Oggetto del Consiglio n. 2104 del 5 dicembre 2011 - Resoconto
OGGETTO N. 2104/XIII - Interpellanza: "Condizioni del materiale rotabile in funzione sulla tratta ferroviaria Aosta-Torino".
Interpellanza
Preso atto della risposta all'interrogazione: "Interventi per il miglioramento del sistema di trasporto ferroviario nella Regione" nel Consiglio regionale del 23 novembre 2011, in cui si è fatto riferimento alla pessima condizione del materiale rotabile oggi in funzione sulla tratta Aosta-Torino;
Constatato che anche nel Convegno di Chivasso del 18 novembre 2011 l'Assessore Marguerettaz ha sostenuto che i treni Minuetto sono obsoleti e da sostituire in tempi brevi;
Rilevato pertanto che la priorità dell'acquisto dei treni bimodali, rispetto all'elettrificazione sarebbe ora resa necessaria dai problemi del materiale rotabile;
Rilevato altresì che si sostiene che l'elettrificazione renderebbe inutilizzabile per molti anni la linea ferroviaria;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
l'Assessore competente per sapere se intenda:
1) confermare le affermazioni secondo cui il materiale rotabile oggi in funzione è in pessime condizioni;
2) fornire precisazioni in merito ai tempi che secondo l'Assessore si renderebbero necessari per elettrificare la linea.
F.to: Donzel - Rigo
Presidente - La parola al Consigliere Donzel.
Donzel (PD) - Grazie Presidente.
L'argomento è sicuramente un argomento che è stato dibattuto più volte, ma l'esigenza di fare chiarezza rispetto ad alcuni temi è indispensabile, perché è un argomento che si è evoluto nel tempo, lo abbiamo ricostruito in una serie di interpellanze e di discussioni in quest'aula, e anche le risoluzioni portate dalla stessa maggioranza in questi tre anni ci dicono come è evoluto questo tema, essendo all'interno delle stesse risoluzioni di maggioranza - non solo di minoranza - cambiate alcune posizioni.
Siamo passati da quello choc tragico che fu per noi valdostani l'idea che non potevamo più percorrere sullo stesso convoglio la tratta Aosta/Torino, le risposte che furono date in prima battuta ce le siamo dimenticate, ma si parlò tanto del cambio di locomotore in quel di Chivasso che avrebbe permesso di evitare la rottura di carico ai passeggeri, e quella fu un'esperienza disastrosa che durò davvero poco tempo e si arrivò alla definitiva rottura di carico. Questo resta uno dei temi forti rispetto alla questione che abbiamo vissuto in questi anni.
Ora, giustamente, ci sono posizioni che non siamo qui a ripercorrere per intero, esistono sensibilità diverse da parte della maggioranza rispetto a quelle della minoranza: mentre le forze di minoranza preferirebbero procedere immediatamente all'elettrificazione, c'è un'ipotesi di utilizzo dei treni bimodali. È curioso come il tema della ferrovia interessi molto i cittadini e come i giornali riportino in questi giorni molte vicende che riguardano la questione dei treni. Non possiamo che rallegrarci che imprenditori valdostani si occupino di queste questioni, ma fa specie su alcuni giornali locali vedere delle fotografie belle ed accattivanti per il pubblico, che fanno vedere treni sfreccianti con il simbolo della Valle d'Aosta come per dire: di lì a breve ci saranno queste possibilità...sono evocatori, e vorrei anche su questo fare chiarezza: che in queste bellissime fotografie nella ricostruzione fatta dai giornalisti con questo tentativo di carpire l'interesse dei valdostani, ci sono treni che però percorrono linee elettrificate. Non si è messo questo treno avveniristico a viaggiare sulla tratta valdostana, ma è un treno che viaggia su una linea elettrificata, quindi alle volte mettiamo delle fotografie che non narrano tanto la Valle d'Aosta di oggi, ma forse una Valle d'Aosta molto lontana; quindi, in prima battuta, se ci saranno dei treni di quel tipo, saranno dei treni che non viaggeranno con l'elettrificazione.
