Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2099 del 5 dicembre 2011 - Resoconto

OGGETTO N. 2099/XIII - Interpellanza: "Effettuazione di ulteriori lavori per la definitiva messa in sicurezza della frazione di Entrèves in comune di Courmayeur".

Interpellanza

Constatata l'ultimazione delle operazioni di disgaggio che hanno riguardato il versante orientale del Mont de La Saxe a Courmayeur e la riapertura al traffico della viabilità ordinaria nella località;

Ricordati i consistenti disagi patiti dalla popolazione locale, soprattutto per quanto riguarda lo svolgimento delle attività economiche;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

la Giunta regionale per sapere:

1) se la riapertura abbia carattere definitivo o se si prevedano ulteriori possibili disagi;

2) se si intendano eventualmente porre in essere ulteriori lavori per assicurare la definitiva messa in sicurezza della frazione e della viabilità ed in caso affermativo quali;

3) dove siano state accolte le famiglie durante il periodo di chiusura della circolazione, secondo quali procedure siano stati individuati i ricoveri e chi abbia sostenuto i relativi oneri.

F.to: Louvin - Patrizia Morelli - Bertin - Chatrian - Giuseppe Cerise

Presidente - Invito tutti i colleghi a trattenersi, a rispondere quando viene il loro turno, e di non parlare direttamente onde evitare problemi ai lavori consiliari.

La parola al Consigliere Louvin.

Louvin (ALPE) - Grazie Presidente.

Avevamo già portato all'attenzione del Consiglio - e lo rifacciamo, anche se con minore urgenza e criticità rispetto a qualche settimana fa, quando sollevammo la questione - la problematica della riapertura al traffico della viabilità in Courmayeur, in conseguenza della frana del Mont de la Saxe. La frana ha impegnato in questi mesi moltissimo le maestranze tecniche che operano sulla località ed abbiamo potuto apprezzare anche un grande impegno, una grande determinazione nel contenimento del problema, nell'eliminazione che speriamo sia quanto più possibile radicale dei pericoli connessi con la fragilità di questo versante orientale della montagna.

Siamo adesso interessati - credo che questa interpellanza cada opportuna, vista la contemporanea adozione di misure di definitiva riapertura della viabilità da parte dell'ANAS - a fare il punto della situazione e chiedere in particolare lumi all'Assessorato delle opere pubbliche sulla definitività o meno di questo intervento, per come è stato condotto - credo che l'Assessore avrà la gentilezza di darci un quadro complessivo della situazione - e se vi siano preventivati o da programmare ulteriori lavori, perché la frazione sia definitivamente messa al riparo da ulteriori problemi e pericoli. Abbiamo colto però anche l'occasione di questa interpellanza per chiedere delucidazioni sulla problematica dell'accoglimento delle famiglie, non tanto delle attività che abbiamo visto essere state delocalizzate temporaneamente, ma delle famiglie che durante il periodo di chiusura del traffico della località sono state costrette a risiedere fuori dalla frazione. Mi pare che su questa questione fosse diretta competenza del Comune intervenire. Ci premerebbe sapere, per avere un quadro completo della situazione, anche sapendo che si tratta purtroppo di situazioni che ogni tanto si possono presentare, come si è svolto questo movimento e, in particolare, dove siano state accolte durante questo periodo le famiglie, con quali oneri, e soprattutto in che modo siano stati individuati i ricoveri per le numerose persone che hanno dovuto in questo periodo trovare alloggio fuori dalla località.

Credo di aver riassunto brevemente l'oggetto di questa interpellanza, che speriamo ci permetta di chiudere il cerchio rispetto ad una vicenda che ha visto nel 2011 severamente impegnato anche l'Assessorato, per far fronte alle necessità. Grazie.

Presidente - La parola all'Assessore alle opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica, Marco Viérin.

Viérin M. (SA-UdC-VdA) - Grazie Presidente. Ringrazio il collega Louvin per avere riconosciuto l'attività proficua che l'Assessorato ha svolto supportato soprattutto dai tecnici della struttura; quindi, su un intervento molto delicato, lo hanno ricordato tutti, siamo riusciti a rispettare i tempi, che è una cosa importantissima poiché con le norme che ci sono oggi non è sempre facile, e soprattutto, permettere all'ANAS di riaprire a breve il tratto della statale 26.

