Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2057 del 9 novembre 2011 - Resoconto

OGGETTO N. 2057/XIII - Interpellanza: "Modalità di affidamento dei futuri lavori dei cantieri idraulico-forestali ad aziende artigiane".

Interpellanza

Preso atto delle dichiarazioni rese in un Consiglio regionale dal Presidente della Regione in risposta all'interpellanza del Partito democratico N. 776/XIII - Esame delle problematiche evidenziate dai lavoratori dei cantieri forestali -, in cui si esplicitava l'intenzione di affidare la maggior parte dei lavori dei cantieri idraulico-forestali ad imprese artigiane;

Constatato che per la CNA il segretario regionale, Cesare Grappein, ha evidenziato che ''gli artigiani non pretendono contributi a pioggia, ma chiedono di poter lavorare per contribuire alla ripresa generale del paese. Siamo certi che, a fronte dei necessari investimenti, le nostre aziende sapranno dare occupazione agli operai ora in difficoltà'', e che il Presidente Maurizio Goi ha precisato che ''l'eventuale riqualificazione del personale potrà essere realizzata con l'impiego degli importanti fondi messi a disposizione dall'amministrazione regionale per la formazione specialistica e professionalizzante'' e confermato ''la disponibilità ad incontrarsi per la necessaria pianificazione degli interventi'';

Rilevato però che, dopo l'incontro di mercoledì 26 ottobre 2011 tra sindacati di categoria e Regione, non è chiaro il funzionamento della clausola di garanzia sociale che sarà inserita nella prossima finanziaria regionale e che obbligherà le ditte ad attingere alla graduatoria dei lavoratori selezionati dalla Società di Servizi;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interpella

il Governo regionale per sapere se intenda:

1) esplicitare la natura e il funzionamento della clausola di garanzia sociale;

2) spiegare perché solo le imprese artigiane sono considerate per l'affidamento dei lavori e non vengono contemplati, ad esempio, le cooperative sociali o l'eventuale avvio di alcune cooperative di settore;

3) chiarire come verrà utilizzato o dismesso il parco macchine, le attrezzature e i magazzini ora in dotazione all'Amministrazione regionale per la cantieristica idraulico-forestale, e come verrà riorganizzato il personale a tempo indeterminato (impiegati e operai) per organizzare e gestire le problematiche dei cantieri.

F.to: Donzel

Presidente - La parola al Consigliere Donzel.

Donzel (PD) - Egregio Presidente, cari colleghi, a seguito di un incontro avuto con i sindacati delle categorie che seguono il settore della forestazione e dell'edilizia, abbiamo potuto acquisire tutta una serie di informazioni rispetto all'evoluzione possibile e probabile di tutto lo scenario che riguarda il lavoro dei cantieri forestali. Ormai è di dominio pubblico, fra l'altro è stato anche oggetto di qualche accenno in commissione, che verrà esternalizzata la maggior parte dei lavori fatti dai cantieri forestali, salvo - però sono qui a chiedere, quindi poi mi chiarirà meglio il Presidente - per quanto riguarda i dipendenti a tempo indeterminato nel settore della forestazione.

Resta il fatto che una delle nostre maggiori preoccupazioni riguarda quei lavoratori che hanno operato quest'anno, 660 nel settore della forestazione e circa 70 nel settore che riguarda le opere di edilizia; non cito per ora il numero di quelli che hanno lavorato nei cantieri straordinari che sono aggiuntivi a questi lavoratori. Si tratta quindi di oltre 730 persone che hanno la necessità di avere chiarezza rispetto alla prospettiva futura, perché, al di là che quest'anno hanno lavorato delle giornate in meno, e già non sarà il dolce Natale che li attende con l'albero pieno di doni, sotto, ad aspettarli, ma almeno avere una certa serenità nei confronti della loro famiglia di sapere che l'anno prossimo li aspetta un lavoro...

