Oggetto del Consiglio n. 1267 del 23 giugno 2010 - Resoconto
OGGETTO N. 1267/XIII - Interpellanza: "Riorganizzazione dell'attività dei consultori nella città di Aosta".
Interpellanza
Ricordata l'interrogazione presentata il 21 aprile 2010 sulla "Riorganizzazione dei consultori familiari presenti sul territorio della città di Aosta";
Fatto presente che la riorganizzazione del consultorio della zona est di Aosta (reg. Borgnalle), con la destinazione a polo pediatrico, comporterà il conseguente trasferimento ad altra sede degli operatori delle altre aree;
Evidenziato che, da informazioni assunte, tale riorganizzazione è prevista a partire dal prossimo 12 luglio;
Considerato che, in attesa della futura programmazione dell'attività dei consultori familiari nel distretto socio-sanitario n. 2 in due distinti poli, la riorganizzazione transitoria in atto deve essere definita nell'ottica di creare il minimo disagio possibile agli utenti e agli operatori;
Ribadito che, a volte, il disagio e le preoccupazioni possono essere superate attraverso il coinvolgimento, la concertazione e l'informazione;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
l'Assessore competente per conoscere:
1) se la notizia di cui in premessa corrisponde al vero;
2) se non ritiene utile attivare, nell'esercizio delle proprie competenze, le azioni necessarie per coinvolgere ed informare compiutamente il Comune di Aosta, gli operatori e gli utenti sulla riorganizzazione dell'attività consultoriale in atto.
F.to: Rigo - Donzel
Président - La parole au Conseiller Rigo.
Rigo (PD) - Grazie, Presidente.
Confesso che non pensavo di ritornare in Consiglio regionale su questo argomento. All'interrogazione presentata il 21 aprile scorso, nella quale lamentavamo una scarsa attenzione da parte dell'Azienda USL della Valle d'Aosta alla necessità di coinvolgere il territorio nel processo di riorganizzazione del servizio, la risposta dell'Assessore Lanièce ci aveva tranquillizzato. La volontà allora espressa era stata quella di coinvolgere il Comune, le associazioni di rappresentanza dei cittadini nelle scelte circa l'assetto dei servizi dei consultori familiari, in attesa della definizione dei due poli distinti riferiti ai minori e agli adulti, come ci aveva detto allora l'Assessore.
Ribadisco nuovamente che non voglio entrare nel merito del disegno complessivo di riorganizzazione dei servizi consultoriali; a mio avviso sono altre le sedi e i tavoli che dovrebbero confrontarsi su questa problematica. Voglio invece, qui, ricordare che la sede del consultorio in regione Borgnalle, aperta quasi 15 anni fa, è stata fortemente voluta dall'équipe territoriale, presente nel quartiere Dora di Aosta fin dagli anni '80, in una sede - quella nella piazza del quartiere - non adeguata, sia a livello strutturale che per la compresenza poco compatibile con la biblioteca comunale. Nonostante questa difficoltà, gli operatori hanno saputo conquistare un proficuo radicamento fra la popolazione e una preziosa collaborazione di rete, come si dice, con gli altri servizi: la scuola, l'assistenza di quartiere (l'ultima nata), il circolo, la cooperativa degli anziani.
Quando si riorganizza un servizio sociale, anche quando questo significa innovazione positiva per gli operatori e per gli utenti, la riorganizzazione deve essere sempre spiegata e motivata, devono essere fornite spiegazioni esaustive e non informazioni generiche e di massima. Devono risultare chiari gli obiettivi, altrimenti risultano soltanto evidenti le conseguenze sul piano organizzativo nelle quali affiorano subito e solo le ricadute negative. Le voci di corridoio, le informazioni parziali, i "si dice che", fanno emergere solo lo smembramento di una équipe consolidata e il disagio in particolare per i cittadini più anziani, che maggiormente necessitano delle attenzioni di un presidio sociosanitario.