La questione che poniamo è quella che più volte è stato evocata, il problema del materiale rotabile. Ora, che ci fosse un problema di questo tipo in Valle d'Aosta, è cosa nota, però il giochino era sempre questo: c'è materiale rotabile vecchio perché non possiamo far viaggiare lì i treni che sono elettrificati, avremo moderni treni elettrificati, ma lì dobbiamo mettere quello che avanza...così diceva Trenitalia, quindi avevamo della roba residuale. Scopriamo adesso che lo stesso Minuetto, che le persone che lo utilizzano apprezzano...salvo che alle volte, avendo un numero di convogli limitati, crea il problema dell'addensamento all'interno dei vagoni e quindi, anche qui, si mescolano tante questioni una con l'altra...il Minuetto acquistato, anche con investimenti regionali, è già in fase di rottamazione. A noi così non risulta, risulta essere un terreno che ha dei problemi, ma almeno l'idea che c'è è che possa essere manutentato, quindi possano essere risolti questi problemi tecnici. In tempi in cui non è che ci siano tanti soldi da buttare, rimane l'idea di capire cosa c'è veramente da lasciar perdere e cosa c'è da utilizzare.
Quello che vedevamo era una soluzione...che fosse una vera soluzione in tempi brevi...anche qui, esistono sottolineature diverse, idee legittimamente diverse in politica, un esempio per tutti: l'elettrificazione. Da una parte qualcuno parla di un'elettrificazione - esprimo dati dichiarati dal responsabile di RFI audito in commissione - da 90.000.000 di euro che si può fare in meno di due anni; certamente lo stesso responsabile dice che se si dovesse valutare un progetto di una linea completamente nuova, con nuove gallerie, che arrivasse fino a 900.000.000 di euro, i tempi sarebbero diversi! Sta di fatto che quello che emerge - lo dimostra anche l'interessante dibattito sui treni riportato dai giornali in questi giorni - è che l'operatore privato - per fortuna i valdostani si lanciano in imprese economiche e noi apprezziamo moltissimo - ha interesse per una linea anzitutto che è la Torino/Milano. Questo perché quella è una linea che collega due delle più grandi città del nord Italia, quindi ha un alto afflusso di utenza ed un'alta redditività.
È da tempo che come Partito Democratico stiamo cercando di far capire che l'altissima redditività del trasporto che collega una città di 35.000 abitanti con Torino o Milano, sarà molto più difficile da ottenere, ed è evidente che o ci muoviamo in un'ottica di servizio pubblico, in cui al di là di tutti i problemi esiste la possibilità di far riconoscere questo servizio pubblico, altrimenti non andremo da nessuna parte, perché dal punto di vista economico è più facile avere grossi risultati economici collegando Lione con Parigi o Parigi con Bruxelles, ma è molto meno interessante dal punto di vista economico collegare territori dove c'è un'affluenza turistica solo stagionale, periodica, eccetera. Questo è il ragionamento, quindi in questa fase la nostra idea era quella di valutare la salvezza dell'elettrificazione. Adesso sull'elettrificazione ci viene detto che ci vogliono anni per costruirla; non sono questi i dati forniti da RFI, cioè dipende dal progetto che si vuole fare e dall'ambizione che si ha.
Certo, anche dire in dibattito pubblico - come è avvenuto a Chivasso, da parte dell'Assessore - che i treni della Valle d'Aosta sono tutti da buttare via, non presenta la nostra regione come una splendida località turistica! Francamente il Minuetto, se un turista lo usa, non ha questa impressione del "tutto da buttare"! Non ci facciamo neanche fra di valdostani un buon servizio ad andare a dire in giro che abbiamo tutto da buttare.
Resta il fatto che noi possiamo anche comprare la Ferrari bimodale, il superbimodale, eccetera, ma se avremo una linea non elettrificata, faremo circolare questo mezzo in condizioni di bassa efficienza, perché i tempi di accelerazione di un treno elettrico sono molto superiori ai tempi di accelerazione di un treno diesel, e quindi bimodale sì o bimodale no, la cosa rimane assolutamente da discutere in quel senso. Per cui vogliamo avere chiarezza rispetto a questa rottamabilità di tutto il materiale ferroviario, compreso il Minuetto, ed avere precisi chiarimenti sui vari tipi di tempistica nella realizzazione dell'elettrificazione, che - dati RFI - non sono uguali, a seconda che si faccia un'elettrificazione da 90.000.000 di euro o un'elettrificazione da 800.000.000 di euro.
