Oggetto del Consiglio n. 2240 del 22 febbraio 2012 - Resoconto
OGGETTO N. 2240/XIII - Interrogazione e interpellanza: "Assenza dell'Assessorato del Turismo all'edizione 2012 della Borsa Internazionale del Turismo di Milano".
Interrogazione
Appreso dagli organi di informazione della decisione dell'Assessorato regionale al turismo, sport, commercio e trasporti della Regione Valle d'Aosta di non partecipare all'edizione 2012 della Borsa Internazionale del Turismo di Milano, in programma dal 16 al 19 febbraio;
Venuti a conoscenza che, alla base di questa decisione, ci sarebbe una valutazione eccessiva dei costi di partecipazione alla manifestazione, che l'Assessore al turismo giudica "sproporzionata rispetto ai ritorni riscontrati ed attesi";
Giudicato non opportuno che la Valle d'Aosta, regione turistica per eccellenza, sia assente da quella che è ancora oggi, di gran lunga, la più importante kermesse nazionale (e tra le più importanti a livello europeo) per la promozione delle mete turistiche italiane e internazionali, con oltre 5.000 realtà del settore provenienti da 130 paesi che porteranno i loro prodotti e servizi, e centinaia di migliaia di visitatori attesi nei 4 giorni di apertura;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interrogano
l'Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti per conoscere:
1) in base a quali dati oggettivi la partecipazione della Valle d'Aosta alla BIT di Milano è stata giudicata deludente sotto l'aspetto del ritorno e delle ricadute in termini di presenze turistiche nella nostra Regione;
2) quali sono le valutazioni che hanno spinto a privilegiare la promozione turistica della Valle su altri eventi come "Eataly" o il "Festival del Fitness" di Rimini;
3) quale sia l'ammontare complessivo di spesa per la promozione turistica della Valle d'Aosta per il 2012, se sia aumentato o diminuito rispetto al 2011 e quali i canali individuati per tale obiettivo.
F.to: Carmela Fontana - Donzel - Rigo
Interpellanza
Richiamata la deliberazione della Giunta regionale n. 6 del 5 gennaio 2011 con cui si approvava la partecipazione dell'Assessorato Turismo, Sport, Commercio e Trasporti a saloni e manifestazioni fieristiche in Italia e all'estero per l'anno 2011;
Viste le recenti dichiarazioni dell'Assessore Marguerettaz riguardo alla decisione della Regione di non partecipare alla Borsa Internazionale del Turismo (BIT) di Milano;
Ricordato il Piano di Marketing Strategico Regionale della Valle d'Aosta;
la sottoscritta Consigliera regionale
Interpella
l'Assessore competente per conoscere:
1) quali valutazioni abbiano fatto maturare la decisione di non partecipare alla BIT, l'evento fieristico italiano più importante per la promozione turistica;
2) quali azioni promozionali alternative si intende mettere in campo, con quali costi e quali tempi di attuazione.
F.to: Patrizia Morelli
Presidente - La parola alla Consigliera Patrizia Morelli.
Morelli (ALPE) - Merci M. le Président.
