Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1843 del 8 giugno 2011 - Resoconto

OGGETTO N. 1843/XIII - Interpellanza: "Revisione dei criteri per l'assunzione di personale a tempo determinato in qualità di assistente alle manifestazioni da parte della Società di Servizi S.p.A.".

Interpellanza

Preso atto che la Società di Servizi Valle d'Aosta S.p.A. ha indetto una selezione pubblica, per titoli ed esami, per l'assunzione di personale a tempo determinato nel profilo professionale di Assistente alle manifestazioni per l'assistenza nelle attività di valorizzazione e custodia dei beni culturali, nonché nella gestione di attività culturale e fieristiche e che la prova d'esame si è svolta venerdì 20 maggio;

Constatato il contenuto dell'articolo 5 del bando: "Articolo 5 - Prova d'esame - 1. La prova d'esame vertente su storia, geografia, castelli, monumenti della Valle d'Aosta è così strutturata:

- quesiti a scelta multipla (almeno tre opzioni);

- quesiti attraverso domande del tipo "vero/falso";

- quesiti a completamento;"

Rilevato che i candidati ammessi alla prova d'esame, pur operando in servizi da rendere presso l'Amministrazione regionale, in stretta sinergia e collaborazione con personale regionale, non sono sottoposti ad alcun accertamento di piena conoscenza della lingua francese e di una lingua straniera;

Rilevato altresì che nel bando non è fatta menzione di un riconoscimento per coloro che abbiano già superato in passato una prova di piena conoscenza della lingua francese o siano in possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado che sia stato conseguito ai sensi del Decreto Legislativo 21 settembre 2000, n. 281, "Norme di attuazione dello statuto speciale della regione Valle d'Aosta concernente l'utilizzo della prova di francese, già sostenuta nell'esame di Stato per l'accesso all'impiego negli uffici periferici delle amministrazioni statali" pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 240 del 13 ottobre 2000;

Rilevato ulteriormente che non si riconosce alcun punteggio particolare a coloro che sono in possesso di un titolo di studio, legalmente riconosciuto, inerente alla conoscenza di una lingua straniera;

Appurato che in Europa e nel mondo per coloro che lavorano in questa tipologia di servizi è spesso richiesta la conoscenza di più lingue;

Considerato che dal punto di vista contrattuale, non aver verificato specifiche conoscenze linguistiche all'atto della selezione, comporterà delle difficoltà a garantire la tenuta dei livelli stipendiali, dequalificando il personale;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interpella

la Giunta per sapere se intenda rimediare a questa evidente deficienza procedurale, sia sul piano del riconoscimento di titoli già acquisiti per i precari storici e per i valdostani francofoni, sia per quanto attiene ai requisiti minimi di professionalità.

F.to: Donzel

Président - La parole au Conseiller Donzel.

Donzel (PD) - Egregio Presidente, cari colleghi, il tema in oggetto è molto delicato, perché in questa fase - che sappiamo essere molto difficile - della costituzione della Società dei Servizi della Valle d'Aosta, partecipata per intero dalla Regione, è chiaro che è in atto un processo di passaggio che, dal punto di vista tecnico, presenta delle oggettive difficoltà, che non è nostra assoluta intenzione strumentalizzare, anzi; speriamo che i recenti pareri unificati della Corte dei Conti non intervengano anche a mettere a rischio questo tipo di progetto. Neanche è nostra intenzione mettere in discussione l'esito della prova; ci sono state delle acclamazioni entusiastiche da parte di alcuni sindacati, e pensavo che se c'è qualcosa da acclamare è che tutto si è svolto con regolarità e che le posizioni sono oggettive. Quindi non è neanche in questo che vogliamo attirare l'attenzione.

