Oggetto del Consiglio n. 1934 del 27 luglio 2011 - Resoconto
OGGETTO N. 1934/XIII - Interpellanza: "Introduzione di sconti sul prezzo di carburanti per autotrazione a favore dei privati e delle onlus valdostane".
Interpellanza
Preso atto che la Corte Costituzionale ha recentemente approvato una norma della Regione Friuli Venezia Giulia che prevede un sistema di sconti sui carburanti per i privati e le associazioni non a scopo di lucro;
Tenuto conto che la perdita dei buoni carburanti è stato un pesante colpo per i bilanci di tante famiglie valdostane e, in qualche misura, anche una rinuncia ad un aspetto dell'autonomia della Valle d'Aosta relativo alla zona franca e alle misure ottenute nel 1949 in attesa dell'attuazione di tale regime;
Considerato che è possibile utilizzare le maggiori entrate fiscali dei carburanti non più scontate e il decimo suppletivo ottenuto dallo stato nel riparto fiscale per finanziare opportuni sconti sui carburanti nella nostra regione con un meccanismo simile a quello adottato in Friuli;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
la Giunta regionale per conoscere se intenda:
1) valutare per il 2012 l'introduzione di sconti sul prezzo dei carburanti per autotrazione a favore dei privati e delle onlus valdostane;
2) studiare la possibilità di estendere nel 2013 tali sconti anche alle imprese utilizzando il "de minimis" per evitare di incorrere in infrazione di aiuto di stato.
F.to: Carmela Fontana - Rigo - Donzel
Président - La parole à la Conseillère Carmela Fontana.
Fontana (PD) - Grazie Presidente. Recentemente la Regione Friuli Venezia Giulia ha approvato una legge che istituisce un sistema di sconti sui carburanti a favore dei privati e delle associazioni non a scopo di lucro. La Corte costituzionale ha respinto il ricorso statale nei confronti di tale legge, quindi è diventata operativa con grande beneficio per le famiglie friulane e giuliane. Con questa iniziativa il Partito Democratico intende evidenziare un buon provvedimento preso in una Regione sì lontana geograficamente, ma tanto vicina politicamente in quanto è a statuto speciale e di dimensioni contenute. Perché non prendere esempio? Tecnicamente non ci sarebbero ostacoli sia perché il Friuli ha aperto la strada, sia perché l'abolizione dei buoni benzina ha portato alle casse regionali una quarantina di milioni di euro, che potrebbero in parte essere utilizzati per gli sconti che stiamo proponendo. A questa disponibilità si aggiunge il decimo del riparto fiscale in sovrappiù, ottenuto recentemente dal Governo centrale, quindi le risorse ci sarebbero, occorre capire se c'è la volontà. La riflessione è complessa, perché interessa molti aspetti, il merito di essere svolta nei tempi e nei modi più opportuni...Ci permettiamo di ricordare che i buoni benzina erano vissuti dalla nostra popolazione valdostana - sia di nascita che di adozione - come l'unico vero segno tangibile dell'autonomia; persi i buoni, anche l'autonomia vacilla nella percezione popolare. Per questo motivo reintrodurre degli sconti sui carburanti potrebbe contribuire ad una maggiore percezione dell'importanza dell'autonomia e il fatto che sia stata una Regione a statuto speciale ad aprire la strada contribuisce a tale risultato. Tocca alla maggioranza confrontarsi con questo tema, tenendo conto che in un secondo momento degli sconti potrebbero essere estesi anche alle imprese con le giuste modalità del de minimis per non incorrere in sanzioni europee. Aspettiamo con fiducia la vostra risposta, perché sappiamo che queste valutazioni sono presenti anche nella maggioranza. Grazie.
Président - La parole à l'Assesseur aux activités productives, Pastoret.
