Oggetto del Consiglio n. 1826 del 18 maggio 2011 - Verbale
Oggetto n. 1826/XIII del 18/05/2011 |
REIEZIONE DI RISOLUZIONE: "INVITO A CONTRASTARE OGNI TENTATIVO DI IMPEDIRE CHE I QUESITI REFERENDARI SULLA PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA VENGANO SOTTOPOSTI AL GIUDIZIO DEI CITTADINI". |
Il Vicepresidente André LANIÈCE propone di procedere all'esame della risoluzione, presentata dai Consiglieri DONZEL, Carmela FONTANA, Giuseppe CERISE, CHATRIAN, Patrizia MORELLI, RIGO e LOUVIN ed iscritta in via d'urgenza al punto 21.1 dell'ordine del giorno dell'adunanza in corso (oggetto n. 1823/XIII).
Illustra il Consigliere DONZEL.
Intervengono i Consiglieri COMÉ, LATTANZI e LOUVIN.
Replica il Presidente della Regione, ROLLANDIN.
Prendono la parola i Consiglieri DONZEL, LATTANZI e CAVERI.
IL CONSIGLIO
- con voti favorevoli: sette e voti contrari: venticinque (presenti: trentadue; votanti: trentadue);
NON APPROVA
la sottoriportata:
RISOLUZIONE
IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D'AOSTA/VALLÉE D'AOSTE
PRESO ATTO che il decreto Ronchi sottrae alle comunità locali la possibilità di scelta sul metodo di affidamento del servizio idrico e le obbliga a vendere un patrimonio prezioso per la collettività che crea le condizioni perché si realizzino monopoli privati, a remunerazione garantita in forza di tariffe, in un settore come quello del servizio idrico integrato, fatto di acquedotti, fognature, depuratori, che per sua natura è sottratto alla possibilità di concorrenza dopo l'affidamento del servizio;
CONSTATATO che intorno all'acqua pubblica c'è un interesse fondamentale per tutti noi e obiettivi irrinunciabili: la tutela di una risorsa scarsa e insostituibile per la vita; la garanzia a tutti, in ogni angolo del paese, di un servizio della massima qualità e a tariffe eque; il rafforzamento del ruolo pubblico nella programmazione del servizio e degli investimenti, nella regolazione e nel controllo restituendo le scelte fondamentali ai cittadini attraverso i loro sindaci e affidando ad una autorità nazionale di controllo il compito di vigilare con poteri stringenti;
RITENUTO che serva una visione di insieme, un quadro di regole certe che ridia stabilità a un settore così rilevante che è stato manomesso dai tanti frammentati interventi della legislazione vigente;
VALUTATO che insieme a questo va data priorità alla realizzazione degli investimenti con un'attenzione a facilitare con tariffe più basse le fasce sociali disagiate e le famiglie numerose;
INVITA
I PARLAMENTARI VALDOSTANI
LA GIUNTA REGIONALE
a operare in tutte le sedi di loro competenza, a livello nazionale e regionale, affinché siano contrastati in ogni modo i tentativi di impedire che i quesiti referendari sulla privatizzazione dell'acqua vengano sottoposti al giudizio dei cittadini. Spetta ai cittadini un diritto intangibile ad esprimersi liberamente su questa fondamentale materia.
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