Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1900 del 13 luglio 2011 - Resoconto

OGGETTO N. 1900/XIII - Interpellanza: "Accertamento dei requisiti richiesti per il rilascio delle residenze nei vari comuni della regione".

Interpellanza

Preso atto dei dati relativi all'affluenza alle urne in occasione delle consultazioni referendarie del 12-13 giugno u.s.;

Atteso che in diversi comuni a forte vocazione turistica si è registrata un'affluenza significativamente inferiore rispetto alla media regionale;

Accertato che tale fenomeno si è verificato anche in altre consultazioni elettorali;

Ritenendo opportuno approfondire le ragioni di quanto evidenziato in premessa, nell'auspicio di poter escludere ogni legame del citato fenomeno con l'eventuale assenza dei requisiti di residenza di cittadini che pur in disponibilità di un'abitazione, hanno la dimora abituale altrove;

Considerato che nella nostra Regione al di là dei benefici fiscali di cui gode la prima casa, i residenti beneficiano inoltre del "Bon Chauffage" elemento che costituisce indubbiamente un incentivo a richiedere la residenza nella nostra Regione pur avendo la dimora abituale fuori Valle;

Atteso che la normativa vigente in materia stabilisce che la residenza è il luogo in cui una persona ha la dimora abituale;

Preoccupati che un insufficiente accertamento dei requisiti per il rilascio della residenza possa favorire il propagarsi del fenomeno sopraccitato;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

il Presidente della Regione per conoscere:

1) quali sono gli intendimenti in merito;

2) se ritiene opportuno invitare i sindaci ad un più puntuale rigore nell'accertamento dei requisiti per il rilascio delle residenze, nonché ad una verifica di coloro che potrebbero non essere in possesso dei titoli richiesti dalla normativa vigente.

F.to: Giuseppe Cerise - Bertin

Président - La parole au Conseiller Giuseppe Cerise.

Cerise G. (ALPE) - Merci M. le Président. Questa interpellanza prende spunto dalla constatazione dei dati relativi all'affluenza alle urne in occasione delle consultazioni referendarie del mese di giugno. Crediamo non sia sfuggito a nessuno il fatto che in diversi comuni a forte vocazione turistica l'affluenza alle urne è stata significativamente inferiore alla media regionale, è un interrogativo che ci siamo posti anche noi. Sicuramente vi possono essere più fattori che hanno concorso a questo dato, considerato lo scostamento piuttosto significativo come dicevo, e che direi sostanzialmente in linea con altre precedenti consultazioni. A primo acchito una delle possibili chiavi di lettura di tale fenomeno potrebbe essere legato ad un'eventuale assenza dei requisiti di residenza previsti, residenza ottenuta in forza di disponibilità di un'abitazione in Valle, ma con la dimora abituale altrove; persone che poi non ritengono l'esercizio del voto motivazione sufficiente per compiere un viaggio magari di qualche centinaio di chilometri, se questo non è già programmato per altre esigenze personali più accattivanti.

Sappiamo che la residenza in Valle è da sempre ambita dai possessori di seconde case, prima per i buoni benzina ora per il bon chauffage, non trascurando peraltro l'agevolazione di cui beneficia la prima casa. Credo non sia un segreto per nessuno che i componenti di nuclei familiari di fatto abbiano la residenza in punti diversi: gli uni nel luogo della dimora abituale e gli altri nella casa delle vacanze. Ritengo però che nell'ordinamento italiano il concetto di residenza sia alquanto chiaro, si dice precisamente che è il luogo di dimora abituale, chiarendo che il termine "dimora abituale" è quel luogo dove uno abitualmente vive e non ha niente a che vedere con il domicilio definito come sede di affare e di interessi e men che meno ha a che fare con la seconda casa. Personalmente dubito che gli uffici anagrafici di tutti i Comuni applichino lo stesso rigore nell'accertamento dei requisiti previsti per il rilancio delle residenze, per esperienza diretta ho potuto accertare quanto fosse forte il desiderio dei possessori di seconde case di ottenere la residenza in Valle evidentemente per i benefici che citavo prima, certamente prevalenti rispetto all'aspetto sentimentale. Se questo vale per una realtà come Fénis, figuriamoci quale proporzione può assumere il fenomeno nei maggiori centri turistici con elevato numero di seconde case!

Abbiamo recentemente presentato come gruppo alcune interpellanze: una relativa ai dati emersi da uno studio commissionato da un'associazione di contribuenti, secondo il quale il 44 percento dei contratti di locazione di ville e abitazioni di lusso a Courmayeur sarebbero intestati a nullatenenti; un'altra relativa ai dati di uno studio che colloca la nostra Regione nella fascia a rischio di evasione fiscale a livello delle Regioni del Sud e ancora sulla possibile infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto socio-economico valdostano. Non in senso assoluto per fortuna, ma neppure escluderei a priori che in alcuni casi vi possano essere delle correlazioni fra questi fenomeni. Crediamo dunque che, senza drammatizzare, sia opportuno prestare la massima attenzione a quelle situazioni che possono destare sospetti.

Per quanto riguarda l'aspetto della residenza, la competenza diretta spetta ai Comuni, che dovrebbero non sono rilasciarla a seguito dell'accertamento del possesso dei titoli previsti, ma anche successivamente verificare la permanenza degli stessi.

