Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1811 del 18 maggio 2011 - Resoconto

OGGETTO N. 1811/XIII - Interpellanza: "Modifica delle procedure di assunzione del personale a tempo determinato da parte dell'azienda USL della Valle d'Aosta".

Interpellanza

Preso atto delle dichiarazioni rese ai media dal Direttore generale dell'USL della Valle d'Aosta che dichiarava l'intendimento di un cambio di rotta nelle procedure di assunzione del personale a tempo determinato, volto a ridurre in modo significativo il lavoro interinale, anche attraverso l'utilizzo prioritario delle graduatorie in essere e tutt'ora valide ai fini del reclutamento e l'indizione di nuovi bandi di concorso;

Constatato che in risposta ad alcune interpellanze sull'argomento tale indirizzo era condiviso anche dalla Giunta regionale e che l'Assessore alla Sanità, Albert Lanièce, confermava che "l'Azienda USL ha intenzione di ridurre, in forma progressiva, il ricorso al lavoro reso in regime di lavoro autonomo o acquisito a mezzo di agenzia di lavoro interinale. Vi è quindi l'intendimento di assumere personale con rapporto di lavoro dipendente a tempo determinato."

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

l'Assessore competente per sapere se intenda:

1) accelerare tale processo al fine di rendere più trasparenti i criteri di assunzione del personale a tempo determinato;

2) fornire un crono programma che indichi con precisione le tappe di questo percorso;

3) utilizzare la modalità della concertazione con le parti sociali e il confronto con le Commissioni consiliari competenti come luoghi di condivisione di un percorso o, soltanto, come luoghi di informazione.

F.to: Donzel - Rigo

Presidente - La parola al Consigliere Donzel.

Donzel (PD) - Egregio Presidente, cari colleghi, è vero che sulla questione del precariato sono stato richiamato all'ordine dal Vicepresidente della Giunta Marguerettaz, che mi ha ricordato che nessuno qui si deve fare campione di qualcuno; non mi voglio fare campione dei precari, stia tranquillo, Presidente, ma voglio fare chiarezza sulla vicenda dei lavoratori precari dell'USL, perché stiamo in questi giorni vivendo un'esperienza abbastanza drammatica in un altro settore sempre del lavoro stagionale o precario, come quello della forestale, dove abbiamo visto che a forza di dire: "state tranquilli, state tranquilli" il tempo è passato e il guaio è stato compiuto, nel senso che le assunzioni partono completamente in ritardo rispetto alle dichiarazioni fatte ai giornali e le condizioni sono molto diverse da quelle che erano state prospettate anche in sedi ufficiali come le commissioni consiliari e il Consiglio regionale. Allora, a fronte di una situazione che si era particolarmente surriscaldata a seguito prima della finanziaria nazionale e poi anche di una sorta di piccolo se vogliamo chiamarlo scandalo locale, che aveva coinvolto anche la questione delle assunzioni attraverso il meccanismo del lavoro interinale presso l'USL...solo per darvi un'idea vorrei richiamare alla mente le dichiarazioni rese dal responsabile della società Obiettivo lavoro, l'Agenzia che forniva i precari, che usava queste espressioni: "Rappresenta un caso anomalo nel modus operandi della società il metodo usato dall'USL nell'assumere i dipendenti", ossia l'USL (dichiarazioni rese alla stampa il 15 gennaio 2001 dal responsabile dell'Agenzia Obiettivo lavoro) diceva: "perché questi qui mi chiedono loro il personale e non lasciano in qualche modo decidere a me quello che deve essere inviato all'USL", poi c'è stata una polemica anche su alcune assunzioni che lasciavano un po' a desiderare. Nel mezzo di questa vera e propria bufera arriva la dichiarazione della responsabile Direttore generale Stefania Riccardi, che dice: "tutti tranquilli, provvediamo alle assunzioni per i precari" e guardate i titoli dei giornali sono bellissimi: "Assunzioni per i precari", La Stampa titola addirittura una prima pagina regionale: "Tutti assunti i precari, soddisfazione generale dei sindacati". Ma cosa significa, andando a leggere fra le righe? Che in realtà non si parla di nulla di diverso di quanto già in atto da anni, semplicemente si fa la fatidica promessa: "cominceremo a decorrere - questo era il mese di febbraio - dal mese di dicembre prossimo - quindi si rinvia di un anno - a fare dei concorsi per assumere il personale". Concorsi per assumere il personale: ma che bello! Finalmente! Eh no, arriva successivamente una rettifica che dice: "state calmi, assumerli ma a tempo determinato, quindi da precario a precario e ti rinvio di un anno questa procedura". Dopodiché qualcuno dice: "ma rinviare di un anno questa procedura?". Interviene di nuovo il Direttore Stefania Riccardi a dirci: "ma rinviamo nell'interesse di questi lavoratori" con una duplice azione: una di intimidazione del personale, perché gli dice: "guardate che i concorsi sono difficili, mica li passerete poi tutti" e quindi si dice: "state bravi, smettetela di protestare e di scrivere lettere ai giornali, perché qua, quando facciamo i concorsi, qualcuno sta a casa", questo è il messaggio che viene mandato. L'altra idea è: "guardate che lo facciamo per bontà - quindi bastone e carota - rinviamo i concorsi per darvi il tempo di studiare". Al che qualcuno di questi precari si è chiesto, con una lettera alla stampa: "ma perché, abbiamo messo degli analfabeti a fare l'infermiere?". Abbiamo messo forse delle persone non qualificate a fare quel lavoro? Cioè la gente quando entra in Pronto Soccorso dice: "ma tu sei precario, o sei assunto a tempo indeterminato, perché, prima di farmi controllare, voglio sapere se hai studiato, oppure no". Io dico: va bene che bisogna andare sui giornali a tutti i costi, però questo Direttore generale ne spara una peggio dell'altra, Assessore! Veramente siamo allo show delle dichiarazioni! Bisogna in qualche modo che, quando si fanno delle dichiarazioni e si occupano dei posti di altissima responsabilità, non si dicano delle cose che poi possono essere interpretate, come infatti la popolazione ha interpretato, anche in modo strano: ma ci sarà qualcuno non preparato a fare l'infermiere nell'USL che deve mettersi a studiare per un anno?

