Oggetto del Consiglio n. 2078 del 23 novembre 2011 - Resoconto
OGGETTO N. 2078/XIII - Interpellanza: "Attivazione del protocollo d'intesa tra l'Assessorato dell'istruzione e l'USL per le attività di formazione ed educazione alla salute nelle scuole".
Interpellanza
Ricordata la deliberazione della Giunta regionale n. 3520 del 30 settembre 2002 con la quale è stato costituito il "Gruppo Interistituzionale Salute" (G.I.S.) per la definizione delle linee guida ed il coordinamento delle attività di educazione alla salute in ambito scolastico;
Richiamata la deliberazione della Giunta regionale n. 1528 del 1º luglio 2011 con la quale è stato approvato "il protocollo d'intesa tra l'Assessorato istruzione e cultura della Regione autonoma Valle d'Aosta - Dipartimento Sovrintendenza agli studi - e l'Azienda USL della Valle d'Aosta relativo alle attività di promozione ed educazione alla salute nelle scuole, per gli anni scolastici 2011-2012, 2012-2013 e 2013-2014" e che "per il tramite della Sovrintendenza agli studi" sarà assicurata "la presenza di un "Referente per l'Educazione alla salute e la promozione di stili di vita sani", che curi il coordinamento progettuale ed organizzativo con le scuole e i referenti dell'Azienda USL";
Considerato che con deliberazione della Giunta regionale n. 1818 del 5 agosto 2011 è stata approvata la prosecuzione dell'iniziativa "A scuola di salute passo dopo passo" per l'anno scolastico 2011-2012 per il contenimento dell'obesità infantile;
Visto che con deliberazione della Giunta regionale n. 2523 del 4 novembre 2011 è stata avviata la procedura comparativa per il conferimento di un incarico per l'organizzazione e la gestione di progetti nell'ambito dell'educazione alla salute;
il sottoscritto Consigliere regionale
Interpella
l'Assessore regionale competente per sapere:
1) perché il progetto "A scuola di salute passo dopo passo" non rientra all'interno del protocollo d'intesa richiamato nelle premesse;
2) le ragioni del conferimento di un incarico professionale per la gestione e l'organizzazione dei progetti con le scuole quando questo compito è già stato assicurato dal referente previsto dal protocollo d'intesa;
3) se è intenzione della Giunta prevedere al termine dell'anno scolastico 2011-2012 un report riassuntivo e valutativo delle attività svolte nell'ambito del protocollo d'intesa da presentare in una specifica seduta della Commissione consiliare competente.
F.to: Rigo
Presidente - La parola al Consigliere Segretario Rigo.
Rigo (PD) - Grazie Presidente.
Ci sono due fenomeni, a parer mio gravi, fra gli altri, che vediamo aumentare nella nostra società: i comportamenti a rischio fra i giovani (il bullismo, l'abuso di alcol, il consumo di droga, gli incidenti stradali, i disturbi alimentari, il tabagismo, le nuove dipendenze, promiscuità sessuale) e l'estrema fragilità della coesione familiare, dovuta, con una semplificazione, all'aumento delle conflittualità fra uomo e donna, sfociante nella violenza domestica e nell'aumento di separazioni e divorzi...ma questo tema il Consiglio più tardi avrà modo di approfondirlo meglio.
Per quanto riguarda i comportamenti a rischio fra i giovani, il Partito Democratico si riconosce appieno nella piattaforma La salute in tutte le politiche: ciò significa che la salute è la più grande ricchezza, sia per gli individui che per la società. In questo scenario siamo favorevoli a tutte quelle iniziative sulla salute mirate non solo al benessere delle persone ed alla promozione in quanto tale della salute, ma anche ad interventi di prevenzione nei luoghi di vita, di lavoro e di studio. Tutto ciò per chiarire che siamo favorevoli a tutte quelle iniziative messe in campo dalla e nella scuola in questa direzione. Perché la scuola? La scuola per noi rappresenta un microcosmo ideale in cui maturano convinzioni, opinioni, conoscenze, atteggiamenti ed abitudini che determineranno in gran parte l'evoluzione dell'individuo maturo, il suo ruolo e il suo contributo al vivere sociale. La scuola come investimento, direi, e non solo come costo quotidiano. Così come la cultura...qui apro una parentesi: sono d'accordo con l'Assessore Laurent Viérin quando, nel presentare la mostra a San Lorenzo, ha detto che anche in questi momenti di crisi economica non possiamo abbandonare come Regione - io aggiungo come istituzioni - gli interventi nel campo culturale...ma torniamo alla scuola ed alla collaborazione fra mondo sanitario e mondo dell'educazione e della formazione. Questa collaborazione rappresenta un elemento fondamentale per lo sviluppo di azioni che permettano di governare processi altrimenti travolti da pressioni commerciali miranti a favorire il consumo di sigarette, alcolici, bevande zuccherine, cibi e bevande ipercaloriche, attraverso messaggi mediatici, spesso contraddittori, che suggeriscono anche modelli di bellezza ispirati a magrezze eccessive. Avendo presente che la promozione della salute non si occupa solo del cambiamento del comportamento, ma anche di intervenire su fattori politici, sociali ed organizzativi, è indubbio come un'educazione alla salute svolta nella scuola risulti efficace nel ridurre la prevalenza di comportamenti rischiosi per la salute dei giovani.