Allora, quando noi diciamo "esplicitare la natura ed il funzionamento della clausola di garanzia sociale", vogliamo avere qualche informazione in più rispetto anche a quello che è emerso in commissione, che riguarda il numero di quelli che saranno coinvolti da questa procedura, se questa procedura, oltre a mantenere - come ho letto dai giornali - in vigore la graduatoria attuale, manterrà in vigore anche l'ordine della graduatoria, cioè se il lavoratore che è al numero uno in graduatoria verrà chiamato prima di quello che è al numero 730, e se i 730 lavoratori che hanno lavorato quest'anno saranno riconfermati, oppure le aziende liberamente potranno scegliere il numero 1.000 o il numero 1.100 della graduatoria, cioè se la clausola sociale prevede l'utilizzo rigido della graduatoria. Questo non è solo un mio dubbio, ma anche per avere incontrato le associazioni artigiane...ecco, loro hanno un'idea particolare della clausola sociale; da quanto ho capito, immaginano dei contratti magari anche in affidamento diretto, ma - salvo genericamente esplicitato "se ti servono dei lavoratori, prendili in quella graduatoria" - certamente molte di queste ditte hanno dei lavoratori in cassa integrazione e...cosa faranno? Lasceranno i loro lavoratori in cassa integrazione e prenderanno quelli della graduatoria? A queste domande chiediamo che sia risposto, altrimenti non è chiaro come in situazione di affidamento diretto verrà costituito un albo di queste imprese, che auspico siano anche cooperative sociali. Mi pare di aver capito che si vogliono coinvolgere anche singoli artigiani in questa esperienza. Dunque come riusciremo a fare in modo che siano soprattutto le imprese artigiane valdostane, nel rispetto dei regolamenti che ci sono in questi delicati settori, ad avere la priorità rispetto ad aziende del Canavese. Mi è giunta poco fa una notizia che rispetto all'appalto del Cityporto sono stati beffati i valdostani e l'appalto va ad una ditta fuori Valle; così sono le regole, ma chiedo se per la forestazione sono previste delle norme di tutela o se c'è un meccanismo che ci garantirà di non essere invasi da ditte bergamasche o piemontesi che verranno a lavorare in questo settore. Quando c'è la crisi, si cominciano a fare i chilometri per cercare il lavoro, quindi c'è una grossa preoccupazione da questo punto di vista.

E poi c'è una preoccupazione di carattere amministrativo; abbiamo investito, come Amministrazione, tantissimo denaro pubblico per attrezzare questi macchinari e per formare il personale e mi ha molto sorpreso un'affermazione del Presidente Maurizio Goi, che so essere persona di CNA molto qualificata e competente, che parla di "eventuale riqualificazione del personale", cioè qui si immagina di riqualificare ulteriormente un personale che, in alcuni casi, era stato definito ad alta professionalità nel settore, tant'è che veniva addirittura utilizzato quando c'era l'emergenza incendi boschivi, eccetera.

Tutte queste problematiche...siccome l'esperienza della "salvaprecari" ci ha insegnato che lì eravamo un po' pressati e non siamo riusciti a far quadrare bene il cerchio, vorrei che fossero chiare prima, in modo da sapere cosa succederà quando scoppia un incendio ed i lavoratori, che prima lavoravano nel settore idraulico-forestale, andavano a spegnere l'incendio e venivano retribuiti dall'Amministrazione regionale...se lavorano sotto una ditta cosa fanno? Abbandonano il cantiere? Cioè queste problematiche sono state affrontate, discusse? Cosa facciamo di tutto il parco macchine, di tutte le motoseghe, camion? Quest'anno l'Assessorato dell'agricoltura ha acquistato degli altri macchinari, un camion nuovo, automobili, eccetera...queste cose verranno svendute? E chiedo: chi paga questa roba qui, i cittadini, questa scelta di aumentare il parco macchine che adesso non viene più utilizzato? Perché i 100 operai dipendenti fissi che abbiamo non saranno più in grado di svolgere questo lavoro. Come verranno riutilizzati gli impiegati forestali, che erano una certa quantità perché dovevano gestire 600 operai e quindi quale sarà il loro lavoro...controllare i cantieri? Ma per questo servono dei tecnici e non degli impiegati!

