Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1193 del 12 maggio 2010 - Resoconto

OGGETTO N. 1193/XIII - Disegno di legge: "Interventi regionali per il recupero e la riqualificazione del poligono di tiro militare di Clou-Neuf".

Articolo 1

(Oggetto e finalità)

1. La Regione, con la presente legge, disciplina gli interventi regionali finalizzati al recupero e alla riqualificazione del poligono di tiro militare, sito in località Clou-Neuf nei Comuni di Aosta e di Sarre, da destinare al personale militare e ad altri soggetti non appartenenti alle Forze armate a scopo di addestramento, nonché per lo svolgimento di attività sportive e ricreative.

Articolo 2

(Modalità di attuazione degli interventi)

1. Per le finalità di cui all'articolo 1, la Regione provvede con propri fondi alla progettazione e all'esecuzione degli interventi funzionali al recupero e alla riqualificazione del poligono militare di Clou-Neuf, secondo quanto stabilito nell'accordo di programma di cui al comma 3.

2. Gli interventi possono ricomprendere anche quelli eventualmente necessari all'apprestamento di un impianto provvisorio destinato allo svolgimento dell'attività di tiro, ad uso anche del personale militare, durante il periodo di esecuzione dei lavori di recupero e di riqualificazione dell'impianto esistente.

3. Gli interventi sono attuati sulla base di un accordo di programma tra la Regione, il Ministero della difesa e le altre amministrazioni interessate. L'accordo di programma definisce, in particolare:

a) la tipologia e le caratteristiche degli interventi da realizzare;

b) l'onere a carico della Regione;

c) il mantenimento in proprietà del demanio militare delle opere e di quanto realizzato in applicazione della presente legge;

d) l'obbligo di garantire l'utilizzo dell'impianto a favore di soggetti non appartenenti alle Forze armate, a scopo di addestramento o per lo svolgimento di attività sportive o ricreative;

e) i criteri e le modalità di utilizzo dell'impianto, tenuto conto di quanto previsto alla lettera d);

f) le modalità di monitoraggio dello stato di attuazione delle azioni previste dall'accordo medesimo;

g) le modalità di gestione dell'impianto;

h) l'ubicazione e le caratteristiche dell'impianto provvisorio di cui al comma 2 e le relative modalità di utilizzo, anche da parte del personale militare.

Articolo 3

(Disposizioni finanziarie)

1. L'onere complessivo derivante dall'applicazione della presente legge è determinato in euro 4.800.000, di cui euro 400.000 per l'anno 2010, euro 350.000 per l'anno 2011, euro 1.000.000 per l'anno 2012, euro 2.700.000 per l'anno 2013 e euro 350.000 per l'anno 2014.

2. L'onere di cui al comma 1 trova copertura nello stato di previsione della spesa del bilancio di previsione della Regione per il triennio 2010/2012 nell'unità previsionale di base 1.7.5.20 (Interventi di edilizia sportiva).

3. Al finanziamento dell'onere di cui al comma 1 si provvede mediante l'utilizzo degli stanziamenti iscritti nello stesso bilancio:

a) per euro 400.000 per l'anno 2010 nell'unità previsionale di base 1.16.2.10 (fondo globale di parte corrente) a valere sull'accantonamento previsto al punto E 2 (riforma dell'organizzazione turistica regionale) dell'allegato n. 2/A al bilancio stesso;

b) per euro 350.000 per l'anno 2011 ed euro 1.000.000 per l'anno 2012 nell'unità previsionale di base 1.16.2.20 (fondo globale di investimento) a valere sull'accantonamento previsto al punto A 5 (bonifica e reinfrastrutturazione dell'area industriale ex Balzano di Verrès) dell'allegato n. 2/B al bilancio stesso.

4. Per l'applicazione della presente legge, la Giunta regionale è autorizzata ad apportare, con propria deliberazione, su proposta dell'assessore regionale competente in materia di bilancio, le occorrenti variazioni di bilancio.

Président - La parole au rapporteur, le Conseiller Maquignaz.

Maquignaz (UV) - Merci, M. le Président. Attraverso il disegno di legge regionale n. 89: "Interventi regionali per il recupero e la riqualificazione del poligono di tiro militare di Clou-Neuf", la Regione disciplina gli interventi regionali finanziari ed operativi volti al recupero ed alla riqualificazione del poligono di tiro militare, sito in località Clou-Neuf, nei comuni di Aosta e Sarre, da destinare al personale militare e ad altri soggetti non appartenenti alle Forze armate a scopo di addestramento, o per lo svolgimento di attività sportive e ricreative. Sulla base di quanto previsto dal presente disegno di legge, la Regione provvede, con fondi del proprio bilancio, alla progettazione e alla realizzazione delle opere e degli interventi funzionali alla riqualificazione degli impianti e delle aree interessati, facenti parte del demanio militare, allo scopo di consentire il futuro utilizzo del poligono anche a soggetti non facenti parte del personale militare, in funzione di addestramento al tiro, nonché per lo svolgimento di attività sportive e ricreative.

