Oggetto del Consiglio n. 2100 del 5 dicembre 2011 - Resoconto
OGGETTO N. 2100/XIII - Interpellanza: "Condizioni generali dei servizi offerti dalla società INVA ai propri azionisti".
Interpellanza
Ricordato che INVA è una società in house della Regione Autonoma Valle d'Aosta, del Comune di Aosta e dell'Azienda USL della Valle d'Aosta che opera nel settore ICT (Information and Communication Technology) e progetta e realizza sistemi informativi per i propri azionisti;
Ricordato inoltre che INVA, dal 2007, è diventata una società organizzata secondo il modello denominato "in house providing", con il vincolo normativo di lavorare in maniera prevalente per i propri soci;
Appreso dalla intervista raccolta da La Stampa del 17 novembre scorso che l'Assessore del Comune di Aosta Andrea Paron, in parte precisate in una successiva lettera, ha espresso considerazioni e valutazioni quanto meno critiche nei confronti della capacità di innovazione di INVA ed ha manifestato dubbi e perplessità sui costi e sulle tariffe praticate dalla società nei confronti dei propri soci;
Sottolineato che, più volte, ci sono state evidenziate, da diversi settori della Amministrazione regionale, rilievi sui programmi e lamentele in merito ai ritardi da parte di INVA rispetto a programmi commissionati;
Verificato che, nel solo anno 2011, i provvedimenti a sanatoria a favore di INVA sono stati rilevanti nel numero e, spesso, dovuti a ritardi imputabili alla società;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
il Presidente della Regione per sapere:
1) se gli risultano condivisibili le considerazioni espresse dall'Assessore comunale Paron in merito alla insufficiente capacità innovativa di INVA;
2) qual è la valutazione complessiva sui rapporti tra Regione e INVA sia per quanto concerne la qualità che la tempistica dei servizi affidati;
3) se ci sono rilievi in merito alla congruità e alla trasparenza dei costi e delle provvigioni caricate da INVA sui servizi offerti ai propri azionisti e se è intenzione dell'Amministrazione regionale modificare gli aspetti costi-prestazioni anche tenendo conto delle novità del mercato.
F.to: Rigo - Donzel
Presidente - La parola al Consigliere Segretario Rigo.
Rigo (PD) - Grazie.
Ci ho pensato un bel momento prima di scrivere questa interpellanza. Ero combattuto fra due sentimenti: da una parte stupito, direi sconcertato, per il contenuto di un'intervista che mi è parsa subito sopra le righe - la necessità di una lettera di precisazioni conferma questa sensazione, lettera che ho richiamato nelle premesse all'interpellanza, considerato anche che l'Assessore ha sedi ben più idonee per porre le questioni che sono contenute nell'intervista - e, dall'altra, il fatto che si tratta di un tema complesso e difficile, per me che ho poca dimestichezza con i complessi temi dell'informatizzazione.
La tecnologia dell'informazione e della comunicazione settore nel quale opera la società in house INVA è certamente la bussola per il futuro; come detto prima, non ho competenze specifiche, neanche quell'attitudine culturale e manuale, che hanno oggi i giovani, capace di orientarmi nel processo di innovazione che si sta sviluppando nella società. Quando leggo termini come "inclusione digitale" invece del concetto "digital divide", più diffuso, ho difficoltà a comprendere i diversi obiettivi che sottintendono. È indubbio che l'innovazione, anche quella della pubblica amministrazione, passerà anche o soprattutto dalla cultura digitale e in questo senso INVA è nata per sostenere lo sviluppo dell'informatica in maniera omogenea e coordinata sul territorio valdostano.
La Regione, grande struttura burocratico-amministrativa, con evidenti limiti proprio nelle potenzialità innovative, non poteva direttamente farsi carico di questa complessa responsabilità. INVA, quindi, in questi anni ha sviluppato la propria offerta nelle progettazioni e realizzazioni di sistemi informativi, nell'assistenza e gestione di reti, nell'impostazione e svolgimento di gare pubbliche, nella gestione di programmi, nella manutenzione dei sistemi e nell'erogazione di servizi innovativi al cittadino. E tutto anche - pensavo - con oneri se non più vantaggiosi, almeno pari ai prezzi offerti dal libero mercato.
