Oggetto del Consiglio n. 2080 del 23 novembre 2011 - Resoconto
OGGETTO N. 2080/XIII - Interpellanza: "Modalità di organizzazione del corso, rivolto ai dipendenti regionali, di formazione online per l'utilizzo del sistema IRIS".
Interpellanza
Preso atto che l'Amministrazione regionale ha predisposto un programma di formazione online, attraverso una piattaforma e-learning, sul sistema di rilevazione presenze/assenze IRIS, di cui alla Circolare n. 41, del 7 novembre 2011, avente per oggetto: IRIS - programma di formazione online;
Constatato che il corso è obbligatorio e oneroso per l'Amministrazione;
Constatato altresì il tono perentorio del linguaggio burocratico;
Rilevato che tale corso può essere svolto in orario di servizio senza alcun riferimento specifico al limite massimo di ore, fatto salvo per l'attestato finale a coloro che superano il corso, che indica in 2 ore per tutti l'attività svolta;
Appurato che né informazione, né concertazione, né alcun tipo di relazione sindacale sono intercorse prima dell'emanazione della Circolare;
Appurato altresì che neppure all'interno dell'Amministrazione vi è stata informazione preventiva;
Atteso che il corso si è reso necessario "poiché tuttora sussistono numerose inosservanze da parte di molti dipendenti per quanto riguarda la corretta chiusura dei cartellini", senza che si siano distinti i comportamenti sanzionabili sul piano disciplinare da quelli legati a problematiche tecnico-operative;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
il Presidente della Regione per sapere se intenda rivedere le modalità e l'organizzazione del Corso di formazione online per il sistema IRIS; definendo anche i costi previsti per tale formazione.
F.to: Donzel - Rigo
Presidente - La parola al Consigliere Donzel.
Donzel (PD) - Egregio Presidente, cari colleghi, ci siamo interessati a questo argomento perché siamo fra i più fervidi sostenitori della formazione del personale, quindi non siamo certo qui a negare l'importanza della formazione.
Però ci hanno colpito alcune questioni che riguardano un corso che è obbligatorio per tutti i dipendenti dell'Amministrazione regionale, quindi ci ha sorpreso l'ampiezza di questo tipo di intervento e ci siamo chiesti se questa cosa era stata condivisa con chi segue il mondo dei lavoratori, ad esempio le parti sociali. Ciò non è risultato così, ed abbiamo appreso che una riunione successiva è stata fatta con le parti sociali, che ha subito prodotto una modifica della prima circolare in essere, quindi ribadiamo quello che diciamo tutte le volte: se le riunioni si fanno prima, non escono delle circolari che poi devono correggere la circolare che è stata fatta!
Ciò premesso, che riguarda più una metodologia di lavoro che vorremmo fosse prassi ordinaria, quella del condividere dei percorsi, nello specifico sono emerse non poche problematiche dall'esame di questo tipo di corso. Intanto bellissimo che si utilizzi la formazione e-learning, direttamente attraverso il proprio web e nel proprio posto di lavoro, ma la cosa che mi ha lasciato perplesso è che si fa riferimento in modo esplicito, al punto 7 della prima circolare, alla motivazione per cui il corso è reso obbligatorio. Si dice: "poiché tuttora sussistono numerose inosservanze da parte di molti dipendenti"...questa è una cosa - lo dico chiaramente - che non ho mai tollerato nella mia vita, cioè che si faccia di ogni erba un fascio!
È possibile che chi ha sottoscritto la circolare, quindi il Coordinatore dell'Amministrazione, non abbia fatto prima rilevare in modo puntuale dai singoli dirigenti quali sono le persone che commetterebbero queste numerose inosservanze? Quindi distinguere fra quei lavoratori che compilano - mi risulta non siano poi così pochi - correttamente il loro cartellino...qui non è che tutta un'amministrazione non è in grado di compilare un cartellino...perché leggendo questo uno dice: ma è possibile che i nostri dipendenti regionali non siano in grado di compilare un cartellino, è così diffusa questa cosa?
