Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1890 del 13 luglio 2011 - Resoconto

OGGETTO N. 1890/XIII - Interrogazione: "Reintroduzione dei ticket sulla diagnostica e sui farmaci".

Interrogazione

Appreso che la manovra del Ministro Tremonti 2012-2014 prevede la reintroduzione del ticket di 10 euro sulle visite ambulatoriali specialistiche a partire dal gennaio 2012 e del ticket sui farmaci a partire dal 2014;

Ritenute inique misure di tal genere che rischiano di disincentivare l'utilizzo di presidi specialistici pubblici e di ricadere pesantemente sulle fasce sociali più deboli;

Sottolineata la grande perplessità e la preoccupazione della popolazione derivante dall'eventuale applicazione di tali "ticket sulla salute" in un momento in cui le famiglie sono già costrette ad enormi sacrifici economici;

i sottoscritti Consiglieri regionali;

Interrogano

l'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali per sapere se potranno essere reintrodotti anche nella nostra regione i ticket sulla diagnostica e sui farmaci.

F.to: Carmela Fontana - Donzel

Président - La parole à l'Assesseur à la santé, au bien-être et aux politiques sociales, Albert Lanièce.

Lanièce A. - Grazie Presidente. Nelle passate settimane, sono state molteplici le voci circolanti in merito alla manovra finanziaria, ed in particolare sull'introduzione, a partire dal 2012, di ticket sulla specialistica ambulatoriale che hanno scatenato un po' di allarmismo, soprattutto fra gli strati più fragili della popolazione.

In data 6 luglio è stato pubblicato il decreto legge n. 98, recante "Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria" che all'articolo 17 prevede che, a decorrere dal 2014, siano introdotte misure di compartecipazione sull'assistenza farmaceutica e sulle altre prestazioni erogate dal servizio sanitario nazionale. Sappiamo che in questa fase è prematuro fornire una risposta, perché bisogna attendere la conversione del decreto in legge, infatti, come l'esperienza insegna, in tale fase possono esserci ancora delle modifiche al provvedimento. Un aspetto che si può evidenziare fin d'ora è che questa Amministrazione ha sempre dimostrato attenzione alle fasce più deboli della popolazione, evitando, fin dove era possibile, di gravare sui bilanci familiari. Le misure fin qui introdotte negli anni passati in campo sanitario sono state tese a contenere la spesa inappropriata, o a penalizzare l'abuso delle prestazioni. Il citato decreto legge, se non sarà modificato in fase di conversione, prevede che già le Regioni possano adottare delle misure ridotte di compartecipazione fra quelle che saranno individuate, con regolamento da emanare da parte del Ministero della salute (di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze), in presenza di misure alternative che assicurino l'equilibrio economico-finanziario. L'intenzione dell'Assessorato è di verificare, in fase di conversione in legge del decreto, se sarà necessario o meno introdurre misure finalizzate al contenimento della spesa sanitaria, salvaguardando in ogni caso le categorie di assistiti appartenenti alle fasce più deboli.

Si dà atto che, dalle ore 9,24, assume la presidenza il Vicepresidente André Lanièce.

Presidente - La parola alla Consigliera Carmela Fontana.

Fontana (PD) - Ringrazio l'Assessore per la risposta che mi ha dato, comunque mi è rimasta una grande preoccupazione, anche se le misure partono dal 2014. Voglio dare merito che noi su tale questione abbiamo sempre posto una maggiore attenzione e, proprio per questo motivo, chiedo all'Assessore di fare altrettanto, anche se è nel 2014 che... Proprio in un momento in cui c'è una crisi economica disastrosa, dove le famiglie non arrivano a fine mese, quando sentiamo queste cose, ci allarmiamo, anche perché bisogna mangiare, ma anche curarsi, la salute è un aspetto prioritario; pertanto noi dobbiamo fare il massimo e dare questa massima sicurezza ai nostri concittadini. Grazie.