Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1234 del 9 giugno 2010 - Resoconto

OGGETTO N. 1234/XIII - Interpellanza: "Individuazione presso la Cittadella dei giovani di Aosta di uno spazio da destinare al Centro di ascolto".

Interpellanza

Ricordato il recente incontro-convegno "Vecchie e nuove droghe" promosso dalla Polizia di Stato e svoltosi presso il Salone del Palazzo regionale;

Ricordato inoltre che nel nostro Paese si è andata consolidando, in particolare nelle giovani generazioni, una trasformazione degli stili d'uso delle sostanze psicoattive (hashish, marijuana, alcool, eroina, cocaina, ecstasy);

Preso atto che studi recenti hanno purtroppo confermato come in tema di cambiamenti degli stili di uso delle sostanze psicotrope la popolazione giovanile valdostana sia in linea con quella nazionale;

Sottolineato che le istituzioni valdostane, in particolare Regione e Azienda USL, si sono attivate verso i giovani nella organizzazione di percorsi capaci di rispondere ai bisogni di ascolto, informazione e consulenza;

Evidenziato che l'efficacia di un servizio si conquista non solo con obiettivi corretti e concreti ma anche con l'immagine e gli spazi strutturali adeguati;

Preso atto che durante il convegno sopra ricordato è stato presentato il progetto Caos (Centro di Ascolto alcool e/o sostanze);

Sottolineato che attualmente la Cittadella dei giovani di Aosta non è ancora riuscita a diventare un punto di riferimento importante e identificato per le attività che coinvolgono i giovani valdostani;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

il Governo regionale per sapere se non ritiene opportuno valutare la possibilità di identificare nella Cittadella dei giovani lo spazio dedicato al Centro di Counselling Caos attualmente ospitato presso il Ser.T.

F.to: Rigo - Donzel

Président - La parole au Conseiller Rigo.

Rigo (PD) - Grazie, Presidente.

L'interpellanza nasce dalle riflessioni seguite alla conferenza "Droghe e nuove droghe", alla lettura di alcuni articoli e all'ascolto di alcune valutazioni dedicate alla Cittadella dei giovani di Aosta. Un'iniziativa, questa, con un obiettivo preciso: dare il nostro contributo nell'impegno delle istituzioni valdostane per contrastare la trasformazione degli stili d'uso delle sostanze psicoattive nelle giovani generazioni. L'interessante e utile mattinata promossa dalla Polizia di Stato e organizzata, martedì 13 maggio a Palazzo regionale, di concerto fra la Presidenza della Regione e l'Assessorato Istruzione e cultura, ha visto la partecipazione di quasi 200 studenti delle scuole superiori secondarie. Durante la conferenza gli operatori del Ser.T hanno presentato i dati di uno studio commissionato dalla Regione sul fenomeno delle dipendenze patologiche; i risultati emersi hanno, purtroppo, confermato come, in tema di cambiamento degli stili di uso di sostanze psicotrope, la popolazione valdostana può essere equiparata ai profili nazionali.

Alcuni dei dati presentati in quella conferenza: oltre l'85 percento dei giovani valdostani "conosce" direttamente o indirettamente le principali sostanze psicoattive (hashish, marijuana, eroina, cocaina, ecstasy, alcol) a fronte di un 32,6 - meno della metà - che "conosce" un centro di aggregazione giovanile; oltre il 36 percento di giovani con età media di 16,9 anni "utilizza" almeno una droga e oltre il 52 percento frequenta luoghi in cui "girano" sostanze stupefacenti, a fronte di un "utilizzo" dei servizi sociosanitari culturali (dal Ser.T al Centro informa giovani, all'Agenzia del lavoro, ai servizi territoriali dei Comuni) molto più scarso; gli adolescenti che arrivano al Ser.T e fanno uso di sostanze nell'85 percento dei casi hanno iniziato con uno spinello intorno agli 11 anni e a 16 sono già passati ad altre droghe; fra le mode di oggi anche la passione per i mix: anfetamina mista ad ammoniaca e chetamina, eroina e alcol, cocaina mista a bevande energetiche.

L'ultima frontiera della trasgressione è lo sniffing che si sta diffondendo a macchia d'olio fra i più giovani; difficile definire cosa sia, perché riunisce sostanze con caratteristiche chimiche abbastanza diverse. L'unico comune denominatore è che siano "volatili", cioè in grado di evaporare facilmente. Si trovano nei solventi, nelle colle, o tra i gas contenuti nelle bombolette da campeggio.

La maggioranza dei soggetti che vengono "segnalati" dalla Prefettura per disposizione di legge sono giovani dai 18 ai 30 anni, che non si possono definire tossicodipendenti, ma consumatori molto occasionali. Per costoro, l'offerta terapeutica del Ser.T si dimostra restrittiva o costrittiva, tanto che solo un terzo dei "segnalati" è andato al servizio e un aumento dei "contatti" si è potuto ottenere con l'istituzione di gruppi omogenei, riuniti però in strutture non prettamente sanitarie.

