Oggetto del Consiglio n. 2072 del 23 novembre 2011 - Resoconto
OGGETTO N. 2072/XIII - Interrogazione: "Interventi per il miglioramento del sistema di trasporto ferroviario nella Regione".
Interrogazione
Ricordata la deliberazione della Giunta regionale n. 2575 del 4 novembre 2011 con cui la stessa dà mandato alle strutture competenti per verificare la possibilità di introdurre nell'APQ un nuovo intervento relativo all'acquisizione di treni bi-modali da parte della Regione Autonoma Valle d'Aosta;
Appreso dalla stampa locale che il Presidente Rollandin avrebbe annunciato, riferendosi alla delibera citata, in occasione della visita del Ministro Matteoli, che "ufficializziamo l'intenzione di passare ai treni bimodali, rinunciando all'elettrificazione della ferrovia";
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interrogano
la Giunta regionale per sapere:
1) se conferma l'abbandono del progetto di elettrificazione della linea;
2) quanti treni bimodali sono necessari per svolgere il servizio in modo adeguato, con quali caratteristiche e per quale spesa presunta;
3) dove sono reperite le risorse finanziarie;
4) se l'utilizzo degli stessi verrà esteso alla tratta Aosta Pré-Saint-Didier.
F.to: Patrizia Morelli - Bertin - Chatrian - Louvin
Presidente - La parola all'Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Grazie Presidente.
Il tema della ferrovia sta appassionando e capiamo che la nuova frontiera della politica si è spostata, cioè ormai non si parla più come rappresentanti politici, ma ci si mette il cappello del Comitato pendolari. In realtà andiamo nelle manifestazioni e non troviamo alcun pendolare, ma troviamo solo dei politici che parlano a nome dei pendolari. L'altro giorno, a Chivasso, c'è stato un pendolare che è intervenuto, nessun giornale ha riportato la sua dichiarazione, ha detto: qua di pendolari ne vedo pochi. Ma per coloro che fanno veramente i pendolari, che sono quelli di ieri, e quelli io li capisco, i treni sono treni vecchi, sono scassati, il problema è il binario unico ed i passaggi a livello. E qua, invece, si cerca di spostare completamente l'attenzione! Rispetto a questo si chiede al Governo regionale se ha abbandonato il progetto dell'elettrificazione: il progetto dell'elettrificazione non è abbandonato, ma oggi non è un progetto nella fase esecutiva. Ricordo, a coloro che non seguono questo tema, che l'elettrificazione è stata inserita negli accordi di programma quadro su precisa richiesta dell'Amministrazione regionale e c'è un verbale in cui RFI, nel 2010, diceva: l'elettrificazione non è prioritaria. Siamo noi che abbiamo detto che volevamo avere le idee chiare ed avere le idee chiare vuol dire avere una progettazione e dei dati.
Rispetto ad oggi mancano due fasi di progettazione e mancano totalmente i finanziamenti, quindi oggi noi non abbandoniamo una cosa che non esiste, perché dal punto di vista degli accordi di programma oggi abbiamo semplicemente un preliminare che dice che dovremmo spendere 90.000.000. Rispetto a questo tema voglio fare una chiarezza, anche perché l'elettrificazione sembra la panacea: RFI prevede tre-quattro anni per l'esecuzione dei lavori, ma abbiamo ancora due fasi di progettazione da fare...alla fine quanti saranno? Vi dico solo che se faccio il pari con la Lunetta di Chivasso, la Lunetta di Chivasso ha iniziato il preliminare nel 2006, siamo nel 2011 e non abbiamo ancora il progetto; se tanto mi dà tanto capite quando andremo a fare l'elettrificazione! Se qualcuno di voi dice che ci mettiamo tre-quattro anni, prende in giro la gente e si deve prendere la propria responsabilità perché in tre-quattro anni noi non avremo, anche avessimo oggi i soldi, l'elettrificazione! Prima considerazione.
Seconda considerazione: l'elettrificazione, siccome interverrà sulle gallerie, produrrà il blocco della nostra ferrovia, perché rifacendo le gallerie, rifacendo tutto, sicuramente tutto questo sarà interrotto...per quanti anni? Quattro, cinque, sei, sette anni? Dopodiché qualcuno mi dice: guarda, anche il Piemonte vuole l'elettrificazione...benissimo, vuole l'elettrificazione? Non ho sentito che il Piemonte metta un euro per fare la galleria di Ivrea, non ho sentito un Comune che dica di mettere dei soldi per fare l'elettrificazione fino a Quincinetto! Tutti dicono fate l'elettrificazione, ma chiedono alla Valle d'Aosta di mettere i soldi! È un po' bello andare a cena e far pagare gli altri! Quindi tutti fanno dei voli pindarici e poi, nei confronti della Valle d'Aosta, dicono: voi siete ricchi, mettete i soldi! Allora noi abbiamo detto: cerchiamo di dare una soluzione che dia delle risposte immediate. Ma qualcuno dice: Marguerettaz si è inventato i bimodali...nossignore! I bimodali nel verbale del 7 luglio 2010 con i tecnici di Trenitalia e di RFI sono stati indicati da loro; in quella sede hanno detto: se ci fossero dei problemi per il finanziamento dell'elettrificazione potrebbe diventare interessante valutare l'opzione legata ai treni bimodali e questo firmato, sottoscritto, il 7 luglio.
