Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1243 del 9 giugno 2010 - Resoconto

OGGETTO N. 1243/XIII - Petizione contro la realizzazione di centrali idroelettriche nel Vallone di Verney nel territorio comunale di La Thuile.

Petizione

I sottoscritti abitanti e turisti del Comune di La Thuile, venuti a conoscenza che sono in istruttoria le valutazioni di impatto ambientale n. 40 e 41 relative alla realizzazione di nuove centrali idroelettriche nel Vallone di Verney, indirizzano alle competenti Autorità, in base all'art. 36 del Regolamento del Consiglio regionale, la seguente petizione:

Considerato che

- l'intera vallata, denominata "COMBA VERNEY" in cui sono previste le realizzazioni delle opere di cui alle procedure in istruttoria al VIA è interamente di proprietà di privati e del Comune di La Thuile, i quali fanno parte di un Consorzio di Miglioramento Fondiario denominato "COMBA VERNEY";

- che compito istituzionale e statutario del consorzio di miglioramento fondiario è di preservare le caratteristiche morfologiche, ambientali e culturali del Vallone di Verney, attraverso il mantenimento in funzione degli alpeggi presenti e la salvaguardia del territorio il quale ha una spiccata e prevalente vocazione agro-pastorale;

- che attualmente il vallone ospita diverse aziende agricole con circa 700 capi di bestiame i quali producono la migliore fontina della Regione, premiata ben due volte al concorso internazionale formaggi di montagna;

- che il Vallone di Verney è attualmente una delle poche zone del territorio comunale di La Thuile ancora incontaminata e che mantiene le caratteristiche morfologiche e naturalistiche tipiche delle vallate alpine e che tale aspetto è una risorsa fondamentale per le attività turistiche del nostro territorio;

- che il Vallone di Verney accoglie rarissime specie floreali, come "l'orchidea di montagna'" e faunistiche, fra cui il gipeto, l'ermellino bianco, il falco reale, tutti gli ungulati, l'aquila reale e la marmotta;

- che la Dora di Verney ha una forte presenza di specie ittiche;

- considerato che tutto quanto detto sopra verrebbe seriamente compromesso dalla costruzione delle centrali idroelettriche attualmente allo studio;

- considerato che l'acqua del vallone di Verney deve rimanere a disposizione del Consorzio di Miglioramento Fondiario per le attività di natura agro-pastorale;

- considerato che nel vallone sono presenti alcune sorgenti attualmente non utilizzate ma monitorate dall'Amministrazione Comunale per una captazione ad uso potabile sia per utilizzo umano che per la produzione casearia;

tutto quanto sopra esposto evidenzia il delicato equilibrio ambientale dell'area, fortemente minacciato dagli interventi previsti in quanto l'acqua è l'elemento vitale e legante di tutto il territorio;

- considerato che tutti questi aspetti sono stati attentamente valutati dai soci del Consorzio "COMBA VERNEY" i quali si sono espressi all'unanimità dei presenti contro l'utilizzo delle risorse ambientali e idriche del vallone per fini idroelettrici;

con la presente chiedono a codesta amministrazione

di considerare che il territorio comunale di la Thuile è gia fortemente compromesso dal punto di vista idrico sia per l'elevata urbanizzazione del capoluogo, sia per la presenza di diversi impianti idroelettrici

e pertanto

di non autorizzare gli interventi attualmente in istruttoria previsti nel Vallone di Verney.

Seguono le firme di 528 cittadini

(omissis)

Président - Le 9 mars dernier la pétition signée par 528 citoyens contre la réalisation des centrales hydroélectriques dans le vallon de Verney sur le territoire de la commune de La Thuile a été déposée à la Présidence du Conseil, aux termes de l'article 36 du Règlement intérieur. Par sa délibération n° 56 du 22 mars 2010, le Bureau de la Présidence a décidé de la recevabilité et de l'admissibilité de la pétition et en a ouvert l'instruction en demandant des informations et des éclaircissements au Président de la Région et à l'Assesseur compétent, ainsi qu'aux commissions du Conseil: aménagement du territoire et essor économique. Par lettre en date du 1er avril 2010, l'Assesseur au territoire et à l'environnement a envoyé ses observations et, en date de 28 mai 2010, les Présidents des Commissions IIIe et IVe ont transmis à la Présidence un rapport conclusif sur la question. Aux termes du 4e alinéa de l'article 36 du Règlement intérieur la pétition est soumise à l'examen du Conseil, qui peut se conclure par l'approbation d'une résolution.

