Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1241 del 9 giugno 2010 - Resoconto

OGGETTO N. 1241/XIII - Interpellanza: "Attivazione di corsi tramite la facoltà di medicina di Torino per l'incremento dell'offerta formativa universitaria ad Aosta nel settore sanitario".

Interpellanza

Ricordato che le professioni sanitarie, sia mediche che paramediche, sono tra le poche per cui vi è sempre una forte richiesta di lavoro e che per alcune di esse, come quella dell'infermiere professionale o del tecnico di radiologia, la carenza di personale titolato interessa non solo la Valle d'Aosta, ma tutto il territorio nazionale e molte nazioni europee;

Tenuto conto che il corso universitario di infermiere professionale della Facoltà di Medicina dell'Università di Torino, che viene svolto da oltre trent'anni ad Aosta, rappresenta una splendida realtà didattica, che i suoi effetti positivi sul sistema sanitario valdostano sono ampiamente riconosciuti e che in passato erano stati già tenuti due corsi triennali per tecnico di radiologia medica;

Preso atto che la radiologia dell'Ospedale "U. Parini" di Aosta ha una dotazione strumentale completa e all'avanguardia sia nel settore della diagnostica che in quello della terapia e che l'équipe sanitaria del dott. Teodoro Meloni è formata da oltre quindici validi ed esperti professionisti;

Sottolineato l'obiettivo di rafforzare in Valle d'Aosta l'offerta di formazione universitaria sanitaria, sia per sopperire alle esigenze locali, sia per offrire un servizio ampiamente richiesto e non soddisfatto nelle regioni limitrofe, sia per valorizzare le nostre professionalità mediche e l'eccellenza delle nostre attrezzature sanitarie;

i sottoscritti Consiglieri regionali del Partito Democratico

Interpellano

l'Assessore competente per conoscere se intenda avviare un'iniziativa presso la Facoltà di Medicina di Torino, di concerto con l'Azienda sanitaria locale, al fine di aumentare l'offerta formativa universitaria ad Aosta nel settore sanitario:

1) ampliando significativamente i posti disponibili per il corso già avviato di infermiere professionale, anche attraverso l'istituzione di un doppio corso;

2) attivando un corso per tecnici di radiologia;

3) valutando l'opportunità di attivare corsi per altre tipologie di personale paramedico (fisioterapista, ecc).

F.to: Carmela Fontana - Donzel

Président - La parole à la Conseillère Carmela Fontana.

Fontana (PD) - Grazie, Presidente.

È ben conosciuta in Italia e negli altri paesi dell'Unione europea la carenza del personale sanitario, in particolare paramedico. Chiunque di noi può facilmente constatare, in qualunque sito Internet di un ospedale o di una clinica privata o di un polo ambulatorio, che vi è una forte e costante ricerca di personale infermieristico più o meno specializzato, di tecnici di radiologia, di fisioterapisti e di tante altre figure di personale paramedico. Nella nostra Regione c'è una splendida e ormai storica realtà, quella dei corsi di laurea infermieristica tenuti nella città di Aosta, sotto il coordinamento della facoltà di medicina dell'Università di Torino. Negli anni '80 inoltre erano stati tenuti due corsi triennali per tecnico di radiologia.

Nell'ottica di promuovere uno sviluppo della nostra Regione, il Partito Democratico - come ha già dimostrato l'altra interpellanza sull'offerta didattica dell'Università della Valle d'Aosta - ritiene fondamentale puntare sull'industria culturale, cioè sulla capacità della nostra Regione di produrre formazione e competenze, non certo solo per il proprio territorio, ma come prodotto di un'esportazione, al fine di incrementare lo sviluppo economico della nostra realtà e di favorire la creazione di nuovi posti di lavoro.

Partendo dai dati citati in premessa e tenuto conto che il Dipartimento di diagnostica per immagini dell'Ospedale Umberto Parini, oggi completato anche del settore radioterapico, non solo è dotato di tutte le più moderne attrezzature, ma è ricco di una competente e rilevante équipe medica coordinata dal dottor Teodoro Meloni, e che comprende anche la struttura complessa di medicina nucleare, in cui operano anche fisici sanitari, pensiamo che in Valle d'Aosta esistano tutte le premesse per attivare un corso di laurea per tecnici di radiologia di ottimo livello, che può rappresentare un'offerta formativa molto apprezzata al di fuori della nostra regione. Grazie.

Président - La parole à l'Assesseur à la santé, au bien-être et aux politiques sociales, Albert Lanièce.

Lanièce A. - Grazie, Presidente.

Ringrazio la collega Fontana per darmi la possibilità di spiegare quali sono gli sforzi dell'Amministrazione in questo importante settore della formazione sanitaria e di queste figure sanitarie che sono indispensabili per poter portare avanti i nostri servizi in ospedale e sul territorio.

