Oggetto del Consiglio n. 1263 del 23 giugno 2010 - Resoconto
OGGETTO N. 1263/XIII - Interrogazione: "Iter del disegno di legge normante la cessione a terzi di fabbricati di proprietà regionale adibiti alla trasformazione di prodotti agricoli".
Interrogazione
Richiamata la precedente interpellanza presentata dal nostro Gruppo consiliare in seguito all'approvazione della DGR n. 3791 del 30/12/2009 con la quale si prorogavano di un ulteriore anno le convenzioni in essere con le associazioni e le cooperative agricole per la gestione di fabbricati di proprietà regionale;
Considerato che, a distanza di cinque mesi abbondanti, non è stato ancora proposto all'attenzione delle Commissioni consiliari il disegno di legge predisposto dalle strutture dell'Assessorato ed il cui testo, secondo quanto riferito dall'Assessore Isabellon in data 27 gennaio 2010 in quest'aula, sarebbe già stato vagliato dagli uffici competenti del Dipartimento Bilancio, Finanze e Patrimonio e Dipartimento Affari Europei;
Ricordato come anche il burrificio regionale realizzato presso l'ex caseificio di Saint-Marcel non risulta ancora affidato ad un gestore nonostante - come risulta dalla risposta fornita dall'Assessore Isabellon ad un'iniziativa del nostro gruppo consiliare discussa in aula il 14 gennaio 2009 - presso l'adiacente centro di raccolta ed essiccamento siero siano disponibili da un paio d'anni gli impianti per la scrematura, la pastorizzazione, lo stoccaggio e la maturazione delle panne;
Considerato il rischio di violazione della normativa europea sugli aiuti di stato connesso alla mancata applicazione dell'art. 57 della legge regionale n. 32/2007 e successive modificazioni;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interrogano
l'Assessore competente per sapere:
1) a che punto è l'iter per l'approvazione dell'annunciato disegno di legge che andrebbe a normare la cessione a terzi dei fabbricati di proprietà regionale adibiti a trasformazione dei prodotti agricoli;
2) se la normativa comprende anche il burrificio e il centro trasformazione siero di Saint-Marcel, vista l'imminente scadenza della convenzione in essere per la gestione di quest'ultimo.
F.to: Chatrian - Louvin
Président - La parole à l'Assesseur à l'agriculture et aux ressources naturelles, Isabellon.
Isabellon (UV) - Grazie, Presidente.
In merito al primo punto dell'interrogazione si può riferire quanto segue. In primo luogo è opportuno precisare che quanto esposto nelle precedenti sedute consiliari in cui si è trattato l'argomento, è tuttora confermato; peraltro nell'arco di questi mesi gli uffici preposti, congiuntamente ai funzionari delle altre strutture delle amministrazioni interessate (Dipartimento bilancio, finanze e patrimonio, Dipartimento affari europei, nonché dei consulenti prof. Baldi e avv. Saracco) hanno condotto ulteriori approfondimenti e considerazioni rispetto a questa tematica, che sappiamo di non facile soluzione. Nell'ambito di queste valutazioni è in corso una trattativa preliminare e, in via informale, con gli uffici della Commissione europea al fine di ottenere una valutazione in merito rispetto a quanto da noi prospettato e ritenuto confacente alla soluzione della problematica. In sostanza, l'obiettivo è quello di far condividere agli uffici della Commissione la peculiarità del nostro settore agricolo, di farne comprendere le criticità legate ai limiti strutturali che determinano - come è noto - maggiori costi di produzione, di trasporto e di collegamento. Il fine è di individuare una soluzione che non risulti penalizzante per l'intero comparto agricolo valdostano, date le sue peculiarità non riscontrabili in altre aree e, nel contempo, tutelare gli interessi del settore cooperativistico regionale che - come altre volte evidenziato - riveste un'importanza strategica rilevante, non solo per gli aspetti economici, ma anche in termini di occupazione e di salvaguardia del territorio della nostra Regione.
Siamo peraltro consapevoli che gli attuali orientamenti della Commissione europea rispetto alle rigide regole imposte in tema di concorrenza, lasciano residui margini di manovra, se non attraverso una rivisitazione che tenga conto anche dell'attuale situazione legata alla crisi congiunturale del comparto agricolo comunitario. Ad ogni modo, non è intenzione dell'Assessorato immaginare soluzioni non conformi alle disposizioni europee.