C'è tutta una serie di questioni riorganizzative...penso agli impiegati a tempo determinato...questi verranno riassunti oppure no? Giustamente lei ha sempre ribadito che non è stato lei a prometter loro la stabilizzazione, quindi mi guardo bene da rivolgermi a lei, ma tutti questi impiegati a tempo determinato a cui un soggetto che non so definire ha promesso loro l'assunzione a tempo indeterminato, che fine fanno? Vanno a lavorare presso le ditte, a fare le buste paga delle ditte che lavorano? Chi si occupa di fare le buste paga di questi lavoratori? Saranno i commercialisti degli artigiani? Come dire, cambia completamente questo mondo e noi vorremmo avere le idee chiare, visto che questa questione avrà dei riflessi nel bilancio regionale.

Presidente - La parola al Presidente della Regione, Rollandin.

Rollandin (UV) - Grazie Presidente.

L'illustrazione dell'interpellanza ha posto una serie di altri quesiti che non sono previsti nell'interpellanza, ma cercheremo di dare le risposte, perché il problema è che se io pongo tre domande, e poi man mano parlo di come si spengono i fuochi, di come lavorano i commercialisti, di chi sarà la tenuta dei libri paga, possiamo anche parlare di cosa fanno a casa gli operai una volta terminato il lavoro, se le mogli saranno contente oppure no, se i figli continueranno ad andare a scuola come andavano prima...cioè: si può condire un'interpellanza e io lo capisco, ma credo che il tempo per dare le risposte è limitato e di solito è fatto con uno scambio di informazioni, questo è il senso dell'interpellanza. Non è che qui si sviluppa un dibattito su tutto lo scibile dell'operaio forestale come categoria in sé!

Noi abbiamo cercato di tenere conto dell'esperienza fatta dalla Società di Servizi, che malgrado tutto ha funzionato, anzi, adesso si ha la tentazione di dire: ma perché non si mantiene com'era allora con la Società di Servizi? Allora, innanzitutto la Società di Servizi continua a funzionare com'era previsto; credo che le preoccupazioni del collega Donzel siano legittime, perché si va verso una proposta che è in linea con il ruolo specifico della Regione, perché l'ente pubblico di fatto deve programmare, proporre, predisporre dei piani e poi controllare che la realizzazione avvenga attraverso le imprese, le aziende, gli artigiani, come succede per tutti i lavori pubblici. Nei lavori pubblici cosa succede? La Regione ed i Comuni programmano, vengono definiti i lavori, vengono appaltati e poi si controlla che i lavori siano eseguiti, quindi non è che abbiamo inventato qualcosa di nuovo! La preoccupazione che emerge è: siccome l'anno scorso c'era un certo numero di operai che lavoravano, cosa succederà di questi? Il che è legittimo chiederselo, quindi cercherò di dare una risposta che sia collegata con questo tema.

"La natura e il funzionamento della clausola di garanzia sociale", così viene chiamata...e voglio spiegare di cosa parliamo: è la modalità con cui io prevedo che i lavoratori, che prima avevano lavorato sotto un certo regime, siano comunque interessati, nel momento in cui subentrerà una nuova azienda a qualsiasi titolo. E qui rassicuro il collega Donzel, che non ci saranno solo gli artigiani o le imprese edili, ma anche le cooperative sociali, addirittura gli imprenditori agricoli che possono svolgere questi lavori. Perché la garanzia sociale? Perché la cosa che poche volte viene sottolineata è che facendo la legge dei servizi abbiamo previsto che i lavoratori che lavoravano il primo anno - come succederà per gli operatori turistici, eccetera - sono a tempo determinato, perché finito il periodo di lavoro entrano in disoccupazione, però l'anno dopo hanno di nuovo il diritto di occupare quel posto. Quindi è una salvaguardia, che pochi hanno sottolineato, che ha durata triennale, e per la prima volta, questi lavoratori, che hanno lavorato l'anno prima per le mostre, eccetera, l'anno successivo avranno di nuovo la garanzia di avere il loro posto, il che non è poco...questo non lo si sottolinea mai abbastanza. Quest'anno per gli operai forestali che erano inseriti nelle squadre, si dà la possibilità agli artigiani, alle cooperative, o comunque a imprese, di partecipare, lo dico al collega Donzel che diceva che possono venire anche da fuori Valle, non è escluso, perché non possiamo limitare l'accesso a questi progetti solo a gente valdostana, ma...qual è la differenza? È che l'interesse per questi appalti molto piccoli, se non è per una ditta artigiana che è sul posto rispetto ad uno che deve venire da fuori, molto probabilmente sarà prevalente nelle ditte valdostane.

