Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2065 del 9 novembre 2011 - Resoconto

OGGETTO N. 2065/XIII - Disegno di legge: "Interventi per lo sviluppo di Aosta capitale dell'autonomia".

Articolo 1

(Finalità e oggetto)

1. La Regione, con la presente legge, anche in deroga a quanto previsto dalla legge regionale 20 novembre 1995, n. 48 (Interventi regionali in materia di finanza locale), disciplina la realizzazione e il finanziamento di opere pubbliche per lo sviluppo della città di Aosta, capitale dell'autonomia regionale, nonché il finanziamento delle attività volte allo sviluppo economico, sociale e turistico del capoluogo regionale.

Articolo 2

(Interventi per il finanziamento di opere)

1. La Regione, considerato l'interesse dell'intera collettività valdostana alla realizzazione degli interventi diretti a qualificare servizi e infrastrutture urbani della città di Aosta, assicura il finanziamento delle opere di cui all'articolo 1, da attuarsi nel periodo 2012/2021, volte in particolare:

a) alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio monumentale, archeologico e artistico;

b) al miglioramento della qualità ambientale e al recupero di aree degradate;

c) all'adeguamento della dotazione di impianti turistico-sportivi, culturali e per il tempo libero;

d) al miglioramento della dotazione dei servizi e delle infrastrutture per la mobilità urbana, anche attraverso la definizione di un sistema di raccordi stradali, di trasporti e di parcheggi.

2. La Regione concede al Comune di Aosta, considerato il ruolo prioritario e strategico del capoluogo regionale e delle esigenze finanziarie ad esso correlate, finanziamenti volti ad assicurare la gestione delle opere di cui al comma 1 e il funzionamento dei servizi a vantaggio dell'intera collettività valdostana, con particolare riguardo a quelli turistico-sportivi. La Giunta regionale, con propria deliberazione, stabilisce le modalità per il trasferimento dei finanziamenti necessari al sostegno delle attività di gestione e dei servizi di cui al presente comma.

Articolo 3

(Realizzazione delle opere)

1. Le opere di cui all'articolo 1 sono definite nell'ambito di un piano di interventi, contenente la sintetica descrizione delle caratteristiche tecnico-funzionali delle opere e l'indicazione delle relative priorità. Il piano è approvato con deliberazione della Giunta regionale, d'intesa con il Comune di Aosta.

2. La Giunta regionale, con propria deliberazione, stabilisce inoltre i criteri e le modalità per la realizzazione delle opere e per il trasferimento dei finanziamenti a tal fine necessari.

3. Le opere sono realizzate dal Comune di Aosta.

4. Qualora la realizzazione delle opere richieda l'azione integrata e coordinata di diverse amministrazioni, enti o altri soggetti pubblici, il Presidente della Regione promuove la formazione di accordi di programma, ai sensi dell'articolo 26 della legge regionale 6 aprile 1998, n. 11 (Normativa urbanistica e di pianificazione territoriale della Valle d'Aosta).

Articolo 4

(Disposizione transitoria)

1. Le opere previste nel programma degli interventi predisposto ai sensi della legge regionale 2 marzo 1992, n. 3 (Interventi per la riqualificazione di Aosta quale moderno capoluogo regionale), sono portate a compimento ai sensi della legge regionale medesima.

Articolo 5

(Disposizioni finanziarie)

1. Per il finanziamento del piano di interventi di cui all'articolo 3, è autorizzata una spesa complessiva nel decennio 2012/2021 di euro 15.000.000, di cui annui euro 1.500.000 per gli anni 2012 e 2013.

2. L'onere di cui al comma 1 trova copertura nello stato di previsione della spesa del bilancio di previsione della Regione per il triennio 2011/2013 nell'unità previsionale di base 1.4.2.20 (Trasferimenti per spese di investimento con vincolo di destinazione agli Enti Locali).

3. Al finanziamento dell'onere di cui al comma 1 si provvede mediante i trasferimenti finanziari con vincolo settoriale di destinazione nell'ambito degli interventi regionali in materia di finanza locale determinati a decorrere dall'anno 2012, ai sensi dell'articolo 25 della l.r. 48/1995.

4. L'onere derivante dall'applicazione dell'articolo 2, comma 2, è determinato in annui euro 1.500.000 per il decennio 2012/2021.

5. L'onere di cui al comma 4 trova copertura nello stato di previsione della spesa del bilancio di previsione della Regione per il triennio 2011/2013, per annui euro 300.000, nell'unità previsionale di base 1.4.2.10 (Trasferimenti correnti con vincolo di destinazione agli Enti Locali) e, per annui euro 1.200.000, nell'unità previsionale di base 1.4.4.10 (Trasferimenti correnti per altri interventi di finanza locale).

6. Al finanziamento dell'onere di cui al comma 4 si provvede, per annui euro 300.000, mediante i trasferimenti finanziari con vincolo settoriale di destinazione nell'ambito degli interventi regionali in materia di finanza locale determinati a decorrere dall'anno 2012, ai sensi dell'articolo 25 della l.r. 48/1995 e, per annui euro 1.200.000, mediante l'utilizzo degli stanziamenti iscritti nello stesso bilancio nell'unità previsionale di base 1.15.1.30 (Quote capitale per ammortamento mutui).

7. Per l'applicazione della presente legge, la Giunta regionale è autorizzata ad apportare, con propria deliberazione, su proposta dell'assessore regionale competente in materia di bilancio, le occorrenti variazioni di bilancio.

Presidente - Ricordo che il disegno di legge ha avuto il parere favorevole, a maggioranza, della II Commissione, con un emendamento, e del Consiglio permanente degli enti locali; inoltre sono stati presentati due emendamenti dal gruppo ALPE e uno dall'Assessore Marco Viérin.