Pastoret (UV) - La collega Fontana ha già fatto delle premesse, quindi non ritorno sul ricorso alla Consulta da parte dello Stato e il fatto che la Consulta poi abbia dato ragione alla Regione Friuli. La questione è molto più lunga e complessa, vengo però al dunque. Sulla base di quanto è stato riassunto sia nelle premesse, sia da quanto è stato esposto dalla collega, si chiede alla Giunta di valutare la possibilità di introdurre sconti sul prezzo dei carburanti per autotrazione ai privati, analogamente a quanto si è verificato nella regione Friuli Venezia Giulia. Per poter dare una risposta, però bisogna poter partire dai dati effettivi per poter definire e soprattutto sapere quali possono essere i reali benefici per i cittadini dall'adozione di tale sistema. La riduzione in Friuli si sostanzia in 8 centesimi al litro per le persone fisiche e in 6 centesimi al litro per le onlus, con un possibile ulteriore aumento rispettivamente di 5 e 3 centesimi al litro qualora i beneficiari siano residenti in comuni montani o parzialmente montani, individuati come svantaggiati o parzialmente svantaggiati. Sostanzialmente si tratta dello sconto o, per meglio dire, del minor prezzo che alcune compagnie sono già in grado di far pagare attualmente agli utenti. Ricordo a puro titolo di esempio il caso che vede in questi giorni - abbiamo appena ricevuta la documentazione - l'ENI proporre al Presidente Napolitano un ricorso nei confronti del gruppo CONAD, la questione del contendere riguarda l'apertura di un punto di distribuzione in quel di Cesena. La ragione ultima del ricorso, "spogliata" da tutte le questioni, è la differenza tariffaria che CONAD pratica e che porta ad una riduzione del costo della benzina di meno 8,7 centesimi /litro, di 7,9 centesimi/litro per il gasolio e di circa 7 centesimi/litro per il gpl; questo in un regime di libera concorrenza. Come si vede, sono cifre analoghe a quelle, per così dire, conquistate dal Friuli, che ha portato a casa una grande vittoria di bandiera, ma i cui effetti pratici sono quelli che ho descritto. Sottolineo il fatto che in Friuli non vi è un tetto al costo al litro del carburante, che peraltro non potrebbe essere introdotto, per cui tale Regione potrebbe trovarsi nell'ipotetico caso in cui vi sia un rimborso su un prezzo complessivo del carburante...carburante che potrebbe essere messo in vendita a cifre più elevate di quelle praticate alla pompa del vicino Veneto, perché sappiamo tutti che, quando intervengono i contributi pubblici, l'appetito vien mangiando, la tendenza potrebbe essere quella dell'aumento, oppure al confine delle due regioni potremmo avere migrazioni per accedere al pieno a tariffe scontate.
Al di là di queste considerazioni, però è interessante analizzare, conti alla mano, quali potrebbero essere gli effettivi vantaggi per i cittadini se applicassimo misure analoghe a quelle del Friuli. Ipotizzando che un automobilista percorra mediamente 10.000 chilometri all'anno e che un'auto di media cilindrata nel percorso urbano consumi mediamente 8 litri/chilometro, si può calcolare che il consumo sarà di circa 800 litri annui di carburante. Lo sconto per le persone fisiche, sulla base del riferimento del Friuli, sarebbe di 8 centesimi per 800 litri, quindi di 64 euro annui. Con la maggiorazione per le sole aree svantaggiate si arriverebbe a 13 centesimi, quindi con uno sconto sugli 800 litri consumati ipotetici a 104 euro. Inferiori evidentemente i conti per le onlus, per le quali i totali risponderebbero a 48 euro su un'applicazione di 6 centesimi e 72 euro annui sull'eventuale maggiorazione per le zone svantaggiate. Questi sono i vantaggi conquistati dai cittadini della Regione Friuli Venezia Giulia.
La scelta che la Regione Valle d'Aosta ha fatto, rispetto all'introduzione di un nuovo regime, a seguito dell'obbligo da parte dell'Unione europea e dello Stato, di eliminare i buoni carburante, è stata diversa. Sono state fatte delle valutazioni, che desidero riassumere e credo che si tratti di vantaggi di non poco conto se si considera solo per quanto riguarda l'introduzione del bon chauffage per le famiglie una corresponsione media di 400 euro per famiglia. Ho poi già avuto modo di rispondere 15 giorni fa al collega Donzel che, rispetto a tale misura, c'è la disponibilità a rivedere alcune eventuali sperequazioni a partire dall'anno prossimo. Sottolineo come questa misura - il bon chauffage -, al di là dei suoi contenuti, sia considerata una misura più equa e coerente come scelta di intervento a sostegno delle spese per il riscaldamento domestico, in sostituzione dei buoni benzina, da pressoché tutte le organizzazioni e le associazioni consultate e in rappresentanza di larghissimi settori della nostra comunità.