Come si svilupperà questa clausola di garanzia sociale? Si dice che le future ditte aggiudicatrici degli interventi di gestione dei cantieri nei settori della forestazione e dell'edilizia saranno tenute ad attingere, per l'esecuzione degli interventi, alla graduatoria dei lavoratori selezionati nella Società dei Servizi: questo lo diciamo nell'articolo 51 della legge finanziaria che andremo presto a discutere. La clausola sociale è prevista con riferimento ai contratti delle pubbliche amministrazioni dall'articolo 69 del decreto n. 163, che è in linea con le direttive CEE 17 e 18 del 2004, che consente alle stazioni appaltanti di esigere condizioni particolari attinenti anche ad esigenze sociali per l'esecuzione del contratto. Tra le condizioni che le stazioni appaltanti possono esigere vi è appunto l'obbligo di utilizzare il personale già impegnato dalla precedente impresa appaltatrice. La legittimità di tale clausola, volta a garantire la continuità del servizio occupazionale, è stata più volte riconosciuta anche in sede giurisprudenziale e, in ultimo, dalla stessa Corte costituzionale con la sentenza n. 68/2011. L'articolo 53 della legge finanziaria lo ripropone per quanto riguarda la gestione dei cantieri; a tal fine, in questo articolo, si prevede che la Regione debba indicare nei bandi di gara che nelle condizioni di contratto l'impresa, in caso di aggiudicazione, è tenuta a garantire la continuità di servizio e quindi ad applicare questo contratto di salvaguardia.

Secondo punto, "spiegare perché solo le imprese artigiane sono considerate per l'affidamento dei lavori...": questo non è detto da nessuna parte, quindi riconfermo la lettura che lei ha dato, siamo in linea con il criterio che tutti possono partecipare.

"Chiarire come verrà utilizzato o dismesso il parco macchine, le attrezzature e i magazzini ora in dotazione all'Amministrazione regionale per la cantieristica idraulico-forestale, e come verrà riorganizzato il personale a tempo indeterminato (impiegati e operai) per organizzare e gestire le problematiche dei cantieri": tenuto conto che già in questo periodo, siccome ci siamo dati una tempistica per formulare tutti i programmi...gli impiegati, anche quelli a tempo determinato, che sono tecnici, continueranno ad essere utilizzati per la programmazione e verranno riutilizzati anche per i controlli definitivi, mentre i capocantieri non c'entrano niente, perché i capisquadra hanno già uno della squadra che lo faceva. Per quanto riguarda l'utilizzo del parco macchine, delle attrezzature e dei magazzini in dotazione nel settore cantieristico, è previsto un riutilizzo parziale e molto ridotto dei medesimi, in quanto legato alle attività che rimangono in essere.

Qualcuno correttamente ha detto che ci sono, nell'ambito dei cantieri, operai che hanno alcune difficoltà, con problematiche legate ad un'idoneità parziale, quindi bisognerà prevedere un impiego diverso. Magari non verranno assunti dagli artigiani o dalle cooperative, e anche lì ci sono quattro categorie di interventi. Ad esempio, c'è l'intervento per le aree verdi, dove possono essere utilizzate anche persone che non sono idonee per costruire i paravalanghe, quindi c'è una graduazione degli interventi e dell'utilizzo, collegata al sistema già attualmente adottato per i cantieri, pertanto si terrà conto di queste particolarità nell'impiego degli operai.

Poi, su alcune risposte, quello che voglio dire...per lo spegnimento degli incendi, attenzione! Se è per emergenza, possono essere utilizzati e pagati come gli altri. Gli altri venivano pagati direttamente, questi vengono pagati alle imprese, per cui se io per un'emergenza utilizzo del personale, lo posso pagare perché è un intervento eccezionale. Mi scuso se su altre avrò occasione di intervenire, poi lo dibatteremo credo nell'ambito del bilancio, ma penso di avere risposto a tutti i quesiti che il collega ha proposto, almeno in questa fase. Grazie.

