Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1445 del 3 novembre 2010 - Resoconto

OGGETTO N. 1445/XIII - Interpellanza: "Ospitalità dei clienti della Casa da gioco di Saint-Vincent presso il Grand Hôtel Billia e nelle strutture alberghiere di Châtillon e Saint-Vincent".

Interpellanza

Premesso che:

? Casinò S.p.A. è subentrata, con l'incorporazione della società STV, nella proprietà e nella gestione del complesso immobiliare del Grand Hôtel Billia (GHB), del Centro Congressi e pertinenze, nonché della relativa azienda alberghiera;

? il Casinò de la Vallée, controllato dalla medesima S.p.A., continua a dirottare massicciamente la propria clientela di gioco verso il GHB e ha pressoché azzerato la cosiddetta ospitalità esterna che prevede anche ricadute positive sulle altre strutture ricettivo-alberghiere del comprensorio di Châtillon e Saint-Vincent;

Ricordato che in occasione dell'approvazione del Piano di Sviluppo del complesso GHB da parte del Consiglio regionale (28 luglio 2010), veniva evidenziato il rischio di concorrenza sleale e pesante che la struttura alberghiera pubblica stava (e sta tuttora) ponendo in essere, attraverso una politica tariffaria aggressiva, nei confronti delle aziende private del settore operanti nel comprensorio;

Constatato che la crisi in atto continua a erodere clientela, ricavi e segmenti di mercato a tutte le imprese operanti sul territorio;

ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

il Presidente della Regione e/o l'Assessore delegato per sapere:

1) quali sono, nel periodo intercorrente 1° giugno 2009 ad oggi, i dati relativi alla clientela della Casa da gioco che è stata ospitata presso il Grand Hôtel Billia (ospitalità interna) e quelli relativi alla clientela orientata verso altre strutture ricettivo-alberghiere del comprensorio di Châtillon e Saint-Vincent (ospitalità esterna);

2) quali sono i suoi intendimenti in merito alla situazione denunciata in Premessa.

F.to: Tibaldi - Lattanzi

Presidente - La parola al Consigliere Segretario Tibaldi.

Tibaldi (PdL) - Grazie Presidente.

È anche questo un argomento che ritorna con una certa periodicità in Consiglio regionale e si riallaccia, per certi versi, all'interpellanza che è stata appena trattata, ovvero lo sviluppo del sistema alberghiero in Valle d'Aosta. Con questa iniziativa focalizziamo l'attenzione su Saint-Vincent e su Châtillon, che sono il comprensorio nel quale insiste una struttura pubblica che è la Casino S.p.A., che oggi controlla anche il Grand Hôtel Billia, nota struttura ricettiva della zona. Torniamo su questo argomento, perché ci sono dei segnali che sono piuttosto preoccupanti, di cui vogliamo chiedere una considerazione anche a chi della Giunta risponderà ai quesiti.

In particolare, dai dati richiesti all'Ufficio del turismo, ci risulta che le statistiche in termini di arrivi e di presenze su Saint-Vincent vedono una sensibile diminuzione dal 2001 al 2010, posso citare dati del 2001 in termini di 56.481 arrivi e 150.695 presenze, nel 2009 eravamo a 43.164 arrivi e 111.000 presenze; oggi i dati non sono completi, comunque per il 2010 il trend è in ribasso: poco più di 30.000 arrivi e 79.000 presenze. Questo è un fenomeno congiunturale che riguarda non solo Saint-Vincent, ma anche tante altre località, tant'è che il fenomeno ha comportato la chiusura dell'Hôtel Posta per manutenzione dal 15 ottobre 2009 al 15 luglio 2010, l'Hôtel Miramonti sappiamo che è chiuso definitivamente a partire dal 31 agosto 2009, l'Hôtel Haiti ha cessato l'attività da maggio 2010, l'Hôtel Serena è stato chiuso dal 15 ottobre 2009 al 30 aprile 2010, mancano i dati di movimentazioni relativi al Residence di Saint-Vincent, quindi sono dati che sono completi tenendo conto di questi fattori. L'umore che campeggia in quel di Saint-Vincent presso gli operatori turistici e ricettivi della zona è di basso profilo perché, rispetto all'ultima volta che il nostro gruppo ha presentato un'interpellanza, c'è stata un'ulteriore contrazione di ospitalità, che è stata esternalizzata dal casinò verso le strutture ricettive private; questo viene visto come un fattore strutturale... dicevo, ci sono problemi congiunturali, ma c'è anche un fattore strutturale, che sappiamo dovrebbe essere risolto dall'attuazione di un piano di sviluppo approvato il 28 luglio scorso. Un piano complesso e ambizioso che prevede la realizzazione di due alberghi: uno a 5 stelle e l'altro a 4 stelle, il primo che dovrebbe essere il traino per il comparto alberghiero della zona, perché dà quel plus che oggi manca; il secondo che è guardato dagli operatori con maggior sospetto, perché rischia di innestarsi in quel segmento di mercato che è fortemente penalizzato dalla concorrenza odierna. Gli operatori del settore, che ho appreso stamani si raduneranno domani per discutere anche di questo argomento, hanno constatato che i dati sono in progressiva diminuzione quanto a flussi di clientela che viene loro trasferita dal casinò verso le proprie strutture ricettive. Sulla base di queste informazioni, chiediamo al Presidente quali sono anzitutto nel periodo intercorrente dal 1° giugno 2009 ad oggi i dati aggiornati relativi alla clientela della casa da gioco che è stata ospitata presso il Grand Hôtel Billia (ospitalità interna) e quelli relativi alla clientela che è stata orientata verso le altre strutture private del comprensorio di Châtillon e di Saint-Vincent (ospitalità esterna).

