Oggetto del Consiglio n. 1499 del 1° dicembre 2010 - Resoconto
OGGETTO N. 1499/XIII - Interpellanza: "Ritiro di una delibera della Giunta regionale concernente l'acquisto di uno stabile nel comune di Chambave".
Interpellanza
Vista la delibera di Giunta n. 2471 del mese di settembre scorso, avente come oggetto "Acquisto di uno stabile sito nel comune di Chambave da adibire a struttura di trasformazione per il comparto vitivinicolo" per un importo di quasi 3,5 milioni di euro;
Appreso dalla delibera di Giunta n. 3346 del 19 novembre avente come oggetto il ritiro della precedente;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
il Governo regionale affinché illustri:
1) quali motivazioni abbiano determinato il ritiro di una delibera concernente una struttura la cui acquisizione, solo due mesi prima, era stata valutata positivamente dall'Assessore all'Agricoltura e Risorse naturali e se tale decisione è da ritenersi definitiva.
F.to: Chatrian - Louvin
Presidente - La parola al Vice-presidente Chatrian.
Chatrian (ALPE) - Grazie Presidente.
Nel febbraio 2010 - cito fonte delibera - l'Assessore Isabellon ha valutato positivamente l'acquisizione da parte dell'Amministrazione regionale del fabbricato oggetto di questa iniziativa; a settembre la Giunta propone al Consiglio di acquisire lo stabile e prenota la somma di 3.500.000 di euro sul bilancio 2010... una settimana fa la Giunta ritira la proposta e revoca la relativa prenotazione di spesa. Chiediamo le motivazioni che l'hanno portata a ritirarla e se tale decisione è da ritenersi definitiva. Grazie.
Presidente - La parola all'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Isabellon.
Isabellon (UV) - Grazie Presidente.
Come ricordato nell'illustrazione dell'interpellanza, la II Commissione, in occasione della convocazione del 28 settembre 2010 e successivamente in occasione dell'audizione del Presidente della cooperativa La Crotta di Vegneron, il 5 ottobre 2010 ha sollevato una serie di interrogativi in merito ad alcuni aspetti tecnici ed economici riguardanti l'acquisto dello stabile, interventi strutturali necessari per l'adeguamento della struttura a cantina enologica, l'analisi degli aspetti di gestione della cooperativa e le prospettive di sviluppo, nonché una valutazione economica dell'incidenza di un canone di locazione sul bilancio della cooperativa, ed era anche l'argomento che abbiamo affrontato poco fa. Data la complessità delle argomentazioni sollevate, l'Assessorato ha ritenuto di procedere al ritiro della proposta di acquisto, al fine di approfondire compiutamente le osservazioni formulate.
Presidente - La parola al Vice-presidente Chatrian.
Chatrian (ALPE) - Grazie Presidente. Non sappiamo come formulare altri quesiti, sinceramente, penso che l'Amministrazione abbia tutti gli strumenti prima di portare all'attenzione della commissione un atto così importante, conosciamo la difficoltà che è decennale, quindi l'Assessorato ha affrontato in diverse battute questo argomento.
Presidente, le diciamo che siamo in difficoltà a chiedere altri elementi; non so se è un'impressione solo nostra, o se siamo di fronte ad un Assessorato allo sbando! Nel giro di sei mesi abbiamo "una valutazione positiva nel merito"... così noi leggiamo! Non abbiamo tutti i vostri atti interni, abbiamo gli atti a nostra disposizione e la delibera è molto chiara: si dice che c'è una valutazione positiva per acquistare quel fabbricato; poi, due mesi dopo, si ritira l'atto proposto! Possiamo dirlo che è un po' singolare, che c'è un po' di superficialità da parte dell'Assessorato?
Presidente, faccio un esempio: il casinò due anni e mezzo fa... uno può essere d'accordo o meno... c'erano dei problemi reali, i conti non tornavano, la pallina non si fermava, è arrivato in Consiglio e ha proposto una modifica del disciplinare... fatti i conti non ci sono, non ci stanno, passiamo dal 60 al 90. Possiamo essere d'accordo o meno, possiamo aprire un dibattito, però in questo caso mi sembra che ci sia veramente una superficialità nell'affrontare dossier così importanti: 3.500.000 di euro l'acquisto, e si impegnano i soldi; in commissione c'ero, ho posto dei quesiti, ma a spanne 3.000.000 di euro per ristrutturarlo... sui costi di gestione non sappiamo nulla, sui costi di affitto non sappiamo ancora... ma non stiamo scherzando! Stiamo parlando di 6.500.000 di euro, 13.000.000.000, su oltretutto un settore dove è da 10 anni che l'Amministrazione ha difficoltà a dare una risposta. Non so se lei è a conoscenza, ma la sintesi mi sembra che ci sia un Assessorato alle spalle allo sbando... non possiamo veramente dire tutto e il contrario di tutto!
Il nostro quesito, oggi, era di sapere se c'era una chiusura su quel fabbricato; no, si deve approfondire e dettagliare. Ma forse non si dovevano fare questi approfondimenti prima di arrivare in Giunta, prima di dare una valutazione positiva, prima di chiedere al servizio patrimonio di valutare il bene? Non abbiamo altre parole, ci sembra una pura follia a livello di metodo e a livello di superficialità nell'affrontare dossier delicati. Non sappiamo come andare oltre, se interessarci ancora di questo Assessorato che ha ricadute totali... prima parlavamo del settore cooperativistico, parlavamo degli aiuti sull'AREA, delle misure agroambientali e indennità compensative... potremmo andare avanti per più di mezz'ora! Ci sembra che questo Assessorato sia in balia totale, non so di chi, né di che cosa. In tutti i Consigli noi affrontiamo e questa volta tocchiamo il fondo: il ritiro di una delibera di Giunta con una valutazione positiva dell'Assessore per eventuali altri dettagli e si liberalizzano le risorse. Forse l'unico atout è che state impegnando perché avete già destinato le risorse, come si evince dalla delibera: 3.498.000 euro tornano nella disponibilità del capitolo 4.6.4.9.0, "Spese per strutture e impianti fissi nel settore agricolo"; però le energie messe in campo, il lavoro messo in campo... ma chi paga questo? Cosa diciamo al settore, Presidente? Grazie.