Oggetto del Consiglio n. 1270 del 23 giugno 2010 - Resoconto
OBJET N° 1270/XIII - Interpellation: "Développement des centres de consultations médicales situés sur le territoire".
Interpellation
Rappelant le Plan régional pour la Santé et le Bien-être social 2006-2008;
Rappelant la complexe distribution territoriale des services socio-sanitaires extra-hospitaliers qui comprennent divers centres de consultations médicales situés dans les quatre districts;
Estimant fondamental le développement du réseau des services rendus à la population sur le territoire, dans une logique de décentralisation et d'implication des communautés locales, ainsi que dans la perspective d'atténuer l'affluence vers les centres hospitaliers principaux et éviter les engouements;
les soussignés Conseillers régionaux
Interpellent
l'Assesseur compétent pour savoir:
1) quelles sont les intentions du Gouvernement quant au développement des centres de consultations médicales situés sur le territoire;
2) s'il est prévu de doter les centres susdits d'instruments permettant le paiement des tickets sanitaires sur place.
Signé: Patrizia Morelli - Chatrian
Président - La parole à la Conseillère Patrizia Morelli.
Morelli (ALPE) - Merci, M. le Président. Mon illustration va être concise et assez concrète, car je pense que l'argument est un argument qui sera l'objet d'examen, de débat lors de la discussion sur le plan socio-sanitaire, donc je vais plutôt me concentrer sur les aspects concrets.
L'initiative se refait à ce complexe système de prestations socio-sanitaires extra-hospitalières qui est constitué par celle que l'on définit "l'assistance territoriale", qui se concrétise à travers toute une série de centres de différent niveau situés dans les quatre districts régionaux. Dans ces centres, je me réfère évidemment aux ambulatori, consultori, poliambulatori, l'on dispense des services - bien entendu liés à la médecine de base -, mais les citoyens ont aussi la possibilité d'accéder à des consultations avec des spécialistes et même aux services de prélèvement du sang pour les analyses. Ces services constituent un élément incontournable de l'organisation sanitaire de notre région, en particulier à cause de la conformation de notre région et c'est une réponse qui essaie de se faire charge des besoins de la population le plus possible sur place, malgré un territoire accidenté et complexe: ceci dans une logique de décentralisation. Les services territoriaux vont dans le sens d'atténuer le recours aux centres hospitaliers pour essayer aussi d'en diminuer les problèmes de congestion et l'engouement de certains services en particulier (je pense encore aux services de prélèvement du sang).
L'interpellation que nous présentons va donc dans le sens de connaître quelles sont les orientations futures de ce Gouvernement quant au développement de la médecine territoriale, compte tenu aussi des temps qui courent et de la diminution certaine des fonds disponibles, et en vue également de l'approbation du plan socio-sanitaire, donc je m'associe au Conseiller Rigo pour en apprécier la publication de l'ébauche sur le site.
La deuxième question, par contre, est très directe et concrète et concerne la possibilité de doter les centres principaux d'instruments technologiques permettant le paiement sur place des tickets sanitaires. C'est une question qui dérive d'un besoin concret de la part des citoyens qui souhaiteraient voir simplifier au maximum toutes les procédures bureaucratiques et administratives et éviter, dans la limite du possible, les déplacements inutiles.
Président - La parole à l'Assesseur à la santé, au bien-être et aux politiques sociales, Albert Lanièce.
Lanièce A. - Grazie, Presidente. Ringrazio anche la collega Morelli per dare la possibilità di dire quali sono le intenzioni del Governo regionale per quanto riguarda questa organizzazione capillare, rappresentata dai consultori.
Dal momento che il consultorio familiare costituisce un importante strumento all'interno del distretto sociosanitario per l'attuazione di interventi volti alla tutela e alla salute della donna, dell'età evolutiva, delle relazioni di coppia e familiari, l'esigenza di integrazione degli stessi con gli altri servizi sanitari socioassistenziali ha imposto, nel tempo, un adeguamento nelle modalità organizzative, privilegiando l'offerta attiva di interventi di promozione della salute attraverso la realizzazione di strategie operative finalizzate al raggiungimento degli obiettivi di salute da perseguire nel settore materno infantile. Inoltre l'attività consultoriale privilegia la globalità e l'unitarietà delle risposte ai bisogni emergenti nei vari ambiti di azione (tutela dell'età riproduttiva ed evolutiva, tutela della famiglia e delle fasce socialmente deboli e dell'handicap) e l'integrazione con le Strutture Complesse Ospedaliere, con il Dipartimento di Prevenzione e il Dipartimento Materno Infantile.