La parola al relatore, il Consigliere Rosset.

Rosset (UV) - Grazie Presidente.

È indubitabile che, nel tempo, la città di Aosta abbia acquisito un ruolo crescente nelle dinamiche sociali della nostra Valle. Prima l'asse ferroviario a cavallo tra Ottocento e Novecento e poi l'asse autostradale nel passaggio fra Novecento e Duemila hanno definito con chiarezza il ruolo di Aosta. Un ruolo storico che attraversa la storia, dai Salassi (così come dai ritrovamenti archeologici) alla conquista romana, che dà il nome, che "battezza" e connota la città e poi attraverso le epoche successive si sovrappongono i diversi strati di vita aostana fino al passaggio dalla storia moderna a quella contemporanea.

L'industrializzazione, con l'industria siderurgica in espansione specie nei primi anni del secolo scorso, e il lento e progressivo svilupparsi - nel passaggio fra l'Italia liberale e la Provincia di Aosta - di una serie crescente di strutture amministrative culmina con Aosta "capitale" nel disegno dell'autonomia speciale del dopoguerra. Oggi nella cosiddetta "Plaine", fenomeno interessante di "spalmatura" di Aosta nella propria cintura con i Comuni viciniori, che pur legandosi alla "veulla" (traduzione letterale dell'intervento svolto in patois: "città") hanno mantenuto la propria identità, si concentra una parte largamente maggioritaria della popolazione valdostana ed esiste in più, anche a cerchi concentrici molto vasti, un fenomeno di pendolarismo quotidiano e talvolta settimanale rispetto ai Paesi di provenienza.

Aosta inoltre è stata, ed è, un crogiolo di persone di immigrazione esterna alla regione, che si è innestata sul preesistente tessuto umano e culturale. Una vocazione all'accoglienza da non sottostimare e che, con le ultime ondate migratorie extraeuropee, porrà Aosta in una delicata situazione di laboratorio per concretizzare la necessaria integrazione. Lo sviluppo dell'autonomia ha concentrato, in un'attenuata, ma pur persistente forma di centralismo regionale, molti servizi di vario genere nella città di Aosta, che da tempo regge gli onori e gli oneri di una presenza "a fisarmonica" fra residenti e persone che invece accedono alla città per gli uffici (basti pensare alla Regione, al Tribunale, al TAR) o altri servizi (come l'ospedale, eccetera), i professionisti, il commercio e tutto questo è rinvenibile nell'unico contesto davvero urbano della nostra regione. Tutto ciò ha un costo e un peso che gravano sul Comune di Aosta, la cui amministrazione, che ha attraversato i secoli, è erede di un'espressione politica continuativa e cronologicamente più profonda della ben più giovane istituzione regionale.

Queste considerazioni ci impongono di prendere atto delle profonde trasformazioni economiche, sociali, culturali e politiche intervenute in questi ultimi decenni nella nostra comunità, di conseguenza diventa necessario attrezzarci, nell'epoca della globalizzazione, per elaborare un progetto dove nulla può essere lasciato al caso o all'improvvisazione, ma deve proporre seri argomenti su come fare sviluppo in una regione fortemente caratterizzata dalla sua natura alpina e dal suo particolarismo culturale, in modo da renderla più forte, più solida e più adeguata ai mutamenti in atto. Qui entra in gioco il ruolo fondamentale della città di Aosta, quello della sua trasformazione da capoluogo regionale - qual è attualmente - a "capitale dell'autonomia". Ebbene il disegno di legge n. 153 va in questa direzione, evidenziando e riconoscendo il ruolo di Aosta per promuovere lo sviluppo economico, sociale e turistico a vantaggio e nell'interesse dell'intera collettività valdostana.

È un disegno di legge che si compone di cinque articoli, che prevede un finanziamento regionale diretto alla realizzazione e alla gestione di opere pubbliche da attuarsi nel decennio 2012/2021, volte alla conservazione e valorizzazione del patrimonio monumentale, archeologico e artistico, al miglioramento della qualità ambientale e al recupero di aree degradate, all'adeguamento della dotazione di impianti turistico-sportivi, culturali e per il tempo libero, al miglioramento di servizi e delle infrastrutture per la mobilità interna, anche attraverso la definizione di un sistema di raccordi stradali, di trasporti e di parcheggi. Il tutto da approvarsi con delibera della Giunta regionale, d'intesa con il Comune di Aosta, come previsto dall'articolo 3 del disegno di legge. Per il finanziamento del piano la Regione stanzia un importo di 15.000.000 di euro, da trasferirsi in quote annuali di 1.500.000 di euro. Tali fondi sono a valere sulle finanze locali, ovvero sono parte delle quote del 95 percento dell'IRPEF destinate agli enti locali valdostani ai sensi dell'articolo 25 della 1egge regionale n. 48/1995. La legge al nostro esame è la dimostrazione di una logica d'intenti comuni tra Amministrazione regionale e Amministrazione comunale, in cui le due entità, se funziona il principio di sussidiarietà caro ai valdostani, devono lavorare allo stesso scopo e nello stesso territorio in un rispetto reciproco dei ruoli. Un equilibrio mai semplice da raggiungere, ma necessario, che deve tenere conto della necessità di evitare, in un tempo di tagli e risparmi, che il sostegno ad Aosta possa in qualche modo essere vissuto come discriminatorio dagli altri 73 Comuni della Valle d'Aosta.

