Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2234 del 22 febbraio 2012 - Resoconto

OGGETTO N. 2234/XIII - Interrogazione: "Valutazione della documentazione predisposta dall'Unità di Valutazione Multidimensionale Distrettuale relativamente all'offerta dei servizi socio-sanitari regionali".

Interrogazione

Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 1040 del 16 aprile 2010 relativa all'"Approvazione dell'istituzione sperimentale dell'Unità di Valutazione Multidimensionale Distrettuale nei quattro distretti socio-sanitari e nella città di Aosta, con decorrenza dal 1? luglio 2010";

Considerato che a questo nuovo organismo multidisciplinare e multiprofessionale era stato affidato il compito di "garantire, nell'ambito dell'offerta dei servizi socio-sanitari regionali, l'individuazione della risposta più equa, efficiente, efficace ed integrata ai bisogni dei cittadini che presentano problematiche socio-sanitarie";

Considerato che la sperimentazione aveva la durata temporale di un anno;

tutto ciò premesso i sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

l'Assessore regionale competente per sapere:

1) se è terminata la fase sperimentale e, se questo non è ancora avvenuto, quali le ragioni del ritardo;

2) la sua disponibilità a presentare, nella competente Commissione consiliare, la documentazione predisposta dalla Commissione di valutazione, a conclusione dei propri lavori, sui risultati e sulle criticità del nuovo sistema di presa in carico.

F.to: Rigo - Carmela Fontana - Donzel

Presidente - La parola all'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Albert Lanièce.

Lanièce A. - Grazie Presidente.

Le riflessioni sulla messa a punto del nuovo modello di valutazione multiprofessionale e l'adozione di una scheda multidimensionale, capace di fornire un quadro il più esaustivo possibile delle persone anziane e del loro profilo di autonomia, nasce con la delibera n. 396/2008 con l'istituzione di un gruppo tecnico interprofessionale, composto da rappresentanti dell'Azienda USL, del Consiglio permanente degli enti locali, della Direzione politiche sociali, incaricato di elaborare una proposta. Tale gruppo, dopo aver valutato l'esperienza di altre Regioni coinvolte in analoghe problematiche e aver confrontato i diversi strumenti utilizzati per la valutazione multiprofessionale dell'anziano, validati a livello nazionale come la RUG, come l'AGED o la SVAMA (Scheda per la Valutazione Multidimensionale dell'Anziano), ha ritenuto che la SVAMA fosse la più rispondente all'obiettivo di definire in modo articolato e complesso da un lato la salute, la situazione sociale, le capacità funzionali e quelle cognitive delle persone anziane. Per questo il 2 dicembre 2009 il provvedimento dirigenziale n. 5191 approva l'introduzione sperimentale dal 1° gennaio 2010 dello strumento di valutazione della SVAMA.

Contestualmente il gruppo tecnico ha evidenziato come la crescente complessità delle situazioni che afferiscono ai servizi socio-sanitari territoriali, indipendentemente dalla fascia di età degli utenti, rendesse necessario rivedere anche le modalità e le procedure di accesso ai servizi, in quanto si sono rilevate le seguenti criticità di quelle che erano le unità di valutazione geriatrica: difficoltà di integrazione fra l'operato dell'UVG e quello dell'UVO (Unità di Valutazione Ospedaliera), appesantimento delle procedure di valutazione prese in carico, lunghezza dei tempi di erogazione delle prestazioni individuate, numerosità delle figure professionali coinvolte, conseguente difficoltà nel garantire la compresenza di tutti. Si è proposto pertanto di istituire l'Unità di Valutazione Multidisciplinare Distrettuale (UVMD) in ogni distretto socio-sanitario e nella città di Aosta, al fine di garantire, nell'ambito dell'offerta dei servizi socio-sanitari regionali, l'individuazione della risposta più equa, efficace ed integrata ai bisogni dei cittadini che presentano problematiche socio-sanitarie, consentendo l'elaborazione di un progetto assistenziale individualizzato e coerente. Con la delibera n. 1040/2010 si è approvata l'istituzione sperimentale dell'UVMD nei quattro distretti socio-sanitari nella città di Aosta, che, dopo un periodo di compresenza fra i due sistemi di valutazione, è entrata a regime in autonomia dal 1° ottobre 2010.