La parole au Conseiller Comé.

Comé (SA-UdC-VdA) - Grazie, Presidente. Molto brevemente, solo per illustrare il lavoro che è stato svolto e gli approfondimenti svolti dalle due commissioni, cui era stato assegnato - come aveva citato il Presidente - il compito di svolgere tutti gli approfondimenti dovuti.

In data 14 aprile le commissioni, riunite in seduta congiunta, hanno esaminato la documentazione ricevuta dall'Assessore al territorio e ambiente, il quale, con lettera in data 1° aprile 2010, ha reso noto che, a seguito dei pareri formulati dal comitato tecnico per l'ambiente e dalle strutture regionali coinvolte nel corso dell'istruttoria del procedimento di valutazione di impatto ambientale sui due progetti di derivazione idroelettrica di prelievo sul torrente Verney, la Giunta regionale ha espresso una valutazione negativa sulla compatibilità ambientale di tali progetti mediante le deliberazioni n. 831 e n. 832 in data 26 marzo 2010. Successivamente le due commissioni hanno voluto audire in modo particolare il primo firmatario e la delegazione dei firmatari della petizione, audizione che è avvenuta in data 28 aprile. Abbiamo audito il signor Bruno Boscardin, che era il primo firmatario, insieme ad una delegazione. Non vi sto a leggere le considerazioni, perché avete agli atti le considerazioni che i vari rappresentanti e i vari delegati dei firmatari avevano espresso in commissione. A conclusione di quell'audizione il sottoscritto, alla luce del contenuto delle deliberazioni della Giunta regionale n. 831 e n. 832, ha invitato i firmatari ad effettuare una riflessione nel loro interno e di comunicarne le eventuali risultanze alle commissioni sull'eventuale opportunità di proseguire i lavori come commissione.

In data 3 maggio il sig. Boscardin, preso atto delle suddette deliberazioni, ha richiesto la chiusura dell'istruttoria della petizione, in quanto tali atti accolgono le istanze evidenziate dai firmatari. Ha inoltre auspicato che "non sia più necessario ricorrere a strumenti come questo al fine di salvaguardare il territorio di La Thuile e gli interessi di quanti ci abitano e lavorano" e ha ringraziato la Giunta regionale e le commissioni consiliari per l'attenzione e la sensibilità dimostrata, chiedendo pertanto di sospendere l'iter.

Le Commissioni III e IV, visti i contenuti, vista la lettera dell'Assessore, analizzati i contenuti dell'audizione, vista la nota del sig. Bruno Boscardin, all'unanimità hanno deliberato di ritenere concluso l'esame della petizione, alla luce della soddisfazione espressa dai firmatari in relazione alle sopraccitate deliberazioni della Giunta regionale, di valutazione di impatto ambientale negativo sulla realizzazione delle centrali in questione. Questo era il sunto e quindi correttamente abbiamo mandato il contenuto del lavoro svolto dalle commissioni per essere presentato in Consiglio.

Président - La parole au Conseiller Louvin.

Louvin (ALPE) - Grazie, Presidente.

Qualche breve considerazione credo si imponga su questa vicenda, che ha visto mobilitarsi una parte molto cospicua della comunità di La Thuile a presidio di uno dei punti di maggior interesse ambientalistico, di maggior interesse anche economico dal punto di vista dello sfruttamento pastorale. Stiamo parlando comunque di una conca dove c'è monticazione di oltre 500 capi, di uno degli angoli più suggestivi della regione e credo che sia abbastanza inconsueto che anche degli uffici, dei servizi pubblici diano atto, anche quasi in termini elegiaci, di un tale interesse per la località. La nota che è contenuta nelle deliberazioni citate con le quali il Governo regionale ha espresso parere negativo in merito alla compatibilità ambientale, nota emessa dalla Direzione tutela dei beni paesaggistici e architettonici, è molto significativa in merito e parla dello straordinario interesse naturalistico, dei salti d'acqua, delle cascate, del panorama, dei punti di belvedere, ma anche insieme ad essa vale la sottolineatura di altri servizi del sistema pascolivo con le piane, i pendii, eccetera.