È bene anche ricordare che la cosiddetta "legge sulla rottamazione" degli autoveicoli ha visto un investimento di circa 13.000.000 di euro da parte della Regione e ha consentito a più di 10.000 valdostani di cambiare la propria vecchia auto, incentivando l'utilizzo di auto a minor consumo e minor impatto ambientale, misura certamente più virtuosa e logica rispetto all'incentivazione dei consumi attraverso uno sconto sul carburante consumato. Una misura che, oltre a contribuire al miglioramento obbligatorio della qualità dell'aria, ha consentito a chi l'ha sfruttata una sostanziale - lì sì - diminuzione dei costi di esercizio dei propri veicoli, quindi un risparmio. Voglio ancora ricordare che, oltre ai provvedimenti citati, esiste anche la legge che prevede lo sconto del 30 percento sulle bollette elettriche e cito solo en passant anche i recenti interventi per lo sconto sul pedaggio autostradale per i pendolari. Ho citato questi casi, perché spesso abbiamo la tendenza a ridurre al solo bon chauffage gli interventi messi in campo durante e dopo i buoni benzina; in realtà, si tratta di un insieme di misure che sono tutte rivolte al settore energetico e non cito quelli del risparmio energetico in edilizia, l'utilizzo delle fonti rinnovabili che sosteniamo anche con grandi investimenti e le contribuzioni sociali che diamo ad ulteriori utenti per il concorso alle spese di riscaldamento, che riguarda altre 4.000 famiglie.
Sono quindi misure che hanno tutte una loro identità comune di ampia portata e che nel loro insieme pesano assai più dello sconto che mi permetto di definire flebile, al quale ha potuto far ricorso la Regione Friuli. Misure che rientrano in una logica di insieme coerente con gli indirizzi che la Regione si è data in questi anni e che cercano di andare in una direzione opposta a quella di incentivare i consumi di carburante, privilegiando invece la consapevolezza di una maggiore sostenibilità anche attraverso consumi meno inquinanti. Si tratta di scelte che non a caso in questi anni hanno avuto anche un sostegno politico assai ampio, quando addirittura non unanime. In conclusione riteniamo che, se c'è una strada da perseguire, piuttosto che andare verso uno sconto improprio sul carburante, che porta a conseguenze quali quelle che ho appena citato prima, sia forse più importante impegnarsi ulteriormente con altre misure nel campo dell'energia per quanto riguarda il risparmio e la convenienza economica per le famiglie.
Président - La parole à la Conseillère Carmela Fontana.
Fontana (PD) - Grazie Presidente. Ho ascoltato con molta attenzione l'Assessore Pastoret, che, in riferimento ai soldi dei buoni benzina, ha parlato di tutti i servizi effettuati per i cittadini; tanti li abbiamo votati anche noi perché da noi ritenuti utili. Io però mi metto nei panni dei cittadini, perché, quando c'erano i buoni benzina, non erano legati al reddito; se in una famiglia c'erano 4 macchine, tutti e quattro i proprietari avevano i buoni benzina e il reddito era molto più alto. Abbiamo detto: "diamo i buoni riscaldamento", il primo anno sono stati erogati a tutti, diciamo che la gente non era contenta, però poi si è fatta la scelta di dare ad una fascia di reddito - che può essere anche giusto, non lo contesto -, ma in tale modo una parte rimane penalizzata.
Mi chiedo: è da un certo periodo di tempo che i buoni benzina sono stati tolti, i pedaggi sono aumentati, il Servizio trasporti...diciamo che dobbiamo fare questa benedetta legge, mi riferisco all'Assessore Marguerettaz...speriamo visto che dice tanto che questo sarà un servizio di cui i cittadini usufruiranno...io non vedo l'ora che mi faccia vedere questa benedetta legge, comunque alla fine ci rimette sempre il cittadino.
Mi sembrava un'iniziativa abbastanza buona, anche se mi rendo conto che gli sconti sono molto piccoli ma, visto che siamo una Regione autonoma, non dobbiamo copiare il Trentino, possiamo fare quello che vogliamo, nel senso che siamo autonomi. Mi auguro che nel prossimo futuro, quando ci vedremo a settembre per la questione del bon chauffage, riusciremo a dare un qualcosa in più ai cittadini, di modo che si possa recuperare un poco quanto si è perso con i buoni carburante. Ci vediamo a settembre, Assessore. Grazie.