Nella seconda domanda si chiede se ci sono intendimenti da parte della Giunta, da parte dell'Amministrazione della Casino S.p.A., oggi società controllante tutto il sistema di gioco nel suo insieme, di evitare questi spiacevoli episodi di tariffazione sotto prezzo che vanno ad incidere pesantemente e slealmente con tale politica tariffaria nei confronti delle aziende private operanti nel comprensorio. La crisi in atto continua ad erodere clientela, ricavi e segmenti di mercato, ma se alla congiuntura si unisce anche una concorrenza sleale, messa in piedi da chi ha le "spalle larghe" del pubblico, la situazione si fa difficile.

Lasciamo a lei le risposte e ci riserviamo per eventuali repliche.

Presidente - La parola al Presidente della Regione, Rollandin.

Rollandin (UV) - Grazie Presidente.

Con onestà il collega Tibaldi ha sottolineato quali sono stati i motivi di un'indubbia criticità che negli anni è venuta ad aumentare in particolare nella zona di Saint-Vincent (che potremmo però estendere a tutta la Valle) per le ragioni che abbiamo già esaminato in altre situazioni. Indubbiamente l'elenco delle strutture alberghiere che hanno chiuso... alcune, per fortuna, a tempo determinato per ristrutturazione, che è un segnale positivo, ma altre hanno chiuso definitivamente e voglio ricordare qui che, se non ci fossero state in questi 2-3 anni le misure che sono state adottate soprattutto per quanto riguarda i ratei dei mutui, l'ecatombe sarebbe stata più pesante.

Venendo alle domande, credo che l'interesse del collega sia quello di capire come può diversificare ed essere più positivo il ruolo del Grand Hôtel Billia nell'ambito di Saint-Vincent. Sotto questo profilo, nel periodo giugno 2009-settembre 2010 i costi per l'ospitalità interna relativa alla clientela della casa da gioco, quindi presso le strutture di proprietà di Casino de la Vallée S.p.A., sono stati pari a 6.573.461 euro. Nello stesso periodo i costi per l'ospitalità esterna ammontavano a 1.322.131 euro. L'ospitalità esterna nel periodo sopracitato è del 17 percento del totale dell'ospitalità relativa alla clientela della casa da gioco; tale percentuale è in aumento rispetto al passato in quanto l'incidenza del 2007 era del 13 percento, nel 2008 del 13,9 e nel periodo gennaio-aprile 2009 era stata del 15,4 percento, adesso è del 17 percento. Rispetto a questi numeri, sicuramente noi ci auguriamo - e vado alla seconda domanda: quali sono gli intendimenti in merito - che non ci siano più problemi non dico di concorrenza, ma di una non complementarietà, come vorremmo invece che ci fossero, fra le nuove strutture alberghiere del Grand Hôtel Billia soprattutto con l'albergo a 5 stelle e anche con il 4 stelle, in modo che si completi l'offerta di un certo tipo e che anzi questo consenta di implementare la presenza in Saint-Vincent. Ricordo che - qui i dati sono oggettivi - nell'ultimo anno, per diverse situazioni e per una serie di manifestazioni di rilievo, le presenze anche a Saint-Vincent sono, per fortuna, leggermente aumentate; non abbiamo risolto i problemi, ma si è sulla via di un miglioramento. Riteniamo che l'accelerazione che abbiamo cercato di dare alle situazioni relative alla parte strutturale vada in questa ottica. Dai dati forniti dalla Casino, si continua a svolgere un'attività a beneficio del comprensorio di Châtillon sia con l'ospitalità esterna, sia organizzando e sostenendo eventi a livello nazionale e internazionale, che hanno ricadute importanti sulle strutture ricettive alberghiere del territorio, quali i vari concorsi, concerti, tornei di poker, congressi, gare di ciclismo, tutte manifestazioni che hanno dato una diretta ospitalità negli alberghi di Saint-Vincent. Ad esse vanno aggiunte quelle organizzate dalle varie associazioni in Saint-Vincent, dove la casa da gioco contribuisce con un budget di 300.000 euro all'Associazione Con Saint-Vincent per quanto riguarda la parte relativa alle manifestazioni. Noi ci auguriamo che anche questi dati possano migliorare con il tempo, ma riteniamo che siano importanti le riforme strutturali che sono oggetto oggi di attenta analisi e di investimenti importanti. Grazie.