Da anni, nella nostra Regione, sono messe in campo attività ed iniziative di promozione del benessere organizzate dall'USL, dalle istituzioni scolastiche e comunali, da associazioni di volontariato; interventi, a volte, caratterizzati da frammentarietà e disomogeneità operative e non sempre è stata possibile la loro valutazione e la loro riproducibilità. La necessità di prevedere un livello di coordinamento interistituzionale coerente e compatibile è stata raccolta, per tempo e con un'ottima intuizione, nella deliberazione della Giunta regionale n. 3520/2002 con la costituzione, presso la Sovrintendenza agli studi, di un gruppo tecnico, citato nelle premesse dell'interpellanza, con il compito di definire linee guida e criteri di riferimento nel campo della prevenzione del disagio e della promozione ed educazione della salute nelle scuole. Forse, Assessore, la deliberazione, più volte richiamata in diversi atti amministrativi dovrebbe essere aggiornata nella sua composizione: alcuni rappresentanti sono già in pensione o svolgono da tempo un altro incarico.
Quest'anno, con la deliberazione n. 1528 del 1º luglio 2011, recependo un suggerimento del gruppo, la Giunta regionale ha approvato un protocollo d'intesa - che a me sembra molto importante - tra Assessorato istruzione e cultura e l'Azienda USL per rafforzare il coordinamento degli interventi nel campo della promozione della salute e degli stili di vita e per migliorare la qualità degli interventi e l'uso ottimale delle risorse. La deliberazione citata fa riferimento alla strategia europea ed al documento Guadagnare salute, che indica una priorità proprio negli investimenti coordinati. Giustamente il protocollo citato all'articolo 2, assicura la presenza di un "Referente per l'educazione alla salute ed alla promozione di stili di vita sani", con il compito di curare il coordinamento progettuale ed organizzativo con le scuole ed i referenti dell'USL.
Tutto ciò premesso, veniamo alle domande perché non ho capito appieno il filo logico che lega le varie deliberazioni in questa materia. Primo: perché la prosecuzione del progetto A scuola di salute passo dopo passo, non è stata ricondotta all'interno delle aree tematiche definite dal protocollo d'intesa successivo al progetto iniziale A scuola di salute passo dopo passo, e quindi "ad un quadro organizzativo e metodologico unitario di opportunità, condizione necessaria per una progettazione condivisa", come esplicitato all'articolo 1 comma 5 del protocollo stesso; quali le ragioni del conferimento di un incarico professionale, con la deliberazione citata nelle premesse dell'interpellanza, per la gestione e l'organizzazione dei progetti con le scuole, quando questo compito dovrebbe essere svolto dal referente previsto dal protocollo e non capisco come questo esperto possa, significatamene, incidere con un incarico di 11 mesi, però con un compenso lordo complessivo di 3.000 euro per una collaborazione tecnica per l'organizzazione e la gestione di progetti regionali e delle istituzioni scolastiche autonome nell'ambito dell'educazione alla salute del gruppo interistituzionale salute (GIS). Il GIS non è colui che ha proposto quel protocollo che dovrebbe essere coordinato da uno specifico referente? Non riesco a seguire la metodologia adottata per ricondurre - come dicono i documenti - ad unitarietà le linee e i progetti volti all'educazione alla salute. Infine, la richiesta di essere partecipi anche noi, come Consiglio, referenti politici diretti, nella conoscenza dei risultati progressivi ottenuti con queste iniziative, il protocollo parla di report, di valutazioni rispetto a tutti i progetti messi in campo. Dicevo all'inizio: anche la politica deve fare la sua parte, e questo è possibile solo con la conoscenza, ma con la conoscenza dei processi valutativi delle azioni messe in campo, quindi gradiremmo essere anche noi portati a conoscenza delle valutazioni che il coordinamento, attuato mediante il protocollo, viene determinato di volta in volta ad ogni report di anno scolastico in anno scolastico. Grazie.