La deliberazione n. 700/2011 ha prorogato fino al 31 dicembre l'incarico del gruppo tecnico interprofessionale per consentire allo stesso organismo di monitorare sia la sperimentazione dell'UVMD, sia le procedure e gli strumenti di valutazione SVAMA per l'accesso ai servizi. Inizialmente i coordinamenti dell'UVMD sono stati assegnati a due soli medici: uno per Aosta e il distretto n. 2 e uno per il resto del territorio regionale. Constatata la mole di lavoro e la necessità di analizzare caso per caso con dovuta attenzione, si è arrivati a consentire il reclutamento di nuovo personale medico a cui assegnare i coordinamenti dell'UVMD e, a partire dalla seconda metà di gennaio, il numero dei medici ingaggiati è salito a quattro: uno per distretto. Il numero delle figure professionali coinvolte in fase di valutazione si è ridotto a tre: medico, infermiera, assistente sociale, con il concorso degli altri specialisti a seconda dei casi analizzati in modo modulare e flessibile. Il monitoraggio dei processi è avvenuto durante tutto il 2011 tramite riunioni quadrimestrali con i coordinatori e le segreterie UVMD, l'Ufficio anziani, il Servizio risorse dell'Assessorato per armonizzare i flussi dati, informando le procedure e le prassi per la raccolta e l'elaborazione su tutto il territorio regionale. Tali evidenze sono utili sia per valutare il processo di cambiamento in atto che per assolvere i debiti informativi nei confronti del Ministero del lavoro e della salute. A questo scopo è stato predisposto un data base dedicato. La sperimentazione è terminata come previsto il 31 dicembre 2011; il 22 dicembre si è riunito il gruppo tecnico con il Direttore della Direzione politiche sociali per stabilire modalità e tempi per la stesura di una relazione finale a chiusura della sperimentazione stessa, che verrà sottoposta al sottoscritto (è convocata a tale scopo una riunione il 28 febbraio 2012) alla presenza di tutti i componenti dell'UVMD, dei vertici dell'Assessorato e dell'Azienda USL.

Nel manifestare la mia disponibilità a relazionare in V Commissione, mi permetto di anticipare alcuni dati al Consiglio. Sono sottoposte a valutazione in media da due a sei persone ogni seduta UVMD, il 40 percento delle valutazioni avviene in ospedale per soggetti dimissibili. Gli inserimenti fuori dal distretto di residenza sono in media tre per ogni trimestre, quindi ogni trimestre al di fuori del distretto vanno non più di tre persone. Gli utenti valutati per il 2009 sono stati 884 casi, nel 2011 il sistema a regime ha valutato 1.994 casi. Il numero medio mensile di giorni che intercorrono fra la data del protocollo della scheda di primo contatto e l'esito della valutazione è di circa sette giorni nel distretto n. 1, naturalmente sono dati che si possono ancora migliorare. Il periodo di attesa dal momento della valutazione della collocazione si è ridotto drasticamente, tanto che i posti vacanti nelle strutture sono occupati nell'arco di un massimo di due, tre giorni. Gli utenti che restano in graduatoria senza collocazione presentano un livello di problematicità limitato, mentre per i casi complessi è garantita una risposta tempestiva. La frequenza da mensile a settimanale degli incontri UVMD in ciascun distretto ha permesso di incrementare in modo sensibile il numero di persone sottoposte a valutazione, la collaborazione tra personale tecnico-amministrativo e quello dell'unità di valutazione è stata via via più efficace, il meccanismo si è ormai consolidato. È drasticamente diminuito il numero delle contestazioni da parte delle utenze, il monitoraggio evidenzia altresì un buon livello di soddisfazione da parte degli enti gestori, che, potendo partecipare alle riunioni UVMD nella fase di collocazione, hanno maggiori informazioni sui casi e possono contribuire con il loro punto di vista alla scelta delle strutture. La sperimentazione ha evidenziato sicuramente margini di miglioramento nella parte sanitaria della scheda di valutazione multidimensionale, che diventeranno oggetto di confronto con i rappresentanti nella riunione che ho convocato per fine mese. In futuro nel sistema di valutazione si prevede di coinvolgere in modo più sistematico i medici di medicina generale con il loro bagaglio informativo ricco e costante.

