Oggetto del Consiglio n. 2101 del 5 dicembre 2011 - Resoconto
OGGETTO N. 2101/XIII - Interpellanza: "Interventi per ridurre i tempi di attesa per prestazioni ed interventi da parte del Servizio sanitario regionale".
Interpellanza
Preso atto del preoccupante dilatarsi dei tempi di attesa per prestazioni ed interventi del Servizio Sanitario regionale;
Atteso che il rapporto dell'osservatorio del federalismo in sanità di Cittadinanza attiva evidenzia come la nostra Regione, assieme alla Calabria, Molise, Campania e Veneto sia inadempiente, rispetto alla presentazione del piano di contenimento delle liste di attesa nonostante la scadenza ultima per presentarlo fosse il 30 luglio scorso;
Preoccupati per le ricadute negative che questa situazione genera sulla comunità;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
l'Assessore alla sanità e politiche sociali per conoscere gli intendimenti del Governo regionale in merito.
F.to: Giuseppe Cerise - Patrizia Morelli
Presidente - La parola al Consigliere Giuseppe Cerise.
Cerise G. (ALPE) - Merci M. le Président.
Con questa interpellanza intendiamo sollecitare la sua attenzione in particolare, Assessore, ma anche quella dell'Assemblea su una problematica che, a nostro avviso, sta assumendo delle proporzioni preoccupanti. Si tratta della problematica legata ai tempi delle liste di attesa relative alle prestazioni del Servizio sanitario regionale, che per alcune tipologie purtroppo superano abbondantemente l'anno. Qualche dato per meglio inquadrare la situazione, sono dati che sono stati forniti dall'USL: 162 prestazioni hanno un'attesa superiore all'anno, 1.780 superano i sei mesi ed oltre 3.000 superano i tre mesi, dunque circa il 30 percento delle prestazioni hanno un tempo di attesa superiore ai tre mesi. Ci pare che si stia superando il livello di guardia, inteso come limite temporale accettabile per poter beneficiare di una prestazione sanitaria, evidentemente. Emerge fra l'altro da un'indagine dell'Osservatorio sul federalismo in sanità di Cittadinanza attiva riguardo alle lotte contro i tempi di attesa, che la nostra Regione risulterebbe inadempiente insieme alla Calabria, il Molise, la Campania ed il Veneto rispetto alla presentazione del piano di contenimento di queste liste, la cui scadenza ultima per presentarla era il 30 luglio scorso. La data di pubblicazione di questi dati è del 6 ottobre ultimo; non so se nel frattempo si sia provveduto a questo adempimento, e l'Assessore vorrà gentilmente ragguagliarci in merito.
Il disagio dei tempi di attesa lo percepiamo soprattutto quando il problema ci tocca direttamente, cosa che mi è successa recentemente, perché mi sono sottoposto ad una visita oculistica che mi ha diagnosticato una banale cataratta, in seguito alla quale necessitavo di un intervento al cristallino. Confesso il mio stupore quando, alla mia domanda di quando potevo essere operato, la risposta è stata: circa un anno all'Ospedale di Aosta. Mi hanno suggerito tempi inferiori se volevo andare in strutture fuori regione. L'alternativa è stata la scelta di andare a pagamento e questo è avvenuto dopo qualche giorno, il tempo necessario per le visite e gli esami propedeutici all'intervento. Beninteso niente di grave nel caso personale, per uno che siede in quest'Assemblea, con gli emolumenti percepiti viene quasi da ridere pagare questo intervento, ma quando il paziente è un pensionato, con pensione minima, o un componente di una famiglia monoreddito, la cosa comincia ad assumere dei connotati meno umoristici! Nel caso delle visite propedeutiche conseguenti all'intervento, ho avuto modo nelle sale di attesa di sentire conversazioni di altri pazienti e di percepire il disagio e le giustificate doglianze di coloro che non godono nel nostro privilegio. Confesso che sono dei momenti in cui la condizione di favore di cui beneficiamo viene vissuta quasi come un senso di colpa, e mi perdoni, Assessore, se oggi mi rendo interprete di quel malessere che ho percepito. Doglianze e malessere espressi quasi con un senso di rassegnazione, senza alcun spirito polemico, perché non credo sia il terreno della sanità quello su cui fare una polemica politica, ma semplicemente faccio appello alla sua sensibilità di medico, che meglio di altri può conoscere il disagio dei pazienti di fronte alle liste di attesa per poter essere curati.
