Oggetto del Consiglio n. 1308 del 15 luglio 2010 - Resoconto
OGGETTO N. 1308/XIII - Disegno di legge: "Approvazione del rendiconto generale della Regione per l'esercizio finanziario 2009".
Articolo 1
(Entrate di competenza)
1. Le entrate derivanti da tributi propri, dal gettito di tributi erariali o di quote di esso devolute alla Regione, da contributi e assegnazioni dello Stato ed in genere da trasferimenti di fondi dal bilancio statale, da rendite patrimoniali, da utili di enti o aziende regionali, da alienazione di beni patrimoniali, da accensioni di mutui, da prestiti e da altre operazioni creditizie e per contabilità speciali, accertate nell'esercizio finanziario 2009 per la competenza propria dell'esercizio stesso, sono riassunte e approvate in Euro 1.564.405.119,47 delle quali:
riscosse Euro 1.203.780.238,03
rimaste da riscuotere Euro 360.624.881,44
Articolo 2
(Spese di competenza)
1. Le spese correnti, di investimento, per rimborso di mutui e prestiti e per contabilità speciali della Regione, impegnate nell'esercizio finanziario 2009 per la competenza propria dell'esercizio stesso, sono riassunte e approvate in Euro 1.802.998.585,55 delle quali:
pagate Euro 1.335.993.835,40
rimaste da pagare Euro 467.004.750,15
Articolo 3
(Riepilogo della competenza)
1. Il riepilogo delle entrate e delle spese di competenza dell'esercizio finanziario 2009 risulta stabilito dal rendiconto come segue:
entrate Euro 1.564.405.119,47
spese Euro 1.802.998.585,55
risultato negativo della Euro -238.593.466,08
gestione di competenza
dell'esercizio finanziario 2009
Articolo 4
(Entrate esercizi precedenti)
1. I residui attivi iscritti in conto esercizio 2008 e precedenti, rimasti da riscuotere alla chiusura dell'esercizio finanziario 2009, sono approvati in complessivi Euro 599.403.861,78 e riassunti come segue:
residui attivi in carico Euro 1.218.026.787,32
al 1° gennaio 2009
minori accertamenti Euro 8.470.034,20
in conto residui attivi
residui attivi riaccertati Euro 1.209.556.753,12
al 31 dicembre 2009
residui attivi riscossi Euro 610.152.891,34
al 31 dicembre 2009
residui attivi rimasti da Euro 599.403.861,78
riscuotere al 31 dicembre 2009
Articolo 5
(Spese esercizi precedenti)
1. I residui passivi iscritti in conto esercizio 2008 e precedenti, rimasti da pagare alla chiusura dell'esercizio finanziario 2009, sono approvati in complessivi Euro 433.610.223,90 e riassunti come segue:
residui passivi in carico al Euro 922.102.159,85
1° gennaio 2009
minori accertamenti Euro 121.250.712,22
in conto residui passivi
residui passivi riaccertati Euro 800.851.447,63
al 31 dicembre 2009
residui passivi Euro 367.241.223,73
pagati al 31 dicembre 2009
residui passivi rimasti Euro 433.610.223,90
da pagare al 31 dicembre 2009
Articolo 6
(Riepilogo dei residui)
1. I residui attivi alla chiusura dell'esercizio finanziario 2009 risultano determinati dal rendiconto nei seguenti importi:
rimasti da riscuotere sulle Euro 360.624.881,44
entrate accertate nella
competenza dell'esercizio 2009 (art. 1)
rimasti da riscuotere sui Euro 599.403.861,78
residui degli esercizi 2008 e
precedenti (art. 4)
totale Euro 960.028.743,22
2. I residui passivi alla chiusura dell'esercizio finanziario 2009 risultano determinati dal rendiconto nei seguenti importi:
rimasti da pagare sulle spese Euro 467.004.750,15
impegnate nella competenza
dell'esercizio 2009 (art. 2)
rimasti da pagare sui residui Euro 433.610.223,90
degli esercizi 2008 e
precedenti (art. 5)
totale Euro 900.614.974,05
Articolo 7
(Situazione di cassa)
1. Il fondo di cassa alla chiusura dell'esercizio finanziario 2009 è determinato in Euro 217.238.215,52 in base alle seguenti risultanze del conto reso dal tesoriere:
fondo cassa al 31 dicembre 2008 Euro 106.540.145,28
riscossioni nell'esercizio 2009 Euro 1.813.933.129,37
pagamenti nell'esercizio 2009 Euro 1.703.235.059,13
fondo cassa al 31 dicembre 2009 Euro 217.238.215,52
Articolo 8
(Situazione finanziaria)
1. L'avanzo di amministrazione alla chiusura dell'esercizio finanziario 2009 è accertato nell'ammontare di Euro 276.651.984,69 derivante da:
entrate in conto competenza Euro 360.624.881,44
rimaste da riscuotere al
31 dicembre 2009 (art. 1)
entrate in conto residui Euro 599.403.861,78
rimaste da riscuotere al
31 dicembre 2009 (art. 4)
fondo cassa al 31 dicembre Euro 217.238.215,52
2009 (art. 7)
spese in conto competenza Euro 467.004.750,15
rimaste da pagare
al 31 dicembre 2009 (art. 2)
spese in conto residui Euro 433.610.223,90
rimasti da pagare
al 31 dicembre 2009 (art. 5)
avanzo di amministrazione Euro 276.651.984,69
alla chiusura dell'esercizio 2009
Articolo 9
(Situazione patrimoniale)
1. La consistenza patrimoniale alla data del 31 dicembre 2009 è approvata nelle seguenti risultanze finali:
attività Euro 3.772.439.078,31
passività Euro 1.698.386.151,33
attivo netto patrimoniale al Euro 2.074.052.926,98
31 dicembre 2009
Articolo 10
(Approvazione del rendiconto generale)
1. È approvato il rendiconto generale dell'esercizio finanziario 2009 della Regione nelle risultanze di cui agli articoli 7, 8 e 9 (allegato A).
Articolo 11
(Economie di stanziamento su fondi assegnati dallo Stato e dall'Unione europea)
1. I fondi relativi a trasferimenti dello Stato e dell'Unione europea, di cui alla tabella n. 1 allegata alla presente legge, non impegnati alla scadenza dell'esercizio finanziario 2009, costituiscono economie di spesa e concorrono alla formazione dell'avanzo di amministrazione di cui all'articolo 8.
Articolo 12
(Disposizioni finanziarie)
1. Sono regolarizzati i seguenti accertamenti e impegni finali su capitoli di partite di giro e contabilità speciali:
a) euro 14.587,13 sul capitolo 12470 (Gestione fondi assegnati dallo Stato da trasferire agli enti locali) dello stato di previsione dell'Entrata e sul corrispondente 72270 (Gestione fondi assegnati dallo Stato da trasferire agli enti locali) dello stato di previsione della Spesa;
b) euro 67.704,72 sul capitolo 12490 (Fondi stato per rimborso spese inerenti l'impiego di volontari in attività di protezione civile) dello stato di previsione dell'Entrata e sul corrispondente 72275 (Trasferimento di fondi assegnati dallo Stato ai lavoratori autonomi e/o ai datori di lavoro per l'impiego di volontari in attività di protezione civile a titolo di rimborso) dello stato di previsione della Spesa;
c) euro 857,21 sul capitolo 13300 (Gestione fondo borse di studio Ugo e Liliana Brivio) dello stato di previsione dell'Entrata e sul corrispondente 72650 (Gestione fondo borse di studio Ugo e Liliana Brivio) dello stato di previsione della Spesa.