Naturalmente sono disponibile a venire in V Commissione e a illustrare ulteriormente gli elementi di modifica che abbiamo fatto su tutto il sistema di valutazione. Il tutto è partito ad inizio legislatura con il confronto con i primari ospedalieri, che segnalavano la permanenza in modo incongruo di molti anziani in ospedale, in particolare nei Reparti di Geriatria e Medicina, e soprattutto il fatto che esistessero due unità di valutazione: una in ospedale e l'UVG sul territorio, quindi, con un doppio passaggio di valutazione. Credo che poi il dato dei casi presi in carico dimostra come ci sia stata la volontà di migliorare le modalità di valutazione e avremo occasione di portare i dati che saranno forniti nella riunione di tutte le UVDM a fine mese.

Infine stiamo lavorando per la creazione della Scheda della Valutazione sui Disabili (la SVAMDI), ossia la scheda SVAMA applicata alla disabilità sotto i 65 anni, quindi un ulteriore passaggio che permetterà una valutazione più specifica per i casi. La SVAMA era necessaria a fronte di utenti con sempre maggiori problemi a carattere sanitario, ha permesso di fare una valutazione più equa ed è un lavoro oscuro che viene fatto quotidianamente da tutti gli attori, un lavoro importante che sta dando risultati evidenti. Grazie.

Presidente - La parola al Consigliere Segretario Rigo.

Rigo (PD) - Grazie Presidente.

Abbiamo sentito la necessità di interrogare l'Assessore in merito alla sperimentazione di questo nuovo organismo, perché lo riteniamo centrale nella programmazione di qualificate politiche socio-assistenziali. Lo ringrazio veramente per la breve e utile cronistoria che ci ha fatto e per la relazione, anticipandoci anche alcuni dei temi che verranno offerti alla discussione della commissione. Peccato che, come lei ha detto giustamente, è un lavoro oscuro ed ha fatto sì che ci sia stata poca attenzione da parte del Consiglio, perché è uno dei temi centrali del nostro futuro; stiamo attraversando una società in forte cambiamento e il percorso da compiere per un'efficace presa in carico dei bisogni dei cittadini, proprio nel campo della salute e dell'assistenza, è irto di molti ostacoli. Bene quindi tutte quelle sperimentazioni - e mi sembra che questa sia proprio una di quelle - che vanno nella direzione di superare le criticità incontrate, ce ne ha elencate alcune l'Assessore prima, nel difficile compito di integrazione dei servizi, ospedale, territorio e strutture territoriali come ha ben delineato l'Assessore. Le risorse professionali e finanziarie non sono illimitate, quindi il ricercare, attraverso le sperimentazioni, le risposte più efficaci alle richieste di aiuto alle famiglie ci sembra molto giusto: 1.900, le segnalazioni non sono poche.

Abbiamo chiesto l'audizione in V Commissione perché riteniamo importante che l'Assemblea regionale sia coinvolta in questo processo di riorganizzazione delle procedure e dei servizi; il Consiglio deve indicare attraverso i piani socio-sanitari le politiche da attivare, quindi ci sembra corretto e opportuno fornire all'Assemblea consiliare informazioni e coinvolgerla su questa importante tematica.

L'Assessore ha capito la nostra richiesta, la serietà e la preoccupazione della nostra richiesta, quindi sono contento che lui si sia dichiarato disponibile ad incontrare la commissione. Per questo mi permetto di segnalare due cose a lei e al Presidente della V Commissione Maquignaz: la prima, sarebbe opportuno - lei ci ha già dato alcuni dei dati contenuti nella relazione finale - far giungere ai Commissari qualche giorno prima la convocazione della commissione la documentazione necessaria per poter interloquire a ragion veduta con lei e con i tecnici che la affiancheranno; mi piacerebbe che alla riunione fosse presente anche un rappresentante degli enti locali, perché in questo campo le comunità locali giocheranno un ruolo importante. Grazie ancora.