Mi consenta una battuta, Assessore: provi qualche volta a frequentare - evidentemente camuffandosi - le sale di attesa degli ambulatori dell'ospedale e potrà percepire le genuine impressioni della gente che ho percepito io. Sentirà dire ad esempio: "Ad inizio ottobre dovevo prenotarmi per una risonanza magnetica, ma avrei dovuto aspettare fino al 14 febbraio...come potevo? A pagamento, dopo solo tre giorni, l'ho fatta; certo, ho dovuto fare altri sacrifici". Oppure: "Mio marito cardiopatico ha fatto due infarti, si è presentato con l'impegnativa del medico curante per fare l'elettrocardio sotto sforzo, gli hanno detto che l'impegnativa del medico non era sufficiente e ci sarebbero voluti più di quattro mesi, ma necessitava anche di una visita del cardiologo. Per fortuna, un conoscente lo ha consigliato di andare ad Ivrea alla Clinica Eporediese e così ha fatto: con la semplice impegnativa del medico - senza la visita del cardiologico - lo ha fatto dopo solo cinque giorni ed a carico, qui, del Servizio sanitario"...e avanti su questa linea.
Avrà visto anche lei una lettera pubblicata su La Stampa, successiva alla presentazione di questa interpellanza, che descriveva il calvario di un paziente dopo una notte insonne...la cito, perché significativa: "Pazzesco, è da una settimana che ho un problema ad un ginocchio e dopo una notte insonne decido di andare al Pronto soccorso. Ore 8, faccio il triage accoglienza, tutto bene, dopo circa 15 minuti mi guarda il chirurgo, dico "guarda", perché di più non ha fatto, in quanto questione, giustamente, dell'ortopedico, quindi mi invita ad aspettare. Passano 50 minuti perché l'ortopedico prima non arriva. Alle 9,30 mi portano davanti all'ambulatorio n. 30 di ortopedia e dopo 4 ore sono ancora lì che aspetto! Parlando con un signore mi ritengo fortunato, perché lui è dalle 6 che aspetta. Pazzesco, con tutti questi pazienti che sono ancora da visitare. Complimenti alla dirigenza dell'ospedale"! La lettera conclude con i complimenti alla dirigenza ed è significativo, perché tutte le doglianze rivolte alla sanità valdostana, come abbiamo già sottolineato anche noi in questa sede, non sono mai rivolte alla professionalità ed efficienza del personale medico e paramedico che viene regolarmente elogiato per la sua disponibilità; il ventre debole del sistema è dunque la parte organizzativa. Lei è al vertice di questo sistema, fra l'altro è un medico, dunque da lei ci si aspetta una accresciuta sensibilità riguardo a queste problematiche.
Se a queste valutazioni sulla criticità del sistema aggiungiamo il fatto che le spese dell'Azienda sanitaria, sono aumentate di 15.000.000 in un anno, credo che qualcosa che forse non funziona per il meglio ci sia! Quindi qualche valutazione va fatta, non per il maggior costo se a questo si accompagna un proporzionale aumento della qualità del servizio: le importanti risorse allocate alla sanità ed al sociale hanno sempre avuto ed avranno il nostro sostegno, quando finalizzato a migliorare la qualità del servizio, in quanto crediamo che il grado di civiltà di una comunità si misuri soprattutto con la sua capacità di assicurare un'elevata qualità dei servizi sanitari ed un dignitoso livello di qualità della vita con particolare attenzione alle fasce sociali più deboli.
Speriamo di ricevere delle rassicurazioni in merito, anche perché le comunicazioni del Presidente sulla disponibilità delle risorse economiche conseguenti all'ultima manovra non sono certamente confortevoli. Ma, ripeto, credo che non è sempre proporzionale la qualità del servizio rispetto alle risorse impegnate, a volte con la giusta quantità di risorse si arriva a dare servizi eccellenti, mentre così non è, anche quando si hanno risorse importanti, se sotto il profilo organizzativo ci sono delle forti pecche, come almeno mi pare di rilevare per quanto riguarda il sistema della sanità da noi. Ripeto un sistema eccellente sotto l'aspetto della professionalità degli operatori, ma probabilmente da ritarare in qualche aspetto organizzativo. Grazie.
Si dà atto, che dalle ore 11,02, assume la presidenza il Presidente Alberto Cerise.
Presidente - La parola all'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Albert Lanièce.
Lanièce A. - Grazie Presidente. Ringrazio il collega Cerise che mi permette di fare alcune precisazioni su questo aspetto, verso il quale stiamo ponendo un'attenzione particolare. Le liste di attesa sono in alcuni settori un punto dove dobbiamo migliorare, e questo è un punto dove stiamo lavorando con l'azienda.