Altra questione delicata è un appello che è uscito il 21 dicembre 2010 dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. In questo appello, in cui si dice che l'Amministrazione sta creando una condizione di stress psicologico fortissimo, si parla di sindrome da lavoro precario che colpisce l'80 percento dei lavori precari, quindi dovrebbe interessare un'azienda sanitaria un effetto di questo tipo, i sintomi di tale sindrome - si dice - sono: stress, ansia, insonnia, disistima, spesso depressione. Mettiamo delle persone in queste condizioni a lavorare nel nostro ospedale? Ne mettiamo pochi? No, "ne mettiamo una percentuale - dicono i rappresentanti dei lavoratori della sicurezza - pari al 25 percento del personale", la media nazionale è il 10 percento, la media prevista dal contratto il 7 percento, siamo completamente fuori da ogni regola e da ogni contesto. Naturalmente questo è fatto, lo capisco, finalizzato a garantire più servizio per il cittadino, ma dobbiamo fare in modo che questo servizio non sia reso a discapito di tali lavoratori. Condivido lo sforzo dell'Amministrazione nel dare servizio di qualità, quindi persone che non è che devono studiare, persone qualificate che già svolgono questo ruolo e, da tale punto di vista, è egregio l'impegno dell'Amministrazione e l'investimento che fa nella sanità, ma dobbiamo a queste persone dare delle condizioni di lavoro che siano migliori. Qualcuno penserebbe: "ma questo lavoro di assunzione viene fatto perché, tutto sommato, alla fine costano meno?". No, c'è un'interessante lettera mandata alla Gazzetta Matin a novembre 2010, dove un'infermiera contesta questa teoria della riduzione del costo, a cui non è risultata a mia conoscenza nessuna replica, dove dice che i lavoratori percepiscono uno stipendio, questi interinali, esattamente come il suo che è un'assunta a tempo indeterminato. La differenza si aggira attorno a 50 euro, ma bisogna aggiungere ai lavoratori interinali tutto il costo dell'agenzia, ossia costa di più assumere presso l'agenzia che non attraverso una normale procedura concorsuale. Allora si dice: visto che dobbiamo risparmiare per garantire migliore qualità, ossia poter acquisire macchinari per più personale, per dare risposte ai cittadini, ci sorprende che si scelga una via che risulta essere piuttosto costosa. Oltre ad essere una via costosa, come peraltro dimostrato anche dalla vicenda del Festaz, dove c'è una retromarcia assoluta dell'Amministrazione regionale rispetto alla questione se esternalizziamo, risparmiamo, adesso si scopre che non è vero e si torna indietro rispetto alla scelta, dulcis in fundo c'è il rischio di una marea di ricorsi. Quello che chiede il Partito Democratico allora è non di dichiarare tutti i giorni sui giornali, sulla straordinaria rivista patinata dell'USL, dichiarazioni trionfalistiche: "tutto a posto", "tutto va bene", ma di fare delle azioni concrete, ossia assumere questo personale rispetto alla procedura da interinale attraverso una procedura concorsuale. Che questa cosa debba essere fatta non con proclami così, un direttore generale che dice: "arriviamo a dicembre", non con un meccanismo che è quello di dire: "ma ci vediamo a dicembre e cominciamo". No, vogliamo un cronoprogramma con i numeri, 438 sono i precari in questo momento nella sanità valdostana, oppure 350, il numero esatto non è dato di sapere, questi vengono assunti tot dal mese di gennaio, concorso per il primo blocco, eccetera e questo cronoprogramma chiediamo...è chiaro che viene elaborato dall'USL, ma è concertato con le organizzazioni sindacali, è concertato con la commissione consiliare competente?

