Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1610 del 9 febbraio 2011 - Resoconto

OGGETTO N. 1610/XIII - Interpellanza: "Esternalizzazione delle competenze in materia di progettazione e di direzione dei lavori da parte della società Compagnia Valdostana delle Acque".

Interpellanza

Appreso che la Compagnia Valdostana delle Acque S.p.A. (CVA) sta esternalizzando le competenze di progettazione, di direzione dei lavori nonché le gestione dell'ingegneria aziendale a consulenti esterni, nonostante il proprio organico annoveri persone con professionalità ed esperienze ampiamente riconosciute;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interpella

il Presidente della Regione per sapere:

1) quali ragioni giustificherebbero le esternalizzazioni citate in premessa;

2) se il vertice di CVA considera inadeguate le competenze professionali interne;

3) quali sono i consulenti esterni incaricati, quali le progettazioni, le funzioni ingegneristiche e le direzioni dei lavori assegnati e quali i rispettivi oneri previsti;

4) se gli intendimenti dell'azionista unico corrispondono a questa singolare e gravosa strategia aziendale.

F.to: Tibaldi

Presidente - La parola al Consigliere Segretario Tibaldi.

Tibaldi (PdL) - Grazie. Accendiamo di nuovo i fari su una società che è importante, viene presentata sempre come il fiore all'occhiello nel sistema economico valdostano e noi ci teniamo al fatto che rimanga fiore all'occhiello; di conseguenza, chiediamo conto al Presidente, che ha la delega alle partecipazioni regionali, alcune informazioni in merito a situazioni che - ci pare di cogliere - siano piuttosto singolari e che si stanno verificando in questa azienda.

Con questa interpellanza l'attenzione viene focalizzata sull'esternalizzazione di progetti, direzione lavori e gestione dell'ingegneria aziendale in genere, cioè quello che normalmente è il core business. Questa azienda è figlia dell'ENEL, e dall'ENEL ha ereditato non solo un patrimonio aziendale immobiliare, ma soprattutto il know-how, che cammina sulle gambe delle persone, che sta nei cervelli delle persone. Allora è naturale che quando uno pensa alla CVA, Compagnia Valdostana delle Acque, pensa anche ad uno staff di persone che hanno competenze spiccate in questa materia, l'idroelettrico, fonte rinnovabile, fonte alternativa, grande ricchezza della Valle d'Aosta.

Navigando nel sito, ho notato che sfogliando le diverse pagine le aree funzionali e le aree di responsabilità hanno avuto un sovvertimento piuttosto repentino in questi ultimi due anni. Ci piacerebbe capire per quali cause c'è stato questo cambio nello scacchiere dei posti che contano nella CVA, se è stato portato qualche valore professionale aggiunto, se ci sono state delle crescite da questo punto di vista, perché nel contempo abbiamo saputo che alcune professionalità di spicco, in particolare tre ingegneri - chi per dimissioni, chi per licenziamento - hanno fatto le valigie e hanno lasciato la CVA. Per esempio, la funzione di ingegneria di progettazione elettromeccanica, che è un'area funzionale importante, è stata affidata ad un esterno, ma più specificamente ci risulta che ormai tutta l'ingegneria impiantistica, quella che dovrebbe essere core business dell'azienda, è in mano agli esterni. Allora la domanda sorge spontanea: forse gli interni non sono all'altezza del compito?

Poi con l'interpellanza noi chiediamo quali ragioni giustificherebbero queste esternalizzazioni, di cui abbiamo delle conoscenze parziali, perché ovviamente non è che ho fatto una richiesta di accesso agli atti - ex articolo 116 - e quindi glielo chiedo con il punto numero tre - se avrà la cortesia di rispondere, o consegnare magari qualche documento - quali sono i consulenti esterni incaricati, quali le progettazioni, le funzioni ingegneristiche, le direzioni lavori assegnate e quali i rispettivi oneri previsti. Non ho fatto un "116" anche perché alcuni esempi significativi si possono fare e sono sotto gli occhi di tutti: la progettazione della centrale di Torrent a La Thuile è stata affidata ad un ingegnere esterno, la direzione dei lavori delle centrali di La Thuile a Faubourg e Torrent sono state esternalizzate, le perizie geologiche di Chavonne sono state esternalizzate, anche quando sappiamo che CVA ha dei geologi nell'ambito del suo organico; impianti eolici e fotovoltaici, quelli che sono stati realizzati o in via di realizzazione vicino ad Alessandria, Nus e Saint-Denis, dove CVA è partner importante, sono stati progettati da soggetti esterni.