Dai dati emersi dalla pratica chimica sul campo è nato un servizio per chi sente il bisogno di confrontarsi su queste tematiche: giovani, genitori, educatori, fra cui gli insegnanti o gli allenatori delle squadre di calcio o gli animatori parrocchiali, insomma un punto di riferimento e di aiuto concreto per tutti coloro che, non facendo uso di sostanze - o che ne fanno un uso molto limitato -, non si sentono tossicodipendenti o per quanti non sanno come comportarsi, come affrontare queste tematiche, ma, lo abbiamo visto dai dati prima segnalati, non si rivolgono o non pensano di rivolgersi al Ser.T, perché considerato un servizio troppo "connotato" e "visibile". Questo sportello si chiama Caos (Centro ascolto Alcol e/o sostanze) ed è oggi ubicato proprio al Ser.T. Ecco quindi la prima necessità: per rispondere al meglio alle esigenze di questi potenziali utenti sarebbe necessario individuare uno sportello non identificato come luogo di cura e trattamento per tossicodipendenti, come avviene invece adesso.

La seconda necessità è riferita alla Cittadella dei giovani di Aosta. Uno spazio pensato per diventare uno dei più importanti centri di attività e non di aggregazione dei e per i giovani. In questi mesi, attorno e nella Cittadella, si sono svolte numerose attività: i magnifici spazi in una città che ne ha pochi, hanno attratto soggetti diversi in una miscellanea di interventi anche molto interessanti, ma che non coinvolgono proprio coloro per cui la struttura è stata pensata. Quei giovani che dovrebbero esserne invece i principali animatori sembra fatichino a prenderne possesso da protagonisti e non da spettatori. In un'intervista il direttore della struttura, signor Poletti, giustamente si propone di "stimolare i ragazzi a cogliere le opportunità che ci sono, c'è bisogno comunque di tempo; da una parte dobbiamo lavorare per capire le esigenze dei ragazzi, dall'altra chiediamo ai giovani di crederci di più".

Ed ecco allora il senso della nostra proposta. In un locale - penso alla palazzina uffici - potrebbe trovare spazio il progetto del Centro, denominato Caos, una sede non connotata dal punto di vista epidemiologico, capace di favorire e rispondere ai bisogni di ascolto, d'informazione, consulenza e non trattamento, perché quello è un'altra cosa, sui diversi aspetti del fenomeno di alcol e sostanze. Nello stesso tempo uno spazio aperto alle problematiche, alle esperienze quotidiane dei giovani per dare alla Cittadella un'immagine capace di stimolare il loro coinvolgimento diretto. Alla conferenza soprarichiamata, il Presidente della Regione ha detto che "questo è un periodo di crisi che sta toccando tutti, soprattutto voi giovani, ma non deve essere un pretesto per lasciarsi andare ad un mondo di devianze e di illusioni". Sono d'accordo, allora verificate e valutate con attenzione senza chiusura aprioristica questa proposta.

Non abbiamo volutamente preparato una mozione per evitare una contrapposizione inutile fra chi è d'accordo e chi non è d'accordo; occorre riflettere, ragionare, superando sterili contrapposizioni, a volte anche ideologiche o burocratiche. Le sperimentazioni, a volte, servono a questo e noi vi chiediamo di provarci. Grazie.

Président - La parole à l'Assesseur à la santé, au bien-être et aux politiques sociales, Albert Lanièce.

Lanièce A. - Grazie, Presidente.

Ringrazio il collega Rigo per aver sollevato questa questione riguardante il centro CAOS, perché proprio il sottoscritto, un anno fa, aveva convocato i responsabili del SERT e proposto che il centro CAOS avesse una collaborazione stretta con la futura Cittadella dei giovani. Abbiamo valutato la possibilità o meno che tutto il centro trovasse una collocazione all'interno della Cittadella piuttosto che non si trovassero fisicamente i locali all'interno della Cittadella, ma che ci fosse un contatto permanente e continuo durante l'anno.

Offrire delle alternative ai giovani rappresenta, per l'Amministrazione, una sfida importante ed utile per gettare le basi del loro futuro; in quest'ottica concordo che la Cittadella ha voluto rappresentare una sorta di "catalizzatore di progettualità", un luogo di concentrazione stabile, nell'ambito del quale i partner condividono, integrano e coprogettano attività e servizi coerentemente con le politiche per e dei giovani. La mission, come si dice oggi della Cittadella dei giovani, sarà quella di comporre e sviluppare nel tempo un sistema organico e coerente di attività a supporto delle politiche giovanili, aggregando o realizzando direttamente progetti ed attività in linea con i filoni di intervento via via individuati.