Presidente - La parola all'Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Grazie Presidente.
È un destino che io e il PD rischiamo di non avere gli stessi numeri e gli stessi riferimenti! Il collega Donzel ha passato tre quarti del tempo a parlare di articoli sui giornali relativamente ad un'iniziativa privata. Noi, personalmente, non abbiamo mai avuto incontri, né nessuno si è avvicinato nel proporci questa iniziativa che rimane nella sfera privata, quindi non abbiamo nulla da dire rispetto a questo. Se Donzel è così appassionato, io non lo sono. L'unica cosa che posso dire è, al contrario, che nel passato un'azienda - che non è quella che è stata rilevata - si è offerta di gestire, perché è vero che qua abbiamo una linea marginale, ma è una linea che noi paghiamo lautamente - 23.000.000 - ed è ovvio che coloro che si candidassero ad avere questa linea, avrebbero il piacere di avere quella stessa cifra che oggi diamo a Trenitalia. È ovvia, la proporzione, Donzel: sono 23.000.000 che diamo, gli incassi sono 2.000.000 e coloro che dovessero gestire ambirebbero ad intercettare le risorse pubbliche. Il modello di Arenaways lo conosciamo, anche loro si erano fatti avanti nel ragionare e ricordo che la Torino/Milano non è ad alta velocità, ma è una tratta con tutta una serie di difficoltà.
Per le affermazioni fatte sul materiale rotabile, anche qui, io in modo molto sereno, sono anni che mi confronto con il Comitato dei pendolari, non con il Comitato dei pendolari presieduto dal Presidente del PD, perché è ovvio che quel Comitato dei "pendolari stanchi" è nato anni dopo che avevamo periodicamente degli incontri con il Comitato dei pendolari. Probabilmente in Valle d'Aosta non riusciamo neanche ad avere l'unità dei pendolari, abbiamo i pendolari del PD ed i pendolari normali! Ma, al di là di questo aspetto, un pendolare normale viene e pone prima di tutto dei problemi: voglio viaggiare comodo, voglio viaggiare in tempi ragionevoli, voglio essere sicuro di arrivare! Questo per dire che i pendolari si rivolgevano a noi per dire: abbiamo dei treni scassati, con finestrini che non si chiudono, con porte che non si aprono, sono treni che si bloccano in mezzo al percorso, e noi abbiamo degli elementi per dire "avete ragione"! Rispetto a questo tema abbiamo delle difficoltà ad avere da Trenitalia i dati reali, io posso darvi quelli previsti e quindi ho tutte le tabelle, collega Donzel, che le darò.
Per la tratta Aosta/Torino, Minuetti diesel in composizione singola o doppia del tratto fra Aosta e la stazione di rottura di carico Ivrea o Chivasso, e successivamente locomotori elettrici e 464 con carrozze MD per il restante tratto Ivrea/Torino o Chivasso/Torino, e viceversa. Per la tratta Aosta/Ivrea, Aosta/Chivasso, Minuetti diesel in composizione singola o doppia, salvo due corse giornaliere, treno 33096 in partenza da Aosta alle 17,06 con arrivo ad Ivrea alle 18,17 e treno 33059 in partenza da Chivasso alle 12,20 con arrivo ad Aosta alle 14,09. Non risultano invece più circolare i vecchi locomotori D445 che sono utilizzati solo per treni speciali, organizzati in occasione degli eventi turistici. Trenitalia esclude altresì l'utilizzo di automotrici ALN al di fuori di quanto programmato, salvo situazioni particolari dovute ad elevate indisponibilità del Minuetto. Ecco, riguardo ai treni Minuetto va evidenziato che ad oggi ne vengono impiegati 16, di cui 7 cofinanziati dalla Regione e 9 appartenenti al materiale rotabile piemontese, questi ultimi vengono eccezionalmente utilizzati per coprire le emergenze derivanti dalle rotture di carico.