Orbene, per quanto a mia conoscenza, il 12 luglio prossimo, nella sede di regione Borgnalle, saranno presenti sei pediatri con la riorganizzazione dell'attuale équipe che sarà trasferita, per una parte, al presidio di Saint-Martin de Corléans; di tutto ciò se n'è discusso poco e solo fra gli addetti ai lavori. A quando, Assessore, un confronto più diretto anche da parte sua con le categorie e le associazioni interessate per parlare dell'oggi e anche del futuro prossimo? Coinvolgere gli utenti direttamente, anche con la partecipazione dei cittadini del quartiere, non solo è un fatto positivo, ma può e deve essere un modo per responsabilizzare di più anche loro nella necessità di ottimizzare le risorse, strutturali e professionali. Una riorganizzazione prossima e futura, che non vuole ridurre gli attuali livelli di risposta e di qualità dei servizi fino ad oggi erogati, ma pensata per offrire alla popolazione un polo consultoriale omogeneo, uniforme e coordinato fra gli operatori dei diversi servizi offerti.
Con questa iniziativa vogliamo avere informazioni sul processo di riorganizzazione in atto nel consultorio in regione Borgnalle, in particolare se la riorganizzazione prenderà il via il 12 luglio prossimo e, visto che il tema riguarda le politiche sociosanitarie offerte alla popolazione valdostana, mi permetto di rivolgere all'Assessore un'esortazione (so di andare fuori tema, ma mi prendo ancora qualche minuto per far presente una cosa a cui tengo in modo assoluto). Ho saputo in questi giorni, in commissione, che la volontà del Governo regionale è quella di arrivare, entro luglio prossimo, all'approvazione del nuovo piano per la salute e il benessere sociale. Lo dico qui apertamente: caro Assessore, non mi sembra una buona idea.
Non so se l'avvicinarsi di questa maggioranza a quella che governa il paese voglia dire anche uniformarsi al contingentamento dei tempi della discussione sui provvedimenti amministrativi... spero non sia così! Quest'Assemblea e i lavori delle commissioni sono stati, in questi due anni - darà sicuramente atto il Presidente del Consiglio - responsabili dei tempi, degli impegni concordati e della necessità che, ad un certo punto, al confronto e alla discussione debbano seguire la decisione e il voto dell'assemblea.
Il piano sociosanitario è uno degli atti che regolano la vita quotidiana delle donne e degli uomini che vivono in Valle d'Aosta. So che il documento da alcuni giorni è presente nel sito e ho apprezzato l'invito rivolto ai cittadini a dare il loro contributo alla sua scrittura. Il documento però merita un coinvolgimento diretto delle diverse articolazioni presenti nella società, ne voglio citare solo due: il piano di zona - e i suoi tavoli - e gli enti locali. Enti locali che dopo le elezioni si stanno riorganizzando e meritano l'attenzione e i tempi dovuti. Non voglio amplificare qui sollecitazioni già trasmesse all'Assessore, non è mio costume; voglio solo fare una considerazione di ordine generale.
Il piano, in particolare in questo momento difficile per la vita delle istituzioni, può e deve essere strumento per un rilancio della democrazia partecipata, per una legittimazione delle istituzioni stesse, per riannodare il rapporto fra eletti ed elettori. I colleghi della V Commissione sanno bene quanto io ne sia convinto e, allo stesso tempo, quante volte, anche recentemente, hanno sentito la soddisfazione espressa dalle associazioni coinvolte nelle audizioni. Quello del confronto è un impegno che - se utilizzato bene - non fa perdere tempo, e anzi gratifica sia i commissari che gli interlocutori. La forzatura e la blindatura del dibattito possono far guadagnare 10 giorni per la sua approvazione, ma non serve per far sì che quel piano possa diventare domani effettivo strumento e risorsa per i cittadini, perché tutti vi si riconoscono: per gli enti locali, per le cooperative, per le associazioni e per quanti lavorano per dare a chi ne ha bisogno servizi di qualità in una logica di sussidiarietà. L'attuale piano è scaduto nel 2008 e non succede niente se quello nuovo non viene approvato nel prossimo mese di luglio. Grazie.