Gli interventi sopracitati sono attuati sulla base di un accordo di programma tra la Regione, il Ministero della difesa e le altre amministrazioni interessate, volto a definire in particolare la tipologia e le caratteristiche degli interventi, l'onere a carico della Regione, le modalità di monitoraggio dello stato di attuazione delle azioni previste dall'accordo medesimo, le modalità di gestione dell'impianto.

Nonostante la proprietà dell'impianto rimanga al demanio militare, tale accordo di programma stabilisce l'obbligo di garantire l'utilizzo dell'impianto a favore di soggetti non appartenenti alle Forze armate a scopo di addestramento, di attività sportive o ricreative.

Il disegno di legge in esame prevede inoltre la possibilità per la Regione di finanziare gli interventi necessari per l'apprestamento di un impianto provvisorio destinato ad assicurare la continuità dell'attività di addestramento del personale militare durante periodo di esecuzione dei lavori di recupero del poligono di Clou-Neuf. L'onere complessivo derivante dall'applicazione della presente legge è determinato in euro 4.800.000 e trova copertura nel bilancio di previsione della Regione per il triennio 2010/2012 nell'unità previsionale di spesa dedicata agli "Interventi di edilizia sportiva".

Tale disegno di legge ha carattere di grande rilevanza in quanto va a risolvere annose questioni e problematiche riguardanti le attività che si possono svolgere all'interno del poligono e quali soggetti potranno utilizzare tale struttura.

Pur rimanendo di proprietà del demanio militare, e quindi a completa disposizione per le esercitazioni militari, il poligono di Clou-Neuf potrà essere utilizzato nelle modalità stabilite nell'accordo di programma anche da Polizia di Stato, Guardia di finanza, Arma dei Carabinieri, Corpo forestale valdostano, Polizia locale e dalla società civile quale i cacciatori, i componenti della sezione di tiro a segno nazionale, atleti di biathlon e tutti coloro che saranno previsti dal regolamento.

Oltre ad essere un impianto assolutamente sicuro, rispondente ai massimi criteri di sicurezza e all'avanguardia per le esercitazioni militari (300 metri di linea di tiro), quindi il nuovo poligono di Clou-Neuf sarà una vera e propria struttura polivalente, dove saranno previsti una serie di servizi (parcheggi, armerie, eccetera), che andranno a dare un'adeguata risposta alle esigenze di tutti quei soggetti che per attività sportive e ricreative necessitano di un poligono, come per esempio ed in particolar modo i cacciatori che finalmente potranno avere la possibilità di utilizzare l'impianto di Clou-Neuf per allenarsi e tarare le proprie armi prima della stagione venatoria.

Si ritiene inoltre importante ricordare che durante l'esecuzione degli interventi sull'impianto di Clou-Neuf, il presente disegno di legge ricomprende anche gli interventi necessari per l'apprestamento di un poligono provvisorio per assicurare una continuità nell'attività di addestramento dei corpi militari e degli altri soggetti autorizzati.

Président - J'ouvre la discussion générale.

La parole à la Conseillère Patrizia Morelli.

Morelli (ALPE) - Merci, M. le Président. Les travaux de la Ve Commission sur le projet de loi n° 89 ont été approfondis et articulés sur plusieurs auditions de toutes les parties concernées et ont prévu même un état des lieux au Clou-Neuf, qui nous a permis de nous rendre compte directement de la dislocation et des problèmes qui existent actuellement relativement à l'activité de tir. C'est une question qui remonte assez loin dans le temps: à la fin des années '80 et qui enregistre l'intérêt de la part de plusieurs acteurs, d'abord les forces armées, les forces de l'ordre public, la police, le personnel du Corps forestier, la police municipale, tous ces corps qui sont censés utiliser des armes à feu, ayant la nécessité de s'exercer de manière régulière et qui sont actuellement en partie obligés de se rendre hors de la Vallée pour pouvoir le faire, ceci pour la partie des corps institutionnels. Pour la partie civile, ludique ou sportive, il y a aussi un grand intérêt envers cette réalisation. Nous avons appris, toujours en audition, quelque chose d'assez curieux et c'est que la tradition et la réglementation du tir à la cible en Vallée d'Aoste remonte très loin dans le temps; nous l'avons appris à travers un petit ouvrage qui nous a été transmis en commission, daté 1864, qui certifie la constitution de la Compagnie de l'arquebuse d'Aoste en 1427. Il existe donc une tradition de tir à la cible en Vallée d'Aoste qui date de presque 600 ans et qui voit encore aujourd'hui de nombreux passionnés, qui désirent évidemment pouvoir disposer d'un endroit ou s'exercer en sécurité et sans déranger du point de vue acoustique la population. L'exercice du tir est également pratiqué à niveau sportif par les biathlètes, qui sont bien représentés en Vallée d'Aoste et qui seraient intéressés au polygone de tir bien que marginalement, car il s'agirait surtout du calibrage des fusils et évidemment par les personnes qui participent à des compétitions de tir. N'oublions pas la catégorie des chasseurs, qui compte plus de 1.000 adeptes, au point qu'ils méritent une fête régionale expressément dédiée, qui ont naturellement la nécessité de s'exercer et de calibrer leurs armes avant la période de la chasse et qui se trouvent à falloir le faire actuellement de manière plutôt précaire. La réalisation d'un nouveau champ de tir au Clou-Neuf irait répondre de manière plus complète à toutes ces différentes exigences, en conjuguant les nécessités des militaires et des corps chargés de vigiler à la sécurité publique en Vallée d'Aoste avec les exigences des citoyens valdôtains désireux de pratiquer l'activité de tir sous ces différentes formes. C'est la raison pour laquelle ce projet de loi a eu notre avis favorable en Ve Commission, vote que nous allons réitérer ici au Conseil.