Se non sbaglio ci sono circa una ventina di professionalità qualificate nella struttura che si occupa di progettazione, studio ed elaborazione a vari livelli per opere idrauliche, fotovoltaiche ed eoliche...ma quanto vengono coinvolte queste persone? La domanda gliela ribadisco. C'è un ufficio sviluppo...a cosa serve? Ci sono poi svariate consulenze, sappiamo che ci sono svariate consulenze nel settore elettrico, in quello elettrotecnico, in quello meccanico... Dando un'occhiata al bilancio di esercizio e, in particolare, al conto economico del 2009, l'ultimo che è stato approvato, se lei guarda, a parte il costo per il personale che sfiora i 20.000.000 di euro e sappiamo che di personale in CVA ce n'è e ne è stato anche recentemente assunto, ma se lei guarda anche i costi per i servizi che sono ovviamente l'outsourcing, ci sono voci che sono cresciute da un anno all'altro in maniera più che significativa! I costi per servizi tecnici e consulenze ammontano a 4.120.000 euro nel 2009, sono cresciuti i servizi per la ricerca e lo sviluppo, i servizi per l'ICT, i servizi assicurativi, le spese per altri servizi non meglio definiti che, da soli, sono 2.416.000 euro!

Adesso le ho fatto una panoramica che esorbita anche un poco dalle domande che ho formulato, quindi è giusto che nelle risposte si attenga alle domande, però la fotografia più ampia di questa situazione, a mio avviso, va valutata attentamente.

Ascolto quindi le risposte ai quesiti posti e mi riservo una replica. Grazie.

Si dà atto che, dalle ore 10,31, riassume la presidenza il Presidente Alberto Cerise.

Président - La parole au Président de la Région, Rollandin.

Rollandin (UV) - Grazie Presidente.

Naturalmente concordo con quanto detto dal collega Tibaldi per quanto è dell'attenzione e della valenza di una partecipata come quella di cui stiamo parlando, e anche delle professionalità che sono passate a suo tempo da ENEL e che avevano già una certa età, per cui quando fa riferimento alle persone che sono andate via, sono quelle andate in pensione; alcune di queste - una di quelle che ha ricordato e che è ancora consulente - è uno dei tecnici più esperti del settore: lo era in ENEL, lo era in CVA e gli si è affidato un corso di formazione, prima, e poi una gestione più attenta di quello che è un coordinamento, che sicuramente è importante ed è dato dalla grande capacità che ha questa persona. Invece, per quanto riguarda gli immobili, lì non abbiamo ereditato, abbiamo pagato il giusto, nel senso - adesso lo dico più come battuta - che siccome adesso stiamo parlando anche dell'altra parte della DEVAL...lo dicevo perché la trattativa è sempre un po' delicata...