La nostra interpellanza si riferisce alla BIT, la principale fiera turistica italiana e nella premessa ricordiamo la delibera n. 6/2011 in cui si diceva: "l'Italia rappresenta il principale bacino di provenienza dei flussi turistici in Valle d'Aosta sia per la stagione estiva sia per la stagione invernale. Si ritiene opportuno confermare l'ormai istituzionale appuntamento di BIT-BUY ITALY, principale fiera del settore turismo in Italia, fondamentale per la tempestiva presentazione dell'offerta turistica estiva al pubblico e agli operatori turistici e dell'informazione sul territorio nazionale". Affermazioni chiare che testimoniano dell'interesse della Regione a voler continuare a partecipare alla BIT, come è stato fatto per gli anni precedenti. Ora, dagli organi di informazione recentemente e poi dalle notizie uscite dallo svolgimento della BIT, abbiamo appreso che quest'anno si cambia. L'Assessore ha affermato sugli organi di stampa che sono stati fatti calcoli dei costi e dei benefici e si è deciso di non partecipare più. Si dice che si vuole fare una promozione più mirata, i costi della BIT sono troppo alti e ci si è accorti che il ritorno non era più evidente. Sono affermazioni altrettanto forti che giungono ad un anno da quelle che ho appena citato, sono affermazioni che lasciano intravedere grandi cambiamenti di strategia che vanno in controtendenza, anche rispetto a quanto nel merito si scrive sul piano di marketing. La nostra curiosità dunque è quella di capire quali valutazioni abbiano fatto maturare questa decisione e quali azioni promozionali alternative si intende mettere in campo, con quali costi e con quali tempi di attuazione.
Presidente - La parola all'Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Grazie Presidente.
Per poter condividere con voi tali risposte, mi verrebbe da chiedere ai colleghi che hanno presentato l'interrogazione e l'interpellanza se quest'anno hanno avuto modo di andare alla BIT per capire anche di persona se con quanto dirò possono convenire o meno; eventualmente, se non ci sono stati, cercherò di condividere qualche considerazione. La validità di una fiera quale strumento di comunicazione e promozione dell'offerta turistica di una destinazione può essere valutata in base ai seguenti parametri: quantità e qualità del pubblico visitatore. Il numero dei visitatori della BIT è in costante flessione, negli ultimi 5 anni - se i dati che abbiamo sono corretti, ma possiamo confrontarci - la BIT ha perso 65.200 visitatori, oltre il 42 percento; nel 2008 erano 155.000 le presenze e 152 Paesi, nel 2012 89.800 e 120 Paesi. Solo nel 2012 la perdita rispetto al 2011 è dell'11 percento, sono diminuzioni a due cifre. Il profilo qualitativo dei visitatori è medio, si tratta di un pubblico molto variegato, non particolarmente interessato al prodotto montagna Valle d'Aosta, ma interessato a farsi un giro. In assoluto fra tutte le fiere partecipate negli anni il profilo dei frequentatori negli anni è risultato in discesa.
Pubbliche relazioni con la stampa: già da anni l'Assessorato del turismo non ha più organizzato conferenze stampa in BIT, l'affollamento di appuntamenti e di eventi è tale da pregiudicare in misura significativa il livello di attenzione dei giornalisti che corrono tutto il giorno da uno stand all'altro, senza avere il tempo di concentrarsi, né di approfondire alcunché. La soluzione è quindi sempre stata quella di organizzare nelle settimane precedenti o immediatamente successive alla BIT degli eventi stampa dedicati durante i quali presentare la stagione estiva Valle d'Aosta; appuntamenti senz'altro più efficaci ai fini dello sviluppo delle pubbliche relazioni. Vi racconto un fatto, che non vuole essere un giudizio assoluto sui contatti che vengono stabiliti in BIT, ma che ritengo indicativo. Il 19 febbraio di quest'anno ricevo una mail da un giornalista di Padova, che mi chiede di essere inserito nella nostra mailing list per il press tour, soprattutto per l'enogastronomia essendo lui un collaboratore di importanti riviste del settore. "La richiesta - dice il giornalista - viene fatta dopo aver fatto visita allo stand della Valle d'Aosta in BIT", ossia dice di voler fare un giro in Valle d'Aosta, perché è stato nel nostro stand in BIT che non avevamo! Tutto documentato. Per dire cosa abbiamo!
Sviluppo di contatti e relazioni commerciali con gli operatori buyer: da alcuni anni il BUY ITALY è stato ampiamente superato per frequentazioni, capacità organizzativa, efficacia con gli incontri del B2B del TTG Incontri, la Fiera internazionale del turismo organizzata dal TTG Italia a Rimini nel mese di ottobre; da questo punto di vista, abbiamo delle alternative.
