Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2049 del 9 novembre 2011 - Resoconto

OGGETTO N. 2049/XIII - Interpellanza: "Istituzione di una Commissione di inchiesta per l'esame del fenomeno dell'andamento dell'inflazione nella Regione".

Interpellanza

Evidenziato che, ad ogni rilevazione Istat sull'indice dei prezzi al consumo, la città di Aosta risulta con regolarità tra i capoluoghi con gli aumenti più consistenti e con la maggiore inflazione rispetto alla media italiana;

Sottolineato che tali continui aumenti, specie in una fase di crisi economica come l'attuale, si ripercuotono sulle tasche dei cittadini sotto forma di erosione del potere d'acquisto di stipendi e pensioni, in particolare per le fasce sociali più deboli;

Preso atto inoltre che alcune recenti decisioni del Governo nazionale, come l'aumento dell'IVA al 21%, hanno avuto l'effetto di far aumentare ulteriormente l'inflazione e anche i prezzi di alcuni beni di largo consumo con medie che vanno ben oltre il punto percentuale aumentato (da indagini di alcune associazioni di consumatori si parla infatti di aumenti di prezzo che vanno dal 7 al 13%);

Considerato infine, per il 2011, il continuo aumento del costo dei pedaggi autostradali, del carburante per autotrazione e del gasolio per il riscaldamento;

la sottoscritta Consigliera regionale

Interpella

la Giunta regionale per sapere se intenda istituire una Commissione di inchiesta che indaghi sul fenomeno della crescita dell'inflazione nella nostra regione e motivi le ragioni dell'aumento del costo della vita in Valle con percentuali ben superiori rispetto a quelle di altre città e province italiane, anche del Nord.

F.to: Carmela Fontana

Presidente - La parola alla Consigliera Carmela Fontana.

Fontana (PD) - Grazie Presidente.

Come se non bastasse la crisi economica in atto con il suo grave carico di incertezze sul fronte del lavoro e della tenuta del sistema sociale e produttivo nazionale, i cittadini italiani devono fare i conti con un deciso aumento dei prezzi, specie dei beni di prima necessità. In questo contesto già difficile dobbiamo sottolineare con stupore come ad ogni rivelazione ISTAT sull'indice dell'inflazione, la città di Aosta risulti con regolarità fra i capoluoghi con gli aumenti più consistenti rispetto alla media italiana. Tali continui aumenti, specie in una fase di crisi economica come l'attuale, si ripercuotono sulle tasche dei cittadini sotto forma di erosione del potere d'acquisto di stipendi e pensioni, in particolare per le fasce sociali più deboli. Ad aumentare la difficoltà concorrono anche alcune recenti decisioni del Governo nazionale, come l'aumento dell'IVA al 21 percento, che hanno avuto l'effetto di fare aumentare ulteriormente l'inflazione e anche i prezzi di alcuni beni di largo consumo con medie che vanno ben oltre il punto percentuale. Da indagini di alcune associazioni di consumatori si parla infatti di aumenti di prezzo per alcuni beni di largo consumo stimati dal 7 al 13 percento. In Valle la situazione è ulteriormente aggravata dal continuo aumento del costo dei pedaggi autostradali, del carburante per autotrazione e del gasolio per il riscaldamento.

Per questi motivi vogliamo sapere se la Giunta intenda istituire una commissione di inchiesta che indaghi sul fenomeno della crescita dell'inflazione nella nostra Regione ed i motivi e le ragioni dell'aumento del costo della vita in Valle con percentuali ben superiori rispetto a quelle di altre città e province italiane, anche del nord. Grazie.

Presidente - La parola al Presidente della Regione, Rollandin.

Rollandin (UV) - Grazie Presidente. Ringrazio la collega Fontana per aver voluto sottoporre all'attenzione generale questo tema, che in effetti ha un grande impatto. A livello regionale, come ricordato, ci sono situazioni che denotano un incremento maggiore che in altre Regioni, nel contempo ci sono alcune voci che invece prevedono minori differenze. Le voci dove i prezzi aumentano maggiormente sono: abitazione, acqua, combustibili, affitti, fornitura di servizi ed anche raccolta rifiuti, perché il discorso del territorio di montagna incide e su questi temi c'è un aumento maggiore che da altre parti. Anche l'area dei prezzi del settore ricreazione, spettacoli, cultura, che comprende gli apparecchi audiovisivi, fotografici ed informatici, i servizi ricreativi, i giornali, i libri e le vacanze, risulta superiore rispetto alla media italiana dell'1,4 percento. I settori che presentano un livello di prezzi superiori alla media sono l'abbigliamento e le calzature, il settore di alcuni servizi alla salute ed altri beni e servizi. Per contro, i servizi che crescono significativamente meno sono l'istruzione, tutti i servizi all'infanzia primaria e secondaria, universitaria, i mobili, articoli e servizi per la casa, ed anche altri settori come la comunicazione, trasporti, servizi ricettivi, ristorazione, bevande e prodotti alimentari in genere.