L'intervista rilasciata dall'Assessore del Comune di Aosta Paron ha invece demolito le due direttrici sopra ricordate, che erano per me due capisaldi; in due parole, INVA non è innovativa ed è cara. L'intervista mi ha fatto poi ricordare un dibattito svoltosi in Consiglio regionale nell'ottobre 2008; nel resoconto, e in particolare nell'intervento del collega La Torre, ho ritrovato molte delle considerazioni espresse nell'intervista. Mi è venuto spontaneo collegare l'intervista ai rilievi, arrabbiature, difficoltà evidenziatemi in questi anni da dipendenti della pubblica amministrazione, non solo certo quelli della Regione. Evidenti segnali di una collaborazione fra enti pubblici ed INVA difficile, dimostrata anche dal richiamo fatto nelle premesse ai provvedimenti dirigenziali a sanatoria. Ne voglio citare uno, solo per far capire di cosa parlo: provvedimento dirigenziale n. 2909 del 6 luglio 2011, nell'atto amministrativo gli uffici regionali preposti per spiegare le ragioni di un ritardo e quindi una delibera a sanatoria scrivono così: "Specificato che si è dovuto procedere a sanatoria in quanto, nonostante la nostra richiesta di offerta, protocollo n. 146, sia stata inviata in data 7 gennaio 2011, e nonostante i numerosi e continui solleciti, l'offerta della società INVA S.p.A. è pervenuta a questa direzione solo il 26 maggio 2011". Allora mi sono chiesto, anche se non è il settore che conosco meglio: non vale la pena di chiedere notizie direttamente al Governo regionale? E così ho cercato di fare.
Allora, riassumendo le tre domande: signor Presidente, per crescere bisogna innovare, lo ha detto lei in occasione della firma della convenzione con il Politecnico di Torino, ma forse in questo caso per innovare bisogna cambiare? Non è un gioco di parole, perché l'innovazione non basta evocarla, bisogna realizzarla. Concetto tanto intrigante quanto complesso, ma...INVA sa condurci per questa rotta? È una bussola ancora affidabile oppure bisogna cambiare la rotta, la bussola o il tattico? Voglio riassumere in questo la prima domanda: le risultano condivisibili le considerazioni espresse dall'Assessore incaricato dal Comune in questo settore?
Secondo: stiamo sfruttando appieno le potenzialità innovative acquisite in questi anni internamente alla pubblica amministrazione? Possiamo fare di più organizzando e razionalizzando le competenze e le risorse che sono presenti nella macchina regionale? E quindi la sua valutazione sui rapporti fra Regione ed INVA, e non solo sulla tempistica, ma anche sulla qualità dei rapporti stessi.
Il terzo riguarda la congruità e la trasparenza dei costi. Se non ricordo male, non sono riuscito a trovare la deliberazione, lei è intervenuto nel 2009 in merito alla congruità dei costi, riducendoli in media, sopra al 20 percento. Questi, a loro volta, sono stati aumentati nell'ultima deliberazione mi sembra di 3-4 punti percentuali. Ci piacerebbe conoscere le sue valutazioni rispetto alle tariffe praticate, sapendo - metto qui le mani avanti - che le prestazioni professionali praticate da INVA per giornata lavorativa singola sono ben al di sotto di quelle offerte da altre società del settore, ma mi si dice per tempi più rilevanti: qui si tratta di centinaia di giornate e non di un pacchetto di giornate, quindi ovviamente il costo orario è differente. Grazie.
Presidente - La parola al Presidente della Regione, Rollandin.
Rollandin (UV) - Grazie Presidente.
Credo che il collega Rigo abbia riproposto l'attenzione su un tema di grande attualità e lo sarà ancora per molto tempo, perché riguarda l'innovazione, le modalità con cui intervenire, le risposte date in tempi certi e, in più, il tema della congruità dell'offerta. Vorrei ricordare che INVA è una società costituita fra Regione, Comune ed USL, proprio perché aveva e ha la logica di dare delle risposte pronte a quei due temi che lei ha evocato, ovvero dare risposte celeri ed innovative: questa era la mission di INVA, e tale rimane. Cercherò di dare risposte puntuali e farò poi un breve commento, nel senso che a surroga di quello che sto dicendo, che a nostro avviso pur con dei punti di miglioramento possibili...ma oggi credo che ci sia una risposta attenta ed abbia migliorato il suo modo di coinvolgere e dare successivamente delle risposte adeguate all'Amministrazione, anche sotto il profilo del costo delle operazioni.