Presidente - La parola al Consigliere Segretario Tibaldi.

Tibaldi (PdL) - Non so se mi sono distratto io, o forse c'è stato un equivoco nella lettura o nella scrittura della domanda: mi mancano i dati nel periodo dal 1° giugno ad oggi sulla clientela in termini numerici. Il Presidente mi ha fornito i costi, io mi riferivo più ai dati in termini di persone che sono state dirottate come ospitalità, presenze...

Rollandin (fuori microfono) - ...da giugno a settembre...

Tibaldi (PdL) - ...allora non ho colto il dato, perché avevo i dati dal 2007 al 2009, quindi non sono riuscito a cogliere... leggerò poi dopo.

Alcune considerazioni. Il Presidente dice che l'ospitalità esterna sul totale ha subito un lieve incremento: il 17 percento, che in valore percentuale è un più qualcosa rispetto ad un recente passato che invece oscillava intorno al 15. Va bene, il dato percentuale sembra inconfutabile, ma rimangono i fatti di un comprensorio che in questa fase sta subendo una politica tariffaria che, a nostro avviso, lascia desiderare, una politica tariffaria che, se la differenza è di 1 o 2 euro in più del Grand Hôtel Billia rispetto ai suoi concorrenti a 3 o 4 stelle (in particolare a 4 stelle) del comprensorio, può essere anche tollerabile, quando arriva a 5-10 euro in meno (sono dati anche tangibili dai siti web dei singoli alberghi), allora si capisce che c'è una politica di dumping che va a disturbare. Siamo convinti che il ruolo del Billia debba essere da propulsore in questo comprensorio, oggi non si sta comportando da propulsore, gli mancano ancora gli strumenti. Sono strumenti che devono essere innestati auspichiamo rapidamente, come prevede il piano di sviluppo, entro il 2012, ma oggi non è un propulsore, anzi è un freno a mano purtroppo, perché è inevitabile che anche il casinò debba far quadrare i suoi bilanci. E se lei mi dice che i dati di ottobre... a parte quelli di gioco che abbiamo visto essere più confortanti rispetto al mese scorso, o rispetto al progressivo dello stesso periodo dello scorso anno, la cosa ci fa piacere... capiamo che è difficile che l'acqua venga versata in entrambi i vasi. Oggi il vaso del comprensorio privato inevitabilmente è tenuto in minore considerazione, a prescindere da quel 17 percento che, sotto il profilo numerico, può rallegrarci, ma, sotto il profilo effettivo, sappiamo che la diminuzione di presenze negli alberghi è un fatto concreto. D'altronde lei dice che il casinò è strutturato per portare un beneficio al comprensorio, ne siamo convinti, è anche questa una delle sue tanti missioni, però il beneficio del comprensorio degli ultimi due anni ha visto la chiusura di tre alberghi e anche questo è un fatto inconfutabile.

Ci permettiamo di dire, Presidente, che crediamo nel progetto, perché lo abbiamo votato, ma riteniamo sia necessario un suo intervento presso l'Amministrazione della Casino S.p.A. per scongiurare ogni politica di dumping con tariffe aggressive, che vadano a danneggiare l'imprenditorialità privata nella zona di Saint-Vincent e di Châtillon, perché oggi, sentivo parlare prima di qualità della vita eccellente in Valle d'Aosta, di situazione economica relativamente florida, qualcuno dovrebbe fare quattro passi fuori da Aosta per rendersi conto che la periferia, dove abito anch'io, è più sofferente rispetto al ridente capoluogo. Presidente, sommessamente ci permettiamo di darle questo consiglio, che saprà utilmente trasferire a chi in questo momento ha le redini della Casa da gioco di Saint-Vincent.