Presidente - La parola all'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Albert Lanièce.

Lanièce A. - Grazie Presidente.

Per quanto riguarda la prima domanda: "accelerare tale processo al fine di rendere più trasparenti i criteri...", si conferma l'intenzione di ridurre, in forma progressiva, il ricorso al rapporto di lavoro autonomo o a mezzo di Agenzia di lavoro interinale, attraverso procedure di reclutamento di personale con rapporto di lavoro dipendente a tempo determinato, sulla base di una proposta che troverà la propria definizione entro breve termine. Sul fatto di fornire un crono programma che indichi le tappe del percorso, il reclutamento avverrà attraverso procedure selettive, con riferimento in prima battuta, alle figure infermieristiche e OSS; si ipotizza che l'avvio delle procedure possa avvenire entro l'autunno.

"Se è intenzione dell'Azienda USL coinvolgere le parti sociali": è chiaro che la risposta è "sì", quindi nella formazione di questo percorso saranno coinvolte le organizzazioni sindacali, con le quali c'è già un confronto in atto su tale argomento nel rispetto dei relativi ruoli, assicurando, ogni idoneo confronto nelle sedi competenti.

Per quanto riguarda la richiesta di coinvolgere la commissione competente, sarà cura dell'Assessore tenere al corrente le commissioni consiliari sul processo che l'azienda intende avviare nel prossimo autunno, al fine della progressiva riduzione di utilizzo delle forme di lavoro flessibile all'interno della stessa, pur rammentando che il contesto in cui si opera è fortemente condizionato dai ben noti vincoli di contenimento della spesa pubblica. Visto che il Consigliere Donzel ha toccato altri punti che non erano previsti e non rientravano nell'interpellanza, ricordo che, per quanto riguarda il personale dell'USL, dal 2008 al 2010 sono state assunte circa 120 persone a tempo indeterminato grazie ad un accordo che era stato fatto con i sindacati a metà del 2008. Questo è un aspetto importante che viene sempre dimenticato, grazie ad una stabilizzazione su base di legge regionale. Altre 12 persone erano state invece stabilizzate su indicazioni della legge nazionale, quindi circa 120 persone sono state stabilizzate. Ricordo inoltre che in questo periodo l'anno scorso, quando c'è stata la n. 122, che è arrivata "fra capo e collo" per tutti, c'era il rischio di far stare a casa più di 200-250 persone queste che lavorano con l'Agenzia interinale. C'è stata una decisione politica forte del Governo regionale di prevedere una norma in finanziaria molto più garantista per i lavoratori e quasi tutti i lavoratori interinali sono stati mantenuti, in alcuni casi è stato ridotto all'80% l'impiego nel quale erano interessati e comunque questo punto, che ritengo molto importante dal punto di vista politico, ha permesso, da una parte, di mantenere i posti di lavoro e, dall'altra, come ha ricordato il collega Donzel, di mantenere posti di lavori su attività delicate come quelle sanitarie, dove addirittura sono coinvolte una serie di persone nel mantenimento dei LEA. Grazie.

