectué un travail analogue pour l'Administration régionale.
Quatrième point, comme on l'a dit tout à l'heure, aux termes de la loi régionale n° 18 qu'on a modifiée, c'est le dirigeant de la structure compétente qui définit l'avis d'attribution des mandats individuels de nature professionnelle à des sujets extérieurs de l'Administration régionale et qui mène à bien la procédure d'évaluation. Dans le cadre desdites procédures ce sont donc les dirigeants compétents de l'Administration régionale et non pas le Gouvernement qui fixent l'objet et la rétribution différente au mandat qu'ils entendent attribuer pour obtenir le soutien nécessaire à leur action, ainsi que les titres et les qualités requises, de même que les critères d'évaluation comparative des demandes et, par conséquent, la pondération desdits critères lors de l'évaluation et ce sur la base de la nature des fonctions à exercer, qui, comme le spécifient les modifications apportées, doivent comporter des prestations hautement qualifiées.
Pour l'instant...ce n'est que quelques mois on n'a pas l'idée d'intervenir à ce sujet. Je crois que ce serait bien de tenir dans la due considération même les observations que le collègue vient de faire et par la suite faire une évaluation dans le cas où il puisse y être des intentions de modification; pour l'instant nous imaginons de maintenir le cadre tel qu'il est.
Presidente - La parola al Consigliere Louvin.
Louvin (ALPE) - Merci M. le Président.
Nos inquiétudes et nos soupçons sont largement confirmés par votre réponse, qui a été très ponctuelle. D'abord ces presque 12 mois d'application nous paraissent confirmer très clairement la tendance que nous craignons se manifester, c'est-à-dire 80 pour cent des mandats qui sont attribués à des professionnels par les dirigeants de la Région sont attribués à des professionnels qui ont déjà travaillé par l'Administration. Les 40 mandats qui ont été attribués sur 53 signifient 80 pour cent, ce qui veut dire que quatre fois sur cinq s'il y a une procédure pour choisir quelqu'un qui vient collaborer avec la Région, ce sera quelqu'un qui a déjà travaillé pour la Région, en particulier qui a déjà fait la même chose. Cela est évident, je ne vous emporte pas rigueur, nous savons que ce mécanisme a des fois une forme de lourdeur à son intérieur qui fait que l'objectif, qui paraissait sain au début, c'est-à-dire celui d'offrir à chacun la possibilité d'accéder à ces fonctions, soit largement frustré.
Vous avez dit qu'il y a des barèmes différents, vous êtes arrivé jusqu'à dire à 70 pour cent des points attribués, ce qui signifie que s'il y a quelqu'un qui est très brillant, qui a fait une activité de formation spécifique de haut niveau sur un certain dossier, qui a fait des expériences quelque peu différentes, il n'aura la possibilité que d'accéder à 30 pour cent des points, alors que son collègue, qui aura peut-être eu une très mauvaise note dans sa maîtrise universitaire, qui n'aura pas de titres scientifiques et cetera, mais, comme il a l'expérience, pourra faire valoir 70 pour cent des points et certainement il aura une fois de plus l'attribution. C'est un mécanisme pervers que nous considérons applicable dans certaines conditions, mais que dans la généralité des mandats qui sont attribués par notre Administration a un effet pervers, parce qu'il frustrera de plus en plus et il empêchera à des professionnels de qualité, qui n'ont jamais encore travaillé pour la Région, d'accéder à cette opportunité. Je vous fais quelques exemples. Le directeur du service a délibéré il y a quelque mois: "Incarico per la tutela delle acque dall'inquinamento e gestione dei rifiuti", combien de juristes est-ce qu'il peut y avoir dans notre région qui ont travaillé dans ce secteur spécifique? Et pourtant "esperienze e abilità professionali maturate in relazione all'attività specifica dell'incarico": 60 pour cent. Alors s'il y a un bon administrativiste qui travaille très bien, qui est très compétent, qui a une grande capacité et qui pourrait fournir un apport, évidemment il passera derrière quelqu'un qui a déjà fait ce travail dans l'administration. "Verifica contabile e rendicontazione amministrativa di progetti cofinanziati dall'Unione europea", on demande: "competenza e conoscenza dei settori richiesti", sur les travaux dans l'espace Mont Blanc là il n'y aura pas de milliers. Contabile e rendicontazione..."Attività di censimento dei castelli, anche quelli in rovina", 40 pour cent de l'évaluation..."esperienza maturata nel settore richiesto", ma sul censimento dei castelli in rovina quanti saranno quelli ad avere fatto in passato dei censimenti! "Rischi idrogeologici", là 60 pour cent expérience...c'est trop lourd, c'est permettre toujours qu'il y ait la reconduction. Alors uniquement là où il n'y a pas encore eu des mandats ou bien que la personne qui a exercé ce mandat dans le passé n'a plus intérêt à le réitérer, il y aura la possibilité pour ce modeste 20 pour cent de se frayer un chemin.
Je vous le dis tranquillement, vous êtes quelqu'un qui a toujours affiché une grande volonté d'exiger de la structure administrative qu'il y ait des réponses, il faut s'impliquer là-dessus... Notre groupe, sur la base de ce que vous nous avez dit, essaiera de mettre quelque chose sur la table dans le sens de proposition, mais nous prétendons qu'il y ait des portes ouvertes pour accéder à ces fonctions et qu'il n'y ait pas toujours la même soupe réchauffée. Merci beaucoup.