Una premessa di tipo legislativo per quanto riguarda ciò che è stato la base di tutta questa formazione. Con il decreto legislativo n. 502/1992, e successive modificazioni ed integrazioni, la formazione del personale sanitario non medico è stata attribuita alla competenza delle università, che vi provvedono attraverso l'attivazione di corsi di laurea triennali e specialistici, con ciò sottraendo alle Regioni la possibilità di procedere direttamente all'organizzazione degli stessi. Quindi, mentre prima del Decreto legislativo n. 502 la Regione poteva attivare lei, dal 1992 in avanti sono le università che possono provvedere. I ministeri competenti determinano annualmente con appositi decreti, per ciascuna Regione e per ogni università, il fabbisogno del personale sanitario nel Servizio sanitario nazionale, finalizzato all'accesso dei corsi. Il fabbisogno viene individuato avendo riguardo delle persone già in servizio, ma altresì a quelle che nel corso del triennio lasceranno il lavoro per raggiunti limiti di età.

Rispetto al tenore dell'interpellanza, che pare attribuire all'azienda USL la facoltà di proporre un'offerta formativa, vale la pena ricordare che la missione dell'azienda non è quella direttamente di formare figure professionali, ma di produrre salute attraverso professionisti formati da istituzioni accademiche qualificate e riconosciute quali le università.

Sul punto primo, in che modo viene definita l'organizzazione di questi corsi e se c'è la possibilità di avviare "un doppio corso", il numero di studenti viene definito annualmente su indicazione dell'USL in accordo con l'università attraverso apposito protocollo d'intesa fra Regione e università. Il fabbisogno individuato tiene conto della disponibilità della dotazione organica dell'USL e del personale in servizio, del turnover e di eventuali potenziamenti di attività, di interventi di razionalizzazione del personale determinati da riorganizzazioni interne di servizio e, non ultimo, anche dall'organizzazione che richiede la formazione pratica, il tirocinio presso le strutture sanitarie ospedaliere e dei territori regionali, al fine di non sovraccaricare le strutture, personale ed utenti con un numero elevato di studenti frequentanti. Per tali considerazioni non è possibile prevedere un doppio corso che richiederebbe alla Regione un aumento consistente anche di risorse finanziarie e all'università un impegno oneroso per il numero elevato di docenti che dovrebbero spostarsi da Torino ad Aosta.

Per il punto due, se si intende attivare "un corso di tecnici di radiologia", i corsi citati nell'interpellanza sono stati organizzati dalla Regione a livello locale precedentemente al 1992, quello che dicevo prima, mentre oggi solo le università possono attivarli. Il fabbisogno annuale di tecnici non giustifica l'attivazione di un corso a livello regionale come quello degli infermieri, sia per i numeri, sia per le risorse finanziarie in gran numero superiore a quelle utilizzate per l'attribuzione di un assegno di formazione per gli studenti frequentanti.

Sul punto tre: "se si intende valutare l'opportunità di attivare corsi per altre tipologie di personale paramedico (fisioterapista, eccetera)", si fa presente che i fabbisogni che vengono attivati annualmente per le professioni sanitarie risultano carenti nel Servizio sanitario nazionale, ad eccezione degli infermieri, e raggiungono i numeri di poca entità che non giustificano una richiesta di attivazione a livello locale per le considerazioni sopra esposte. Quindi non si può attivare, ma nell'ambito di protocollo con l'università annualmente l'Assessorato individua, tenendo conto delle esigenze dell'USL, figure sanitarie a cui viene erogato questo assegno di studio. Per quest'anno - facendo riferimento alla delibera n. 1458 che recentemente è stata adottata dalla Giunta - le figure che saranno finanziate con la borsa di studio regionale e per cui c'è un posto riservato all'università di Torino, sono: 1 assistente sanitario, 2 fisioterapisti, 28 infermieri, 2 infermieri pediatrici, 1 logopedista, 1 tecnico di fisiopatologia circolatoria e per fusione cardiocircolatoria (visto che adesso abbiamo l'emodinamica e si possono fare interventi di cardiochirurgia per quanto riguarda quella parte), 3 tecnici sanitari di laboratorio e 3 tecnici di radiologia medica, dovuto al fatto che abbiamo attivato il Servizio di radioterapia. In generale, le professionalità che attualmente vengono finanziate da borsa di studio regionale tenendo conto di tutti gli anni di corso, sono quindi: 75 infermieri, 2 infermieri pediatrici, 1 assistente sanitaria, 6 fisioterapisti, 1 logopedista, 1 tecnico di fisiopatologia cardiocircolatoria, 4 tecnici di laboratorio e 7 tecnici di radiologia medica.

Credo che con questo stiamo portando avanti le esigenze dell'azienda, tenendo conto anche della sostenibilità finanziaria: per il solo corso infermieri vengono messi quest'anno 310.000 euro, quindi le somme sono già importanti. Grazie.

Président - La parole à la Conseillère Carmela Fontana.

Fontana (PD) - Ringrazio l'Assessore, mi rendo conto che è un argomento molto complesso. La ringrazio per tutti i dati, è una materia molto complessa. Le chiedo se, per cortesia, mi può dare la copia della risposta e se mi può anche dare la data di quando è cambiato questo decreto, di cui non sapevo; pensavo che potesse essere l'USL e da qui, allora... grazie.