Per quanto riguarda la prima domanda, se "risultano condivisibili le considerazioni espresse dall'Assessore comunale Paron in merito alla insufficiente capacità innovativa di INVA", credo non sia il caso di entrare nel merito del progetto relativo al WI-FI in piazza Chanoux, se non per sottolineare che l'Assessore ha poi rettificato in parte le sue precisazioni. Credo che la realizzazione di questo progetto abbia un suo limite, è un aspetto che è stato previsto, quindi non entro nel merito. Per quanto riguarda la capacità di innovazione di INVA, che è la vera sostanza del tema a cui faceva riferimento, è divenuta una società in house nel 2007, si deve trasformare da mero fornitore di progetti e servizi a partner strategico, preposto anche a promuovere l'innovazione. Questo è il salto di qualità su cui c'è tanto da fare e molte delle difficoltà sono legate al problema di coordinamento ottimale. Lei, giustamente, citava l'Amministrazione regionale, perché molto spesso c'è un settore che chiede una risposta e manca il coordinamento di questo settore con il resto dell'Amministrazione, perché ognuno possa dialogare con questo sistema. Abbiamo degli esempi eclatanti per la soluzione dello sportello del cittadino, adesso deve diventare sportello del cittadino e dell'impresa, giustamente per risolvere una serie di problemi, ma con questo si interfacciano i professionisti e tutti i Comuni; quindi il sistema di coordinamento deve essere tale da valorizzare questo prodotto, altrimenti rimangono dei piccoli progettini che entrano in un mosaico non sempre coordinato...per dire che c'è ancora molto da fare. Per fare questo salto di qualità INVA deve riorganizzare i propri processi interni, al fine di dare valore e vantaggi agli enti azionisti, aggiornando le proprie strategie ed il proprio assetto in termini di risorse, organizzazione, competenze ed infrastrutture, per poter fornire risposte adeguate e tempestive rispetto all'evoluzione delle richieste. Questo processo di riposizionamento strutturale ed organizzativo, fondamentale perché INVA diventi un partner dell'innovazione, non è ancora completato, ma sta progressivamente avanzando e si esplica in numerosi casi. Ad esempio, per quanto riguarda l'Amministrazione regionale, il progetto VDA Broad Business per la creazione dell'infrastruttura della banda larga su tutto il territorio regionale sta procedendo molto bene e credo quella sarà la soluzione vera ai vari problemi a cui lei accennava, come pure il piano che INVA sta elaborando per integrare tutti i server regionali verso un unico data center per razionalizzare gli investimenti in vista di nuove modalità di erogazione dei servizi di applicazione.
Per quanto riguarda la seconda domanda, INVA opera su due diversi fronti: la fornitura di soluzioni informatiche e tecnologiche e l'erogazione di servizi di assistenza e di gestione. In merito a questi ultimi non si sono registrate criticità particolari, anzi, negli ultimi anni è in corso un miglioramento qualitativo e va sottolineato come INVA abbia sempre garantito il funzionamento dei servizi e gli sviluppi richiesti anche nei casi di assenza di contratto, dovuta dalla lentezza delle procedure amministrative di approvazione dell'offerta. Per quanto riguarda la fornitura di soluzioni informatiche e tecnologiche, vi è stato un significativo aumento di processi ad alta automatizzazione informatica dell'Amministrazione regionale, cioè si è avuto un aumento non solo numerico dei contratti con INVA, ma anche di complessità tecnologica della richiesta. In questo ambito, e in particolare nelle forniture di applicazioni sviluppate ad hoc per l'Amministrazione regionale, non sempre vi è stata un'adeguata rispondenza di INVA nei tempi e nella qualità delle stesse. Queste criticità sono ascrivibili certamente alla complessità delle forniture innovative richieste, ma anche all'ancora incompleto consolidamento organizzativo della società sul modello in house, a cui si faceva riferimento.
In merito all'ultima domanda, "se ci sono rilievi in merito alla congruità", eccetera, la volontà dell'Amministrazione regionale del contenimento dei costi dei servizi e delle forniture forniti è stata confermata con la delibera n. 584/2009, come lei ha ricordato, che ha approvato l'adeguamento delle figure professionali utilizzate nei rapporti fra Regione ed INVA, quindi non solo la tariffa, ma anche la figura che viene utilizzata per quel progetto; pertanto ad ogni progetto viene garantito quello che alla fine io spendo, perché correttamente lei diceva: non mi basta sapere qual è il costo orario, devo anche sapere quante ore utilizzo, altrimenti il gioco è abbastanza semplice! Queste tariffe erano state riviste al ribasso medio del 25 percento rispetto ai valori proposti dalla società e successivamente con gli adeguamenti aumentate a quattro e cinque nel 2010, tariffe che la posizionano molto al di sotto dei valori di mercato. Nell'ottica di normalizzare la valorizzazione dei costi associati delle forniture a rimborso, perché questo è ad orario e l'altro è a rimborso, rientrando in tale tipologia di fornitura le acquisizioni tramite bandi di gara di beni e servizi in cui l'attività di INVA si riferisce all'espletamento della gara, la stessa delibera ha disciplinato di riconoscere ad INVA un corrispettivo pari al 4 percento dell'importo dell'aggiudicazione, quindi molto meno di quello che era in precedenza, che può elevarsi al 7 qualora le acquisizioni siano state effettuate tramite procedura ad evidenza comunitaria...questo perché la procedura è più complessa. Inoltre il processo di acquisizione della fornitura da INVA, viene sempre effettuato attraverso una procedura di dialogo con la società, che prevede una richiesta di offerta da parte dell'Amministrazione e la presentazione della stessa da parte di INVA, quindi c'è sempre un momento di confronto. Segue prima dell'affidamento la valutazione di aderenza tecnico-funzionale e di congruità economica, che viene effettuato in funzione della tipologia di fornitura.