Ma voglio dare le risposte puntuali su quello che lei mi ha chiesto. Le prime due domande, "quali ragioni giustificherebbero le esternalizzazioni" e come "considera inadeguate le competenze professionali interne": il vertice CVA ha avuto molteplici occasioni per valutare ed apprezzare la professionalità che caratterizza i dipendenti della società e, negli ambiti tecnico-ambientali, tecnico-ingegneristico, commerciale, trading in energia e amministrativo, molti dipendenti hanno sviluppato elevate competenze. Ricordo - ma so che il collega conosce bene - che rispetto alla matrice 2001, quando è stato ereditato dall'ENEL - di fatto oggi abbiamo delle società diversificate come CVA trading - si è dovuto di fatto studiare e mettere in piedi un percorso totalmente nuovo, perché - come sa - il discorso della vendita prima era come in ENEL, collegata con la distribuzione, cosa che invece è stata completamente rivista e aggiornata. Le competenze del personale CVA sono in grado di consentire un'adeguata gestione delle attività aziendali e il vertice aziendale pone sempre maggiore attenzione a queste professionalità, cercando di favorire sviluppi anche attraverso attività formative come ho ricordato. D'altra parte, le attività collegate al mantenimento dell'attuale patrimonio impiantistico attraverso, da un lato, un'attenta programmazione degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria e, dall'altro, attraverso lo studio e l'analisi di soluzioni impiantistiche e di sviluppo della capacità produttiva con progetti di potenziamento mediante il rifacimento di alcuni impianti, assorbono completamente le risorse tecniche in particolare dell'area ingegneristica. Su questo, poi semmai le do un dettaglio, in questi ultimi anni si è cercato di utilizzare al massimo quello che prima non era stato fatto e soprattutto non era stato fatto da ENEL: l'ammodernamento degli impianti. Praticamente non c'era più stato un revamping delle situazioni delle centrali esistenti; invece, partendo con questo sistema e quindi radicalizzando questo modo per avere di fatto un ristorno anche in fasi di certificati verdi...perché, come lei sa, nel momento in cui gli impianti sono ammodernati c'è la possibilità di ristorno attraverso i certificati verdi molto vantaggiosa. In tale situazione risulta pertanto indispensabile attingere a risorse esterne per attività a cui non possono essere destinate risorse interne, come ad esempio il progetto del magazzino di Bard ed i rilievi topografici relativi alle dighe; questi sono stati affidati all'esterno per questa ragione. Anche la direzione lavori, nel caso di attività complesse, è affidata all'esterno per garantire una maggiore presenza sul cantiere, come nel caso della direzione dei lavori che lei ha ricordato di Faubourg e Torrent. Voglio ricordare che un po' lo stesso sistema viene seguito anche dall'Assessorato dei lavori pubblici per quanto riguarda una strutturazione interna che fa alcuni lavori e il resto che viene visto con l'esterno.

La CVA attinge a risorse esterne anche quando sono necessarie specifiche competenze, ad esempio per la diga di Beauregard, il progetto specifico dove si trattava di prevedere l'intervento di messa in sicurezza, perché non dimentichiamo che siamo partiti da un progetto in cui si diceva: si chiude la diga, si demolisce punto e a capo...invece si è fatto un progetto attraverso il collegamento con l'università di Torino, con il prof. Marcello - che è mancato adesso - che hanno sviluppato questo progetto che è stato fatto con questa finalità. Altra situazione in cui si preferisce ricorrere a competenze esterne è l'ambito di coordinamento della sicurezza nei cantieri, sia in fase di progettazione che in fase di esecuzione, al fine di garantire maggiore attenzione con un controllo esterno di personale dedicato, come l'affidamento alla Tecnoservice Vallée d'Aoste S.r.l. del coordinamento della sicurezza nella fase di progettazione delle opere di declassamento sempre della diga di Beauregard, e l'affidamento per il coordinamento in materia di sicurezza e salute in fase di progettazione e in fase di esecuzione dei lavori urgenti di risanamento delle derivazioni di Aymavilles, Villeneuve, Introd e Valsavarenche.

In tema di ingegneria aziendale si segnala che, a seguito di una recente modifica organizzativa - forse quella a cui accennava dell'ultimo anno che ha interessato la funzione ingegneria impiantistica, su cui è venuta a concentrarsi un eccessivo carico di lavoro - l'attuale riassetto prevede tre unità funzionali: funzione ingegneria di manutenzione elettromeccanica, attività riconducibile al miglioramento dell'esercizio e della manutenzione delle componenti elettromeccaniche degli impianti esistenti; funzione ingegneria di progettazione ed elettromeccanica, riconducibile allo studio ed alla progettazione; funzione ingegneria civile, attività riconducibile al miglioramento dell'esercizio manutenzione del patrimonio. L'intervento riorganizzativo consentirà di disporre di unità organizzative più focalizzate in diversi ambiti, manutenzione e progettazione. Con riferimento alla neocostituita funzione ingegneria di progettazione elettromeccanica, CVA evidenzia che la stessa è stata posta temporaneamente sotto la guida di un collaboratore esterno individuato in relazione all'esperienza ed alla professionalità acquisite durante i molti anni in ENEL.

Punto tre: "quali sono i consulenti esterni incaricati, quali le progettazioni, le funzioni"...su questo le do un allegato in cui lei ha tutto l'elenco delle persone interessate e anche il tipo di incarico a cui sono state chiamate.