Presidente - La parola all'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Albert Lanièce.
Lanièce A. - Grazie Presidente.
La risposta è stata concertata con l'Assessore Laurent Viérin, perché in questo settore e su questo argomento i due Assessorati stanno portando avanti in modo coordinato tutta una serie di iniziative sulla prevenzione, a cui teniamo particolarmente, per tutte le attività che stiamo mettendo in campo. Pertanto il fatto che risponda io ha una valenza sanitaria maggiore nell'ottica della prevenzione, quindi alcuni dati che riguardano aspetti legati all'Assessorato verranno naturalmente segnalati da me.
Come premessa posso fare due specificazioni: quando nella deliberazione n. 1528/2011, con la quale è stato approvato il protocollo d'intesa fra l'Assessorato all'istruzione della Regione Valle d'Aosta ed il dipartimento studi dell'USL relativo all'attività di promozione ed educazione della salute per il periodo 2011-2014, si cita che per il tramite della Sovrintendenza agli studi sarà assicurata la presenza di un referente per l'educazione alla salute e la promozione di stili di vita sani che curi il coordinamento progettuale ed organizzativo con le scuole ed i referenti dell'USL, ci si riferisce ad uno dei docenti distaccati che, nell'ambito del personale docente utilizzato a sostegno dell'autonomia, è anche referente per i progetti nazionali e regionali di educazione alla salute in ambito scolastico. L'impegno di 3.000 euro deliberato annualmente per la prosecuzione dell'iniziativa A scuola di salute passo dopo passo riguarda solo la somma necessaria all'acquisto ed alla produzione di ausili video, completamento di kit di guide didattiche, composto da sette volumi. Per quanto riguarda il finanziamento del progetto che ammonta a circa 50.000 euro provvede l'Azienda USL con fondi dello Stato, che sono stati messi a disposizione dall'Assessorato, relativi al finanziamento previsto per l'attuazione dei piani di prevenzione.
Per quanto riguarda il progetto A scuola di salute passo dopo passo, perché "non rientra nel protocollo d'intesa": il protocollo d'intesa ha una valenza generale e non riferita ai singoli progetti di educazione alla salute realizzati dall'Azienda USL in ambito scolastico. Il protocollo vuole rafforzare l'azione del GIS citato prima quale nucleo di riferimento regionale rappresentativo delle istituzioni scolastiche e socio-sanitarie per la pianificazione partecipata di interventi di educazione alla salute e prevenzione, basati sullo sviluppo di competenze trasversali nelle relazioni fra educazione e salute. Il protocollo vuole definire modalità comuni scuola-sanità per l'acquisizione di conoscenze e competenze sulla pianificazione, di percorsi didattici di educazione alla salute e prevenzione, che adottino metodologie tese a promuovere nei giovani lo sviluppo di competenze trasversali, di life skills nei progetti decisionali sulla salute e sugli stili di vita sani. Il protocollo vuole far sì che i vari attori del sistema scuola-sanità acquisiscano conoscenze e competenze utili a definire modalità di collaborazione interistituzionale tra il sistema scolastico ed il sistema socio-sanitario, ai fini della pianificazione regionale degli interventi di prevenzione e promozione alla salute e di stili di vita sani nelle scuole. Il progetto A scuola di salute passo dopo passo è il primo, ma non il solo, dei progetti con i quali si sperimentano le modalità di collaborazione auspicate con il protocollo; altri progetti per l'anno scolastico 2011-2012 sono Affy Fiuta pericoli che riguardano gli incidenti domestici, Alla conquista del pass per la città del sole che riguarda il tabagismo, A scuola di salute passo dopo passo per la parte che riguarda l'approfondimento dei disturbi del comportamento alimentare ed educazione alla sessualità.
Per quanto riguarda il conferimento dell'incarico necessario, poiché il referente per l'educazione alla salute di cui al protocollo è in pensione da settembre 2011 ed a tale pensionamento non è seguito un distacco di una nuova unità di personale docente in quanto l'appel à candidature, rivolto a tutti i docenti, è andato deserto, considerata pertanto la numerosità e la complessità dei progetti in corso ed accertata l'impossibilità oggettiva di utilizzare le risorse umane disponibili per tutto quanto previsto, è stato deciso di conferire un incarico professionale esterno per non compromettere il proseguimento di tutte le attività.