Vogliamo invece attirare l'attenzione su una tipologia di servizio che a nostro avviso richiede delle competenze, che ci sembra abbastanza pleonastico ribadire per noi valdostani e che sono, fra l'altro, la conoscenza delle due lingue del nostro territorio, italiano e francese; eventualmente aggiungo anche la conoscenza di un'altra lingua straniera come l'inglese, il tedesco o lo spagnolo. Si tratta di alcuni servizi che sono svolti in una situazione in cui c'è un contatto con il pubblico: in questo senso ha fatto specie che di questo non si sia tenuto conto, tanto più che alcuni di questi soggetti tali prove di esame in passato le avevano superate, ad esempio avevano fatto delle verifiche su una conoscenza della lingua francese e nel precedente contratto percepivano un'indennità legata alla conoscenza della lingua francese. Ora, l'impressione che si ha è che, non avendo superato questa prova, saranno nella condizione di non beneficiare dell'indennità di piena conoscenza della lingua francese. Poi è chiaro che si potranno trovare degli artifici contrattuali per andare a compensare la mancata erogazione di un'indennità con dei bonus, con degli una tantum, con delle altre forme contrattuali, ma una cosa è dare ad un lavoratore un corrispettivo per una precisa voce contrattuale riconosciuta in Valle d'Aosta per chi lavora presso l'Amministrazione regionale, altra cosa è inventarsi qualche norma; fra l'altro, gli stessi lavoratori potrebbero rivalersi sul fatto che la prestazione non cambia e quindi, a parità di prestazioni, potrebbero richiedere la stessa erogazione di stipendio, anche qui andando a finire in chissà quali meandri di confronto sindacale che, a partire dal casinò e passando per l'USL, stanno da anni contraddistinguendo il rapporto fra dipendenti e amministrazione.

Dal nostro punto di vista, quindi, questa è una lacuna a cui bisogna sopperire, si chiamino corsi di formazione successivi...sarà compito della società trovare senza stravolgere graduatorie - non è nostra intenzione mettere in discussione quanto è stato fatto - un modo per migliorare questo tipo di servizio, tanto più se questo personale si trova ad operare in un contesto di contiguità con personale della Regione, quindi due persone che prestano un servizio molto vicino uno all'altro, a comunicare fra di loro, penso che ci sia una comunicazione fra i dipendenti di ruolo dell'Amministrazione regionale e questo personale che viene assunto, in cui esiste una palese difformità dal punto di vista di un principio che è quello della conoscenza linguistica. Quindi a nostro avviso questo è un limite molto forte di tale procedura e vorremmo capire come si procederà in futuro.

Président - La parole au Président de la Région, Rollandin.

Rollandin (UV) - Grazie Presidente.

Nel merito vorrei ricordare che c'è una differenza sostanziale tra l'assunzione in una pubblica amministrazione e il fatto di essere nella Società di Servizi, società che è riferita - come da legge - ad un impegno a sostenere una serie di attività, fra cui anche quella delle mostre. Quindi è evidente che, qualora si dovesse poi modificare la pianta organica della Regione prevedendo un aumento del numero di assistenti a manifestazioni, questi faranno regolare concorso con prova di francese, se non l'hanno già sostenuta, come è normale, cioè seguiranno quello che è l'iter normale. In questo caso l'iter è stato concertato con le organizzazioni sindacali per essere nella graduatoria della Società di Servizi (voglio precisare che oggi si chiede come mai non è stata fatta una prova per la conoscenza di francese, quando dall'altra parte è stata fatta una guerra da parte di un sindacato per non far fare le prove nemmeno delle conoscenze minime per fare l'assistenza!).

Permettetemi di dire che un po' di stupore c'è, quindi prendo atto di questa richiesta di prova di lingua francese per il personale precario, per il quale, a tutti i livelli, non è mai stata fatta la prova di francese a nessuno. Prendo atto che oggi, da parte di un Consigliere del PD, si chiede la prova di francese; io voglio solo dire che da parte nostra non è previsto di far sostenere la prova di francese a queste persone, perché hanno un ruolo precario, seppure nei tre anni, ma ripeto che mi stupisce molto, oggi, sentir chiedere come mai non è stata fatta la prova, proprio da coloro che non volevano la prova normale che invece si richiede a tutti come conoscenza di base per fare l'assistente alle mostre! Questo, permettetemi...un po' di stupore c'è! Quindi confermiamo che l'andamento...e, fra l'altro, il dibattito fatto da una forza sindacale, perché solo una forza sindacale ha avuto questo atteggiamento, di non volere le prove selettive per gli assistenti alle mostre, questo è noto al collega interpellante, credo che lo sappia, e si sosteneva che questo avrebbe creato problemi a quelli che avevano già lavorato e che avevano esperienza. Per fortuna, fatte le prove secondo le regole che sono state concertate con tre sindacati su quattro, c'è stata la normale partecipazione di tutti quelli che avevano lavorato prima, che hanno superato la prova e che saranno chiamati per svolgere il loro ruolo normalmente.