Siccome oggi abbiamo delle grosse incognite sull'ammodernamento della nostra ferrovia, riteniamo che le scene che hanno raccontato ieri i pendolari debbano interrompersi al più presto. Perché abbiamo queste scene? Perché non abbiamo materiale rotabile! Avete letto gli articoli? Dicono anziché due o tre Minuetto, ce n'è solo uno, la gente rimane a piedi...perché? Perché il materiale rotabile è vecchio, perché deve essere cambiato! L'altro giorno abbiamo avuto una riunione con le organizzazioni sindacali e hanno detto: va cambiato il materiale rotabile. Ecco che a questo punto vi voglio dire una cosa, perché dovete smetterla di fare della propaganda! I treni bimodali rispetto agli altri treni costeranno 1.500.000-2.000.000 in più, quindi non è, la cifra che state indicando, quella vera, la cifra è un delta di costo di 1.500.000-2.000.000, ovvero se un treno costa 5 verosimilmente un treno bimodale costerà 6,5-7; aggiungete al valore del treno 1.500.000-2.000.000 a seconda della tipologia e delle rifiniture. Quindi state facendo dei paragoni che non esistono, perché già oggi dobbiamo cambiare tutti i treni, perché sono vecchi, perché devono essere cambiati, allora voi dovete tenere conto.
Nella domanda mi si chiede: ma quanti saranno i treni necessari? Sono 6 i treni necessari per fare l'Aosta/Torino, sono dei treni da 350 persone circa, 6 perché 5 fanno l'esercizio più 1 di riserva. Gli altri collegamenti, l'Aosta/Ivrea piuttosto che l'Aosta/Pré-Saint-Didier, siccome non hanno criticità, potranno essere fatti dai treni che oggi abbiamo. Quindi i treni bimodali che servono per risolvere il problema sono 6; allora, se la matematica non mi inganna, 6 treni per un differenziale di 1.500.000-2.000.000 a treno, fa 12.000.000 al massimo. Quindi se facciamo questa scelta, andiamo a chiedere un ulteriore costo di 12.000.000...volete metterci la progettazione, volete metterci anche l'omologazione? Arriviamo a 15.000.000, questo è il valore. Allora oggi abbiamo 35.000.000 a disposizione, chiediamo di destinare 15.000.000 per questo differenziale che serve a dotare la Valle d'Aosta di una cosa che risolve.
Dico di più: questa soluzione non compromette nulla, quindi non viene abbandonato nulla; stiamo chiedendo al Governo nazionale ed a Trenitalia di risolvere il problema della ferrovia, quindi non chiediamo a nessuno di sacrificare, anzi, credo che noi stiamo cercando di fare una cosa che dà delle risposte nell'arco di due-tre anni ai nostri cittadini. Con quello che voi state dicendo, i nostri cittadini non avranno alcun tipo di soluzione, li state ingannando, state facendo campagna elettorale, vi state cambiando il cappello continuamente: un giorno come partito, un giorno come pendolari, state creando un allarmismo; da questo punto di vista devo dirvi che, nell'ultimo Consiglio, ho dichiarato la mia disponibilità a venire in commissione ed a fare una discussione, ma questa cosa non è stata accolta! Perché non vi interessa fare una discussione seria, non vi interessa fare un confronto, vi interessa solo fare propaganda!
Quando sono andato a Chivasso, Chivasso ha organizzato questa riunione per un semplice motivo: per dire che non vuole la Lunetta di Chivasso; ma la Lunetta di Chivasso, anche quella, non l'abbiamo mica inventata noi! L'hanno detta al Politecnico di Torino, l'ha detta Trenitalia, l'ha detta RFI! Siamo andati giù, l'inizio e la conclusione della conferenza è stata quella dell'Assessore ai trasporti del Comune di Chivasso che ha detto: sia ben chiaro, siamo venuti qua per dire che non vogliamo la Lunetta di Chivasso. E loro hanno ben capito la questione, così come l'agenzia metropolitana di Torino che mi ha detto addirittura: ma perché volete i treni bimodali e invece perché non utilizziamo i 35.000.000 per fare i raddoppi selettivi da Ivrea a Chivasso? E bravo merlo! Così abbiamo da Ivrea a Chivasso a Torino una ferrovia che è straordinaria e noi, che siamo da Ivrea fino alla Valle d'Aosta, viviamo, come oggi, nell'epoca di inizio '900!