Concludo ringraziando l'Assessore Lavoyer e i dirigenti dell'Assessorato del bilancio, nonché i colleghi della II Commissione; ringrazio inoltre il Presidente del CELVA, il Sindaco e l'Assessore al bilancio del Comune di Aosta per il contributo e la condivisione di questo disegno di legge. L'auspicio è che gli interventi per lo sviluppo di Aosta capitale dell'autonomia possano trovare realizzazione nell'interesse dell'intera collettività valdostana.

Presidente - Dichiaro aperta la discussione generale.

La parola all'Assessore al bilancio, finanze e patrimonio, Lavoyer, per illustrare l'emendamento presentato; a tale proposito, mi scuso per avere prima erroneamente attribuito all'Assessore Marco Viérin la presentazione dello stesso.

Lavoyer (FA) - Grazie Presidente.

Ringrazio il relatore, volevo solo illustrare brevemente l'emendamento, che ha natura meramente tecnica, nel senso che è necessario per dare la copertura sul nuovo bilancio 2012-2014, che è già stato approvato dalla Giunta e ora all'esame delle commissioni.

Presidente - Se nessun altro chiede di prendere la parola, dichiaro chiusa la discussione generale.

La parola al Consigliere Lattanzi, per dichiarazione di voto.

Lattanzi (PdL) - Grazie Presidente.

Ho aspettato perché pensavo che i colleghi intervenissero, per una questione di alternanza, visto che la relazione l'aveva fatta la maggioranza...ma non c'è problema, non dovendo fare il relatore...devo fare solo la dichiarazione di voto, va benissimo. Voglio ringraziare i colleghi della commissione e in particolare i colleghi di maggioranza che hanno voluto condividere con noi questo forte desiderio. È dal 1998 che, come Popolo della Libertà della Valle d'Aosta, abbiamo iscritto questo specifico obiettivo nel nostro primo programma di legislatura. Sono passati molti anni, in verità non è che Aosta sia rimasta sola o abbandonata dai piani regionali: c'era una legge che le destinava miliardi, soldi che sono stati in parte utilizzati bene, in parte meno bene, ma che hanno caricato il nostro capoluogo - così si chiamava la legge, Aosta Capoluogo - di una maggiore e crescente responsabilità. Il collega Rosset ha detto che oggi Aosta, insieme alla Plaine e ai Comuni limitrofi, rappresenta l'indiscutibile centro istituzionale, amministrativo, giudiziario, universitario, scolastico, sanitario e anche sportivo, un ruolo di cui si è assunta l'onere proprio per una volontà di una trasformazione post industriale, che l'ha vista interprete in questi ultimi anni. Abbiamo ancora nel centro della città un'acciaieria, però oggi è indubbio che la stessa risulta in una prospettiva dell'Aosta del futuro un corpo a sé rispetto alle evoluzioni che l'urbanistica della città ha affrontato. È evidente il carico e l'onere anche economico-finanziario, strutturale che Aosta ha dovuto assumersi. Ecco perché abbiamo sempre ritenuto importante che fosse riconosciuto a questa città non solo il ruolo di capoluogo e di polo amministrativo, giudiziario, universitario, come dicevo, ma anche quello di capitale e questo per una forte convinzione: che Aosta potesse diventare il volano economico virtuoso non solo per sé stessa, ma per tutta la regione. Questo le viene riconosciuto dagli abitanti dei comuni limitrofi: se si va a Courmayeur o a Pont-Saint-Martin, si vede riconosciuto tale ruolo, andare ad Aosta è un fatto importante, è un momento di condivisione della popolazione valdostana di una riconoscenza culturale anche di questa nostra città. Con piacere quindi il nostro gruppo, insieme agli alleati della maggioranza, propone con convinzione questo importante finanziamento. Il collega Rosset ha parlato di due tranches con due destinazioni precise: una di 15.000.000 diretta gli investimenti importanti che la città necessita in termini urbanistici, di riqualificazione per dare un volto sempre più turistico e commerciale, aggregativo e culturale a questa capitale; l'altra per aiutarla a sostenere i cospicui costi amministrativi di spesa corrente che la città, a nome della Regione, deve affrontare. Abbiamo considerato non solo giusto, ma dovuto a questa città riconoscerle il sacrificio e il costo culturale e sociale, quello del traffico e i disagi che la città deve affrontare per assumersi l'importante ruolo di Aosta capitale. Voteremo questo disegno forti di una consapevolezza: se Aosta va, l'intera Regione va. È vero che Aosta ha un'economia diversa da quella di Cervinia o di Courmayeur, ma non si può immaginare una Valle d'Aosta sempre più turistica, più proiettata alla creazione di nuovo PIL se non dotata di una capitale importante, riqualificata e rilanciata verso un turismo sempre più culturale, commerciale e aggregativo; per questo abbiamo condiviso tutti gli aspetti di tale disegno di legge. Siamo convinti che esso non possa che essere un disegno di legge condiviso da tutte le forze di maggioranza, da tutti i cittadini di Aosta e non, perché questo ruolo non solo deve essere riconosciuto a parole, ma nei fatti. Questo è un fatto concreto, che va a favore della città di Aosta e della regione tutta. Grazie.

Presidente - La parola al Consigliere Bertin, per dichiarazione di voto.

Bertin (ALPE) - Grazie Presidente.

