Oggetto del Consiglio n. 1233 del 9 giugno 2010 - Resoconto
OGGETTO N. 1233/XIII - Interpellanza: "Individuazione di immobili da destinare alle esigenze della Casa da gioco di Saint-Vincent".
Interpellanza
Appreso che Casinò S.p.A. avrebbe locato un immobile in Piemonte per destinarlo a magazzino e/o laboratorio;
Considerato che la Valle d'Aosta pullula di immobili sfitti, anche di proprietà regionale;
Constatato che nel consuntivo 2009 di Casinò S.p.A., prossimamente all'esame del Consiglio regionale, sono lievitati i costi per il godimento di beni di terzi;
ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
il Presidente della Regione per sapere:
1) se la notizia di cui in Premessa corrisponde al vero: in caso affermativo, quali sono i costi, i tempi e le ragioni di tale scelta nonché quali sono gli aggravi di spesa per lo spostamento dei mezzi e del personale;
2) se non ritiene che l'azienda potesse - per motivi economici e logistici - individuare utilmente un insediamento più vicino alla Casa da gioco;
3) se tra i numerosi immobili acquistati dalla Regione nell'ambito della cosiddetta "rottura dell'accerchiamento della Casa da gioco" non sia stato possibile reperire spazi da destinare alle esigenze aziendali sopradescritte;
4) se questa singolare delocalizzazione rientra negli intendimenti dell'azionista.
F.to: Tibaldi - Lattanzi
Président - La parole au Conseiller Secrétaire Tibaldi.
Tibaldi (PdL) - Grazie, Presidente.
Questa interpellanza, che riguarda la Casa da gioco di Saint-Vincent, vuole approfondire due profili di una questione che, se confermata, ci lascia più di una perplessità. Il primo profilo è l'aspetto strategico: come sappiamo, questa Regione ha intrapreso un indirizzo politico preciso, ovvero una strategia di rottura dell'accerchiamento della Casa da gioco, acquistando tutto un insieme di immobili e di pertinenze che dovrebbero non solo emancipare giuridicamente il gestore da eventuali interferenze di soggetti privati nell'utilizzo dei beni, ma soprattutto permettere il reperimento di locali e di immobili per svolgere l'attività nelle sue diverse esplicazioni. L'altro aspetto è invece quello gestionale, ovvero locare immobili presso terzi ha un costo che va a gravare sul conto economico dell'azienda.
Fatte queste premesse, l'informazione che ci è giunta è che Casino S.p.A. avrebbe locato un immobile in Piemonte per destinarlo ad uso laboratorio o magazzino. Allora, conoscendo la disponibilità esistente sul territorio regionale di immobili affittabili, siano essi di proprietà pubblica, perché sappiamo che la Regione ha una cospicua disponibilità in tali termini, siano essi di privati, non riusciamo a comprendere come mai - se la notizia è confermata - Casino S.p.A. ha dovuto ricorrere ad affittare un immobile in Piemonte per l'utilizzo che dicevo prima. La seconda considerazione che si innesta su questo discorso è che abbiamo visto che, nel consuntivo 2008 di Casino S.p.A., sono lievitati i costi per il godimento di beni di terzi: questa è una voce che dovrebbe essere calmierata, stante la rottura dell'accerchiamento di cui parlavo prima.
Pertanto le domande che rivolgiamo al Presidente in relazione a questo fatto sono le seguenti. In primis vorremmo avere una conferma o meno di questa notizia che ci è giunta, e quali sono i costi, i tempi, le ragioni di questa scelta, nonché quali sono gli aggravi di spesa che vanno a pesare sul conto economico per lo spostamento di mezzi, perché ci sono degli oneri di trasporto inevitabili, e per l'utilizzo di personale. Se non ritiene che Casino S.p.A. potesse, sia per motivi economici che logistici, individuare utilmente un insediamento più vicino alla Casa da gioco: mi risulta che in prossimità della Casa da gioco ci siano diverse pertinenze immobiliari ormai di proprietà regionale, mi risulta che l'ex Fera di Saint-Vincent fosse destinata a tal fine, ma sembra che sia stata dismessa per l'utilizzo in termini di magazzino e laboratorio. La terza domanda è se fra i numerosi immobili che sono stati acquistati dalla Regione non ce ne sia uno o un insieme di immobili che potessero svolgere questa funzione di deposito e di laboratorio da destinare a queste esigenze aziendali. La quarta domanda è se questa singolare delocalizzazione in terra piemontese rientra fra gli intendimenti dell'azionista: visto che lei rappresenta il 99 percento dell'assetto azionario, magari ci sono state delle indicazioni in questo senso che ci sfuggono.
Président - La parole au Président de la Région, Rollandin.
Rollandin (UV) - Grazie, Presidente.
Le premesse hanno sicuramente obbligato il collega a fare una serie di ragionamenti che, se fossero corrispondenti alla base di partenza, non potrebbero che essere accolti e condivisi. Posso dire che la notizia alla base dell'interpellanza non corrisponde minimamente al vero; quindi, destituita la notizia in sé, si può capire bene che anche gli altri ragionamenti non hanno sostanza.
La Casino de la Vallée non ha stipulato, non intende stipulare, non ha avuto nessun input di nessun tipo ad un contratto di locazione di immobili in Piemonte, né altrove; anzi, proprio nell'ottica dell'ottimizzazione della spesa e della logistica, Casino de la Vallée libererà a breve i locali attualmente utilizzati a magazzino e laboratorio presso l'immobile ex Fera di Saint-Vincent, in forza di un contratto di comodato che era nel 2005 con Finaosta che è proprietaria dell'immobile, dando quindi ulteriore disponibilità di immobili. Il magazzino sarà infatti trasferito presso uno stabile in frazione Renard di Saint-Vincent, che fa parte delle proprietà acquisite da STV proprio nell'ambito della richiamata rottura dell'accerchiamento della Casa da gioco. Quindi credo che siamo in linea con quelli che sono gli indirizzi che possono essere dati sotto questo profilo. Grazie.
Président - La parole au Conseiller Secrétaire Tibaldi.
Tibaldi (PdL) - Grazie, Presidente. La sua risposta mi conforta, perché effettivamente se fosse stata confermata, sarebbe stata decisamente disdicevole rispetto ad un insieme di ragionamenti che sono stati da me proposti e da lei condivisi. Forse ci è pervenuta perché era nelle intenzioni di qualcuno, ma queste intenzioni sono state prontamente stoppate e probabilmente l'azionista ha fatto la sua parte. Grazie per la risposta.