Sul primo quesito ricordo che la riapertura della strada compete ad ANAS, che valuta i risultati degli interventi effettuati in parete sulla base della relazione tecnica fornita dai tecnici della Regione, verifica che le condizioni della sede viabile siano idonee al traffico e decide quindi quando riaprire. È un impegno che, come abbiamo comunicato nei giorni scorsi, ANAS si è presa per l'8 dicembre; noi abbiamo finito tutti i lavori già da domenica 4 dicembre, anche quelli di pulizia, ed abbiamo riconsegnato il tratto ad ANAS pronto all'uso. I tecnici regionali ritengono che le operazioni di disgaggio effettuate siano quanto di meglio si potesse tecnicamente fare, al fine di consentire una riduzione del rischio in tempi celeri e consentire ad ANAS di valutare la riapertura della strada, secondo le modalità operative di gestione di tale tipologia di evento, stabilite dalla delibera di Giunta n. 1934/2011 di approvazione del piano pluriennale di interventi per la realizzazione di opere di protezione da frane ed inondazioni, ai sensi dell'articolo 19 della legge n. 40/2010.

Con riferimento al secondo quesito, i tecnici ritengono che sia possibile un'ulteriore riduzione del rischio, intervenendo sulle instabilità al momento tralasciate perché considerate, sempre dai tecnici, di non imminente crollo o pericolosità, ma comunque caratterizzate da un'elevata fratturazione e scarso collegamento con il versante. Sempre i tecnici stanno valutando possibili futuri interventi, quali legature, chiodature e fasciature con pannelli di rete. Rispetto invece alla possibilità che si riformino accumuli di elementi semplicemente appoggiati sul versante e particolarmente esposti al dissesto a causa di animali e delle valanghe che percorrono parte di questi canaloni, che adesso sono stati praticamente eliminati nell'area bonificata - perché tutto questo è stato tolto ad oggi -, si sta valutando di posare alcune tratte di barriere paramassi, le cui dimensioni devono essere viste anche in relazione agli interventi da realizzarsi sulla strada da parte di ANAS. ANAS ha infine già avviato la progettazione ed il prolungamento dell'attuale galleria paramassi nei due lati; è evidente che la realizzazione di tali interventi nel futuro potrà determinare ulteriori disagi, solo alla viabilità e non più alle abitazioni della frazione, ma le tempistiche di realizzazione non sono al momento ancora definite da parte di ANAS, che solleciteremo appena la strada sarà riaperta.

Con riferimento al terzo quesito, sono state richieste le informazioni necessarie al Comune di Courmayeur, che ha curato operativamente la realizzazione delle operazioni di evacuazione. La risposta avuta dal Comune è la seguente (cito): "L'Amministrazione comunale ha preventivamente censito tutti i cittadini domiciliati o comunque occupanti stabilmente gli immobili, ai quali le operazioni di disgaggio della parte del Mont de la Saxe avrebbero potuto causare gravi danni, individuando le famiglie che nel periodo di evacuazione potevano autonomamente trovare delle alternative abitative in cui alloggiare e quelle per le quali, invece, era necessario che l'Amministrazione comunale reperisse unità abitative in cui ricoverarle. Per queste ultime la Giunta comunale, con deliberazione n. 157/2011, ha fissato le caratteristiche ritenute necessarie nella situazione data degli immobili da reperire. I quattro punti che l'Amministrazione ha fissato sono i seguenti: essere situate in complessi costituiti da almeno sette unità abitative, disporre di un annesso angolo cottura, essere ubicate nel comune di Courmayeur o nel limitrofo comune di Pré-Saint-Didier, ma ad una distanza stradale non superiore ad un chilometro dal confine del primo, non essere ubicate in zone interessate dalla chiusura di strade per l'intervento di bonifica di cui trattasi. Con successiva determinazione del Segretario comunale di Courmayeur si è provveduto ad invitare tutte le strutture che, dai dati agli atti degli uffici comunali, risultavano avere le caratteristiche individuate con la citata deliberazione di Giunta. In particolare, si sono invitate a formalizzare le offerte di prezzo per ogni giorno di posto letto occupato e per ogni giorno di messa a disposizione dell'intera struttura, vuoto per pieno, n. 4 residence turistico-alberghieri, n. 3 case appartamento vacanze. Hanno risposto all'invito n. 3 strutture: Le Grand Chalet, Le Talus, la società Alga S.a.s., con la precisazione da parte di una di esse (le Talus) che la disponibilità decorreva solo dal 9 ottobre 2011, in quanto già prenotata per il periodo precedente. Per tale ragione l'Amministrazione comunale non ha potuto prendere in considerazione l'offerta presentata dal residence Le Talus, in quanto non risultava disponibile a partire dal giorno 2 ottobre 2011, data di inizio delle operazioni di evacuazione, ed ha affidato il servizio alle altre due strutture che hanno presentato la loro offerta, più precisamente Le Grand Chalet e Alga S.a.s.. I relativi oneri sono stati sostenuti dall'Amministrazione comunale, che ha inoltrato richiesta di rimborso all'Amministrazione regionale ai sensi della legge n. 5".