Questa legge, "Aosta capitale", segue la più vecchia "Aosta capoluogo di Regione" del 1990, all'epoca della "Giunta Bondaz", nella quale l'attuale Presidente della Regione non era presente e si è voluto recuperare anche da questo punto di vista...facendo una legge che richiama "Aosta capoluogo". Quel provvedimento aveva come obiettivo quello teorico di dare dei finanziamenti ad Aosta per le infrastrutture più importanti, ma poi si è persa in mille rivoli, andando a progettare piccoli interventi di manutenzione e nulla più, è stata una legge che non ha raggiunto gli obiettivi prefissati. In commissione il Sindaco, quando è stato audito, ci ha detto che questa era una legge di principi e non di soldi; a mio avviso, più che una legge di principi, è tutta un programma, iniziando dal titolo che richiama direttamente il programma elettorale per le elezioni comunali del 2010 dell'alleanza Union Valdôtaine e PdL, appunto "Aosta capitale", un programma che doveva portare ad Aosta tantissimi soldi e su questo progetto si è fatta la campagna elettorale. Oggi i soldi che arriveranno ad Aosta con tale legge propagandistica sono molti di meno da quelli previsti dal progetto un po' megalomane della campagna elettorale del 2010: sono 1.500.000 per le spese correnti e 1.500.000 come finanziamento per interventi sulla città.

Si tratta di una legge piuttosto confusa per quel che riguarda i meccanismi di finanziamento; il Sindaco in commissione ha specificato che, secondo lui, il mutuo verrebbe acceso dall'Amministrazione regionale e al Comune di Aosta rimarrebbero solo i capitali da spendere, però non abbiamo avuto dei chiarimenti e non si è capito bene chi accenderà questo mutuo, se il Comune di Aosta o la Regione.

Un altro aspetto da mettere in evidenza è che il Consiglio regionale verrà by-passato da questa legge, perché il programma dei lavori e gli interventi verranno gestiti da un rapporto diretto fra il Presidente della Regione e il Sindaco di Aosta, by-passando ogni coinvolgimento del Consiglio regionale, che si limiterà oggi a votare tale provvedimento e non avrà più nessun riscontro successivo sull'andamento della legge, una legge che non darà grandissimi risultati. Inoltre, dicevo, non avremo neanche la possibilità di sapere come verranno spesi questi soldi. Il Sindaco ci ha indicato alcune ipotesi: dalla pedonalizzazione dell'Arco di Augusto con l'acquisto della Casa Rossa e del suo abbattimento per dare un senso al ponte sul Buthier, che ormai è lì da tanto tempo ed è costato 3.000.000, ma che continua a non avere un senso. Al di là di questo, non sapremo mai come saranno spesi tali soldi: potranno essere spesi come ci ha indicato il Sindaco, ma anche per altri interventi; per quanto riguarderà il Consiglio regionale, non potremo più intervenire e nulla si saprà, da tale punto di vista, presenteremo alcuni emendamenti alla legge.

Annuncio un voto contrario, perché non ci pare che questa legge nella forma e nella sostanza cambi le cose. Grazie.

Presidente - La parola alla Consigliera Carmela Fontana.

Fontana (PD) - Il disegno di legge oggi in discussione avrebbe dovuto nelle intenzioni della Giunta e della maggioranza fornire alla città di Aosta gli strumenti finanziari adeguati a garantire nei prossimi 10 anni il ruolo di moderna capitale dell'autonomia. Nei diversi annunci che hanno preceduto la stesura e la discussione di questo disegno di legge, la coalizione Autonomisti più destra prometteva, anche grazie alla benevola intercessione del Governo nazionale, fiumi di denaro in arrivo ad Aosta per costruire le grandi opere promesse in campagna elettorale: l'Università, la Testafochi, il metrò, l'ala nuova dell'ospedale, il teleriscaldamento. Di cosa discutiamo invece oggi? Di una legge scarna di finanziamenti, assolutamente irrisori: appena 15.000.000 di euro da qui al 2021, una cifra lontanissima non solo da quella annunciata e promessa - vi ricordo che si parlava di 800.000.000 di euro durante la campagna elettorale di Aosta del 2010 -, ma anche degli stanziamenti della precedente legge su Aosta capoluogo, che stanziava 140.000.000.000 di lire in 10 anni, 70.000.000 di euro di oggi. Altro che Aosta capitale, altro che grandi opere! Cosa pensano di fare l'Amministrazione regionale e quella aostana con 15.000.000? È una cifra insufficiente anche solo per portare a termine una di quelle grandi opere!

Questa legge manca di un disegno strategico, di una visione complessiva, si limita a garantire le risorse che la città dovrà usare per coprire le spese correnti, l'ordinaria amministrazione; visti i minori finanziamenti garantiti dalla Regione e i continui tagli derivanti dalle varie manovre finanziarie anticrisi statali e regionali, il bilancio complessivo è in perdita. Che fine hanno fatto i proclami milionari della campagna elettorale? È con queste risorse che si vuole garantire un futuro di città turistica e culturale ad Aosta? È questo il riconoscimento del ruolo annunciato di capitale dell'autonomia? Voglio ricordare che il PD da tempo sostiene che Aosta ha un ruolo diverso da tutti gli altri Comuni, lo sostiene con i fatti, è del 2009 un'iniziativa del gruppo comunale del PD, una mozione che chiedeva di riconoscere questo ruolo centrale della città capoluogo della nostra regione. Voglio ricordare che la mozione sottolineava nelle premesse: "Nella città di Aosta sono collocati sedi e servizi di interesse regionale, molti servizi resi dall'Amministrazione comunale sono fruiti dall'intera comunità valdostana, gli accessi che interessano la città sono quotidianamente numerosi per motivi di lavoro, turistici e di fruizione dei suddetti servizi. Tale consistente presenza giornaliera impegna l'Amministrazione comunale in una costante opera di manutenzione e di mantenimento dei servizi offerti, tale da richiedere uno sforzo economico tutt'altro che indifferente. Il Comune di Aosta sostiene direttamente la spesa relativa al personale ausiliario delle scuole materne ed elementari, 34 bidelle, per un importo di circa 1.000.000 di euro, inoltre le spese relative alla gestione dei servizi di prevalente interesse regionale incidono notevolmente sul bilancio del Comune di Aosta". Fra queste nella mozione si ricordavano le spese per l'illuminazione pubblica di strade di collegamento regionale, quelle per gli uffici giudiziari del Palazzo di giustizia, quelle per la gestione di impianti sportivi di interesse regionale, quelle di esercizio annue per interventi sulla viabilità relativa alle strade di grande percorrenza e quelle per la manutenzione ordinaria e lo sgombero neve. Nella mozione si sottolineava anche il crescente bisogno delle famiglie, il costante invecchiamento della popolazione della città superiore alla media regionale - il 24 percento degli abitanti ha oltre 65 anni -, tale da richiedere una maggiore attenzione e determinare un significativo investimento sociale, che si accompagna a forme di agevolazioni e ad esenzioni tariffarie dovute ad una composizione sociale complessa tipicamente urbana, investimento che riguarda l'intera popolazione cittadina e che solo in parte risulta coperto dall'importante trasferimento regionale vincolato: quello riguardante gli anziani. La mozione concludeva richiedendo un confronto con l'Amministrazione regionale, che la stessa, in deroga a quanto previsto dalla legge n. 48/1995, riconoscesse questo ruolo ad Aosta, attribuendo un finanziamento speciale regionale senza vincolo di destinazione. Con tale legge ci sembra si risponda solo in parte a quella richiesta, che ricordo era del gennaio 2009, non cercando di inserire nella legge, oltre che l'ordinario, la possibilità di pensare ad un futuro diverso per la città, che finalmente possa darle lo slancio per essere attrattiva per gli studenti, per i turisti e per essere maggiormente vivibile per i suoi cittadini.