Allora credo che ci sia un ragionamento da fare e, anche lì, quando dite che non si mette un soldo, devo dirvi che abbiamo nel nostro bilancio regionale 23.000.000, se volete fare un paragone, il trasporto pubblico, tutti i pullman che vedete in Valle d'Aosta compreso Allô Bus e Allô Nuit sono meno di 20.000.000, tutti i costi di tutti i trasporti per alunni, lavoratori, sono inferiori a 20.000.000. Allora se diamo 23.000.000 a Trenitalia, possiamo pretendere di avere del materiale rotabile moderno, possiamo pretendere di avere un servizio adeguato? A questo punto, a fronte della richiesta dei bimodali, siamo disposti a sacrificare 15.000.000 in più; questo è un ragionamento, quindi non fate dei paragoni dicendo che l'elettrificazione costa 90, eccetera. Noi chiediamo un sacrificio di 2.000.000 al massimo a treno. Per l'Aosta/Pré-Saint-Didier le ho già risposto: non c'è la necessità di andare a cambiare un sistema che oggi non ha delle criticità.
Presidente - La parola alla Consigliera Patrizia Morelli.
Morelli (ALPE) - Merci M. le Président.
Il tema della ferrovia è un tema che appassiona, perché è un tema che tocca i cittadini di cui i politici sono i rappresentanti eletti, che siano in maggioranza o in minoranza.
Il nostro gruppo si è occupato di trasporti e della ferrovia in Valle d'Aosta dall'inizio della legislatura, in tempi non sospetti in cui non si parlava ancora di elettrificazione o di scelte bimodali. Ora io capisco che lei sia in tensione in questo periodo, assolutamente; noi non la riteniamo responsabile dell'arretratezza del nostro sistema, è una storia lunga sicuramente. Ma sicuramente questa Giunta e lei, in particolare, è responsabile di quanto non è stato fatto e di quanto non si farà ancora in questa legislatura e noi, di grossi passi avanti, non ne vediamo! Da qui alla fine della legislatura, fra un anno e mezzo, non crediamo che le cose miglioreranno sensibilmente.
Siamo tutti coscienti che la sola elettrificazione non è sufficiente a risolvere i problemi, ma i tecnici ci dicono che sono necessari dei raddoppi selettivi, è necessaria l'eliminazione dei troppi passaggi a livello, la rettificazione di alcune curve, la sostituzione del materiale rotabile, tutti passaggi che possono essere previsti e graduati in funzione anche della disponibilità finanziaria, se si ha un disegno complessivo, cosa che mi pare sia stata smentita dal Presidente, riportata dagli organi di stampa: "Ufficializziamo l'intenzione di passare ai treni bimodali rinunciando all'elettrificazione della ferrovia". Da lì viene la mia domanda: confermate l'abbandono del progetto di elettrificazione della linea?...lei mi dice di no...ne prendo atto.
Vorremmo conoscere anche un cronoprogramma ed in che tempi immaginate...e in che senso vi state muovendo. Acquistare i treni bimodali in questo momento, che lei ci dica che il differenziale ammonta a 1.500.000 o che si dica che costano 6.500.000 l'uno e che hanno tempi di costruzione e di omologazione che sappiamo essere molto lunghi, significa, a nostro avviso - lo diciamo serenamente, non è una questione ideologica: treni bimodali sì-treni bimodali no -, bruciare delle risorse per rispondere unicamente al problema della rottura di carico. Abbiamo letto, sempre negli organi di stampa, perché le nostre informazioni arrivano da lì, che all'incontro di Chivasso addirittura il presidente dell'agenzia per la mobilità metropolitana ha affermato: se anche le ferrovie dovessero dare in via libera all'utilizzo di questi locomotori, non permetterò mai che entrino nel nuovo passante. Allora a che pro ci chiediamo? Acquistare i treni bimodali significa rimandare ancora ad un tempo biblico la soluzione del problema ed il nostro problema è che la Valle d'Aosta è tagliata fuori dalla rete nazionale. A me non sembra troppo chiedere che la Giunta regionale ed il suo Assessore abbiano una condotta lineare, coerente, durante la legislatura che si sta vivendo.
In commissione, lei, pochi mesi fa, sosteneva la priorità dell'elettrificazione; in Consiglio ha ironizzato sui treni bimodali ed ora ha cambiato completamente la strategia! Noi riteniamo che si debba dare un futuro puntando sull'elettrificazione ed operare in questo senso con convinzione, con gli opportuni contatti con il Governo Monti in questo caso, sollecitando i nostri Parlamentari ad agire per quanto è di loro competenza, senza ripiegare su soluzioni che solo apparentemente sembrano risolvere i problemi, ma che in realtà non fanno che allontanare ancora l'esito a tempi incerti.
Concludo dicendole che prendo atto del fatto che la linea Aosta/Pré-Saint-Didier non presenti alcuna criticità...ho avuto modo di leggere un rapporto fatto nella precedente legislatura dalla commissione competente, nella quale erano evidenziate tutte le criticità della linea Aosta/Pré-Saint-Didier...magari vada a rileggerselo, Assessore!