Oggetto del Consiglio n. 1274 del 23 giugno 2010 - Resoconto
OGGETTO N. 1274/XIII - Interpellanza: "Promozione degli "acquisti verdi" nell'Amministrazione regionale".
Interpellanza
Richiamati gli obiettivi dell'Unione Europea contenuti nel "Libro verde sulla politica integrata relativa ai prodotti" della Commissione Europea pubblicato nel 2001;
Ricordato il Decreto Ministeriale n. 203 del 2003 "Norme affinché gli uffici pubblici e le società a prevalente capitale pubblico coprano il fabbisogno annuale di manufatti e beni con una quota di prodotti ottenuti da materiale riciclato nella misura non inferiore al 30 percento del fabbisogno medesimo";
Viste le iniziative della CONSIP, nell'ambito delle politiche di promozione degli "acquisti verdi" del Programma per la razionalizzazione della spesa pubblica;
Sottolineato che il GPP, Green Public Procurement, ossia gli "acquisti verdi" nella Pubblica Amministrazione, è ormai ritenuto uno strumento fondamentale di una seria politica ambientale;
Evidenziati i casi virtuosi dei paesi del nord Europa e di alcuni comuni italiani come Brescia, i cui acquisti verdi superano ampiamente il 30% sul totale degli acquisti;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
L'Assessore competente per sapere se:
1) l'Amministrazione regionale si è dotata di una politica degli acquisti verdi;
2) in caso affermativo, a quanto ammonta la percentuale di acquisti verdi effettuati in Valle d'Aosta sul totale;
3) quali sono gli intendimenti dell'Amministrazione regionale relativamente alle politiche di GPP.
F.to: Bertin - Giuseppe Cerise - Patrizia Morelli
Président - La parole au Conseiller Bertin.
Bertin (ALPE) - Le pubbliche amministrazioni europee, intendo dire la pubblica amministrazione dei paesi che aderiscono all'Unione europea, spendono, per l'acquisto di beni e servizi, ogni anno circa 1.500.000.000 di euro, una cifra enorme che rappresenta il 16 percento del PIL europeo; per quanto riguarda l'Italia questa cifra percentuale è stimata intorno al 17-18 percento del prodotto interno lordo.
È facile immaginare che in Valle d'Aosta, visto il peso e l'importanza dell'apparato pubblico, la percentuale sia ancora più grande, potrebbe essere attorno ad un quinto del PIL, se non di più. Si può pertanto facilmente immaginare cosa potrebbe rappresentare un'azione sistematica di introduzione di criteri di tipo ambientale nelle forniture pubbliche, in quello che si usa chiamare Green Public Procurement - in italiano gli acquisti verdi nella pubblica amministrazione -, che consistono nell'integrare dei criteri ambientali nelle procedure di acquisto delle pubbliche amministrazioni. Detto in modo semplice, l'acquisto di materiali e di prodotti che riducono l'uso di risorse naturali, la produzione di rifiuti e le emissioni inquinanti, nonché cercano di limitare il più possibile i rischi per la salute dei cittadini; semplificando si potrebbe dire così. Da questo punto di vista ci sono poi delle indicazioni generali fornite sia dall'Unione europea nel 2001 nel Libro verde sulla politica integrata relativa ai prodotti, sia dai decreti ministeriali che fissano obiettivi teorici intorno al 30 percento ed altri inviti vari della Commissione europea, nonché ultimamente anche il CONSIP, come centro di acquisto, ha voluto promuovere questi acquisti dedicandogli una sezione apposita e invitando le amministrazioni pubbliche a servirsene.
Esistono casi nel nord Europa che superano il 30 percento degli acquisti verdi delle pubbliche amministrazioni ed Enti virtuosi anche in Italia, come è il caso del Comune di Brescia. È ormai diventato uno strumento fondamentale per una politica ambientale seria, quello degli acquisti verdi; ci chiediamo pertanto qual è la situazione in Valle d'Aosta, quale percentuale di acquisti di prodotti e materiali verdi riguarda l'Amministrazione regionale e se c'è una politica in questo settore con degli obiettivi a medio-lungo termine. Grazie.
Président - La parole à l'Assesseur au territoire et à l'environnement, Zublena Manuela.
Zublena (UV) - Merci, M. le Président.
Sicuramente il tema della Green Public Procurement, GPP, acquisti verdi, rappresenta una politica che vuole integrare i criteri ambientali nelle forniture degli enti pubblici con l'obiettivo di attuare un risparmio e un'ottimizzazione nell'uso di materie ed energie, di risorse naturali, riducendo gli impatti negativi in termini emissivi sull'ambiente, oltre che i rifiuti.