Ho voluto fare questa breve carrellata solo per evidenziare che le cause di questi fenomeni purtroppo sono dipendenti da decisioni prese a livello nazionale, perché l'aumento dell'IVA ha anche conseguenze nei settori direttamente interessati...ma sono legate anche a dei fatti regionali che portano a creare le premesse per questi aumenti.

Rispetto alla domanda che lei pone, di fare una commissione d'inchiesta sulla crescita dell'inflazione, il timore da quello che ci è stato riferito anche dagli organi statistici che seguono queste situazioni, è che difficilmente questa ci darebbe degli elementi per intervenire, perché in tutti i settori che ho richiamato, tranne quelli pubblici dove il costo o lo paga il cittadino oppure c'è già l'integrazione regionale, ecco, questi sono i discorsi che dipendono da noi: i servizi direttamente prestati dai Comuni e dalla Regione, dove siamo per la maggioranza nella media e per alcuni leggermente superiori (ma rapportati con il costo sono molto inferiori) cioè l'organizzazione dei piccoli numeri nei comuni delle vallate costa di più che radunarli in un quartiere di una città. Questa è un po' la ragione che ci fa dire che la costituzione di una commissione d'inchiesta - anche se approfondiremo ancora per non escludere nulla -, commissione che fra l'altro dovrebbe essere il Consiglio a costituire ufficialmente, ci lascia un po' perplessi su come e in che termini potrebbe essere utile a creare qualcosa di positivo, nel senso di ricadute sulla situazione generale. Questa è la nostra perplessità.

Approfondiremo ancora. Se emergesse che in alcuni settori conviene analizzare meglio il tema, per avere indicatori di riferimento all'Amministrazione per intervenire...ma teniamo conto che in tutti i settori dove i prezzi sono liberi, la Regione non può fare nulla, cioè l'intervento non può che essere nell'ambito pubblico dove possiamo decidere per esempio di dare un servizio ad un costo inferiore o superiore, però il costo o lo paga il cittadino o lo pagano le amministrazioni di riferimento. Quindi sono questioni che di fatto conosciamo già e voglio solo chiudere dicendo che adesso porteremo, probabilmente entro l'anno prossimo, un'analisi - che arriverà anche in Consiglio - sulla definizione dei centri di costo fatta per i Comuni e per la Regione, in modo da capire cosa può essere estrapolato per dare delle indicazioni utili per andare nella direzione che lei auspicava e che noi condividiamo: ridurre l'aumento dei prezzi in alcuni settori.

Vi terrò aggiornati sull'evoluzione, ma per il momento non riteniamo che sia necessaria o utile una commissione d'inchiesta; poi, se ulteriori approfondimenti la richiederanno, sarò il primo a comunicarlo alla collega. Grazie.

Presidente - La parola alla Consigliera Carmela Fontana.

Fontana (PD) - Ringrazio il Presidente per la risposta esaustiva, ma rimango amareggiata perché pensavo che si potesse fare qualcosa in più; è vero che in Valle d'Aosta tanti prezzi non si possono controllare, ma io sono preoccupata per questi poveri cittadini. Noi, a questi cittadini, stiamo dicendo: c'è un aumento dell'IVA ed è così, l'autostrada aumenta e non si può fare niente, i buoni benzina sono stati tolti, la benzina aumenta ed ogni giorno ci sono degli scioperi...una famiglia, quando si sveglia al mattino, non riesce a dire cosa fa, si va a fare la spesa, si trovano dei prezzi che un giorno sono bassi, il giorno dopo...non si riesce nemmeno a fare la spesa! Pensavo che un controllo...non so come, perché non è facile...

Non voglio accusare nessuno, ho fatto questa proposta perché, visto il problema, volevo vedere se si poteva fare qualcosa tutti insieme, perché non c'è controllo e ognuno fa quello che vuole con i prezzi che stanno andando un pochino alle stelle! Trovo che questo sia un problema enorme, perché anche noi abbiamo una responsabilità, o diamo risposte...sennò veramente qui arriva la rivoluzione delle famiglie, perché poi se la prendono con la politica. Se lei ha visto le interviste sul carburante, c'è gente che continua ad andare a piedi, non ce la fa a pagarsi nemmeno la benzina; gli stipendi sappiamo sono 1.000 euro, 1.100, pagato l'affitto...è vero che la Regione integra, ma sono anche soldi che la Regione tira fuori, non è che è una giustificazione! Se non ci fosse la Regione, non so su tanti servizi come farebbero! Mettiamoci magari tutti insieme, e vediamo se è possibile fare un controllo di più sui prezzi, se si può fare qualcosa. Grazie.