Président - La parole à l'Assesseur à la santé, au bien-être et aux politiques sociales, Albert Lanièce.
Lanièce A. - Grazie, Presidente.
Per quanto riguarda la questione del consultorio in regione Borgnalle, dopo che c'è stata anche l'interpellanza nel mese di aprile, mi sono preso l'impegno di promuovere incontri con l'Azienda, fra l'Azienda e il personale che lavora al consultorio e che fa capo all'Assessorato, quindi c'è stato un confronto per arrivare alla ridefinizione e alla riorganizzazione di questo consultorio. Vorrei solo entrare nel merito del perché viene fatta questa riorganizzazione, perché è vero che sono discussioni tecniche, ma il motivo per cui si fa questa riorganizzazione è il seguente ed è soprattutto legato alla riorganizzazione dell'area minore del distretto 2, perché attualmente per pensionamenti e decessi risultano scoperte 28 ore di pediatria consultoriale nei distretti 1 e 2. Questo già oggi costringe i bambini di Aosta, che non sono vaccinati negli ambulatori dei loro pediatri di libera scelta, a recarsi presso l'Istituto di igiene in via Guido Rey. Poiché anche a Sarre manca il pediatra in consultorio, vi viene trasferito quello che attualmente lavora ad Aosta ovest, dando così risposta ai bisogni sanitari del distretto 1. I pediatri di libera scelta di Aosta si erano già resi disponibili ad iniziare un progetto sperimentale di polo pediatrico unico per la città di Aosta e a sostenere fin da subito le attività consultoriali (visite di controllo programmato, vaccinazioni obbligatorie e consigliate)... era la sollecitazione, anche in base a quello che sta succedendo come riorganizzazione a livello nazionale e a livello di medicina generale, cioè cercare di portare avanti delle attività in gruppo fra i pediatri di libera scelta.
A partire dal mese di luglio saranno presenti per tre ore ogni mattina - progetto sperimentale fino al 31 dicembre che sarà valutato sulla base degli indicatori previsti - i pediatri di libera scelta. Una razionalizzazione del servizio concentrerà in un'unica sede per tutta la città i servizi per la primissima infanzia (assistenti sanitari e pediatri). Per far questo si è creata la necessità di spostare alcuni operatori fra i diversi consultori di Aosta est e ovest, cercando di minimizzare i disservizi all'utenza. L'unico servizio completamente spostato in zona ovest sarà il servizio di psicologia per l'area minori, che già oggi lavora in gran parte con l'équipe socio-sanitaria (neuropsichiatria infantile, logopedisti e fisioterapisti) di quel consultorio, mentre non saranno modificati i servizi infermieristico, ostetrico e sociale. Gli utenti della zona sud-ovest, pur venendo convocati per visite e vaccinazioni ad Aosta est, potranno accedere anche ad Aosta ovest in questa attesa di razionalizzazione più generale dei consultori della città di Aosta, in cui è previsto un polo minori - che sarà localizzato nel consultorio di via Brocherel quando sarà terminato - e di un polo adulti, la cui collocazione è in fase di identificazione. Con gli operatori sono state finora effettuate le seguenti riunioni: 1° marzo, 4 marzo, 14 aprile, 30 aprile, 11 maggio, 18 giugno.
Per quanto riguarda invece la comunicazione all'utenza, il Comune di Aosta era stato avvisato informalmente nel mese di marzo, durante un colloquio con l'Assessore alle politiche sociali, con cui erano stati ipotizzati incontri con i comitati di quartiere delle zone interessate, evidentemente non ancora effettuati a causa delle incombenti elezioni, ma ho già sollecitato di provvedere ad effettuarli per informare la popolazione.
Se posso solo spiegare il perché di questo percorso previsto per il piano sociosanitario... abbiamo visto l'importanza del piano sociosanitario che ha una valenza che tocca tutta la popolazione e, viste le associazioni, i sindacati, i patronati ad ogni livello che dovevano essere interessati, tenendo conto anche dell'elenco delle associazioni che erano state interessate l'altra volta - ed erano tante -, si era deciso di dire: mettiamo questa bozza finale di piano sul sito della Regione. Devo dire che questo è stato apprezzato e fin dai primi di giugno hanno potuto avere tutti questa bozza finale di piano che è un prodotto non dico finito, ma importante, e hanno già potuto lavorare in questo senso.