Articolo 13
(Pubblicazione del rendiconto generale)
1. Il rendiconto generale della Regione è pubblicato per estratto nel Bollettino ufficiale della Regione.
Articolo 14
(Dichiarazione d'urgenza)
1. La presente legge è dichiarata urgente ai sensi dell'articolo 31, comma terzo, dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta ed entrerà in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione.
Allegati
(omissis)
Président - La parole au Vice-président Chatrian sur l'article 1er.
Chatrian (ALPE) - Grazie, Presidente. Non voteremo questo disegno di legge e vorrei in sintesi esplicitare le motivazioni principali per le quali non daremo il nostro apporto a tale provvedimento, presentato dal Governo regionale, che è la sintesi del 2009. Assessore, le assicuro che non ci siamo seduti attorno ad un tavolo, guardando questo rendiconto, sapendo qual è il nostro ruolo, riconoscendo il fatto che siamo in opposizione... ovvero: "comunque dobbiamo dire qualcosa di negativo". Non è nella nostra natura, siamo abituati a mettere sul tavolo delle proposte e delle idee, quindi le assicuro che non ci siamo assolutamente seduti attorno ad un tavolo o al tavolo dei dirigenti, perché abbiamo chiesto tante informazioni per fare sintesi e per portare un dibattito politico in aula. Lei ha citato i provvedimenti anticrisi che sono all'interno di questo rendiconto e si attestano attorno ai 100.000.000 di euro, a fronte di 1.650, quindi facciamo pure dei paragoni anche su quello, dei pesi; sono delle cifre importanti, ma rappresentano il 6 per cento di tale rendiconto.
Lei ha citato il discorso nazionale ed europeo, le difficoltà; la grande differenza per la nostra Regione è che le risorse ci sono, quindi non abbiamo difficoltà come in altre regioni o nazioni.
Per quanto riguarda i procedimenti o la capacità di spesa - e non entro nel discorso del liquidare -, siamo certi che su tanti procedimenti non europei... il Presidente prima citava le grandi opere, piuttosto che i procedimenti o i finanziamenti europei o statali, ricordiamoci che nel nostro bilancio i riferimenti statali ed europei sono 40.000.000 di euro a fronte di 1.650, quindi tutti gli altri possiamo gestirceli direttamente come procedimento. Siamo convinti che su tanti procedimenti possiamo fare meglio, possiamo essere più virtuosi e il procedimento può essere più corto. Le assicuro, Presidente, che su dei procedimenti legati a delle leggi di settore, sempre sul settore sviluppo economico, quello di cui abbiamo parlato poc'anzi, le assicuro che i tempi sono lunghissimi; per una singola impresa, piccola, artigianale che presenta la domanda legata ad una legge di settore dove c'è una delibera applicativa ed è tutto molto chiaro, passano 9 mesi. Questa è la nostra Amministrazione regionale e poi io devo fare la sintesi sui numeri e dico che tanti soldi non vengono liquidati, la capacità di spesa non c'è. Le assicuro quindi che i procedimenti sono ancora molto lunghi e tortuosi su cose molto piccole, sballottati in Finaosta, sballottati in altre società partecipate e il fruitore di quel servizio si chiede dov'è questa reale semplificazione... le assicuro, in maniera franca e oggettiva, penso che sia il termine più appropriato.
Termino dicendo che lei prima parlava di rimodulazione, allora chiediamo al Governo che rimoduli meglio o sia più attento a rimodulare gli impegni in modo da dare corso alla liquidità disponibile sugli investimenti. Su questo penso che la politica debba - non solo la struttura dirigenziale o le risorse all'interno dell'Amministrazione - e possa mettere in campo più idee, più soluzioni, legate a delle leggi, ma rimodulare meglio per poter spendere meglio ed essere più bravi di quello che siete stati, perché non possiamo dire... poiché i numeri sono questi: 600.000.000 di euro, impegnati solo l'80 per cento... non è altissimo, Presidente, sulla previsione definitiva, quindi con le variazioni di bilancio, con gli assestamenti, andare a impegnare solo l'82 per cento sulle spese di investimento in un momento di crisi, a nostro avviso, è poco... secondo passaggio... durante tutto il corso dell'anno. Terzo passaggio per quanto riguarda il non rimodulare: chiediamo uno sforzo sul rimodulare meglio, per avere una capacità migliore di spesa. Grazie.