Affermazione del nome e della notorietà della destinazione - poi ve lo lascio, perché è una risposta molto articolata -: è una valenza da escludere per la destinazione Valle d'Aosta sulla piazza di Milano, da cui proviene circa il 30 percento dei flussi turistici.
L'osservazione della destinazione, partecipazione a convegni, a focus del turismo: funzione alla quale si può tranquillamente in modo assai meno dispendioso assolvere come hanno fatto i dirigenti dell'Office e dell'Assessorato e un addetto dell'Ufficio promozione recandosi alla fiera in qualità di visitatore con una semplice trasferta in giornata.
Costi di partecipazione, affitto superfici, allestimenti: la partecipazione ad una fiera vetrina come la BIT, dove le Regioni italiane fanno a gara per presentarsi al meglio, impone una soglia minima di visibilità e di decoro adeguati ai valori di qualità e unicità, che contraddistinguono la "marca Valle d'Aosta". La spesa base, già molto ridimensionata rispetto a quella degli anni precedenti e a quella di molte altre Regioni italiane, oscilla fra i 130.000 e i 150.000 euro per uno stand di dimensioni appropriate e con allestimento personalizzato senza servizio di ristorazione e di animazione all'interno.
Da tutto quanto sopra illustrato, il rapporto costi-benefici della partecipazione alla BIT di Milano è facilmente evincibile. Analoghe considerazioni sono peraltro state effettuate dalla Francia, destinazione turistica alla quale guardiamo spesso con ammirazione, dall'Australia e da altri Paesi. Vorrei leggere quanto ha detto il Direttore generale di Atout France - l'Agenzia più importante del mondo francese - Christian Mantel: "i ritorni dell'investimento non sono sufficienti e questi strumenti non rispondono più sistematicamente ai bisogni dei professionisti del settore". La Francia fino all'anno scorso c'era, quest'anno ha fatto la valutazione che abbiamo fatto noi. Infine, solo a titolo di menzione, ma non perché vogliamo prendere l'esempio degli altri, cito la Regione Sicilia, la quale lo scorso anno c'era e quest'anno no. Il Presidente Lombardo ha definito senza mezzi termini che la BIT è diventata uno spreco di soldi; l'anno scorso Lombardo c'era, quest'anno no. Se qualcuno di voi ha visto...il padiglione C era completamente vuoto.
D'altra parte se in anni precedenti le risorse economiche disponibili ci consentivano di partecipare alla BIT senza per questo rinunciare ad altre azioni più mirate ed efficaci, quest'anno la ridotta disponibilità economica impone delle scelte. Partecipare alla BIT 2012 avrebbe significato concentrare in quella unica occasione la promozione e l'offerta turistica estiva. Occorre aggiungere che la BIT non ammette mezze misure: se si partecipa ad una fiera vetrina, è indispensabile partecipare bene e occorre investire delle risorse importanti. Se si partecipa lesinando spazio e coreografia in un contesto di grandi vetrine, si ottiene il risultato opposto e si fa brutta figura. Nel 2012 la scelta di non partecipare riteniamo sia stata la scelta migliore.