Venendo ai quesiti dell'interpellanza, in particolare sul primo, non possiamo oggi affermare che l'Amministrazione regionale abbia definito una politica generale e coordinata in merito agli acquisti verdi. Tuttavia, da alcuni anni la Direzione attività economali e assicurazioni dell'Assessorato delle finanze attua, per le forniture di beni, quanto previsto da questa politica, in quanto ricorre alle convenzioni CONSIP che, offrendo prodotti con caratteristiche ecologiche, consentono gli "acquisti verdi". Un po' diversa e più complessa è la situazione per quanto riguarda i lavori pubblici; bisogna tener presente che ci si riferisce ad un'ampia gamma di materiali: da quelli base per le costruzioni, che ricomprendono anche gli impianti, i serramenti, gli arredi, eccetera. Poi bisogna tener conto che il mercato dei materiali verdi non è ancora consolidato, si è ancora in una fase di crescita. C'è un problema, quindi, di reperimento di cataloghi di materiali che dispongano di certificazioni di marchi riconosciuti, che garantiscano che si tratta di prodotti ecocompatibili o ottenuti da ricicli o riciclabili essi stessi, considerando però l'intera filiera del prodotto; di conseguenza, ad oggi, il costo dei materiali verdi appare ancora poco competitivo. Tuttavia, alcune esperienze ci sono e fornisco, relativamente al secondo quesito dell'interpellanza, alcuni dati che sono stati comunicati dalla Direzione attività economali e assicurazioni dell'Assessorato alle Finanze.
Per quanto riguarda la fornitura di arredi per l'Amministrazione regionale, ad eccezione dei tendaggi, la percentuale di acquisti verdi è stata, nel 2009, pari al 62 percento; le componenti verdi di questa tipologia di beni sono da identificarsi nell'utilizzo di legno proveniente da boschi dove è attuata una gestione ecosostenibile delle foreste oppure dall'utilizzo per il 100 percento di legno riciclato post consumo. Anche per quanto riguarda il noleggio di fotocopiatori, questo è attuato esclusivamente mediante l'utilizzo di convenzioni CONSIP, che offrono prodotti che consentono il contenimento di consumi energetici, una ridotta emissione degli agenti inquinanti, atmosferici come ozono, polveri, e anche contenimento delle emissioni rumorose. Inoltre è garantito il servizio di ritiro per il parziale recupero dei materiali di consumo usati, incluse le parti di ricambio delle apparecchiature.
Su "quali sono gli intendimenti dell'Amministrazione regionale relativamente alle politiche di GPP", l'attenzione su questo tema è alta e in crescita. Per quanto riguarda le politiche dell'Assessorato all'ambiente il GPP rientra fra le numerose azioni da promuovere per la riduzione dei consumi di materie prime, di energie e di rifiuti. Questa attività è già stata discussa anche in sede di Osservatorio regionale dei rifiuti ed è inserita fra gli obiettivi del programma di riduzione dei rifiuti, che dobbiamo predisporre come Assessorato su specifico mandato conferito da questa assemblea con la delibera che aveva individuato il sistema di smaltimento finale dei rifiuti.
Président - La parole au Conseiller Bertin.
Bertin (ALPE) - Come abbiamo visto, questo è un settore molto importante per le dimensioni e, per quanto rappresenta, è in grado di orientare il mercato in senso ambientale e di una sostenibilità nel lungo periodo. È essenziale, a mio avviso, tanto più quando si inizia da diverso tempo a parlare di green economy - cosa fatta anche dall'Assessore, come ho letto su qualche giornale qualche tempo fa, parlando di economia in Valle d'Aosta -, è essenziale questo aspetto per una politica ambientale seria in grado di orientare il mercato su delle scelte di tipo ambientale.
Una Regione come la nostra non può non essere sensibile a questi obiettivi e a queste politiche, l'ambiente è la principale ricchezza che abbiamo, ha un valore inestimabile e, proprio per questo, la nostra Regione ha una vocazione in tal senso, una vocazione che andrebbe assolutamente assecondata. Dispiace di renderci conto che finora non c'è stata una politica in questo senso e che, a quanto pare, la percentuale complessiva degli acquisti verdi sul totale è una parte insignificante. Esistono, anche vicino a noi, esperienze tipo quella della Provincia di Torino che ha creato una rete di acquisti per i Comuni che in questo settore spendono annualmente intorno ai 75.000.000 di euro e superano ampiamente il 50 percento del totale dell'approvvigionamento delle pubbliche amministrazioni.
Sarebbe anche l'occasione di dare concretezza a tutte quelle risoluzioni e mozioni che il Consiglio vota periodicamente... mi viene in mente la risoluzione che abbiamo votato in occasione del summit di Copenhagen sull'ambiente delle Nazioni Unite: in quell'occasione venivano evidenziate le dichiarazioni di principio e non le ricadute concrete di queste dichiarazioni. Questa potrebbe essere un'occasione per dare concretezza a quelle dichiarazioni, anche perché, per gli effetti sul clima, certamente queste scelte hanno una rilevanza e possono limitare i danni causati dal cambiamento dello stesso. In conclusione, sono un po' deluso della risposta; ci auguriamo che in futuro ci si voglia dotare degli obiettivi e politiche che vadano in questo senso, da fare al più presto, anche perché se non lo fa una Regione come la Valle d'Aosta, chi altro potrebbe farlo? Grazie.
Président - Avant de passer au point 21 de l'ordre du jour, je vous signale que j'ai fait distribuer le nouveau texte de la résolution concernant: "Valutazione delle conseguenze della manovra economica sull'autonomia speciale e sull'ordinamento finanziario della Regione e degli enti locali" qui est inscrite au point 24.1 de l'ordre du jour.