Président - La parole au Conseiller Donzel.
Donzel (PD) - Egregio Presidente, cari colleghi, se qualcuno - e mi limito qui a parlare, visto che siamo all'articolo 1 del disegno di legge n. 97, dell'approvazione del rendiconto - è così convinto di aver fatto tutto il possibile, di avere bene operato, è assolutamente sereno e nulla tange di quelle piccole manifestazioni di preoccupazione legittima che salgono dai banchi di questa definita demagogica minoranza, riferita al collega... ma, siccome molte cose che ha detto le condivido pienamente, non posso accettare che, quando si parla di numeri oggettivi, ci sia sempre questa storia che appena uno dice: "la penso in modo un po' diverso da te": "qui c'è la demagogia, qui c'è un'opposizione insensata, che non vede le nostre ragioni"... ma se uno ha ben operato, è tranquillo, no? Non ha bisogno di tirare fuori la demagogia, gli interventi politici, eccetera.
Mi preme sottolineare il fatto che quando si fa riferimento a 100.000.000 di euro di spese legate a provvedimenti anticrisi... vorrei dire che la legge che ha riguardato il 2009 - la n. 1 - non è una legge venuta fuori dal nulla e vorrei riportare ai tre mesi di dibattito del 2008: nel corso dei quali c'è stato qualcuno che ha detto che la crisi in Valle d'Aosta non avrebbe toccato nulla e invece c'è stato non un intervento demagogico delle minoranze, ma una sollecitazione che poi è stata raccolta, infatti abbiamo votato. Ma non è che per caso... ossia mi ricordo... andiamo a rivederli, ci sono i titoli dei giornali, le varie dichiarazioni, si esprimeva preoccupazione, certo il bilancio regionale era solido, ma c'era la crisi, bisognava fare qualcosa, inventare qualcosa che fosse nuovo, quindi non stare all'interno di un quadro predefinito, già dato ed è quello che si continua a chiedere: dobbiamo provare ad inventarci qualcosa di nuovo, provare a fare un passo in avanti. È chiaro allora che... nella relazione si dice: "ah, questa volta aggiungeremo ulteriori 5.000.000 di euro nel settore ricerca e sviluppo industriale"; sì, però ne avevamo tolti 20.000.000 e quindi siamo sempre in rincorsa rispetto a certe cose.
Da questo punto di vista, il nostro voto di astensione è un voto che non vuole sottolineare il fatto che qui ci sia qualcosa di non corretto, non fatto bene, non opportuno, ma una sollecitazione a dire: "non sottovalutiamo che se c'è un segno meno 3 virgola qualcosa alle entrate, per un sistema come il nostro è un segnale molto pericoloso", perché allora sì che dobbiamo dire che dobbiamo pompare denaro dall'esterno, bisogna cercare intese e far fluire denaro, perché questo sistema non è in grado di produrre. L'allarme quindi c'è, tutto il dibattito di ieri - non lo voglio riportare - la crisi dei posti di lavoro... quindi serve un'azione forte, tutto quello che può essere recuperato non va sottovalutato. Allora, quando si guardano le cifre, come qualcuno ha detto, certamente l'impegno di spesa c'è tutto, la procedura, la legalità è la prima cosa e vi viene riconosciuto, altrimenti ci sarebbe un voto contrario e una polemica molto più forte, ma è evidente che se in alcune parti l'impegno di spesa è altissimo e vengono onerati... ci mancherebbe, laddove si devono pagare gli stipendi dei dipendenti, vorrei vedere se non c'è tempestività di spesa... Capisco che ci sono delle voci che arrivano a 80-90 per cento ma, laddove si esce dai canali automatici, capiamo che è difficile; il segnale che vi si manda è: ci mettiamo attenzione su questa cosa? Non è come dire: "ve la lasciamo a voi questa cosa e noi stiamo lì a guardare", vediamo se ci inventiamo qualcosa per stringere ancora su quel pezzo, perché il momento rimane difficile, è questo il punto!