Per entrare subito nel merito della domanda precisa dell'interpellanza, cioè il fatto che secondo il rapporto di Cittadinanza attiva la Valle d'Aosta sarebbe inadempiente assieme a Calabria, Molise, Campania e Veneto rispetto alla presentazione di un piano di contenimento...nulla di più errato! Questo perché c'è stato un evidente errore materiale di trascrizione sulla tabella. Infatti sul rapporto dell'Osservatorio civico sul federalismo sanità a pagina 169, all'interno della tabella c'è un errore, dove c'è scritto no, in cima è scritto "come si vede dalla tabella di seguito, le Regioni che hanno presentato i loro piani regionali al 15 luglio e sono: Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Puglia, Toscana, Umbria, Valle d'Aosta, Vento, Provincia autonoma di Bolzano. Le tre Regioni che hanno detto che faranno qualcosa sono Piemonte, Sardegna, Sicilia, le altre sono inadempienti". Quindi si può notare che da questo punto di vista c'è stato un errore grossolano.
La Regione si è dotata in un piano ben preciso, oltretutto in questo rapporto si può leggere ampiamente come in tutte le tabelle la Valle d'Aosta sia richiamata per quanto riguarda tutte le iniziative intraprese per il futuro, proprio per cercare di risolvere queste criticità. Nel rapporto citato, infatti, si fa più volte riferimento alla Valle d'Aosta per elencare le soluzioni adottate dal suo programma regionale di contenimento delle liste di attesa 2011-2013 e dei relativi indirizzi all'Azienda USL. Nel rapporto oltretutto la Valle d'Aosta viene presa ad esempio, se pur con alcune insoddisfazioni dei propri pazienti, che sono stati sottolineati da Cerise, in contrapposizione ad altre Regioni per evidenziare l'ottima organizzazione della nostra azienda nei confronti del cittadino valdostano, e soprattutto per il diritto esteso a tutte le prestazioni sanitarie, e non solo a quelle previste per il Piano Nazionale, la possibilità di utilizzare la rete per prenotare le prenotazioni sanitarie e la comunicazione attraverso i siti web dell'azienda. La nostra Regione ha quindi adempiuto a tutte le disposizioni normative, e di seguito ne do il dettaglio: in data 3 giugno 2011 è stata approvata la deliberazione della Giunta n. 1293 recante "Approvazione del programma regionale di contenimento delle liste di attesa 2011-2013 e dei relativi atti di indirizzo"; in data 17 giugno 2011 "Trasmissione all'USL della delibera regionale 1293/2011"; in data 17 giugno richiesta di pubblicazione al BUR; in data 28 giugno trasmissione al Ministro della salute della delibera n. 1293/2011 eccetera. Quindi si può evidenziare che sono stati fatti i passaggi previsti, anche perché è da mesi che ci stiamo impegnando su questo settore.
Per quanto riguarda la risposta, sull'oculistica ne eravamo a conoscenza e avevamo dato, anche l'anno scorso, all'Azienda USL come obiettivo quello di cercare di ridurre i tempi di attesa. Infatti negli ultimi due mesi sono state inserite nove sedute in più al mese per quanto riguarda la cataratta, per ridurre il tempo di attesa che ammontava a un anno.
Personalmente penso che la comunicazione da parte dei medici debba essere migliorata, perché ci sono interventi che possono essere fatti anche senza urgenza e quindi comportare dei tempi di attesa di un anno o dieci mesi, e quindi se si comunica al paziente che effettivamente non c'è problema se viene fatto fra qualche mese si risolvono i problemi, senza contare che questo va a scapito di quelli che devono fare le operazioni d'urgenza.