Presidente - La parola al Consigliere Salzone, per dichiarazione di voto.

Salzone (SA-UdC-VdA) - Grazie Presidente.

Questo disegno di legge rappresenta un nuovo punto di partenza di un percorso che intende raggiungere obiettivi importanti attraverso un rilancio socio-economico e turistico della città di Aosta, riconoscendone il ruolo centrale di capitale dell'autonomia. È una proposta fortemente voluta dalle forze politiche di maggioranza, un progetto nato con il programma di legislatura regionale e rafforzato dall'ampio successo ottenuto in occasione del rinnovo del Consiglio comunale di Aosta nel 2010. Aosta si è trovata sempre più negli anni a dover sopportare un carico di servizi di interesse regionale, in particolare a favore dei Comuni limitrofi alla città. A carico del Comune di Aosta ci sono strutture statali come gli uffici giudiziari, il Tribunale, il TAR, i giudici di pace, c'è la Cittadella dei giovani, ci sono gli impianti sportivi di interesse regionale come il Palaindoor, il campo da rugby, lo stadio del ghiaccio, il campo scuola di atletica, la piscina olimpionica scoperta; sono tutte spese che ammontano a ben 1.300.000 euro. L'obiettivo è quello di consentire all'Amministrazione comunale di ottenere finanziamenti strutturati sia in parte corrente che in parte straordinaria a consolidamento del proprio bilancio.

Si riconosce di fatto il ruolo di Aosta capitale attraverso la realizzazione e il finanziamento di opere pubbliche e della loro gestione, procedendo al finanziamento dei servizi erogati dalla città a vantaggio dell'intera collettività regionale. Le opere pubbliche che dovranno essere realizzate coprono un decennio dal 2012 al 2021 e riguardano in particolare la conservazione e la valorizzazione del patrimonio monumentale, archeologico ed artistico, il recupero delle aree degradate con un occhio di riguardo all'ambiente, l'adeguamento della dotazione di impianti sportivi, culturali e per il tempo libero, il miglioramento dei servizi urbani. Tutte opere che dovranno essere definite in un apposito piano di interventi fra la Giunta regionale e il Comune di Aosta. L'impianto predisposto trova una sua ragionevolezza in quanto disciplina la materia, trasferendo in parte corrente finanziamenti con vincolo di destinazione di interesse regionale nel rispetto del patto di stabilità per gli enti locali della Regione. È chiaro che l'intenzione politica di questa Amministrazione è quella di accelerare un processo di trasformazione che consenta ad Aosta di svolgere un ruolo di vera capitale dell'autonomia, capace di rilanciare lo sviluppo economico e turistico necessario, anche perché Aosta è di un'importanza strategica per quanto riguarda i servizi che la città offre agli altri Comuni.

Nel licenziare questo testo in esame pare opportuno rilevare che, oltre a risolvere questioni procedurali poco idonee verificatesi nel passato, dettate da interventi straordinari annuali difficoltosi e complessi, si è finalmente rafforzato un equilibrio politico tra Comune e Regione improntato sul principio di sussidiarietà nel rispetto dei ruoli reciproci. Come Stella Alpina, esprimiamo tutta la nostra soddisfazione per aver raggiunto un importante obiettivo programmatico, che consentirà una migliore gestione del territorio, attribuendo alla città di Aosta il ruolo che le compete.

Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze e patrimonio, Lavoyer, per dichiarazione di voto.

Lavoyer (FA) - Grazie Presidente.

