Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2241 del 22 febbraio 2012 - Resoconto

OGGETTO N. 2241/XIII - Interpellanza: "Avvio di un possibile piano di esternalizzazione di attività lavorative svolte dagli addetti alla manutenzione delle aree verdi del Casino de la Vallée S.p.A.".

Interpellanza

Avendo appreso di un possibile piano di esternalizzazione delle attività lavorative svolte dagli addetti alla manutenzione e alla cura delle aree verdi del Casinò de la Vallée S.p.A.;

Rilevato che permangono forme di assunzione presso la CAVA S.p.A. attraverso agenzie di somministrazione di lavoro interinale;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interpella

la Giunta regionale per sapere se intenda confermare l'avvio di una politica di esternalizzazione di attività lavorative fino ad oggi espletate da dipendenti a tempo indeterminato della CAVA S.p.A.

F.to: Donzel

Presidente - La parola al Consigliere Donzel.

Donzel (PD) - Grazie Presidente.

Cari colleghi, è naturale in un Consiglio dove ci si occupa di cose molto importanti come turismo, eccetera, ci sia spazio per cose magari di portata molto minore, ma che, a mio giudizio, sono per noi e per la sensibilità che rappresentiamo in quest'aula, molto importanti, da mettere sullo stesso piano.

Il tema del lavoro e dell'occupazione ci è molto caro e siccome, grazie anche ai banchi dell'opposizione e, in particolare, al collega Chatrian, che molto si è impegnato per fare chiarezza sui conti del casinò, è emerso a forza di interpellanze un quadro della casa da gioco che non era quello che ci era stato rappresentato...anzi devo dire che stranamente la stampa locale - giustamente sempre molto cauta nell'esprimere giudizi - titolava su La Vallée Notizie del 18 febbraio 2012: "Casinò introiti in caduta libera". Stavolta non siamo più noi della minoranza a dire tali cose, ma comincia a diventare un patrimonio collettivo di questa comunità e alcune considerazioni diventano di carattere generale. La mia preoccupazione allora è che cominciano a sentirsi quelle parole, che ho sentito ripetere spesso in quest'aula, ossia "bisogna razionalizzare, bisogna mettere in ordine i conti" e, quando si fanno queste razionalizzazioni, come abbiamo dimostrato con l'interpellanza in tale aula, non vengono mai toccati i compensi dei dirigenti, che normalmente anche in situazioni di disastro totale riescono ad ottenere premi per il lavoro svolto, perché il naufragio è stato solo parziale e non totale, quindi meritano un premio. La preoccupazione è molto chiara e nell'interpellanza si fa una domanda molto semplice: se esiste o meno un piano di esternalizzazione delle attività lavorative svolte da tutto il mondo degli addetti alla manutenzione: quelli che si occupano di aree verdi, quelli che fanno la manutenzione della caldaia, quelli che fanno gli elettricisti...attualmente sono dipendenti del casinò, se c'è in mente un progetto che va in una direzione diversa, se non c'è, noi ce ne rallegreremo assolutamente, se invece c'è, esprimiamo fin d'ora il nostro totale dissenso non a razionalizzare e ad operare scelte che sono inevitabili per il futuro del casinò - non siamo quelli che vogliono l'immobilismo -, ma che non cominciamo come al solito dall'ultimo della scala, ma che sia una volta tanto il casinò l'esempio in cui si comincia dall'alto e si scende verso il basso. Grazie.

Presidente - La parola al Presidente della Regione, Rollandin.

