Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1261 del 23 giugno 2010 - Resoconto

OGGETTO N. 1261/XIII - Interrogazione: "Ritardi nell'adozione del bilancio preventivo 2010 da parte dell'USL della Valle d'Aosta".

Interrogazione

Evidenziato che, con provvedimento n. 881 del 31 maggio 2010 avente per oggetto: "Risultato economico di esercizio 2009: applicazione procedura di cui all'art. 30, comma 2, della legge regionale 7 dicembre 2009, n. 46", l'U.S.L. della Valle d'Aosta ha sancito il buco di bilancio per l'anno 2009 di poco inferiore ai 2 milioni di euro (1.996.801,00);

Preso atto del disavanzo sopraccitato e della superficialità con la quale è stata impostata la relativa deliberazione poiché, nelle cifre del rendiconto non viene rispettato il dettato europeo secondo il quale tutti gli importi in euro vanno riportati con la virgola separatrice dai decimali;

Venuti a conoscenza che sul conto consuntivo si erano espressi negativamente anche i revisori dei conti non controfirmando il documento loro presentato;

Preso atto che i bilanci 2008 e 2009 dell'Azienda sanitaria valdostana non hanno raggiunto gli obiettivi posti dall'Amministrazione regionale;

Preoccupati per una situazione che testimonia una difficoltà nella gestione operativa della sanità valdostana non sempre corrispondente ai servizi erogati;

Rilevato che il disavanzo di cui sopra verrà coperto con l'accesso ai fondi di riserva;

Ritenuto questo passaggio grave, sia dal punto di vista della gestione amministrativa generale dell'Azienda, che per le possibili ripercussioni che questo disavanzo potrebbe creare sull'organizzazione complessiva dell'U.S.L., sui pagamenti ai fornitori e sull'erogazione delle prestazioni all'utenza;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

la Giunta regionale per conoscere:

1) le motivazioni che hanno ritardato l'adozione del bilancio preventivo 2010 da parte dell'U.S.L. della Valle d'Aosta;

2) quali sono i reali deficit consuntivati per il 2008 e per il 2009 dell'Azienda sanitaria valdostana;

3) quali effetti negativi la mancata tempestiva adozione del bilancio preventivo 2010 potrebbe portare all'U.S.L. della Valle d'Aosta, in particolare nei confronti degli utenti e dei dipendenti.

F.to: Carmela Fontana - Donzel

Président - La parole à l'Assesseur à la santé, au bien-être et aux politiques sociales, Albert Lanièce.

Lanièce A. - Grazie, Presidente.

Prima di passare al merito dei tre quesiti, ritengo necessario fare alcune precisazioni con riferimento a quanto contenuto nelle premesse dell'interrogazione. Con riferimento all'asserita superficialità della realizzazione del provvedimento deliberativo dell'Azienda n. 881/2010, in quanto il documento sarebbe stato redatto senza indicazione dei decimali, si precisa che la redazione del bilancio di esercizio senza indicazione dei decimali è espressamente prevista in termini di obbligo compilativo dell'articolo 2423 del Codice civile, redazione del bilancio, che testualmente recita, recependo precise indicazioni comunitarie, che "il bilancio deve essere redatto in unità di euro senza cifre decimali".

Riguardo il fatto che il collegio sindacale, nell'interrogazione citato come revisore dei conti, si sarebbe espresso negativamente sul conto consuntivo non controfirmando il documento presentato dall'Azienda, tale affermazione risulta del tutto infondata, in quanto l'Azienda ha acquisito agli atti tutti i pareri del Collegio con riferimento a tutti i consuntivi chiusi al 31 dicembre, ivi compreso il consuntivo 2009. Il Collegio Sindacale dell'Azienda ha espresso parere favorevole su tutti gli atti dell'Azienda senza alcuna eccezione. Tale elemento è suffragato dalla documentazione acquisita dall'Amministrazione regionale che potrà essere eventualmente prodotta a dimostrazione di quanto affermato. Quindi non si comprende cosa significa che i bilanci 2008-2009 non hanno raggiunto gli obiettivi posti dall'Amministrazione regionale. Il compito del bilancio consuntivo è unicamente quello di rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria dell'Azienda e il risultato economico dell'esercizio, e non anche quello di rendicontare gli obiettivi a diverso livello posti dall'Amministrazione regionale alla Direzione Strategica.

Per quanto riguarda la prima domanda, la legge n. 5/2000 recante: "Norme per la razionalizzazione dell'organizzazione del Servizio socio-sanitario regionale" prevede analiticamente la procedura che deve condurre l'Azienda all'adozione del bilancio di previsione. L'articolo 7, comma 2, dispone che l'Azienda provvede all'adozione del piano attuativo locale e del conseguente bilancio di previsione annuale in conformità a quanto stabilito dall'accordo di programma. Quindi, il predetto articolo espressamente dispone che l'Azienda può procedere all'adozione del bilancio di previsione purché si realizzi un presupposto giuridico molto chiaramente identificato, ovvero l'avvenuta adozione dell'accordo di programma tra Amministrazione regionale e Azienda.