La nostra idea era quella di arrivare al Consiglio del 27 luglio con l'approvazione del piano. Riteniamo che ci sia più di un mese e mezzo di tempo; noi scaricheremo il piano in Giunta questo venerdì, poi sarà assegnato d'urgenza alle commissioni. Per quanto riguarda gli enti locali c'è stato un colloquio con il Presidente Gerandin ormai 20 giorni fa che ha provveduto a dare la copia della bozza finale di piano.
Riteniamo quindi che sia un percorso che possa dare il tempo di valutare attentamente un documento - come è stato detto - importante, e riteniamo che ci siano gli spazi per arrivare all'approvazione a fine luglio del documento. Grazie.
Président - La parole au Conseiller Rigo.
Rigo (PD) - Dalle notizie confuse ed incerte che mi sono giunte in queste settimane sul consultorio di regione Borgnalle mi sembrava una riorganizzazione un po' approssimativa, senza un vero e concreto progetto capace di introdurre elementi innovativi, pensati e costruiti per favorire le diverse professionalità e i bisogni degli utenti. L'unica cosa certa che mi appariva era la presenza dei sei pediatri mentre la riorganizzazione di tutto il resto rimaneva in disparte, un po' confusa. Oggi abbiamo appreso che il servizio sociale non si sposterà, mentre verrà trasferita la sola psicologa.
So che l'Assessore in questi giorni è stato parte attiva - e lo ringrazio di questo - di una riflessione sui diversi aspetti della riorganizzazione del consultorio stesso. Mi fa piacere pensare, lo ha anche detto l'Assessore, che anche la nostra iniziativa sia stata utile in questa riflessione. Le nuove disposizioni organizzative che oggi l'Assessore ci ha fornito fanno pensare che forse l'originario progetto fosse disegnato solo sulla carta e forse poco pensato; credo che questi giorni di riflessione abbiano potuto dare modo all'Assessore di mettere mano direttamente a questo impianto riorganizzativo.
La mia preoccupazione era quella di una riorganizzazione del consultorio della zona est di Aosta che finisse per essere fotocopia dei problemi e dei ritardi non ancora colmati, nati in seguito allo smantellamento del consultorio di via Festaz. Ecco perché invitavamo l'Assessore a prestare la massima attenzione alle preoccupazioni degli utenti, al disagio degli operatori; mi dice l'Assessore che è pronto a discutere con i cittadini e ad informarli, perché è preziosa la loro collaborazione. Ringrazio quindi l'Assessore per le risposte che ci ha dato e mi ritengo soddisfatto.
Per quanto riguarda invece il piano per la salute, credo che anche le forze politiche abbiano un ruolo da giocare rispetto al piano stesso. Si tratta di un piano che disegna il futuro, la politica sociosanitaria; questa mattina abbiamo discusso degli addentellati con il settore privato. Le forze politiche hanno bisogno, anche loro, di consultarsi con le associazioni e con i propri aderenti nelle Comunità montane e nei Comuni, hanno diritto anche loro di avere un momento di confronto e riflessione, non solo la V Commissione, perché il dibattito che ci sarà in quest'aula dovrà riflettere questo dibattito più generale, altrimenti il piano sarà lettera morta, sarà solo per gli "addetti ai lavori" e inciderà poco nella vita quotidiana e anche nel pensare della gente rispetto a come utilizzare e ottimizzare le risorse in un periodo difficile come questo su un bene, quello della salute, fondamentale per tutti. Per questo rivolgo ancora un invito a ripensarci, i tempi sono stretti: abbiamo due Consigli, abbiamo altri provvedimenti. Oggi siamo quasi alla fine del mese e credo che questo documento abbia tutto il diritto e il tempo di ottenere la giusta attenzione da parte non solo dei cittadini, ma anche dei consiglieri regionali.