"Quali sono le valutazioni che hanno spinto a privilegiare eventi come "Eataly" o il "Festival del Fitness": le azioni promozionali programmate per la primavera 2012 rispondono a una strategia di marketing precisa che tiene conto: degli indirizzi dettati dal piano di marketing, a cui la collega Morelli si riferiva, per il triennio 2010-2012, che indica nella specializzazione dell'offerta per prodotto, nella segmentazione della domanda per motivazioni di vacanze e interessi, nella comunicazione mirata ai target di clientela selezionata delle Regioni di prossimità e di una nuova prossimità italiana i criteri a cui improntare gli interventi e le aree geografiche italiane, sulle quali prioritariamente inserirli, al fine di massimizzare i risultati della promozione in termini di vendita di vacanze in Valle d'Aosta; della necessità di fare sinergia fra l'attività condotta dall'Assessorato del turismo e le attività promozionali svolte da altri soggetti, principalmente gli altri assessorati regionali e la Chambre valdôtaine, al fine di ottimizzare gli investimenti. Queste attività sono: l'offerta enogastronomica, periodo febbraio-maggio 2012, con parziale prosecuzione fino alla fine dell'anno, costi a carico della Regione: 22.000 che comprende la proposta di vacanza all'insegna della scoperta dell'enogastronomia locale, dalla Route des vins à Saveurs du Val d'Aoste, ai laboratori enogastronomici per adulti e per bambini, alle manifestazioni della tradizione più autentica legata al mondo reale. Anche sui Saveurs du Val d'Aoste abbiamo avuto due iniziative che sono partite male, le altre invece hanno fatto il tutto esaurito, ma avrete poi conferma di questo. Tale proposta si accompagnerà alla vendita dei prodotti e dei vini valdostani presso i presidi di Eataly a Torino (ieri eravamo con la Chambre e con 40 produttori a presentare l'offerta gastronomica Eataly a Torino) a Genova, a Bologna e ad aprile a Roma, con l'intento di intercettare una clientela di alto profilo, già orientata al consumo di prodotti di qualità e di nicchia. Si tratta di un'iniziativa concepita, attuata e spesata dalla Chambre valdôtaine, all'interno della quale l'Assessorato si è volentieri inserito, collaborando con le strutture della Camera di commercio e chiudendo anche un proprio accordo commerciale della durata di un anno con l'Agenzia di viaggio Liberi Tutti presente nei punti di vendita di Torino e Roma.
Vi è poi l'offerta Natura protetta, periodo febbraio-maggio 2012, costi a carico della Regione, nello specifico l'Assessorato dell'agricoltura, quota di cofinanziamento regionale pari al 18 percento del progetto Viva - Valle d'Aosta Unica per Natura, finanziato per la restante parte dall'Unione europea.
L'offerta sport con particolare riferimento ai due prodotti star: il trekking e l'escursionismo, che trovano nel Tor de Géants il veicolo di comunicazione di maggiore forza e la bicicletta nelle declinazioni road bike, mountain bike, downhill, che quest'anno trova il suo principale spunto di comunicazione nel passaggio del Giro d'Italia con tappa Cervinia, periodo aprile-maggio 2012, costo 98.000 euro. Gli appuntamenti selezionati sono due: la Maratona di Milano, dove la Valle d'Aosta sarà presente fin dal 13 aprile con un proprio stand, e Rimini Wellness 10-13 maggio, la più grande manifestazione italiana dedicata al benessere, allo sport e alla salute, che ha totalizzato 209.000 visitatori, rispetto al 2010, nel 2011 è cresciuta dell'8 percento, quindi è più del doppio della BIT ed è tendenzialmente in crescita.
"Quale sia l'ammontare complessivo di spesa per la promozione turistica della Valle d'Aosta...": vi lascerò uno schema che indica - avendo fatto una risposta cumulativa, i dati sono a beneficio di tutte e due le risposte -, che le risorse disponibili per la nostra promozione, distinta per mercati, sono pari nel 2012 a 2.000.000 e sono divise fra Francia, Svizzera, Regno Unito, Belgio, Olanda, Russia, Giappone, Germania, Italia e Web marketing, sensibilizzazione del Trade progetto BUY VDA. Sono messe a confronto le risorse 2011 e le risorse 2012: nel 2011 c'erano 2.192.000 e quest'anno ci sono 2.000.000. Riguardo all'Italia all'importo che ho inserito, occorre aggiungere l'investimento pubblicitario che ammonta a 1.500.000 IVA inclusa nell'anno, ivi compreso l'accordo stipulato con la RAI per il triennio 2011-2013 per la quota parte a carico dell'Assessorato del turismo.