Rollandin (UV) - La domanda è semplice, le premesse vanno nella direzione di ritornare su un tema che si vuole in qualche modo enfatizzare, prendendo in considerazione un periodo sicuramente non facile, legato anche a situazioni meteo particolari, ad esempio se prendiamo l'ultimo mese, il divieto di circolazione, il maltempo esteso su tutto il nord hanno portato a delle difficoltà e conseguentemente ad una riduzione degli incassi. Malgrado questo, riconfermiamo che il casinò è il primo dei quattro casinò, è in media con i risultati dei casinò europei, malgrado tutto quello che succede dopo le restrizioni collegate con le fasi di gioco (vedi il discorso dei mille euro portato anche nei casinò). Sarebbe quindi normale prendere atto che siamo passati dall'ultima alla prima posizione nei casinò, che poi ci sia una riduzione dei ricavi è conseguente al sistema generale che porta a tali restrizioni, è altra cosa, ma credo che questa sia la realtà. Noi quindi riteniamo che su questo ci sia un lavoro fatto con grande perizia, che nel contempo si stiano mantenendo i tempi per tutti gli investimenti importanti che si stanno facendo tranne qualche piccolo disguido ultimamente, per il resto i tempi siano stati mantenuti. Per quanto riguarda le opere che si stanno facendo all'interno del casinò, ho avuto modo di rispondere al collega Chatrian e credo che questi siano impegni portati avanti in modo diretto.

Vengo alla domanda semplice, come diceva il collega. Con riferimento alle premesse, va detto che, oltre ai servizi da tempo esternalizzati come le pulizie, il guardaroba, la sicurezza interna e la vigilanza, il casinò utilizza ad oggi il personale di somministrazione nelle seguenti aree di attività: pulizie e aiuto cucina ai servizi alberghieri, segretariato della casa da gioco, addetti ai tavoli da gioco nei tornei di poker Texas Hold'em. Si tratta di impieghi con picchi di attività principalmente nei fine settimana o per attività in fase di consolidamento come i tornei di poker. In ogni caso si tratta di aree professionali per le quali non ci sono internamente lavoratori disponibili, per i quali l'esternalizzazione risponde ad esigenze di flessibilità e utilizzo di professionalità aggiornate.

Sempre con riferimento a queste esigenze e alla necessità di concentrarsi per il futuro delle attività caratteristiche dell'azienda, evitando di gestire direttamente delle attività accessorie che il mercato offre con più efficienza e minori costi, Casino de la Vallée ha allo studio l'esternalizzazione delle varie manutenzioni, lavori di muratura, idraulica, giardinaggio e falegnameria, per manutenzioni ordinarie e, in tal senso, sta procedendo con delle istruttorie. Sono escluse da queste le attività relative ai progetti grandi opere, alla manutenzione straordinaria, all'impianto di condizionamento e al presidio degli elettricisti previsto in sala giochi; in questi casi è prevista una continuità con il modello operativo annuale di utilizzo di risorse interne e risorse esterne. Allo stato attuale l'azienda è in una fase esplorativa rispetto a questa prospettiva, volta a comprendere quale soluzione meglio rispetta per il futuro le esigenze di efficienza nella manutenzione delle nuove strutture e di contenimento dei costi.

Quando saranno completate le analisi in corso e sarà data concretezza al progetto, si provvederà ad informare le rappresentanze sindacali. Al riguardo il casinò segnala come il reparto della manutenzione varia ha subito nel tempo una costante riduzione del personale rispetto a quello che era all'origine, che continuerà in futuro data l'anzianità dei lavoratori. Inoltre già oggi parte delle manutenzioni sono affidate a fornitori esterni in ragione della particolare specializzazione richiesta, ovvero della necessità di certificare la congruità del lavoro fatto alle disposizioni di legge. In un caso e nell'altro sono richieste per legge all'operaio e al tecnico che effettua l'intervento specifiche abilitazioni e qualificazioni. Diciamo che il sistema manutentivo ha subito una qualificazione diversa. La prospettiva dell'esternalizzazione, nel caso si dovesse concretizzare, non creerà ripercussioni per i 16 lavoratori attualmente dedicati alle manutenzioni varie, che si integreranno operativamente con l'eventuale fornitura in modalità da definire, ma in ogni caso nella continuità del loro impiego con l'attuale datore di lavoro e inquadramento economico e normativo rispetto al contratto. Mi pare che la preoccupazione del collega Donzel sia legata al problema dei lavoratori: come ho risposto, anche nel caso in cui vi fosse una modifica nell'organizzazione della manutenzione, per gli operatori attualmente in forza ci sarebbe una rimodulazione all'interno e non ci sarebbero problemi di occupazione.