Se avessimo davanti un'economia valdostana con un PIL che cresce e le cose che vanno bene, allora sarebbe demagogico dire: "ma quanto volete che vadano bene queste cose!", ma non è questa la realtà, le cose non stanno andando bene, non lo dico per colpa del Governo: per una situazione anche molto più grande. Quello però che si chiede al Governo regionale è di non dire... non siamo più a 4-5 anni fa quando le cose andavano con un altro andamento, con il PIL in crescita e quindi uno diceva: "ma sì, spendono qualcosa in più, si può anche...", perché c'era un sistema che cresceva. Oggi il sistema è in forte difficoltà, c'è una tensione molto forte, quindi bisogna fare di tutto per correggere la rotta. Da questo punto di vista, il 2009 non è stato l'anno in cui ci sono stati i veri segnali di correzione di rotta, ma provvedimenti-argine importanti, li abbiamo votati con responsabilità, ma non sono quelli che fanno cambiare rotta.
Président - La parole au Conseiller Lattanzi.
Lattanzi (PdL) - Grazie, Presidente. Non me ne vorrà il collega Donzel, ma il suo intervento mi dà l'occasione per una riflessione di tipo politico: francamente trovo incomprensibile l'astensione del Partito Democratico alla luce di quello che ho ascoltato, delle contrarietà che hanno espresso il Capogruppo e il Segretario regionale; trovo invece comprensibile la contrarietà dichiarata dell'ALPE, che persegue un suo progetto politico ben definito. Mentre noi siamo nella condizione dell'imbarazzo politico, perché una gran parte della finanziaria che stiamo analizzando in termini di approvazione dell'esercizio 2009 e di ripartizione delle spese e degli investimenti per il 2010 ci vede compartecipi, perché, per quanto riguarda il Comune di Aosta - che assorbe gran parte degli investimenti, non solo per gli aggiunti trasferimenti ad Aosta capitale, ma anche per tutta una serie di investimenti nelle scuole, nei pubblici uffici, nell'organizzazione -, comunque ci vede partecipi di un progetto politico che con le forze autonomiste abbiamo condiviso e che ha avuto il consenso importante (quasi il 60 per cento) della popolazione di Aosta e contestualmente siamo a Palazzo regionale a chiedere agli stessi nostri alleati autonomisti un cambio di rotta sulla più grande macchina della Regione, che è l'Amministrazione regionale, mentre per il PdL l'astensione è quasi un atto dovuto formale, per il PD non riesco a comprendere i motivi politici di un andamento che è fra il "vorrei, ma non posso", "ci sono, ma non esisto".