Riguardo possibili correlazioni con gli altri fenomeni, data la situazione più complessa che coinvolge diversi attori, credo che il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, che il Presidente nelle sue funzioni prefettizie coordina, senza dubbio coinvolga tutte le forze di polizia e i rappresentanti dei Comuni e che pertanto rappresenti un valido riferimento per la salvaguardia rispetto a questi fenomeni. L'importante è non sottovalutare alcun elemento che possa creare un sospetto, che celi qualcosa di poco trasparente e sicuramente, senza drammatizzare, tenerli sotto controllo.

Si dà atto che, dalle ore 11,22, presiede il Vicepresidente André Lanièce.

Presidente - La parola al Presidente della Regione, Rollandin.

Rollandin (UV) - Grazie Presidente. Les arguments présentés par le collègue Cerise sont de grande envergure, en effet le thème de la résidence a toute une série de retombées sur notre communauté, donc ils méritent une grande attention. Je partage l'importance de la question et l'attention qui doit être consacrée à la délivrance des certificats de résidence et plus en général à la situation des résidences. Comme vient de dire le collègue, la compétence en matière est prioritairement communale et je confirme que les bureaux, tant communaux que régionaux, sont particulièrement attentifs sur ce point et veillent au respect des dispositions en vigueur. D'ailleurs la question est complexe, ce qui influe sur la possibilité de parvenir à des résultats parfaitement exacts, dans le sens que les registres de l'état civil sont le fruit de deux composantes: il y a d'une part les bureaux communaux qui sont tenus de les mettre à jour, de l'autre les simples citoyens qui doivent obligatoirement faire certaines déclarations. Lesdits registres ne peuvent donc être à jour que si les uns et les autres respectent leurs obligations et très souvent n'est pas ainsi; les citoyens qui vivent habituellement d'autre part très souvent ne le signalent pas, par conséquent il y a une difficulté dans ce sens.

"Quali sono gli intendimenti...": notre intention est bien celle de poursuivre avec la due intensité les actions menées par les Communes et les inspecteurs de l'état civil du Bureau électoral, du contrôle de la population et de la citoyenneté de la Région. En dehors de la diffusion des circulaires et des communications en matière, destinées aux syndics, les inspecteurs visitent les différentes Communes une fois par an en règle générale, pendant leurs inspections ils contrôlent les registres de l'état civil et, lorsqu'ils constatent des irrégularités, ils invitent les syndics à remédier à la situation. Il est toutefois bien évident qu'il n'est pas facile d'identifier et de résoudre toutes les irrégularités et les anomalies. A ce sujet il suffit de savoir qu'il ne peut y avoir radiation des registres de l'état civil d'une Commune que s'il y a simultanément inscription de l'intéressé aux registres d'une autre Commune - là c'est aussi un problème, très souvent on voudrait l'expulser et il n'y a pas l'homologue de l'autre côté qui va vérifier la résidence -, ou encore que s'il est avéré à l'issue de contrôles précis et répétés que l'intéressé n'est pas repérable sur le territoire de l'autre Commune. Il devient souvent laborieux d'établir avec certitude si une personne donnée réside habituellement ou non dans une autre commune et puis, en cas de contrôle croisé, les Communes et les Préfectures situées en dehors de la Vallée d'Aoste ne répondent pas toujours aussi rapidement qu'elles devraient et il faut souvent les solliciter pour avoir des réponses.

Dernière question: "se ritiene opportuno invitare i sindaci...", je crois que sans doute il est important de faire réfléchir les syndics sur ce thème pour les raisons que vient de dire le collègue Cerise. J'estime de "faire un passage" avec CELVA pour faire comprendre que le thème est délicat, ce n'est pas la lettre qui va être résolutive, mais c'est l'intérêt de tous les syndics et des Communes de faire un peu d'attention pour ce qui est de l'enregistrement des personnes et surtout du maintien de la résidence, car très souvent dans la première période tout est normal, après quelque temps les contrôles de la part des administrations intéressées sont très réduits et par conséquent il y a des problèmes. De ma part je ferai ce "passage" avec le CELVA et, d'autre part, je dois dire que les irrégularités reconnues dans une année sont 161, elles sont très réduites par rapport à l'ensemble, mais ce n'est pas là le problème. Il est important de prévenir ce système et d'aboutir à un résultat et de faire de façon que le système soit pris en charge de la part des Communes intéressées. De notre part je dois avouer que, comme contrôle, l'attitude est la moindre par rapport au sens vrai de cette attention, qui se passe vraiment toute dans la Commune intéressée.

Presidente - La parola al Consigliere Giuseppe Cerise.

Cerise G. (ALPE) - Merci M. le Président pour votre réponse.

Je vous remercie aussi pour la sensibilité que vous avez démontrée à ce sujet. Je partage le fait que vous pensez de solliciter le CELVA à une rigueur majeure dans les contrôles. Au-delà de la complexité - c'est vrai le transfert de la résidence entre une Commune et l'autre surtout en dehors de la Vallée pose une série de problèmes -, je crois que dans la bonne partie de nos Communes et dans nos petites réalités ce qu'on appelle la connaissance directe peut avoir des effets qui sont garants pour une bonne partie. Après vous dites que sont très peu les cas qu'on a vérifiés: 160, mais malheureusement peut-être que le nombre de ceux qui n'ont pas été vérifiés est beaucoup plus lourd et je crois qu'il faut vigiler dans cette direction aussi pour cette corrélation qu'il peut y avoir avec d'autres aspects afférant à la sûreté et à l'ordre public. Merci M. le Président.