Presidente - La parola al Consigliere Donzel.

Donzel (PD) - Vorrei intanto far capire che non è mia intenzione mettere in difficoltà, aggiungere domande, eccetera, però lei capisce che ci date 15 giorni di tempo per presentare queste benedette interpellanze e in 15 giorni succede il mondo, cadono i governi, capita anche che succedano dei fatti! Dopodiché adesso siamo di fronte ad un Consiglio regionale che per un ritardo di 0,4 minuti blocca le interpellanze e le domande, se ci viene anche da fare una domandina in più, ma non per mettere in difficoltà!

Mi fa piacere sapere che ci sia questa apertura, al di là del fatto che come partito avremmo preferito che questa apertura al privato avesse una procedura più graduale, ma questo lo abbiamo detto in altre sedi e non è questa la sede per riprenderlo. Sicuramente ci fa piacere che c'è questo ampio ventaglio di soggetti che possono partecipare, soprattutto le cooperative sociali, perché sappiamo che l'utilizzo di alcuni lavoratori non è così scontato.

Il dubbio che ci rimane è il seguente: gli artigiani e gli imprenditori agricoli che lei ha citato sono, essi stessi, forza lavoro, quindi la matematica ci dice che sarà duro occupare questi 700 lavoratori. Le ricordo che ho avuto un'esperienza in un altro settore, dove soggetti privati potevano attingere a graduatorie, ecco attingevano con la libertà di scorrere la graduatoria come volevano. Questo significa che non può essere scelto il lavoratore numero uno e può essere scelto quello 1.002; è vero che sono già classificati, ma non è così scontato questo tipo di scelta, quindi purtroppo dovremo andare a vedere le carte quando le imprese assumeranno. Torno a dire: la clausola sociale, che per fortuna viene messa, non può garantire l'obbligo dell'assunzione di tot lavoratori e non può garantire la durata dell'impiego degli stessi, perché alcuni artigiani sono particolarmente bravi a realizzare certi lavori e li possono finire anche in un minor tempo e questo è un problema oggettivo che rimane. Per dire che non ci occupiamo di questo con lo spirito di voler fare confusione, ma con lo spirito di lavorare perché queste persone trovino garanzia e sicurezza.

L'accelerazione che viene data al processo di esternalizzazione ci vede leggermente preoccupati, perché lei dice: "la Regione lavora in questo modo"...però potrei obiettarle: ma la Regione domani mattina decide di appaltare ad una cooperativa la gestione dei musei ed a questo punto esternalizziamo tutto! Cioè ci saranno dei lavori...come ad esempio per fortuna 100 dipendenti rimangono dipendenti della Regione, io spero che aumentino, perché sul settore della forestazione ci sono dei lavori che hanno carattere pubblico, che non sono così finalizzabili ad un intervento remunerativo per le imprese! Abbiamo - ma sono i dati, siete voi che ce lo avete insegnato - un aumento delle foreste in Valle, un aumento inarrestabile perché non ci sono più contadini che lavorano questi terreni; pertanto non possiamo immaginare semplicemente una gestione privatistica, abbiamo bisogno di far capire alla gente che è un servizio pubblico, reso alla comunità! I territori che hanno affidato ad una gestione privatistica alcune attività - vedi il caso di Genova - si sono visti portare via mezzo territorio! Noi abbiamo tenuto bene in queste piogge, soprattutto in Bassa Valle era impressionante la quantità di acqua che veniva giù, sicuramente molti interventi fatti dai lavoratori forestali hanno contribuito alla preservazione del nostro territorio.

Non vorrei che di colpo scoprissimo il privato come la soluzione di tutti i mali e invece c'è da riflettere in questo settore...magari, siccome il pubblico non può fare tutto, riscoprendo anche forme di partecipazione volontaria all'interno dei Comuni. Ma vorrei far capire che non c'è solo una questione che uno viene a difendere lì un posto di lavoro di una persona, che è prioritario; è una questione molto più ampia e delicata. Grazie.