Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1320 del 28 luglio 2010 - Resoconto

OGGETTO N. 1320/XIII - Interrogazione con risposta immediata: "Iniziative assunte a tutela e salvaguardia dell'attività delle aree protette, a seguito dei tagli previsti nella manovra finanziaria".

Interrogazione a risposta immediata

Ricordato che il 2010 è stato proclamato dall'ONU "Anno Internazionale della Biodiversità";

Sottolineato che, con questa celebrazione, l'Organizzazione ha posto all'attenzione del mondo intero la questione dell'inesorabile impoverimento ambientale del pianeta a seguito della distruzione di habitat, ecosistemi e risorse naturali;

Evidenziato che nel 2002 i paesi fondatori della Convenzione sulla diversità biologica (CDB), tra cui l'Italia, hanno deciso di lavorare entro il 2010 per "una riduzione significativa dell'attuale ritmo di impoverimento della biodiversità a livello mondiale, nazionale e regionale";

Preoccupati che gli ingenti tagli previsti nella manovra finanziaria 2010 per i finanziamenti dei parchi incidono pesantemente sulle attività delle aree protette;

Ritenuto importante che la nostra Regione si affianchi alla protesta che i parchi nazionali stanno portando avanti nei confronti della decisione assunta dal Governo Berlusconi;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

la Giunta regionale per sapere quali iniziative ha attivato per tutelare e salvaguardare l'attività delle aree protette, che si esprimano nell'approvazione di un documento unitario del Consiglio regionale quale segnale di forte protesta per i tagli previsti nella Finanziaria.

F.to: Rigo - Carmela Fontana - Donzel

Président - La parole au Conseiller Rigo.

Rigo (PD) - Grazie, Presidente.

Venerdì scorso si è svolta a Roma una manifestazione promossa ed organizzata dal mondo dei parchi per chiedere al Governo di rivedere la norma contenuta nella manovra finanziaria relativa al taglio dei finanziamenti delle aree protette. Un fondo per i parchi nazionali già non adeguato alle nuove esigenze nate in questi anni e che il drastico ridimensionamento - come ha ricordato il Presidente Rollandin nel corso della conferenza stampa - non farà che aggravare una gestione già di per sé difficile.

Con lo slogan "La natura per migliorare la vita" si è aperto il 2010, anno internazionale della biodiversità; la sempre crescente attenzione di organi sopranazionali verso queste tematiche si spiega perché abbiamo bisogno di azioni concrete e politiche di sostegno per la conservazione della specie, per la gestione e il ripristino degli ecosistemi, comprese le aree protette, per promuovere l'uso sostenibile delle risorse naturali. Il 2010, anche per l'Italia, come è scritto nelle premesse all'interrogazione, doveva essere l'anno decisivo per una politica attenta a quelle risorse preziose, rappresentate anche dal Parco nazionale del Gran Paradiso, vitali per l'economia globale.

Il paradosso è invece quello che l'anno 2010 rappresenterà per l'Italia una pericolosa svolta; il taglio dei fondi destinati alla tutela e al mantenimento delle aree protette mette a repentaglio la vita stessa dei parchi e delle decine di migliaia di specie animali e vegetali che li abitano. Ecco perché crediamo necessario, come Consiglio regionale, non solo unirci alla protesta manifestata dal mondo dei parchi, ma invitare la Giunta regionale, d'intesa con la Regione Piemonte, ad assicurare tutte quelle iniziative volte a limitare gli effetti negativi che la manovra finanziaria recherà alle attività del Parco nazionale del Gran Paradiso.

Presidente - La parola all'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Isabellon.

Isabellon (UV) - Grazie, Presidente.

Il problema sollevato dai consiglieri interroganti è un problema che ben conosciamo. Ricordo solo che storicamente la Valle d'Aosta non è stata insensibile alle problematiche della valorizzazione della biodiversità e delle situazioni anche particolari del territorio, delle peculiarità di un territorio piccolo come il nostro, ma di grande contenuto per quel che riguarda la sua biodiversità, riconosciuta anche attraverso delle azioni concrete che, negli anni, si sono manifestate nel settore agricolo. Ricordo, per esempio, il recupero per quel che riguarda la viticoltura di tutti i vecchi vitigni autoctoni in collaborazione con l'Institut agricole e l'Assessorato dell'agricoltura, che ha permesso di andare a recuperare un elemento di biodiversità molto importante, ma anche concreto, che permette di avere quel successo che la viticoltura valdostana sta attualmente riscontrando. La stessa cosa vale sul settore zootecnico, per esempio il riconoscimento delle nostre razze, che sono un esempio di biodiversità in quanto adattatesi nel tempo al territorio; ma non solo, anche tutte le azioni relative alla valorizzazione delle aree protette, alla valorizzazione di quei siti che, anche in applicazione delle norme comunitarie, hanno visto il loro riconoscimento, in particolare con il Parco regionale del Mont Avic, e appunto alla collaborazione per quello che riguarda le attività del Parco nazionale Gran Paradiso, dove la Valle d'Aosta non è sicuramente stata inadempiente per quel che riguarda anche la cogestione di questo territorio, naturalmente nel rispetto sia della biodiversità, sia delle popolazioni che qui vivono. La ricerca di un punto di equilibrio è sempre stato un obiettivo che è stato condiviso e sostenuto anche finanziariamente ed operativamente. Chi conosce la realtà del Parco Gran Paradiso sa che le nostre attività anche dirette con i cantieri forestali, con tutte le attività di manutenzione, sono un riscontro.

Questo è l'anno internazionale della biodiversità, abbiamo una serie di iniziative che si stanno sviluppando; allo scopo abbiamo predisposto un ordine del giorno che andremo a presentare successivamente per riconoscere questo.

Presenteremo quindi, come Governo, un ordine del giorno.

Président - La parole au Conseiller Rigo.

Rigo (PD) - Grazie, Presidente. Non avevamo messo in dubbio l'impegno della Valle d'Aosta che è stato ed è particolarmente attento ed importante rispetto a quest'area protetta, rispetto al parco, e non solo.

Oggi ci troviamo di fronte ad un'iniziativa unilaterale, quindi volevamo sapere se c'era la possibilità di predisporre un opportuno ordine del giorno che esprimesse non solo la nostra preoccupazione per chi lavora e vive all'interno dell'area protetta, ma manifestasse altresì la preoccupazione di quest'Assemblea rispetto al drastico ridimensionamento finanziario e fosse utile indicazione per la Giunta regionale nella gestione della difficile situazione del parco.

Vediamo per quanto riguarda l'ordine del giorno e sicuramente daremo il nostro apporto.