Credo che l'iniziativa economica che è stata promossa da due società, una di proprietà pubblica e una privata, per lo sfruttamento a scopo idroelettrico di questo bacino idrico, abbia posto un problema di grande rilevanza; abbiamo già avuto modo di dire in quest'aula, anche in tempi recenti, che a queste questioni non dobbiamo essere indifferenti.

Noi, indubbiamente, non possiamo che prendere atto della conclusione formale in questa sede del procedimento, perché i progetti in questione sono stati rigettati da un parere negativo. Parere peraltro che in parte individua anche delle possibili attenuazioni di impatto ambientale in materia idrica, in materia geologica, eccetera, e questo ci fa comunque porre un quesito che rivolgiamo al Governo, perché il Governo non è solo soggetto valutatore sotto il profilo ambientale, ma è anche soggetto economico sotto il profilo di una detenzione di una quota totalitaria, almeno di una delle due società concorrenti per questi progetti.

È utile e importante sapere se la valutazione, che è stata approfondita e seria da parte della commissione, trova eco anche nella posizione del Governo regionale, che dia un'indicazione precisa a CVA circa la non ripresa di questo progetto, perché non vorremmo che la vicenda che si è conclusa per il momento con grande soddisfazione da parte dei proponenti... infatti capita raramente di vedere una lettera di ringraziamento degli organi politici della Regione, in genere sono lettere molto meno generose che arrivano sui giornali... invece qui c'è un'attestazione di apprezzamento per il modo in cui si è mossa la commissione e per il modo in cui si è pronunciato il Governo regionale - non dimentichiamolo -, perché ha fatto proprie le risultanze di un'istruttoria tecnica. Ma credo che sarebbe utile sentire da parte del Governo regionale quali sono gli intendimenti: è evidente che nel momento in cui si riproponessero nuovi progetti, ci troveremmo di nuovo nella condizione di essere proponenti e valutatori. La nostra valutazione d'insieme sulla questione è nella stessa direzione delle preoccupazioni espresse dai sottoscrittori della petizione, dal consorzio che l'ha sostenuta e da larga parte della popolazione locale che vedrebbe con estrema preoccupazione la realizzazione dell'intervento.

Chiediamo quindi se ci sono volontà in merito e se si può fare chiarezza sul punto, altrimenti chiederemo, in sede successiva e diversa, qual è l'intendimento non tanto della società privata, che è libera di proporre e riproporre quello che ritiene, quanto della nostra controllata regionale CVA in merito all'eventuale riproposizione di questo progetto. Per il resto anche noi, come credo tutto il Consiglio, prenderemo atto con soddisfazione della chiusura di questa parte del discorso per quanto riguarda i due progetti che erano sul tappeto. Grazie.

Président - S'il n'y a pas d'autres qui veulent intervenir, le Conseil prend acte.

Il Consiglio

Premesso che:

- in data 9 marzo 2010, è stata presentata alla Presidenza del Consiglio, ai sensi dell'articolo 36 del Regolamento interno per il funzionamento del Consiglio, una petizione popolare, sottoscritta da 528 cittadini, contro la realizzazione di centrali idroelettriche nel Vallone di Verney nel territorio comunale di La Thuile,

- a norma del suddetto articolo 36, l'Ufficio di Presidenza, con deliberazione n. 56/2010 del 22 marzo 2010, nel decidere sulla ricevibilità ed ammissibilità della petizione, ne ha avviato l'istruttoria con richiesta di informazioni al Presidente della Regione in quanto legale rappresentante della Regione, agli Assessori all'Agricoltura e risorse naturali, alle Attività produttive e al Territorio e ambiente e alle Commissioni consiliari competenti Assetto del territorio e Sviluppo economico;

- l'Assessore al territorio e ambiente, con lettera in data 1° aprile 2010, prot. n. 3668/TA, ha comunicato alla Presidenza del Consiglio le proprie informazioni e chiarimenti in merito alla petizione;

- i Presidenti delle Commissioni consiliari permanenti "Assetto del territorio" e "Sviluppo economico" in data 28 maggio 2010, prot. n. 4926, hanno trasmesso alla Presidenza del Consiglio le risultanze degli approfondimenti svolti.

Ai sensi del quarto comma dell'articolo 36 del Regolamento interno.

Prende atto

della petizione e della documentazione ad essa relativa.