Per quanto concerne la seconda richiesta si conferma che le disposizioni individuate dovranno comprendere anche la gestione del burrificio. Per quanto riguarda il centro di essiccamento siero di Saint-Marcel, la gestione è regolata da una specifica convenzione, stipulata in data 29 settembre 2002, con una durata di 9 anni e scadenza al 29 settembre 2011. I mutamenti intercorsi in tale lasso di tempo nel settore della trasformazione del siero e nel mercato del siero essiccato, che a partire dal 2008 ha subito una forte crisi, impongono una revisione della convenzione. Si informa peraltro che in funzione delle scadenze gli uffici hanno provveduto ad effettuare analisi e studi specifici inerenti le diverse modalità utilizzate per lo smaltimento e la trasformazione del siero, tenendo conto del quantitativo totale di siero prodotto e degli aspetti tecnico-economici delle diverse operazioni di trattamento. In tal senso sono stati condotti sopralluoghi presso altri impianti di trasformazione del siero in Italia e in Svizzera, al fine di poter effettuare dei confronti fra le differenti soluzioni adottate per lo smaltimento del siero.
Président - La parole au Vice-président Chatrian.
Chatrian (ALPE) - Grazie, Presidente.
Assessore, la nostra iniziativa mirava a conoscere soprattutto nuovi elementi; nel gennaio 2009 avevamo chiesto delucidazioni e soluzioni per quanto riguardava la struttura del burrificio di Saint-Marcel ed il suo utilizzo; lei ci disse che la struttura era pronta e oggi ci risponde che questo burrificio sarà dato a terzi grazie a questo nuovo provvedimento legislativo. Un anno e mezzo, struttura pronta, nuova fiammante. Ma siamo alla solita, nel senso che la struttura deve essere ancora data in concessione o a terzi, e dall'altra parte deve aspettare un nuovo provvedimento... rammarico, per utilizzare un termine quasi banale. Dall'altra, la nostra iniziativa mirava a conoscere lo stato dell'arte legato a tutti quei fabbricati di proprietà regionale... non stiamo a fare ulteriori premesse, ulteriori fronzoli, conosciamo il settore cooperativistico valdostano, la sua importanza e la sua peculiarità, la difficoltà e la crisi del settore!
Oggi lei non ci dice nulla di nuovo, per l'ennesima volta, come in tantissimi altri punti da noi affrontati in questi due anni; due anni fa ci disse che questo provvedimento era di primaria importanza e che l'Assessorato aveva predisposto una bozza di disegno di legge (questo nel gennaio 2010), ma se è un settore in crisi, se lo riteniamo importante... a fine giugno 2010 lei ci dice che si sta ancora valutando e stiamo cercando di essere conformi alle normative europee! È molto elastico nella sua risposta, ma il fatto di essere troppo elastico e queste parole al vento questa volta ci disturbano, non solo ci preoccupano, ma ci disturbano, perché ci sembra che ci sia una mancanza di idee, ci sembra che non ci sia la volontà di dare corso alla ricerca di soluzioni per poter gestire questi fabbricati di proprietà regionale, di questo settore in crisi.
Lei, oggi, semplicemente ci risponde con un tono pacatissimo, tranquillo e semplice: stiamo lavorando. Siamo alla seconda deroga... lei ci disse sei mesi fa che il disegno di legge era pronto! Noi non abbiamo volutamente fatto delle richieste interne per avere della documentazione, perché lei, a gennaio 2010, ci disse che questo provvedimento era pronto; saremo obbligati, per le vie brevi, a chiedere del materiale, ma ci chiediamo se lei, in quanto Assessore e delegato a seguire questi procedimenti, è interessato a dare delle risposte e a trovare delle soluzioni. Capiamo la complessità, capiamo le difficoltà, ma ad oggi, dopo due anni, sul tavolo... il nulla, il vento!
Ripeto: non siamo rammaricati, siamo preoccupati; ci sembra quasi che questo Governo non sia interessato a portare in quest'aula, nelle varie commissioni, provvedimenti che vadano in quella direzione. Ci sembra che siano volutamente delle parole al vento e chiediamo da parte sua, Presidente, un intervento politico anche su questo provvedimento, come abbiamo chiesto sempre, nello stesso settore, legato alla semplice contribuzione, al semplice congelamento di finanziamenti. Avere delle disponibilità economiche in questo momento e non saperle non solo spendere, ma neanche farle arrivare a destinazione è davvero un peccato.
Oggi siamo di nuovo a discutere su un provvedimento che manca da due anni a questa parte; l'Assessore oggi ci dice che si sta lavorando e... non abbiamo risposte! Grazie.