Vengo a noi, perché ho pochi minuti. Non abbiamo partecipato al dibattito generale, perché non abbiamo voluto tediare i colleghi con alcune riflessioni che sono state peraltro già fatte ieri, sono state fatte nel contesto del bilancio preventivo 2010-2013, noi abbiamo già detto, come PdL, che il nostro ruolo in quest'aula è di stimolo, di proposta alle forze autonomiste che governano di un cambio di rotta che, per quanto riguarda il 2009, non vediamo ancora. Abbiamo condiviso nel 2009 una gran parte dei provvedimenti... che hanno dovuto prendere atto della crisi economico-finanziaria, tutti gli investimenti, oltre 100.000.000, che sono stati investiti a favore delle famiglie e a favore delle imprese hanno trovato il voto favorevole del Popolo della Libertà, perché abbiamo condiviso la contestualità di un'emergenza che nel 2009, nessuno può disconoscere, è stata affrontata anche grazie al supporto che il nostro gruppo ha dato alle forze autonomiste in questo percorso con grande velocità, determinazione ed efficacia. Questo al Governo va riconosciuto, come credo vada riconosciuto al PdL di essere rimasto coerente, al di là dei teatrini della politica, su un progetto politico che vede l'amministrazione pubblica essere vicina alle famiglie e alle imprese nei momenti di difficoltà epocale, come quelli che abbiamo vissuto nel 2009. Questa azione ha portato ad un bilancio che, sotto l'aspetto della competenza, ha visto 1.500.000.000 di entrate e 1.800.000.000 di uscite, 238.000.000 di disavanzo sulla competenza, ossia sulla gestione dal 1° gennaio al 31 dicembre, perché quella operazione di supporto, di spostamento dei capitoli di bilancio ha prodotto un disavanzo molto importante, che è il costo che questa Amministrazione ha voluto affrontare per sostenere la cittadinanza imprenditoriale e civile in un momento di difficoltà.
Con l'avanzo del 2008 poi portiamo a casa un avanzo ulteriore per il 2009, che verrà ripartito di 158.000.000 con la legge di assestamento per il 2010, quindi riusciamo a portare a casa ancora un piccolo tesoretto, portarlo a casa anche per il 2010 e forse anche per il 2011, ma qual è la prospettiva? In questi minuti il Governo nazionale è al voto di fiducia su una manovra straordinaria blindata, che, come dice Tremonti, non solo ha trovato il parere favorevole dell'ECOFIN, ossia dell'Europa, che dice che questa non solo è l'unica manovra possibile, ma la più corretta per un Paese che a chi lo guarda con gli occhi della neutralità appare come un Paese che ha dei plusvalori in termini di impresa, di flessibilità, di competitività, ma ha anche un debito che è il terzo debito pubblico del mondo! Siamo quindi ad un passo dal baratro come Paese, siamo vicino alla Grecia e solo un'illuminata e ferrea operazione di aggiustamento dei conti e di non sbordatura assoluta dalle competenze di finanza pubblica ha permesso a questo Paese di avere un encomio dall'ECOFIN, che ha definito la manovra indispensabile.
Possiamo poi discutere... non ci sorprende il voto negativo del Senatore Fosson, che lo giustifica per il ricorso al metodo della fiducia, ma mi si consenta di dire al Senatore - il quale rappresenta la maggioranza - che, se questo dovesse essere il modus operandi del PdL in Valle d'Aosta, dovremmo essere contro tale manovra, perché l'avete fatta voi e non l'abbiamo fatta noi! Non lo riteniamo politicamente corretto, lo diciamo al Senatore Fosson, alle forze di maggioranza di questa Regione; riteniamo che pur condividendo alcune criticità che sono state rilevate con emendamenti e sono state accettate nel maxi emendamento... perché alle Regioni virtuose come la nostra, che rispetta il patto di stabilità, è stata concessa, a saldi invariati, l'autonomia di determinare le proprie spese. Non mi sembra un comportamento corretto mascherarsi dietro il voto di fiducia per non dire: "ma io non posso votare la fiducia a questo Governo!". No, si può votare la fiducia a questa manovra, che è quella che salva il nostro Paese e lascia alla Valle d'Aosta la possibilità di determinare il proprio futuro su tali tagli.