Presidente - La parola al Consigliere Donzel.

Donzel (PD) - Egregio Presidente, cari colleghi, provenendo anch'io dalla cultura contadina, dal mondo contadino della Valle d'Aosta, capisco che qua, quando parliamo di cronoprogramma, di un programma con dei tempi, ci si riferisca più alle stagioni che a date, mesi, eccetera, quindi siamo passati dalla fine dell'anno all'autunno e speriamo che l'autunno, come capita spesso in Valle d'Aosta, sia carico di frutti e di raccolta, quindi noi siamo ben disponibili a sapere e ci terremo informati per sapere quando debutteranno questi tavoli di lavoro con i sindacati, con questa procedura che condividiamo.

Mi consenta, Assessore, due piccoli rilievi. È vero che sono state assunte delle persone a tempo stabile, ma ha sottomano la percentuale di medici che sono stati assunti rispetto agli altri? Sono soprattutto medici quelli che sono stati stabilizzati, io sono certo che l'anno scorso sono stati assunti 43 medici che non è la proporzione...noi stiamo parlando di infermieri dei livelli più bassi che non sono trattati nella stessa proporzione. Se parliamo di proporzioni e di percentuali, le assicuro che la percentuale di incidenza delle assunzioni del personale che non ha la qualifica medica è sicuramente più bassa. Va bene, fanno la coda, sono dietro, io spero che per loro arrivi il momento dei percorsi di stabilizzazione. È chiaro che tutto quello di cui abbiamo parlato non si riferisce ad una vera e propria stabilizzazione, stiamo solo parlando di passare da una forma di contratto da interinale ad una forma di contratto che è sempre determinato, quindi, a mio avviso, stiamo attenti, perché proprio una cosa...e qui vengo all'importanza che abbiamo condiviso di salvare comunque anche il lavoro a tempo determinato e interinale...la percentuale valdostana così alta ci espone a dei rischi enormi rispetto a scelte che potranno fare dei Governi nazionali, che, essendo lontani dalla nostra piccola realtà, magari non hanno consapevolezza e conoscenza di come abbiamo costruito questa sanità, a cui riconosciamo qualità di servizio.

A mio avviso, è importantissimo che ci sia anche una riflessione su come ridurre l'incidenza di questo personale, perché un'incidenza troppo alta del personale a tempo determinato o con altri contratti ci esporrà anche nel futuro a tali misure, che sappiamo essere inevitabili in un Paese che non ha crescita, di taglio della spesa pubblica. Pertanto o arriva un miracolo economico che mi pare non sia nell'ordine delle cose, ma noi siamo fiduciosi e speriamo sempre, altrimenti sempre arriverà una pressione di riduzione e ad essere colpiti saranno proprio questi lavoratori. Ritengo allora che sia importante che a tale positiva riflessione...che intanto si prende un anno di tempo che mi sembra un po' troppo, ma va bene, abbiamo detto l'autunno, speriamo che l'autunno, che debutta a settembre...che non sia la fine dell'autunno, sia l'inizio...ecco abbia una riflessione al suo interno di come ridurre questa percentuale che è sicuramente sopra le righe. Grazie.