Per quanto riguarda le condizioni del materiale rotabile, sempre secondo le informazioni acquisite da Trenitalia, i locomotori E464 non presentano problemi. Per le carrozze MD risultano esserci criticità legate alla vetustà, al decoro ed ai sistemi di chiusura delle porte, tanto che Trenitalia risulta aver previsto un piano di rinnovo per le Regioni che hanno sottoscritto un contratto di servizio e quindi non per la Valle d'Aosta. Oggi non possiamo firmare il contratto di servizio, perché non abbiamo ancora il trasferimento delle competenze, che abbiamo inoltrato e stiamo cercando di portare avanti. I treni tipo Minuetto, nonostante si tratti di materiale confortevole - lì convengo con il collega Donzel - hanno disponibilità di esercizio nettamente inferiori a quanto previsto e garantito dal costruttore al momento dell'acquisto, tanto che è in fase di definizione un contratto full service fra Trenitalia ed il produttore Armstrong per gestire le rilevanti necessità di manutenzione. Riguardo al Minuetto, lo stesso direttore del trasporto regionale di Trenitalia mi comunicava, tramite mail, il 28 ottobre 2011, che l'elevata indisponibilità dei Minuetto diesel non consente in Valle d'Aosta - come in Piemonte - di mantenere la composizione come da turno programmato. È stato coinvolto il fornitore Armstrong ferrovia con un crash program, in modo da recuperare il rotabile all'esercizio. Questo lo scrivono loro, non sono io che lo dico, c'è un'assenza di materiale rotabile e poi ci sono le statistiche.
In conclusione, emerge che solo i locomotori elettrici utilizzati nel tratto piemontese sono in condizioni di efficienza, anche se le relative carrozze richiedono consistenti interventi di rinnovo e sostituzione. Il materiale circolante sul tratto valdostano fino ad Ivrea e Chivasso è caratterizzato da alcuni problemi legati ad elevati tassi di guasto e, ove venga meno la temporanea possibilità di fare ricorso a treni del parco rotabile piemontese, non è sufficiente a gestire tutti i treni previsti in orario. Emerge quindi che, fatta eccezione per i sette Minuetti acquistati con cofinanziamento regionale che possono coprire solo il tratto Aosta/Ivrea e viceversa, la restante parte del materiale rotabile si presenta vetusta ed obsoleta o deriva dalla dotazione del Piemonte. Pertanto sarebbe necessario prevedere l'acquisizione di nuovo materiale rotabile per gestire i treni Aosta/Torino. I problemi sul materiale rotabile sono del resto emersi anche in occasione di numerosi incontri con le organizzazioni sindacali, comprese quelle dei macchinisti, le associazioni dei consumatori e gli utenti della linea. A titolo di esempio, si può riferire che, in un incontro tenutosi con le Ferrovie dello Stato e le organizzazioni sindacali il 10 ottobre, è stato precisato da parte delle organizzazioni sindacali come il servizio ferroviario scadente sia da imputarsi anche alla vetustà del materiale viaggiante sulla linea...quindi non è una dichiarazione di Marguerettaz, sono le organizzazioni sindacali ed i macchinisti! Anche nel recente incontro organizzato dal Comune di Chivasso è stato evidenziato che dal punto di vista degli utenti ferroviari - e non dei politici che sono intervenuti in quella sede - la maggior parte dei problemi sono dovuti al materiale rotabile ed ai guasti dei passaggi. A titolo di ulteriore conferma, le consegnerò le statistiche delle soppressioni dei treni che portano ovunque mancanza di materiale rotabile e guasti, perché i treni non ci sono e quelli che ci sono si trovano in officina.
"Fornire precisazioni in merito ai tempi...che si renderebbero necessari per elettrificare la linea": cercherò di darle i dati, ma questo è preparato dai tecnici.
Per quanto riguarda la durata dei lavori, si può fare direttamente riferimento ai tempi previsti nel progetto elaborato da Italferr e approvato da RFI; si tratta di tempistiche variabili fra 960 giorni e 1.660 giorni, ovvero fra poco più di tre a quattro anni e mezzo di lavori. In più c'è tutta la fase di progettualità che, se noi andiamo a prendere le osservazioni dei Comuni di Saint-Marcel, Quart, Fénis, Consorzio miglioramento fondiario di Fénis, vari privati, Comuni di Saint-Christophe, Hône e l'avv. Ciulli in rappresentanza degli avvocati dei proprietari di Saint-Christophe, con le modifiche che chiederanno per fare le altre due fasi progettuali, poco poco che avremo bisogno, sarà ancora almeno un periodo di tre-quattro anni di progettazione più altri tre-quattro anni e mezzo di lavori; poi c'è tutta la sospensione. Comunque lascio la memoria a lei ed ai giornalisti per avere dati che non siano dichiarazioni, ma sono scritti.