In ultimo, ma non ultimo, con tutte le cautele del caso e ben sapendo che l'andamento del turismo in Valle d'Aosta non può essere unicamente ascritto tanto nei risultati positivi quanto in quelli negativi alle sole azioni promozionali - c'è la congiuntura, c'è il tempo - condotte dall'Assessorato, vorrei dare evidenza dei numeri registrati nel 2011. Con riferimento agli arrivi e alle presenze turistiche, rispetto al 2010, per il 2011 sono saliti del 4,5 percento e le presenze rispetto al 2010 sono cresciute del 6 percento, quindi abbiamo 2011, rispetto al 2010, più arrivi e più presenze. Da questo punto di vista, poi, come ho detto, non è che vogliamo prenderlo come merito, ma è un dato. Sicuramente ci sono tutte le valutazioni che possono essere fatte, ma credo che possa essere fatto un ragionamento. In particolare la crescita dei soli flussi stranieri che nel 2011 ha raggiunto il valore massimo nell'ultimo decennio sia per gli arrivi (11 percento), sia per le presenze (9,8 percento), premia l'attività promozionale realizzata dall'Assessorato sui diversi mercati negli ultimi anni, in special modo Russia e Ucraina: 37 percento degli arrivi in crescita, 30,5 percento le presenze; Francia: più 6,5 percento gli arrivi, più 7,7 le presenze; Regno Unito: più 4,8 percento gli arrivi, più 3,3 percento le presenze; Svizzera: più 25 percento gli arrivi, più 22 percento le presenze; Germania: più 9 percento gli arrivi, più 15,2 le presenze; Paesi Bassi: più 8,3 gli arrivi, più 6 percento le presenze; Belgio: più 3,8 gli arrivi, più 0,2 le presenze; Giappone: più 41,2 percento gli arrivi, più 30,1 le presenze; Svezia: più 12 percento gli arrivi, più 8,6 le presenze. In valore assoluto i Paesi di origine che hanno maggiormente contribuito alla crescita dei flussi stranieri sono Russia, Ucraina, Francia, Regno Unito e Svizzera. Sicuramente viviamo un momento difficile, non stiamo qua a dire che l'azione è un'azione che non può essere migliorata, tutto è migliorabile, ma riteniamo che, rispetto a questo ragionamento, l'attività sia stata improntata ad un massimo di razionalizzazione.
Per quanto concerne la BIT, quella fiera aveva una ragione d'essere e per anni ha dato dei risultati e giustamente c'è stato un investimento; il dato tecnico che credo debba tutti illuminarci è che negli ultimi cinque anni ha perso il 42 percento dei visitatori. Preso atto di questo, non credo ci siano grandi discussioni da fare.
Presidente - La parola alla Consigliera Carmela Fontana.
Fontana (PD) - Grazie Presidente.