Al momento, quindi, non ci sembra ci siano particolari elementi per fare delle modifiche, se non andando nella direzione da lei auspicata: prevedere un allineamento progressivo nella metodica di lavoro, che sia sempre più rispondente in tempi rapidi alle esigenze da una parte, ma anche alle sollecitazioni, perché il problema è che dovrebbe aiutare a creare le future strategie poi adottate dalla Regione. Oggi noi abbiamo il DIT che dà dei suggerimenti in tal senso; oltre a guardarci attorno, abbiamo i contatti con le altre amministrazioni per vedere, perché molti sistemi cerchiamo di averli con amministrazioni che hanno fatto già l'esperienza. Questo sistema permette anzitutto di sapere come ha risposto a questa loro domanda, quindi abbiamo già qualcuno che ha fatto da apripista, e poi ci porta ad un dialogo anche fra Regioni, questo viene già attualmente fatto. Grazie.
Presidente - La parola al Consigliere Segretario Rigo.
Rigo (PD) - Credo che riportare in Consiglio ogni tanto il tema dell'innovazione, e in questo senso il rapporto con la nostra società in house INVA sia utile, sia per il Governo, perché lo obbliga a rifare il punto della situazione, sia per i colleghi consiglieri, per avere notizie sullo stato dell'arte rispetto ad un tema complesso, sia anche per la società stessa. Discutere qui di come loro lavorino credo sia importante, perché far sapere che in Consiglio qualcuno si attende da loro sempre interventi molto calibrati, di qualità, a basso costo ed in tempi relativamente brevi, credo sia necessario. Poi ho riproposto...ma non è mio il merito, Presidente, di aver riproposto qui, in Consiglio, il tema, perché non ho fatto altro che amplificare delle considerazioni espresse pubblicamente, non da un semplice cittadino, ma da un Assessore del Comune di Aosta, un partner dei tre che fanno parte di INVA, e che ha tra le sue deleghe proprio questa competenza specifica.
Lei ha giustamente detto che per quanto riguarda il primo punto dell'interpellanza c'è ancora molto da fare, anche se per la qualità nel settore dell'innovazione stiamo cercando di colmare un ritardo, ma credo che il salto di qualità lo si debba fare anche nel fatto che INVA dovrebbe aiutarci a scegliere alcuni strumenti - mi riferisco alla banca dati, in particolare - che sappiano uniformarsi e coordinarsi con tutto il settore dell'Amministrazione. Non ci servono banche dati singole, perché queste ci obbligherebbero a fare un lavoro di coordinamento. Se questo coordinamento ci fosse su alcuni settori - per esempio sulle politiche sociali, sulle tariffe, sui costi - sarebbe interessante ed utile per il Governo regionale.
Per quanto riguarda il secondo punto dell'interpellanza, il Presidente ha detto che non ci sono grosse criticità dal punto di vista dei rapporti fra Regione ed INVA, e mi permetto di avanzare qualche dubbio rispetto a questo. Dobbiamo far capire ad INVA che lei è al servizio della pubblica amministrazione e che i dipendenti regionali non sono al servizio di INVA e che non sono gli ultimi interlocutori; la Regione è una sola, riguarda il Presidente della Regione, ma riguarda anche il dipendente di un settore che ha rapporti con INVA e che per quel suo lavoro cerca di portare avanti le decisioni politiche indicate dal Presidente del Governo, quindi deve dare retta al Presidente del Governo, ma anche a tutti i settori collegati, perché il programma di legislatura cammina di pari passo. Anche i dipendenti regionali devono avere gli strumenti e le capacità per portare avanti il programma di legislatura che lei, Presidente, ha qui presentato, e non solo in questo settore, ovviamente, ma in generale.
Il terzo punto, riguardo ai costi...mi soddisfano le risposte. Avevo ricordato il precedente intervento regionale rispetto alla delibera a cui ha fatto riferimento il Presidente, credo che questo sia un tema di particolare importanza in cui proprio in questo periodo di tagli e di contenimento della spesa è un problema importante. Grazie.