Intervengo per esprimere il voto favorevole a questo provvedimento molto importante; condividiamo i contenuti degli interventi dei Capigruppo delle forze di maggioranza che sono intervenuti e che hanno evidenziato l'importanza di tale legge. Vorrei fare una precisazione in merito a quanto osservava il collega Bertin: la legge prevede un finanziamento di euro 1.500.000 destinato a spese correnti che vanno a sostenere importanti strutture che riteniamo di valenza regionale, quali il polo universitario, il presidio ospedaliero, il Palazzo regionale, il Comando regionale dei vigili del fuoco, la Questura, la Prefettura...e oltre a questo sono previsti euro 1.500.000 destinati ad interventi strutturali, quindi al finanziamento di opere pubbliche. Questa cifra può essere utilizzata annualmente singolarmente, ma può essere trasformata come annualità di mutuo, da parte del Comune di Aosta. A seconda delle importanza delle opere che vuole realizzare, se non è sufficiente il trasferimento di 1.500.000, il Comune può addebitarsi con mutuo regionale avendo la copertura dell'annualità di 1.500.000 da parte dell'Amministrazione regionale. Questo per sottolineare che la cifra è tutt'altro che irrisoria, è importante e va nella direzione di fare interventi qualificanti che hanno la finalità di valorizzare il Comune di Aosta e di dargli il ruolo di capoluogo della Regione.

Presidente - La parola al Consigliere Agostino, per dichiarazione di voto.

Agostino (UV) - Grazie Presidente.

Intervengo velocemente solo per sottolineare innanzitutto alla collega Fontana che i milioni di euro non sono 15, ma sono 30: 15 in investimenti e il resto, quindi sono 30 alla fine. È vero che non sono i 70 di anni fa, ma i lavori sono stati fatti e non è come il pane, una volta che l'ho comprato e l'ho mangiato lo devo ricomprare, ma se compro qualcosa che si mantiene, non è che lo ricompro di nuovo...il ponte sul Buthier è stato fatto, non è che ne facciamo un altro.

Ho letto sul giornale ieri o avanti ieri che Aosta è prima in Italia come vivibilità, come qualità della vita, quindi ci sarà pure un motivo, un nesso, colleghi! Nessuno se lo chiede? In parte io dico che, se è così, è dovuto anche ai finanziamenti di "Aosta capoluogo" avuti dal 1993 in avanti, forse le ultime tranches ci sono state l'anno scorso o due anni fa...e adesso vi è nuovamente il rifinanziamento, ma ben venga, perché si tratta di rivedere...essi non hanno niente a che vedere con le grandi opere, sono in più: i finanziamenti previsti per le grandi opere rimangono quelli, quindi non hanno niente a che vedere con questi 15 più 15 milioni di euro, né con la Testafochi, né con l'ospedale, sono lavori di tutt'altro tipo! Quello che mi ha stupito è questo...sono stato contentissimo di vedere scritto che Aosta è prima in Italia, di solito siamo dietro Trento e Bolzano, stavolta siamo primi, quindi se ci lamentiamo anche di questo...per ogni cosa che facciamo sento delle lamentele, vogliamo il turismo, poi in un momento di sobrietà dobbiamo contenere: non più concerti e, se facciamo il contrario, abbiamo delle critiche: "eh, non fate niente per i giovani, Aosta muore, il turismo dov'è?". È più che attuale la canzone del cantante francese: "qualunque cosa fai, sempre pietre in faccia prenderai", collega Bertin, questo era dedicato un po' a lei. Grazie.

Presidente - La parola al Vicepresidente Chatrian, per dichiarazione di voto.

Chatrian (ALPE) - Grazie Presidente.

Vorrei motivare ulteriormente le considerazioni effettuate dal collega Bertin. Trenta milioni di euro non sono briciole, condivido; un punto di forza e un punto di debolezza dal punto di vista politico, perché oggi non votiamo questo provvedimento... In prima battuta condividiamo i 15.000.000 che danno linfa alla gestione, i motivi sono stati detti: Aosta è riconosciuta non solo capitale, ma è stata riconosciuta a livello urbanistico, per il numero di abitanti, come conurbazione da Sarre fino a Quart e tutto il concentramento di uffici pubblici e attività private fa sì che sia necessario per il Comune di avere linfa per dare seguito ai costi gestionali, ai costi amministrativi e di erogazione di servizi. Su questo, come gruppo ALPE, siamo d'accordo vista l'evoluzione in questi ultimi venti anni. Secondo paletto, dove invece non siamo d'accordo...perché, a fronte di 1.500.000 di euro annui per 10 anni per una serie di piccoli interventi - adesso non mischiamo le grandi opere, stiamo parlando di altre cose -, noi avremmo proposto una diversa architettura. Innanzitutto che si occupi il Consiglio regionale di questa seconda parte, quindi l'accordo di programma può essere fatto fra Consiglio e Amministrazione comunale di Aosta e, se c'era la necessità di fare un investimento di peso su una o due opere strategiche per il Comune di Aosta, forse si poteva fare ad hoc un investimento mirato per quell'opera. Questa è la motivazione principale soprattutto sulle spese di investimento, siamo d'accordo sulle spese gestionali dovute alle motivazioni che sono state dette, ma non siamo d'accordo con questi 1.500.000 di euro messi sul tavolo per conservazione e valorizzazione, miglioramento di qualità, adeguamento. Forse era meglio avere più coraggio e con gli stessi soldi la Regione finanziava direttamente una certa opera. Grazie.

Presidente - La parola al Presidente della Regione, Rollandin.

Rollandin (UV) - Grazie Presidente.

Riprendendo le considerazioni legate alla relazione del collega Rosset, nella quale, credo a nome di tutti, ha riassunto qual è l'importanza del disegno di legge - i colleghi di maggioranza che hanno preso la parola lo hanno risottolineato -, vorrei dire che non è facile oggi immaginare di mettere delle risorse senza avere la possibilità di fare un accordo prima sui programmi...e l'accordo di programma si fa fra amministrazioni e il Consiglio viene messo a conoscenza delle linee strategiche, ma l'aver individuato uno strumento che, da una parte - e mi riconosco nelle valutazioni che sono state fatte da tutti -, pone l'esigenza di evidenziare il ruolo che Aosta ha per una serie di servizi...e non aggiungo altro. Questo è importante ed è importante che venga fatto in questo momento, in cui soprattutto i servizi costano sempre di più e gran parte di essi sono per tutta la collettività, non solo per la Plaine.