Ho visto l'Assessore molto entusiasta, mi dà l'idea che in Valle d'Aosta problematiche non ne abbiamo sul turismo e allora tutte le preoccupazioni provenienti dai commercianti sono tutte storie, questo mi fa piacere veramente! Torniamo alla nostra problematica, ritengo, dopo aver ascoltato le motivazioni che mi ha fornito per non partecipare a questa grande vetrina, che sia stata un'occasione persa, perché non sempre quando si fanno delle spese, si hanno dei ritorni e lei lo sa benissimo. È come se qui calassero le presenze e noi andassimo a chiudere gli impianti sciistici: non si fa così! Questa era una vetrina che ci dava l'opportunità sia per il turismo, sia per far conoscere i nostri prodotti. È vero, lei mi parla di 120.000 euro di spese, che non ne vale la pena; allora mi deve spiegare perché, da una parte, mi dice che bisogna risparmiare, non ne vale la pena; dall'altra, mi fa una serata di fine anno dove spende 1.000.000 di euro e lì voglio vedere le ricadute, perché è stato così gentile da darmi tutti questi dati, mi deve dire quello che la Valle d'Aosta ne ha ricavato. Se siamo obiettivi, dobbiamo vedere anche se quella spesa ha portato dell'utile in Valle d'Aosta. Ritengo che si debbano fare delle scelte e questa era una scelta sensata. Secondo me, lei ha perso un'occasione, lei mi parla della Sicilia che non ha partecipato, ma il Trentino però ha partecipato e ha fatto uno slogan che ha parlato di neve e di sci; allora non penso che il Trentino abbia buttato via questi soldi. Lei ha detto che era meglio non partecipare perché le presenze sono calate, è vero, sappiamo che viviamo un momento di crisi economica e il calo di turisti c'è in tutti i luoghi, anche Rimini non ha fatto più la serata di Capodanno, perché non ha i ritorni, ma l'ha fatta la Valle d'Aosta la scelta quest'anno e lei mi deve spiegare anche queste cose. Secondo noi, questa volta, Assessore, ha perso nuovamente un treno, anche perché tale vetrina era molto importante e delle volte i soldi vanno spesi dove è necessario e, se si deve risparmiare, si risparmia su tutti gli assessorati e, secondo me, bisogna fare un calendario sulle scelte e si valuta dove è necessario farle e dove risparmiare. Grazie.
Presidente - La parola alla Consigliera Patrizia Morelli.
Morelli (ALPE) - Merci M. le Président.
Dopo la dettagliata risposta della collega Fontana, credo di potermi associare tranquillamente a quanto da lei espresso. Se l'Italia rappresenta il principale bacino di provenienza dei nostri turisti, la BIT rappresenta il momento fieristico più importante per intercettare questi flussi turistici, che poi sia in calo lo sapevamo già l'anno scorso, ma abbiamo mantenuto l'investimento; allora o lo abbiamo mantenuto perché l'anno scorso avevamo più soldi e non ci preoccupavamo troppo di gestirli oculatamente, cosa che mi sembrerebbe grave, oppure avevamo fatto valutazioni diverse. La Valle d'Aosta è stata assente alla BIT, come giustamente ricordava la collega Fontana, le altre realtà montane italiane (Trentino Alto Adige e Valtellina) c'erano tutte. Non avranno fatto anche loro la stessa riflessione, ma probabilmente ritengono che la BIT rimane una vetrina importante, noi invece andiamo contro corrente. Siamo lungimiranti o siamo improvvisatori? Propendo per la seconda e anche questo lo ricordava già la collega, la serata di Capodanno ci è sembrata un'improvvisazione, non il frutto di un ragionamento serio sulla politica turistica valdostana, dove vogliamo che vada il turismo valdostano, perché la serata di Capodanno promuove un tipo di turismo: quello del divertimento, che non siamo in grado di mantenere! Può farlo Rimini che vanta fior fiore di locali, ma non la Valle d'Aosta, che non è un luogo di divertimento! Quando i turisti vengono, è proprio di quello che si lamentano: della mancanza di locali, quindi andiamo a promuovere un'immagine che non ci corrisponde. Diversa è l'immagine che dobbiamo promuovere: quella di una piccola regione montana con una forte identità e il contatto diretto per promuovere questo tipo di località rimane un'opportunità importante. Se quest'anno si decide che non vale la pena di spendere neanche la metà di quello che spendevamo negli anni scorsi, perché credo che con la metà una soluzione adeguata e decorosa la si poteva trovare, vuol dire che forse fino all'anno scorso un grande ragionamento dietro a quella partecipazione non c'è stato.
Per quanto riguarda le altre attività alternative che lei ci ha evocato, ci riserviamo di approfondirle; da notizie che ci sono pervenute stamani, non ci pare che la serata di ieri a Eataly sia stata proprio il massimo dell'efficienza, comunque lo approfondiremo.