Detto questo, il Presidente Napolitano dice che in questo momento - ed è il motivo per cui il Popolo della Libertà oggi si astiene su tale manovra e non esprime una contrarietà - è dovere di tutti a tutti i livelli di fare dei sacrifici e di ridurre il nodo centrale della nostra finanza pubblica, il debito pubblico italiano, che ricordo è stato creato fra gli anni '70 e gli anni '80 dai titoli di Stato, dalle pensioni facili e da uno sperpero di denaro pubblico verso le Regioni del sud che è stato abominevole! Quella responsabilità ce l'hanno tutti i cittadini italiani, tutte le città, i Comuni, le Comunità montane, le Province, le Regioni, lo Stato stesso; questa è la filosofia che ha portato il Presidente della Repubblica a mandare un monito proprio oggi in occasione della fiducia del Governo sulla manovra economica di responsabilità amministrativa ed è quello che induce il nostro gruppo ad essere coerenti e responsabili e quindi ad approvare una serie di manovre, come quella dell'anticrisi che nel 2009 ha caratterizzato fortemente questo bilancio, ma anche a ribadire la criticità. Peraltro anche il Presidente della Giunta l'ha riconosciuta, perché, quando dice: "abbiamo fatto molto, ma c'è ancora molto da fare: i centri di costo, la ripartizione dei fondi agli enti locali va rivista, il governo degli enti locali va ripensato, più in generale va ripensata la necessità di razionalizzare la spesa pubblica, l'amministrazione pubblica, la sua efficienza e la sua efficacia", dice tutte cose che noi vorremmo vedere attuate nei documenti, ma che il Presidente ritiene politicamente impossibilitato a fare a breve, perché vittima di una lunga mediazione e di una frammentazione delle trattative che porta questa Regione ad essere ancora invischiata in un sistema di socialismo puro reale, che ha come unico centro economico in questa regione l'amministrazione pubblica e che vede prospettive di opere che possono realizzare valore aggiunto: parliamo delle grandi opere che possono diventare a breve virtuosi e keynesiani sistemi di rilancio dell'economia interna e in prospettiva creatori di valore e di proposta turistica, commerciale, industriale, ma, rispetto ai quali, ancora oggi non vediamo una determinante azione di ristrutturazione dell'Amministrazione regionale.
Presidente, su questo noi continueremo ad incalzare; il ruolo del Popolo della Libertà nella relazione con le forze autonomiste, al di là dell'alleanza sul Comune del capoluogo regionale, forze autonomiste nostre alleate ad Aosta e qui ancora solo interlocutori moderati e cordiali, è quello di dare alla nostra Regione un futuro. Non è sufficiente dire - mi rivolgo al relatore che è un amico caro - che questo bilancio viene incontro ai bisogni dei cittadini in termini di servizi, di formazione, di sanità. Chiedo però qual è il ruolo del bilancio per quanto riguarda le imprese. L'aiuto anticrisi condiviso? Ma qual è la prospettiva per le imprese?
Abbiamo capannoni vuoti, carrozzoni che gestiscono patrimoni da 52.000.000, abbiamo l'INVA, Finaosta che fa la banca, che, se vuoi 10.000.000, te ne chiede 20.000.000 di garanzie, abbiamo un sistema di burocrazia regionale e pararegionale, partecipata, che è inaccettabile per una Regione che vuole creare economia e dare posti di lavoro veri; per questo motivo ci asterremo da tale manovra.
Président - Je soumets au vote l'article 1er:
Conseillers présents: 33
Votants: 26
Pour: 22
Contre: 4
Abstentions: 7 (Benin, Donzel, Carmela Fontana, Lattanzi, Rigo, Tibaldi, Zucchi)
Le Conseil approuve.
Président - Article 2: même résultat. Article 3: même résultat. Article 4: même résultat. Article 5: même résultat. Article 6: même résultat. Article 7: même résultat. Article 8: même résultat. Article 9: même résultat. Article 10: même résultat. Article 11: même résultat. Article 12: même résultat. Article 13: même résultat. Article 14: même résultat. Annexe 1: même résultat.
Je soumets au vote la loi dans son ensemble:
Conseillers présents: 33
Votants: 26
Pour: 22
Contre: 4
Abstentions: 7 (Benin, Donzel, Carmela Fontana, Lattanzi, Rigo, Tibaldi, Zucchi)
Le Conseil approuve.