Il consultorio familiare mantiene quindi la propria connotazione di servizio di base fortemente orientato alla prevenzione, informazione ed educazione sanitaria, riservando all'attività di diagnosi e cura una competenza di prima istanza, integrata con l'attività esercitata al medesimo livello sul territorio di appartenenza dalle attività sanitarie dei poliambulatori e dai servizi sociali. La realizzazione di un proficuo e serio rapporto territorio/ospedale, configurato nell'ambito dell'organizzazione dipartimentale dell'area materno-infantile, si basa sulla complementarietà dei diversi servizi nel rispetto delle reciproche autonomie e specificità, realizzato attraverso ben definiti progetti che vedono coinvolti diversi ambiti operativi e mediante lo sviluppo di programmi di aggiornamento permanente.
L'ambito di competenza consultoriale si concretizza in alcuni obiettivi di salute prioritari che riguardano adolescenti, relazioni di coppia, di famiglia e disagio familiare, controllo della fertilità e procreazione responsabile, assistenza in gravidanza, assistenza alla puerpera e al neonato, prevenzione dell'interruzione volontaria di gravidanza, prevenzione di tumori femminili, interventi per l'età post-fertile.
Nel consultorio familiare è presente anche l'attività di mediazione culturale in un territorio sempre più multietnico e multiculturale. Le attività previste all'interno del consultorio sono quindi l'offerta attiva di corsi di accompagnamento alla nascita, sostegno alla genitorialità pre e post partum, prevenzione dell'abbandono alla nascita e sostegno alle gestanti e alle madri in difficoltà, consulenza legale in relazione a situazioni di separazione/divorzio, promozione di spazi ascolto per famiglie e adolescenti, prevenzione e contrasto di abusi e maltrattamenti a danno di minori e donne, promozione e qualificazione dell'affidamento familiare, promozione finalizzata all'aiuto familiare, in particolare le persone fragili, sostegno all'integrazione sociale degli immigrati, servizio di mediazione culturale, progetto Nati per Leggere, formazione all'assistenza multiculturale degli operatori consultoriali, collegamenti informatizzati per pediatri consultoriali, percorso nascita, sperimentazione di modelli operativi, progetto Depressione post partum, formazione dei pediatri, la valutazione del comportamento del neonato e la promozione del suo sviluppo neurocomportamentale all'interno della famiglia.
Le sedi consultoriali attuali sono nel distretto 1: Saint-Pierre, Villeneuve, Sarre, Cogne, La Thuile; nel distretto 2: Variney, Gignod, Aosta Est/Borgnalle, Aosta Ovest/ex Maternità, Aosta/Il Pangolo, Charvensod/Pont-Suaz, Saint-Christophe, Nus; nel distretto 3: Antey-Saint-André, Saint-Vincent, Valtournenche, Verrayes; nel distretto 4: Verrès, Brusson e Gaby. In ogni caso si ritiene che la copertura territoriale sia adeguata in entrambi i casi, essendo 19 e ben distribuiti su tutta la Valle i consultori familiari, mentre i poliambulatori sono uno per distretto e non è immaginabile un loro potenziamento. Nella nuova bozza di piano sociosanitario è stato proposto un potenziamento dei servizi sanitari sul territorio attraverso l'azione di gruppi multiprofessionali per alcune patologie croniche e per l'assistenza sanitaria domiciliare da potenziare.
Per quanto riguarda il pagamento dei ticket, ci sono state ultimamente delle criticità che stiamo cercando di vedere sul territorio e di risolvere; allo scopo di implementare le possibilità di pagamento dei ticket anche all'interno dei centri consultoriali l'Azienda USL sta operando nel senso di introdurre ulteriori strumenti di pagamento che diventeranno operativi nel corso dei prossimi mesi. In modo particolare è allo studio la possibilità di introdurre il pagamento del ticket direttamente tramite sportello bancomat, nonché attraverso strumenti che utilizzino tecnologie on-line. Attualmente le macchine automatiche per il pagamento del ticket sono determinate in un numero definito da una convenzione in essere con l'istituto bancario Intesa San Paolo, attuale gestore del servizio di tesoreria dell'azienda.
Queste sono le volontà del Governo regionale per quanto riguarda i consultori; è stato fatto un elenco di tutto quello che stiamo facendo, ma mi sembrava giusto, perché tante attività sono espletate. Come ho detto prima, abbiamo intenzione di potenziare degli aspetti legati alla cronicità e alla presa in carico dell'assistenza sanitaria domiciliare, quindi direi che sono pienamente d'accordo con le premesse dell'interpellanza sul fatto che siano delle unità sociosanitarie sempre più importanti da presidiare e da potenziare.
Président - La parole à la Conseillère Patrizia Morelli.
Morelli (ALPE) - Merci. J'ai écouté avec attention votre réponse, Assesseur, et je conviens avec vous sur la nécessité d'améliorer et d'augmenter les services sur le territoire. Je partage pleinement votre analyse et donc j'apprécie le fait que vous allez dans la direction de donner la possibilité, pour entrer dans un argument très concret, de pouvoir payer le ticket même dans les centres sur le territoire. Je vous invite à le faire vraiment dans un temps court et raisonnable, car cela va être apprécié par les citoyens.