Presidente - La parola al Consigliere Donzel.
Donzel (PD) - Grazie Presidente. Ringrazio l'Assessore per la puntuale risposta. Procederò in via di battute, perché il tempo non consente di analizzare tutto.
Intanto una battuta - me la consenta - sul mio amico Presidente dell'assemblea del PD, Fabio Protasoni che, a titolo di volontariato, si occupa anche dell'associazione pendolari, a differenza dei vostri rappresentanti di partito che siedono su "poltrone retribuite"...quindi cominciamo a chiarire che il grande interesse del PD rispetto alla ferrovia è gratuito e svolto come volontariato, mentre voi ambite a ben altri posti che occuparvi dei pendolari! Ancora una battuta: lei cita il sindacato solo quando le fa comodo, quando per una volta riconosce una cosa...ma nel citare questo entrerò nel merito.
Il materiale rotabile è vecchio: allora a qualcuno risulta che noi abbiamo detto, qui, che vogliamo comprare treni nuovi? No! Abbiamo detto che vogliamo comprare i locomotori, cioè i bimodali, sono la parte davanti, ovvero l'unica parte che funziona attualmente! Andiamo a sostituire - e lo ha fatto lei l'intervento - la motrice, non le carrozze o quelle cose vecchie, il bimodale è la motrice! Quindi, proprio a fronte di quello che dice lei - e mi sono preparato anch'io -, lei ha dichiarato qui, oggi, che i locomotori elettrici funzionano, mentre il problema è dato dalle carrozze perché non si aprono le porte, eccetera; certo, ma cosa c'entrano le carrozze con il bimodale? Non c'entrano niente! Il bimodale è solo la parte anteriore! Il Minuetto ha dei problemi, ma si tratta di manutenzioni, non di sostituzioni del mezzo; in un momento di crisi andiamo a comprare treni diesel - perché il bimodale viaggerà a diesel in Valle d'Aosta - buttando via dei treni che, a detta degli esperti, non sono da sostituire, ma da riparare, che è un'altra cosa! Nessuno butta via la sua automobile se gliela aggiustano, soprattutto quando non ha i soldi per comprarne una nuova! Quindi anche queste sono precisazioni dovute, al di là delle piccole polemiche su "chi" ha detto "che cosa".
Ancora: è chiaro che lei non si è interessato minimamente alla questione dei privati, ho fatto un accenno non a lei giustamente, ma ai giornali che mettevano queste foto meravigliose...uno apre il giornale e dice: finalmente arriva il privato che mi fa venire su il treno bello! Ma non le è scappata la battuta di dire: qui in cassa ci sono 23.000.000, se poi un privato fosse interessato...perché no? Certamente, anche un privato, se funziona, ma le dico subito che senza una linea elettrificata, anche il privato farà quello che può fare ed assisteremmo via Trenitalia alla stessa sceneggiata: però la linea non è elettrificata e non possiamo viaggiare con i nostri mezzi efficienti che abbiamo in Pianura padana, ed andremmo avanti su quella solfa lì, perché il tema fondamentale resta l'elettrificazione della linea.
Comunque grazie per i chiarimenti. Adesso sappiamo che ci vogliono minimo 10 anni per avere la linea elettrificata, non partiamo adesso perché per scelta politica della Giunta non si parte in questa legislatura, quindi bisognerà sperare nel 2013 quando molti di voi andranno a casa e potremo immaginare di avere una nuova possibilità di discutere questo tema. Magari dal 2013 non decorreranno questi fatidici 10 anni, perché in queste condizioni avete detto alla Valle d'Aosta: la ferrovia è morta, scordatevela, perché nessun treno bello viaggerà mai su una linea che non è neppure elettrificata! Grazie.