Eccezionalmente, con riferimento all'anno corrente, l'adozione di tale atto, intervenuta il 28 maggio e notificata recentemente all'Azienda, ha subito un consapevole allungamento della tempistica di redazione e adozione dovuto alle seguenti ragioni di fondo: necessità di ridefinire, anche alla luce della recente manovra economica di cui al decreto legge n. 78/2010, gli obiettivi da conferire all'Azienda per il 2010. Proprio ieri sono stato a Roma alla Conferenza degli Assessori alla sanità e abbiamo preso atto di tutta una serie di criticità, in linea con quello che hanno già espresso i governatori delle regioni per quanto riguarda il settore della salute e delle politiche sociali: esigenza di valutare richieste pervenute dall'Azienda in ordine alle necessità di rifinanziare alcune voci specifiche di spesa conseguenti ai fatti sopravvenuti rispetto alla determinazione della quota 2010, stabilita dall'Amministrazione regionale per l'erogazione dei livelli essenziali di assistenza (cito, ad esempio, il rinnovo del contratto del personale 2007-2008). Alla luce di quanto sopra esposto, l'azienda, che pure ha redatto una bozza di bilancio di previsione entro i tempi previsti dalla normativa, non poteva in qualsiasi caso provvedere alla formalizzazione del documento nei termini previsti dalla legge n. 5/2000. In qualsiasi caso la procedura di adozione del bilancio di previsione andrà a trovare il necessario completamento entro tempistiche stringenti.

Per quanto riguarda i risultati dei consuntivi 2008-2009, il risultato di esercizio 2008 presenta - contrariamente a quanto indicato nell'interrogazione - non un deficit di bilancio, bensì un utile di esercizio pari a 950.000 euro, provvedimento deliberativo n. 920/2009. Il risultato di esercizio del 2009 presenta, come indicato nella premesse dell'interrogazione, una perdita di esercizio di 1.996.000; la copertura della perdita di esercizio verrà garantita a mezzo dell'utilizzo dei fondi di riserva, come espressamente previsto dalla normativa contabile regionale, il quale dispone che alla perdita di esercizio si fa fronte utilizzando prioritariamente i fondi di riserva disponibili. Ciò significa che l'Azienda non richiederà alcun contributo regionale suppletivo per riequilibrare la situazione economica. Appare in qualsiasi caso opportuno segnalare che la perdita è il risultato di numerosi ed eterogenei elementi che molto spesso si pongono al di fuori delle possibilità di governo da parte della Direzione Aziendale. Inoltre, il maturare di una situazione potenziale di perdita di esercizio è stato costantemente rilevato nel corso dell'intero esercizio 2009 attraverso i flussi economici previsti dalla vigente normativa nazionale, ma Amministrazione regionale e Azienda hanno concordato di non procedere all'implementazione del finanziamento per il 2009 in considerazione del fatto che l'Azienda disponeva di fondi di riserva sufficienti a riequilibrare la situazione economica.

Per quanto riguarda gli "effetti negativi" per la mancata tempistica, il mancato completamento dell'iter di adozione del bilancio di previsione non impatta sotto il profilo pratico, né dal punto di vista dell'erogazione di processi assistenziali, né sotto il profilo della gestione del personale e dei pagamenti ai fornitori, quindi i LEA vengono garantiti senza alcuna modifica. Infatti, pur in carenza di bilancio di previsione, i flussi finanziari fra Regione e Azienda sono garantiti dall'avvenuta adozione del provvedimento deliberativo della Giunta regionale di cui all'articolo 7, comma 1, della legge regionale n. 5/2000, ovvero il provvedimento attraverso il quale l'Amministrazione regionale assegna il finanziamento annuale all'Azienda e provvede alla conseguente liquidazione dei flussi finanziari ivi identificati.

Président - La parole à la Conseillère Carmela Fontana.

Fontana (PD) - Ringrazio l'Assessore per i dati che mi ha fornito... comunque il nocciolo della questione è proprio questo disavanzo, la mia interrogazione era riferita a quello; lo ha detto lei stesso, si aggira a 1.900.000, sono quasi 2.000.000 di euro.

Crediamo che la presenza di un disavanzo si possa attribuire ad un eccesso di spesa, il problema della sanità è che se c'è un disavanzo, si iniziano a tagliare le spese, giustamente, ma in genere non vengono mai tagliate le spese inutili. Secondo noi ci sono troppe consulenze, troppi incarichi, questo significa meno attenzione ai posti letto, tagli ai servizi mensa, lavanderia, trasporto, eccetera, con un peggioramento del servizio. L'USL, che è gestita da un manager, non deve andare in rosso... quando l'azienda va in rosso la cosa è grave, anche perché i manager vengono nominati dalla Giunta regionale e con essa stipulano un accordo di programma con dei punti che devono raggiungere; fra questi c'è sempre l'obbligo di pareggio di bilancio.

Chiediamo quindi una riflessione su questa grave situazione, perché quasi 2.000.000 di euro in rosso per un'azienda come la nostra, foraggiata direttamente dall'Amministrazione regionale, secondo noi sono troppi e desta molta preoccupazione, specie in un momento di crisi come questo. Grazie.