Per quanto riguarda i tempi di attesa sulla diagnostica cardiologica, in particolare l'ecocardiogramma, anche questo è uno dei punti critici, quindi abbiamo inserito una cardiologa in più, riassorbita dal territorio, che sarà dedicata all'esecuzione degli ecocardiogrammi. Il fatto che gli esami debbano essere avallati dal cardiologo è necessario, perché si sta prendendo atto che c'è sempre più inappropriatezza di richieste, ovvero ci sono tante richieste che non sono vagliate dallo specialista. Un ecocardiogramma è un esame di secondo livello che deve essere richiesto dal cardiologo, proprio perché è un esame che va in modo specifico a valutare quali sono certe caratteristiche del sistema cardiovascolare, quindi ritengo che sia giusto mettere questo filtro. Più in generale, con questo piano regionale che abbiamo trasmesso all'USL su cui stiamo lavorando seriamente, si mette in piedi un sistema che si riferisce alle classi di priorità, cioè bisogna cercare di non mettere insieme tutte le richieste, ma bisogna mettere insieme le richieste in base alla gravità ed all'urgenza. Quindi, se in futuro funzionerà bene, potranno esserci degli esami che saranno messi a tre-quattro mesi, da fare tranquillamente. Quello che mi preoccupa come medico è che quelli che hanno veramente bisogno dal punto di vista clinico siano visti prima possibile, quindi stiamo costruendo questo piano sulle liste di attesa sulle classi di priorità, sulle necessità maggiori dei pazienti. Avremo occasione, anzi, io sarò contento di presentare in V Commissione il piano sull'abbattimento delle liste di attesa.
Il discorso in generale sulla diagnostica per immagini, in particolare sul sistema osteoarticolare, quindi risonanza magnetica cervicale, lombosacrale, eccetera, da questo punto di vista lo scorso anno avevamo abbattuto i fondi per la libera professionale LPA per l'azienda; ne abbiamo riprevisti in più quest'anno, proprio per mettere in piedi dei progetti mirati a ridurre i tempi di attesa in settori particolari. Quello che mi preoccupa in particolare sulla diagnostica per immagini è che sta crescendo l'inappropriatezza, si fanno tante richieste inutili - questi sono dati ben precisi - che vanno ad intasare le liste di attesa per i pazienti che hanno veramente bisogno e questo deve coinvolgere soprattutto i medici di medicina generale e meno gli specialisti, perché hanno già un bagaglio culturale superiore su determinati settori. Qui va fatta un'azione di sensibilizzazione, come pure presso la popolazione, perché non si può, per un mal di schiena, ad esempio, avere subito la risonanza magnetica, ma bisogna cominciare a fare una serie di passaggi graduali, altrimenti chi ne ha bisogno poi viene penalizzato.
Comunque ribadisco l'impegno particolare per cercare di risolvere questa criticità.
Presidente - La parola al Consigliere Giuseppe Cerise.
Cerise G. (ALPE) - Prendo atto, Assessore, soprattutto delle sue ultime parole, del suo impegno per cercare di far fronte a queste problematiche. Del tempo che lei aveva a disposizione per rispondere...più della metà lo ha impiegato per giustificare il fatto che era stato presentato regolarmente nei tempi previsti...era una cosa marginale rispetto al contenuto dell'interpellanza! Mi interessavano molto più degli approfondimenti sugli altri aspetti, mentre per quello bastava dire che lì c'era stato un errore ed era risolto il problema! Guardi, il medico mi ha detto che non c'era nessuna urgenza, ma lo avevo capito anch'io...l'unico problema è che avevo delle difficoltà a leggere, perché con la cataratta...non è che con un paio di occhiali puoi leggere, non ci vedi! Allora questo mi pare un problema, ma ripeto il caso di un pensionato che si trova con una pensione minima, come dicevo prima, e che magari il fatto di poter leggere è per lui sicuramente un momento per impegnare positivamente il tempo...se non può leggere e se deve aspettare un anno per farlo, credo che può andare verso altri orizzonti che già ad una certa età si avvicinano purtroppo...
Credo che sotto questi aspetti dobbiamo essere più realisti. Ripeto, non so se il discorso per abbattere le liste di attesa potrebbe essere affrontato con il discorso delle priorità, chi ha un certo reddito effettivamente certe prestazioni se le può anche pagare, perché è chiaro che noi, su queste sedie dorate, questo problema non ce lo poniamo, a differenza di altre categorie su cui effettivamente questo può andare ad intaccare fortemente il bilancio ed i sacrifici fatti con qualche risparmio. Credo che sia necessario poi anche equiparare il discorso del sistema burocratico per le prenotazioni rispetto ad altre realtà, come quella che diceva del cardiopatico; parlavo di un cardiopatico che aveva fatto due infarti, non parlavo di una persona che si è presentata lì senza aver mai avuto prima necessità di prestazioni di questo tipo, e che chiedeva di essere sottoposto ad un elettrocardiogramma sotto sforzo, ma questo qua si è presentato lì perché aveva già fatto due infarti!
Ripeto, la sanità valdostana rasenta l'eccellenza per tutta una serie di aspetti, soprattutto per quanto riguarda la professionalità; dunque, con risorse umane così eccellenti di cui si dispone, facciamo uno sforzo anche sotto l'aspetto organizzativo! Grazie.