La Cittadella vuole pertanto rappresentare un centro di competenza e di confronto che attraverso un modello organizzativo leggero concordi, progetti, sviluppi azioni e decisioni finalizzate ad un raccordo concreto fra le politiche giovanili integrate. La Cittadella non è, di conseguenza, una struttura destinata alla locazione di spazi, ma al contrario è un luogo di integrazione sinergica e complementare di servizi, attività, progetti, secondo logiche di sostegno allo sviluppo delle politiche giovanili. In tal senso non si ritiene opportuno che il centro CAOS - il cui target ricomprende coloro che praticano comportamenti a rischio, tutte le specifiche categorie di persone e di consumatori e/o abusatori, le famiglie, i responsabili delle società sportive e dell'area di divertimento - trovi fisicamente la collocazione all'interno della Cittadella. È ugualmente vero che alcune delle attività del centro per i consumatori/abusatori, quali ad esempio interventi di sostegno e di consulenza presso i centri di aggregazione giovanile, nei luoghi di divertimento e all'interno di eventi pubblici, attività di informazione, di sensibilizzazione nei confronti di tutti i comportamenti a rischio, possano essere svolte all'interno della Cittadella; ma gli interventi specifici e preventivi nei riguardi di persone segnalate per consumo/abuso, che comportano convocazione e trattazione nell'ambito di gruppi terapeutici, è impensabile che possano essere svolti all'interno della Cittadella, considerando che il SERT stesso non è adatto perché troppo connotato e visibile.

Sicuramente la Cittadella potrà e dovrà essere il luogo privilegiato per lo svolgimento e il potenziamento degli interventi di prevenzione primaria, soprattutto la prevenzione dei rischi e la prevenzione del danno fisico e sociale relativamente alle dipendenze lecite e illecite. In tale ottica si sta valutando con gli enti di servizio interessati la possibilità di creare all'interno uno spazio permanente di educazione, formazione e motivazione, sull'esempio di quanto realizzato a Reggio Emilia nell'ambito del centro didattico multimediale, denominato "Luoghi di prevenzione". In questo senso ricordo che in quest'ottica ci si sta già muovendo: è stata organizzata, in collaborazione con l'INAIL Regione Valle d'Aosta, la mostra "Patatrac" per i giovani, in collaborazione con l'Assessorato della cultura, proprio nell'ottica di uno sviluppo presso i più giovani della cultura della prevenzione e della sicurezza per bambini compresi fra quattro e otto anni. In questo senso all'interno del centro vengono promossi percorsi di formazione alla salute che riguardano principalmente - ed è quello che abbiamo intenzione di fare - prevenzione al tabagismo, prevenzione alcologica, salute e alimentazione, salute ed emozioni. Le principali tecniche utilizzate sono il focus group, giochi di ruolo, laboratori scientifici e sperimentali.

Ad ogni buon conto, in seguito ai contatti da me attivati lo scorso anno per auspicare questa attività del CAOS all'interno della Cittadella più organica, abbiamo valutato e trovato la possibilità di utilizzare dei locali di proprietà del Comune siti nel quartiere Cogne che, opportunamente ristrutturati, sembrano rispondere meglio alle esigenze richieste dalla tipologia del servizio. Sono già stati fatti dei sopralluoghi con il direttore del SERT, Dott. Ferrari; adesso c'è stato il cambio di amministrazione e per un mese è stato tutto congelato, ma credo che quella sia una sede più adeguata per definire come sede permanente la sede del centro CAOS. Grazie.

Président - La parole au Conseiller Rigo.

Rigo (PD) - Grazie.

Diciamo parzialmente soddisfatto, perché l'esigenza di separare fisicamente l'attività del Ser.T e l'attività dello sportello mi sembra sia in sintonia con quanto sta promuovendo l'Assessorato, d'intesa con l'Azienda USL; quindi il Centro di ascolto è - se non ho capito male - all'interno di strutture che già in passato hanno visto quei locali a disposizione e per le attività dei giovani: questo è sicuramente positivo.

Per quanto riguarda la seconda parte riferita alla Cittadella, non ho capito molto rispetto al che fare, nel senso che è una relazione molto ben fatta dal punto di vista burocratico-amministrativo, ma mi piacerebbe approfondire quei temi che sono stati oggetto oggi dell'intervento dell'Assessore per un approfondimento anche con i responsabili della Cittadella. Sono fra coloro che ci credono molto in quella struttura, per cui faremo tutto il possibile per dare il nostro contributo affinché questa struttura sia un punto di riferimento per i giovani valdostani. Ripeto: sono d'accordo che non deve essere un centro di aggregazione, ma un centro per l'attività più complessiva dei giovani e, ovviamente, delle loro famiglie, con il coinvolgimento in particolare della scuola.

Mi farò cura di chiedere al Presidente della commissione, quando ci saranno i tempi possibili, di dedicare la commissione ad una seduta tematica sui lavori della Cittadella e fare anche un sopralluogo. Grazie.