Questo per chiarezza totale, onde evitare disguidi e per ribadire che ognuno deve fare il suo e, visto che la richiesta è stata presentata al Consiglio regionale, ci siamo permessi di chiamare il Comune di Courmayeur per farci dare una risposta puntuale su come hanno agito.

Presidente - La parola al Consigliere Louvin.

Louvin (ALPE) - Grazie Presidente.

Sicuramente apprezziamo che si sia operato nel senso di fare, come ha detto l'Assessore, quanto di meglio si poteva fare; naturalmente l'impegno è stato rilevante dal punto di vista finanziario e tecnico, credo che si siano rispettati i tempi che si erano prefissati, e questo è un dato molto positivo. Vediamo in prospettiva la problematica del prolungamento del paramassi come una soluzione che potrebbe dare un respiro più definitivo non solo alla località, ma alla viabilità sulla strada statale; da questo punto di vista crediamo che si possa fare tesoro anche dei problemi e delle difficoltà delle mancanze di comunicazione che ci sono state con la popolazione locale, per procedere nel prossimo futuro in modo diverso, evitando rischi e tensioni che ci sono state e che hanno esacerbato gli animi. Se ANAS si deciderà in questo senso, non sappiamo quali saranno le possibilità, visti i tempi di magra a cui andiamo incontro, ma crediamo che l'intervento sia assolutamente necessario e sul quale forse sarà indispensabile che la Regione negozi eventualmente con ANAS una collaborazione. Non è escluso che questo avvenga. Quindi la ringraziamo per questi chiarimenti ed auspichiamo che la decisione di ANAS sia di riapertura, se verranno constatati come presenti tutti i canoni di sicurezza.

Sull'altra vicenda ho ascoltato con attenzione quanto lei ci ha riferito da parte del Comune; non siamo in grado di valutare se effettivamente la procedura seguita abbia quei caratteri di trasparenza e di pubblicità che abbiano consentito a tutti di mettere sul tavolo delle offerte alternative, o se siano stati dei requisiti particolarmente restrittivi che abbiano condizionato la scelta delle strutture sulle quali appoggiarsi. Vero è che, siccome la Regione è ente pagatore, ha comunque anche un dovere di verifica che siano mantenute larghe le maglie e che si possa ricorrere a strutture varie; questo ha rappresentato anche una fonte di reddito per chi ha dato queste disponibilità, non credo che sia stato a puro costo, naturalmente in una stagione come questa è interessante poter offrire questo tipo di servizi alle amministrazioni.

Chiediamo che ci sia sempre uno sguardo particolare perché vengano consentite queste opportunità di concorrere solidalmente, ma anche remunerativamente, a queste iniziative della pubblica amministrazione. Mi rimane solo oscuro il dato del quanto, con quali oneri, ma questo forse è glissato e gentilmente l'Assessore poi me lo farà sapere. Grazie.