Per quanto riguarda le opere, credo non sia da sottovalutare che in Aosta le opere essenziali si stanno realizzando con i due maxiprogetti dell'ospedale e dell'università, che hanno un finanziamento a sé stante, ma che sono opere che cambieranno il volto della città. L'investimento dell'università collocata nella Testafochi cambierà l'organizzazione della città; l'ospedale una volta rinnovato, oltre ad unificare i tre nosocomi ospedalieri, cambierà la modalità di approccio con quella zona; quindi quelle sono le strutture strategiche che sono già finanziate! Qui allora oggi andiamo a dire alla città che deve rivedere...sicuramente, ci sono ancora una serie di infrastrutture che sono anche collegate con l'accordo di programma per tutta l'ex area Cogne; non dimentichiamo che abbiamo già ristrutturato e visto tutto il problema delle scuole...sempre collegati con Aosta ci sono i progetti già approvati per l'Institut agricole. Non è quindi che c'è molto altro da prevedere: c'è piuttosto da ricostruire una fisionomia della città, che è oggetto dell'attivazione di un discorso aperto fra Comune e Regione per portare avanti i programmi. Il teleriscaldamento va avanti per conto suo, c'era una progettazione che va per fasi, quindi non è che non stia andando avanti. I grandi progetti ci sono e il discorso di immaginare oggi questa somma...non dimentichiamo che ci sono dei vincoli imposti dal patto di stabilità anche nell'indebitamento della Regione, come dei Comuni, quindi le grandi opere sono già tutte finanziate. L'aver riconosciuto questo ad Aosta - mi riconosco nelle parole di tutti i colleghi - è un segno importante, che va nella logica di dire che finalmente c'è l'accordo da parte di tutti i Comuni e non solo nostro; non vorrei che tale aspetto fosse sottovalutato, perché prima c'era un po' di competizione fra Aosta e gli altri Comuni, mentre oggi per fortuna non c'è. Anche il progetto di accorpamento dei servizi con la Plaine è con: Aosta e la Plaine! È un salto di qualità importante, è una modifica interessante di come viene concepito il nuovo lavoro di organizzazione dei servizi. Credo che questa sia la ragione per cui convintamente votiamo favorevolmente in merito al disegno di legge. Grazie.

Presidente - Procediamo all'esame del disegno di legge.

Pongo in votazione l'articolo 1:

Consiglieri presenti e votanti: 31

Favorevoli: 25

Contrari: 6

Il Consiglio approva.

Presidente - Articolo 2: stesso risultato. All'articolo 3 ci sono due emendamenti del gruppo ALPE.

La parola al Consigliere Bertin.

Bertin (ALPE) - Come ho detto in precedenza, il Consiglio regionale viene by-passato con questa legge. L'intenzione dell'emendamento è quella di coinvolgere almeno in parte il Consiglio sul piano e sui suoi risultati, di modo da mettere se non altro a conoscenza l'Assemblea e suscitare una discussione pubblica su quello che si fa con tali risorse finanziarie.

Presidente - La parola al Presidente della Regione, Rollandin.

Rollandin (UV) - Credo che la discussione abbia già evidenziato quali sono i criteri che sono stati esplicitati nel rapporto fra le amministrazioni, quindi siamo contrari a questo emendamento.

Presidente - Pongo in votazione l'emendamento n. 1 del gruppo ALPE, che recita:

Emendamento

L' articolo 3 è sostituito dal seguente:

"Articolo 3

(Realizzazione delle opere)

1. Le opere di cui all'articolo 1 sono definite nell'ambito di un piano di interventi, contenente la sintetica descrizione delle caratteristiche tecnico-funzionali delle opere e l'indicazione delle relative priorità. Il piano è approvato con deliberazione del Consiglio regionale.

2. Il Consiglio regionale, con propria deliberazione, stabilisce inoltre i criteri e le modalità per la realizzazione delle opere e per il trasferimento dei finanziamenti a tal fine necessari.

3. Le opere sono realizzate dal Comune di Aosta.

4. Qualora la realizzazione delle opere richieda l'azione integrata e coordinata di diverse amministrazioni, enti o altri soggetti pubblici, il Presidente della Regione promuove la formazione di accordi di programma, ai sensi dell'articolo 26 della legge regionale 6 aprile 1998, n. 11 (Normativa urbanistica e di pianificazione territoriale della Valle d'Aosta).".

Consiglieri presenti e votanti: 32

Favorevoli: 6

Contrari: 26

Il Consiglio non approva.

Presidente - Il secondo emendamento dell'ALPE viene accettato; ne do lettura:

Emendamento

Dopo il comma 4 dell'articolo 3, è aggiunto il seguente:

"4bis. Il Presidente della Regione riferisce annualmente alla Commissione consiliare competente in merito allo stato di attuazione del piano di interventi di cui al comma 1.".

Pongo in votazione l'articolo 3 nel testo come modificato dall'emendamento n. 2 del gruppo ALPE:

Articolo 3

(Realizzazione delle opere)

1. Le opere di cui all'articolo 1 sono definite nell'ambito di un piano di interventi, contenente la sintetica descrizione delle caratteristiche tecnico-funzionali delle opere e l'indicazione delle relative priorità. Il piano è approvato con deliberazione della Giunta regionale, d'intesa con il Comune di Aosta.

2. La Giunta regionale, con propria deliberazione, stabilisce inoltre i criteri e le modalità per la realizzazione delle opere e per il trasferimento dei finanziamenti a tal fine necessari.