"Se gli intendimenti dell'azionista unico corrispondono a questa singolare e gravosa strategia aziendale": diciamo che nel merito della strategia aziendale l'aspetto che più ci interessa è quello di essere impegnati in un sistema primo di diversificazione, come lei ha ricordato, ad esempio il fatto che ci sia una partecipazione a questo sistema eolico che si sta sviluppando ad Alessandria; in questo caso è chiaro che non abbiamo fatto noi la progettazione, perché abbiamo dato come CVA la possibilità di partecipare ad un'azione che era già intrapresa. Come vede non è che si è partiti da zero, quindi si è intervenuti in questo senso, ma la logica è quella di diversificare sia nel fotovoltaico che nell'eolico, pur continuando ad investire - come lei sa - massicciamente nel settore idroelettrico, soprattutto nel riformulare i sistemi e nel rimodulare la tecnica usata finora per il mantenimento delle centrali ed aumentare di fatto riducendo le anomalie molto spesso tecniche, oltre che la possibilità di utilizzare meglio la disponibilità delle acque, per avere una resa importante che credo lei condivida, è una delle ricchezze della nostra regione, forse quella più evidente del fondamento di un'entrata che è sempre più importante per la nostra regione. Grazie.

Président - La parole au Conseiller Secrétaire Tibaldi.

Tibaldi (PdL) - Innanzitutto la ringrazio, perché per il punto tre mi evita di fare la richiesta ex articolo 116 e quindi mi permette di avere un riassunto tramite tabella delle consulenze progettuali e le direzioni che sono state affidate dalla CVA.

Per quanto riguarda la sua risposta, Presidente, la sua risposta ammette quello che ho anticipato io nell'illustrazione, ovvero che c'è stato un riassetto, una riorganizzazione, che è anche legittima in un'azienda, però questa legittimità deve anche conciliarsi con le funzioni e il know-how che l'azienda possiede in quel momento.

Ci è parso di raccogliere - e non da poche persone, da più persone che lavorano in CVA - una sorta di emarginazione, forse una sindrome di emarginazione dovuta a questa immissione di persone, sicuramente professionisti qualificati, che dall'esterno vanno a sostituire nei compiti dipendenti che invece all'interno tranquillamente sarebbero in grado di svolgere le attività richieste. D'altronde si evince anche dal bilancio che quello che lei dice, ovvero che il vertice aziendale tende a valorizzare le risorse interne, sì, tende a valorizzare le risorse interne, però tende anche ad aumentare notevolmente questi costi per servizi attraverso il reclutamento di consulenti e incaricati esterni. Lei mi ha poco fa detto che la funzione impiantistica di progettazione elettromeccanica è temporaneamente affidata ad un esterno; evidentemente si sono resi conto che affidare un incarico di quadro ad un esterno stride un po' in una società che annovera oggi 360 dipendenti che, rispetto alla vecchia ENEL, a quando l'abbiamo acquistata nel 2001 - lei prima citava il 2001 - erano 200 circa. Quando uno dice "immissione di nuove risorse anche giovani, capaci, fresche di studio"...quasi il raddoppio del personale nel giro di 10 anni o poco più, queste cifre e questo ricorso all'esternalizzazione sono un segnale di un funzionamento che non è così perfetto, sincronizzato come dovrebbe essere invece in un'azienda elettrica che è - ne convengo - il fiore all'occhiello, ma deve essere fiore all'occhiello non solo nell'ambito del mercato valdostano! Perché se oggi paragoniamo CVA in termini di ricavi e di redditività con tutte le altre aziende valdostane, è ovvio che primeggia, l'acqua in caduta viene turbinata e genera denaro fresco, sonante, va bene che sia così. Il paragone più corretto deve essere fatto invece con le aziende leader del settore italiano perlomeno. Allora CVA è effettivamente competitiva anche con le altre aziende come Edison, non so Green Power e ERA? Allora la professionalità aziendale si misura anche su altri parametri di efficienza e le faccio un esempio: quanti dipendenti servono per produrre un megawatt/h in Green Power, Edison e ERA? Sicuramente di meno rispetto a quelle di CVA, che oggi ha una produzione di 3.000.000.000 di megawatt/h che vengono prodotti su 360 dipendenti...lei faccia un'analisi personale o con i competenti uffici CVA se CVA oggi è competitiva nel rapporto megawatt/h prodotte e dipendenti impiegati!

Concludo e ringrazio per la risposta. Il fenomeno "esternalizzazioni" sicuramente non è una delitto, però è un sintomo di una disattenzione nei confronti delle nostre risorse interne. Delle due l'una: o non sono all'altezza, oppure ci sono convenienze a ricorrere agli incarichi esterni.