Presidente - La parola al Consigliere Donzel.

Donzel (PD) - Francamente quando mi hanno sollecitato un'interpellanza di questo genere, ero un po' scettico, ho detto: figurarsi se succede una cosa così, non ci credo, è impossibile, invece...probabilmente ci capisco davvero poco su come si muovono le cose in questo mondo, nel senso che, da una parte, c'è una situazione di difficoltà economica rappresentata da alcuni, ma non condivisa dall'analisi del Presidente, che imporrebbe di mettere in ordine alcune cose...io dico: tuteliamo i lavoratori - e ringrazio da subito il Presidente che dice che nessuno qui rischia di perdere il posto di lavoro -; dall'altra, se le cose vanno bene, mi chiedo cosa si stia cercando di innestare con questi procedimenti di esternalizzazione parziale in cui però si continua a mantenere il personale. Francamente non riesco a venire a capo di questo enigma, perché, se posso capire le pulizie, è difficile riqualificare il personale che ha una qualifica in addetto alle pulizie, ma mi sembra che, quando partimmo anni fa con la questione del poker, si dicesse: "adesso il nostro personale tecnico non è formato per...ma vedremo di creare le condizioni affinché questo personale sia in grado di...". Arrivano quindi quelli bravi da fuori, come facevamo noi che, avendo i migliori alla roulette, li mandavamo negli altri casinò ad insegnare come si faceva, arriva gente da fuori brava nel gestire i tornei da poker e vediamo che quelli che sono esuberi in altri settori...si riqualifichino avendo tutte le tutele di questo caso. Il nostro invece è un casinò che, a causa del maltempo non ha gli incassi che deve avere, in quelle settimane lo riconosciamo tutta l'Italia è stata ferma in tutti i settori, non hanno lavorato ristoranti, bar, tutti sono stati in difficoltà, riconosciamo che quello è stato un evento straordinario, ma, uscendo dall'evento straordinario, abbiamo serate in cui non c'è nessuno in questo benedetto casinò? "Nessuno" è dire tanto, c'è veramente una situazione difficile, pertanto dobbiamo immaginare qualcosa per riorganizzare il casino.

Dico allora che la strada dell'esternalizzazione è un po' strana quando si ha personale in esubero. Lei mi ha detto che in quel settore lì noi esternalizziamo, ossia abbiamo il fenomeno paradossale che ci teniamo tutti i dipendenti che abbiamo e ne facciano entrare dei nuovi attraverso delle esternalizzazioni. Io non riesco a capirlo, ma è un limite mio, riconosco di avere delle difficoltà perché anni fa la maggioranza regionale presentava dei dossier in cui si evidenziava che c'era un esubero di personale. Oggi, a fronte di risultati economici non interessanti, manteniamo tale personale e in più esternalizziamo delle attività: c'è qualcosa che non funziona in questo per come lo vedo io. Vedremo poi, quando ci verrà presentato questo piano, perché siamo nella fase istruttoria...però mi permetto di dire che è positivo che non venga licenziato nessuno, ma allora perché queste esternalizzazioni? Non le capisco. Soprattutto sul personale, tutto quel progetto di riorganizzazione che doveva essere riqualificazione non si vede, c'è un immobilismo di fondo in attesa che alcune opere di ristrutturazione vadano avanti. Dal nostro punto di vista, se c'è la soddisfazione di poter dire ai lavoratori: "non perdete il posto di lavoro"; dall'altra, c'è l'enorme preoccupazione di questo sistema non chiaro.