Sul terzo punto: "se è intenzione della Giunta prevedere al termine dell'anno scolastico...un report riassuntivo e valutativo", c'è da dire che è disponibile un primo report per i progetti realizzati con le modalità previste dal protocollo, anche se non è ancora stato formalizzato, relativi all'anno scolastico 2010/2011, che saranno oggetto di una conferenza stampa programmata proprio oggi, alle 14,30, presso l'Assessorato, ed era già prevista da alcune settimane, allargata ai dirigenti scolastici ed ai referenti dell'educazione alla salute di ogni ordine e grado. I dati totali e parziali sono comunque sempre disponibili negli uffici di supporto all'autonomia scolastica della Sovrintendenza agli studi e del Servizio dipendenze patologiche e salute mentale e possono essere richiesti ogni qualvolta si intenda avere un aggiornamento. Con questo abbiamo ancora in sospeso una seduta della V Commissione, dove il collega Laurent Viérin ed il sottoscritto dovevano relazionare su tutta una serie di progetti, quindi coglieremo l'occasione per relazionare sui risultati di questo protocollo in ambito scolastico.
Sicuramente si può coordinare ancora meglio, però credo che già con questo protocollo si cerchi di dare un'organizzazione ancora più organica in questo settore importante. L'organizzazione più organica viene dal fatto che vengono sempre più richiesti interventi in ambito scolastico, quindi tale organizzazione consente di non incidere troppo sull'attività quotidiana delle istituzioni scolastiche. Grazie.
Presidente - La parola al Consigliere Segretario Rigo.
Rigo (PD) - Non sono troppo soddisfatto, nel senso che sono d'accordo con quanto afferma l'Assessore che la prevenzione non è un tema di oggi, ma un tema caro all'attenzione dell'Amministrazione regionale da tempo, l'ho detto all'inizio. Le iniziative che vengono fatte sono numerose, ma noi teniamo in particolare al coordinamento fra la salute e la scuola - in questo senso l'Assessore alla sanità ha parlato anche per conto dell'Assessore all'istruzione - e quindi mi sembra di aver capito che siete consci di questa necessità di un coordinamento delle energie umane e finanziarie rispetto a questo tema.
Il protocollo credo debba avere questa valenza: di coordinamento, se non di tutte le iniziative, almeno del coordinamento della valutazione sulle iniziative in essere, cioè il coordinamento del protocollo dovrebbe avere alla sua attenzione tutte quelle iniziative che hanno questo oggetto ben specifico e che vengono compiute nella scuola. Il protocollo deve fare anche cultura all'interno della sanità e della scuola, cosa che nell'attività di coordinamento complessiva non c'è, perché la stampa non dice le cose giuste, ma non c'è l'Assessore questa volta: mi riferisco alla presentazione del progetto ...passo dopo passo, che dalla presentazione della stampa sembra una cosa una tantum messa lì, senza un filo logico rispetto all'attività complessiva che stanno facendo l'Azienda ed i due Assessorati, cioè ognuno parla per sé stesso! Questo non va bene nel campo della prevenzione, specialmente questo tipo di prevenzione perché tutti dovrebbero parlare all'interno di un percorso, quello giustissimo del coordinamento in atto. Ogni singolo progetto viene presentato a sé ognuno vede la fattibilità del suo progetto e vuole mettere mediaticamente in mostra solo il suo progetto; proprio per questo il protocollo deve fare cultura! Deve fare cultura perché questo è un argomento molto delicato al quale tengo molto, perché i soldi che spendiamo oggi, se li spendiamo bene, domani ci renderanno al pari di un investimento sicuro: si moltiplicheranno per tre come se avessimo messo quei soldi in banca. L'interpellanza aveva anche questo obiettivo: fare cultura, perché gli stessi referenti dei progetti si devono sentire responsabili di un treno con più carrozze con una direzione unica.
Per quanto riguarda invece la documentazione e la conferenza stampa, la mia sollecitazione è questa: il protocollo dice che ci saranno dei report finali; ebbene, questa documentazione non è segreta, mettiamola a disposizione dei Consiglieri, senza che su questo debba essere necessariamente aperto un dibattito in Consiglio. Anche noi dobbiamo "fare cultura" in questo campo, dobbiamo capire come vengono spesi questi soldi e che questi soldi non sono improduttivi.