3. Le opere sono realizzate dal Comune di Aosta.

4. Qualora la realizzazione delle opere richieda l'azione integrata e coordinata di diverse amministrazioni, enti o altri soggetti pubblici, il Presidente della Regione promuove la formazione di accordi di programma, ai sensi dell'articolo 26 della legge regionale 6 aprile 1998, n. 11 (Normativa urbanistica e di pianificazione territoriale della Valle d'Aosta).

5. Il Presidente della Regione riferisce annualmente alla Commissione consiliare competente in merito allo stato di attuazione del piano di interventi di cui al comma 1.

Consiglieri presenti: 32

Votanti e favorevoli: 26

Astenuti: 6 (Bertin, Chatrian, Donzel, Carmela Fontana, Patrizia Morelli, Rigo)

Il Consiglio approva.

Presidente - Pongo in votazione l'articolo 4:

Consiglieri presenti e votanti: 31

Favorevoli: 25

Contrari: 6

Il Consiglio approva.

Presidente - All'articolo 5 c'è l'emendamento della II Commissione e quello dell'Assessore Lavoyer, che è sostitutivo dell'emendamento della Commissione. Do lettura dell'emendamento della II Commissione per il verbale:

Emendamento

L'articolo 5 è sostituito dal seguente:

"Articolo 5

(Disposizioni finanziarie)

1. Per il finanziamento del piano di interventi di cui all'articolo 3, è autorizzata una spesa complessiva nel decennio 2012/2021 di euro 15.000.000, di cui annui euro 1.500.000 per gli anni 2012 e 2013.

2. L'onere di cui al comma 1 trova copertura nello stato di previsione della spesa del bilancio di previsione della Regione per il triennio 2011/2013 nell'unità previsionale di base 1.4.2.20 (Trasferimenti per spese di investimento con vincolo di destinazione agli Enti Locali).

3. L'onere derivante dall'applicazione dell'articolo 2, comma 2, è determinato in annui euro 1.500.000 per il decennio 2012/2021.

4. L'onere di cui al comma 3 trova copertura nello stato di previsione della spesa del bilancio di previsione della Regione per il triennio 2011/2013 nell'unità previsionale di base 1.4.2.10 (Trasferimenti correnti con vincolo di destinazione agli Enti Locali).

5. Al finanziamento degli oneri di cui ai commi 1 e 3 si provvede mediante i trasferimenti finanziari con vincolo settoriale di destinazione nell'ambito degli interventi regionali in materia di finanza locale determinati a decorrere dall'anno 2012, ai sensi dell'articolo 25 della l.r. 48/1995.

6. Per l'applicazione della presente legge, la Giunta regionale è autorizzata ad apportare, con propria deliberazione, su proposta dell'assessore regionale competente in materia di bilancio, le occorrenti variazioni di bilancio.".

Pongo in votazione l'emendamento dell'Assessore Lavoyer, che recita:

Emendamento

L'articolo 5 è così sostituito:

"Articolo 5

(Disposizioni finanziarie)

1. Per il finanziamento del programma degli interventi di cui all'articolo 3, è autorizzata una spesa complessiva nel decennio 2012/2021 di euro 15.000.000, di cui annui euro 1.500.000 per gli anni 2012, 2013 e 2014.

2. L'onere derivante dall'applicazione dell'articolo 2, comma 2, è determinato in annui euro 1.500.000 per il decennio 2012/2021.

3. Gli oneri di cui ai commi 1 e 2 trovano copertura, ai sensi dell'articolo 21, comma 3, della legge regionale 4 agosto 2009, n. 30 (Nuove disposizioni in materia di bilancio e di contabilità generale della Regione autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste e principi in materia di controllo strategico e di controllo di gestione), sia nello stato di previsione della spesa del bilancio di previsione della Regione per il triennio 2011/2013 sia in quello per il triennio 2012/2014, nell'Area omogenea 1.4.2. (Trasferimenti con vincolo settoriale di destinazione).

4. Al finanziamento degli oneri di cui ai commi 1 e 2 si provvede:

a) con riferimento al bilancio di previsione della Regione per il triennio 2011/2013, mediante i trasferimenti finanziari con vincolo settoriale di destinazione nell'ambito degli interventi regionali in materia di finanza locale determinati, a decorrere dall'anno 2012, ai sensi dell'articolo 25 della l.r. 48/1995;

b) con riferimento al bilancio di previsione della Regione per il triennio 2012/2014:

1) per l'anno 2012 mediante l'utilizzo per pari importi degli stanziamenti iscritti nell'UPB 1.4.2.28 (Interventi d'investimento di finanza locale con vincolo di destinazione - fondi da ripartire) e nell'UPB 1.4.2.15 (Interventi correnti di finanza locale con vincolo di destinazione - fondi da ripartire) a valere sugli specifici accantonamenti previsti ai punti A.1 degli allegati 2/B e 2/C al bilancio stesso;

2) per gli anni 2013 e 2014 mediante i trasferimenti finanziari con vincolo settoriale di destinazione nell'ambito degli interventi regionali in materia di finanza locale determinati ai sensi dell'articolo 25 della l.r. 48/1995.

5. Per l'applicazione della presente legge, la Giunta regionale è autorizzata ad apportare, con propria deliberazione, su proposta dell'Assessore regionale competente in materia di bilancio, le occorrenti variazioni di bilancio.".

Emendamento sostitutivo dell'articolo 5 dell'Assessore Lavoyer: stesso risultato.

Presidente - Pongo in votazione la legge nel suo complesso:

Consiglieri presenti e votanti: 32

Favorevoli: 26

Contrari: 6

Il Consiglio approva.