Credo che, per quanto ci riguarda, non ci sarà alcun escamotage, alcun tentativo di coprire l'indennità e non l'indennità, perché l'indennità per i precari non è mai stata data e non sarà data nella Società di Servizi.

Président - La parole au Conseiller Donzel.

Donzel (PD) - Sono sorpreso e, mi consenta, anche un po' scioccato, Presidente, della sua risposta, perché lei, anziché rispondermi nel merito, mi ha parlato di quelli che...io non so chi sono "quelli che", se si riferiva ad amici che frequento io...mi dica, forse ho delle frequentazioni che lei non gradisce!

Io sto entrando nel merito di questa questione, noi stiamo dicendo che...lei ha detto che non si fa la prova; io le sto dicendo che, a mio avviso, per lavorare come addetto ad un castello o ad una mostra è importante la conoscenza delle lingue straniere, e ho escluso il francese dalle lingue straniere, perché lo ritengo una lingua che sta sullo stesso piano dell'italiano. Non è stato neanche immaginato nel formulario che un cittadino valdostano potesse sostenere questa prova in lingua francese, ne avrebbe tutto il diritto! Ma glielo chiedo a lei...

(interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)

...ma glielo chiedo a lei! Lei mi dice: a noi non ce ne importa niente. Bene, prendiamo atto che a questa Amministrazione non gliene importa niente! Scusi, lei mi ha risposto: non se ne parla perché i precari non sono tenuti, ma queste persone già precarie...mi dà fastidio che siano precarie, tanto per parlarci chiaro, mi dà fastidio che si dica già che per tre anni i precari stanno parcheggiati lì, e poi di nuovo altri tre anni di precariato...quindi già quello mi dà fastidio! Però, ancora di più mi dà fastidio che si dica: siccome è un concorso aperto a tutti, hanno concorso centinaia di persone, può concorrere chiunque...

(nuova interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)

...una selezione, poteva concorrere chiunque. Noi sappiamo che potremmo avere addetta ad una mostra una persona che non sa una parola di francese, che non sa una parola di inglese! Questo ai fini della prova che è stata messa in campo!

Lei dice: a noi sta bene così; io le dico che a noi del PD non sta bene, questo è il punto! Poi lei mi può tirare fuori cosa ha detto dieci anni fa un sindacato o un altro sindacato...io dico che in questo momento di fronte alla necessità...fra l'altro, non esiste un giovane valdostano diplomato che non sia in grado di superare una normalissima prova che gli consenta di dire...

(nuova interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)

...ma scusi, lei ha il dovere, nel momento in cui assume una persona, di verificare questa cosa, tanto più che non cade nella questione che lei pone e che hanno posto alcuni sindacati: voi volete delle prove difficili per far fuori le persone che sono lì dentro da anni. Noi, per le persone che erano lì dentro da anni, chiedevamo un percorso separato come è avvenuto ovunque...anzi, queste persone avevano addirittura già superato delle prove!

Allora, a mio avviso, questo è un problema; si tratta di società partecipate regionali finanziate interamente dall'Amministrazione regionale...non può essere che in questi percorsi non si tenga conto...torno a ribadirle una questione che abbiamo già discusso, Presidente, con assoluto rispetto, quando abbiamo parlato dei forestali: noi dobbiamo dare dei messaggi ai giovani, non tanto a quelli che sono lì da dieci anni a fare questo lavoro, che sono il primo a difenderli, che non devono essere toccati, ma ai giovani valdostani, che qui bisogna studiare di più! Questo è il messaggio che cerchiamo di dare dai banchi del PD!

La "sua" Amministrazione mi pare che su questo punto non voglia recepire. Mi dispiace, me ne rammarico.