Occorre quindi fare prima un'analisi per capire, e naturalmente il singolo dirigente responsabile di struttura è già subito in grado di individuare due tipologie almeno di dipendenti che non compilano il cartellino: una che può essere legata ad una certa superficialità, ad una ragione di tipo disciplinare (si può essere richiamati all'ordine perché non si compila il cartellino), ma in altri casi vi sono dei dipendenti che hanno un'effettiva difficoltà all'approccio del sistema informatico. E andremo così già ad individuarne una percentuale molto più limitata, quindi non un costo operosissimo per l'Amministrazione: tutti i dipendenti coinvolti, ma andremmo a mirare esattamente a chi può essere riferito questo corso ed eventualmente, prima di fargli perdere quattro, cinque, sei, sette ore - perché qui si va all'infinito, finché non lo compili devi esercitarti - di lavoro, magari intervenire con un corso specifico a supporto. È infatti inutile che metta in mano un'automobile ad uno e gli dica: "prova a guidarla, e finché non hai imparato a guidarla io ti faccio provare all'infinito"...può essere anche che qualcuno abbia bisogno di qualcosa in più! Tant'è che la stessa Amministrazione riconosce, nell'incontro con il sindacato, di avere forse in parte ecceduto in questo tipo di atteggiamento obbligatorio e sanzionatorio, perché le gravi sanzioni previste nella prima circolare vengono ridimensionate e viene attribuito finalmente al singolo dirigente di struttura la valutazione della tipologia di sanzione da assegnare...cioè andiamo poi in subordine a verificare quello che andava fatto prima, ovvero se ci sono dei dipendenti che hanno dei comportamenti sanzionabili dal punto di vista disciplinare oppure no!
Nel merito, poi, alcune parti di questo corso risultano palesemente inutili, perché si fa fare esercizio sulla compilazione del cartellino per le parti a tempo determinato ai dipendenti che sono assunti a tempo indeterminato...posso capirlo per quelli a tempo determinato, far fare loro il corso perché sognano di diventare "assunti a tempo indeterminato", così lo formi già per il futuro, ma chi è assunto a tempo indeterminato che si esercita a compilare il cartellino del tempo determinato...mi sembra uno sciupio di tempo! Tanto per completare il quadro, visto che questa è una cosa operosissima per l'Amministrazione perché facciamo fare a tutti il corso di formazione, ipotizzando in due ore questa cosa, arriviamo a dire che, se proprio uno ha tanto lavoro nel suo ufficio da fare, va dal suo dirigente e viene autorizzato a fare il corso a casa...in questo caso viene retribuito con due ore di straordinario! Da qui si evince che o abbiamo della gente che non ha niente da fare in ufficio e quindi se lo compila, oppure si stramazza di lavoro, si sacrifica per riuscire a fare il corso in ufficio e poi qualcuno, che ha la faccia tosta di andare dal dirigente a dirgli che è sommerso di lavoro, si becca due ore di straordinario? Ma abbiamo l'idea di quanto può venire a costare questa cosa per l'Amministrazione in tempi in cui non sarebbero da sciupare le risorse?
Dal nostro punto di vista è emersa una certa frettolosità nel prendere questo provvedimento, andavano sentite di più le parti sociali; va assolutamente tenuto in conto che c'è del personale qualificato che svolge correttamente il suo lavoro, e che non può essere messo sempre nel mucchio indeterminato per colpa di uno o due che non fanno il proprio dovere!
Poi voglio ribadire con forza che c'è del personale che probabilmente non ha compilato questo cartellino per delle difficoltà che sono di tipo oggettivo, quindi con una sua difficoltà propria all'approccio del mezzo informatico. Lì l'atteggiamento è tutt'altro che sanzionatorio dal punto di vista della sanzione disciplinare, ma è il singolo dirigente di struttura che deve individuare questo personale e va valutata caso per caso un'eventuale formazione!
A noi sembra che questo modo di procedere sia quello che porta a dire alla fine dell'anno: noi abbiamo fatto una formazione per tutti i dipendenti regionali, il che naturalmente, a livello di spot per il pubblico, è straordinario...magari farà prendere qualche premio a qualche dirigente perché ha raggiunto degli obiettivi e quindi la fatica dei lavoratori si trasforma in premio per il dirigente di riferimento...ma dal nostro punto di vista non è questo un esempio di efficienza amministrativa!
Si dà atto che, dalle ore 11,26, assume la presidenza il Vicepresidente André Lanièce.
Presidente - La parola al Presidente della Regione, Rollandin.
Rollandin (UV) - Grazie Presidente.
Rispetto all'intervento del collega Donzel, devo sottolineare che il modo con cui si è cercato di venire incontro a chi aveva delle difficoltà oggettive era di buon senso, per evitare che si arrivasse a dei provvedimenti, l'unica finalità era quella. Voglio anche sottolineare che, a fatica, si sta recuperando il tempo perso per dotare tutti di badge. Vorrei ricordare che all'inizio di questa legislatura non c'erano controlli automatizzati sulle presenze e sulle assenze; con difficoltà, ed in accordo con i sindacati, stiamo estendendo a tutto il personale regionale questo tipo di procedura, che mi sembra quella più corretta, più incontestabile, in modo che non ci siano provvedimenti a caso, che non si vada proprio nella direzione che lei diceva, per non generalizzare.
Non siamo entrati nel merito di dire: ci sono i bravi e i meno bravi; semplicemente abbiamo verificato, concordando con i sindacati...poi, è vero, si poteva fare una riunione in più per meglio calibrare la circolare, è indubbio, però tutti concordavano sul fatto di non colpevolizzare chi ha delle difficoltà oggettive. Poi che la forma sia anche ridondante, cioè quelle ore di formazione per alcuni non siano necessarie...ma il buon senso portava a dire che l'obbligatorietà è per dire che tutti quelli che si sentono nella necessità di fare questo corso, lo devono fare. La finalità - lo ribadisco - è essenzialmente ed è unicamente quella di prevenire le inosservanze, quindi sotto questo profilo il sistema aveva ed ha questa unica finalità.
Questo si è chiamato "corso", ma lei ha visto che nessuno gli ha dato pubblicità, si è fatta una delibera perché era necessario farla, ma non si è assolutamente portato a conoscenza questo corso, se non veniva evidenziata da lei questa interpellanza, giustamente per avere dei chiarimenti. Quindi non è con questa veste, né per vantarsi, né per premi, ma è semplicemente un atto con delle finalità specifiche riferite all'esigenza che si era riscontrata.
L'Amministrazione rilascerà per tutti i dipendenti un attestato di partecipazione della durata di due ore, si valuta che in media ognuno dei due moduli necessiti di circa 20 minuti per essere espletato, ma si è volutamente fatta una stima più morbida in considerazione del fatto che ancora potrebbe mancare una specifica attitudine all'utilizzo dei sistemi che - come ha ricordato - sono in e-learning. Il progetto di e-learning, i cui costi ammontano a 19.000 euro, prevede una serie di interventi tecnologici e metodologici, al fine di garantire un costante e funzionale aggiornamento del materiale informativo, questo in generale non nello specifico, l'accesso flessibile ad un ambiente di apprendimento e di formazione, il raggiungimento in modo omogeneo di tutti gli utenti, evitandone gli spostamenti e la possibilità di integrare le nuove metodologie con la formazione tradizionale.
È evidente che - pur riconoscendo le difficoltà ed in qualche modo quello che lei ha detto, lo stupore che c'è per aver generato l'introduzione di questa nuova metodologia didattica - sono da tenere in considerazione i risparmi che tale iniziativa ha originato. Quelli che lo possono adoperare, riconoscono un evidente risparmio. Inoltre l'uso di tale tecnologia e piattaforma di formazione ha permesso di testare uno strumento tecnologico innovativo e le sue potenzialità. Rispetto ad alcune iniziali difficoltà dal punto di vista tecnologico credo che nell'essenza ci sia una migliore funzionalità, che premia l'utilizzo di questi servizi.
Per quanto riguarda le relazioni sindacali, l'argomento era stato dibattuto ai tavoli della contrattazione il 16 novembre e, in ogni caso, l'innovazione era stata esplicitata informalmente in precedenti occasioni. Sicuramente si poteva fare meglio, nel senso che se era concordata, magari si evitavano approfondimenti successivi. Quindi ci dispiace di questo inconveniente, ma voglio ribadire che le finalità erano assolutamente rispondenti all'interesse dei lavoratori e non certo per fare dei distinguo o per attivare dei meccanismi che volessero dire: "questi sono bravi, questi sono cattivi". Semplicemente c'erano persone che avevano difficoltà e si è cercato di sopperire per evitare inconvenienti nell'ambito dell'applicabilità del sistema. Grazie.
Presidente - La parola al Consigliere Donzel.
Donzel (PD) - Prendo atto, Presidente, innanzitutto dal tono cortese della sua risposta - tutt'altra cosa del tono della circolare - che l'atteggiamento dell'Amministrazione è diverso e me ne rallegro. Se anche nei toni della circolare si fosse percepita una sensibilità formativa nei confronti del personale più in difficoltà, si evitava tutto questo! Mi fa altresì molto piacere che riconosca che una riunione in più non avrebbe guastato e di questo non possiamo che prenderne atto con favore, rilevando che il metodo di formazione e-learning fornisce dei risparmi. Ma torno a dire: confidiamo nei nostri dirigenti di settore per capire qual è quel personale che può avere facilità di accesso; adesso, essendo spostata la procedura disciplinare in capo ai dirigenti, questa cosa verrà risolta per altra via, quindi ce ne rallegriamo.
L'unico segnale di allarme che rimane è quello che lei ci ha fornito; giustamente i costi della procedura sono accettabili, ma stiamo attenti a questo fenomeno dell'apertura degli straordinari...che non si generi un'assurda tensione nel personale, perché in momenti di difficoltà anche due ore di straordinario possono essere all'origine di non so che tensione! Mi fa piacere che l'atteggiamento sia rientrato.
Ho capito anche che c'è l'interesse a chiudere una procedura, perché arriviamo alla fine dell'anno, ma in un'amministrazione, proprio perché c'è urgenza di fare quella cosa, serve un atteggiamento in cui tutti camminano assieme e non in cui uno comincia a pensare che dando ordini si possa fare prima! Si crea una reazione che addirittura può rallentare. Grazie Presidente.