Avant de conclure, je voudrais inviter l'Assesseur à informer régulièrement la Ve Commission quant au suivi du dossier, en particulier pour ce qui concerne le contenu de l'accord de programme, qui devra être stipulé entre la Région, le Ministère de la défense et les Communes. Je voudrais également rappeler que le projet de loi envisage aussi la possibilité de prédisposer une structure provisoire à même de satisfaire les exigences des militaires pendant la période des travaux au Clou-Neuf, structure provisoire qui a été individuée dans le champ de tir de Saumont, qui, nous l'avons appris aujourd'hui par les paroles mêmes de l'Assesseur, sera par la suite destinée à une utilisation non militaire.

Président - La parole au Conseiller Rigo.

Rigo (PD) - Grazie, Presidente. Ancora una volta il Consiglio regionale è chiamato a discutere in merito alla realizzazione di una struttura adibita a poligono per il tiro al bersaglio lungo. Un argomento che ha animato l'Assemblea per oltre 20 anni, anche se, come abbiamo saputo in commissione, lo ha appena detto la collega Morelli, il tiro a segno è stato istituito in Valle d'Aosta molto tempo prima. Negli anni diverse sono state le ipotesi, i progetti presi in considerazione: poligono di tiro coperto a tunnel o poligono di tiro all'aperto; ristrutturazione e qualificazione della struttura in regione Saumont ad Aosta o ricerca di altri siti idonei. A gennaio 2008 la trasformazione del poligono di Saumont sembrava fosse l'ipotesi da perseguire. Infatti, rispondendo ad un'iniziativa consiliare nella quale veniva interpellata la Giunta regionale per conoscere "se - cito - intenda avviare con la città di Aosta, con il Corpo forestale regionale e con le associazioni di cacciatori di tiro a volo un tavolo di confronto per la trasformazione del poligono di Saumont in una struttura rispondente alle necessità del tiro a lungo", l'Assessore Isabellon rispondeva che (cito) "verificata con gli uffici la necessità di proseguire con questi approfondimenti, ai fini della formazione di un'eventuale commissione di studio a cui affidare la più ampia e circostanziata analisi tecnica sull'argomento... l'impegno è quello di andare in questa direzione e dare delle risposte in tempi brevi, perché è stata fatta una serie di approfondimenti. Naturalmente si condivide l'obiettivo e si darà una risposta in tempi rapidi". La legislatura stava per concludersi ma, quella risposta letta oggi, non sembra in sintonia con quanto affermato nel giugno 2004 dall'allora Assessore Cerise, che, rispondendo anche lui ad un'interpellanza, ripercorreva le ultime, in ordine di tempo, diverse tappe della vicenda e anticipava quali potevano essere i tempi necessari per dotare la Valle d'Aosta di una struttura idonea, ma in località Clou-Neuf. Brevemente la scansione dettata dall'allora Assessore: "15 luglio 2002 conferimento all'ing. Claudio Crétier dell'incarico per la progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva del progetto - non so se l'ing. Crétier è lo stesso al quale il Presidente Rollandin affidò nel 1980 l'incarico di fare uno studio sui terreni circostanti il poligono di tiro in Regione Saumont, si rincorrono le tappe, i nomi - 9 dicembre 2002: approvazione del progetto preliminare; 30 settembre 2003: approvazione condizionata della Giunta regionale della valutazione di impatto ambientale; 6 maggio 2004: consegna del progetto definitivo".

Per quanto riguarda l'avvio dei lavori, l'Assessore Cerise così relazionò: "una possibile tempistica potrebbe essere questa: fatti salvi i problemi che potrebbero sorgere per l'approvazione dell'accordo di programma, per eventuali correzioni o modifiche del contenuto su richiesta dei vari soggetti, si potrebbe giungere all'approvazione del progetto definitivo entro il corrente anno - il 2004, lo ricordo - e dell'Esecutivo nei primi mesi del prossimo, al fine di avviare l'iter dell'appalto e aggiudicare i lavori fra l'inizio e la metà del 2005; i tempi tecnici per l'esecuzione dell'opera sono previsti in circa 18 mesi". Dico io: febbraio-marzo 2007.

Ho letto parti di resoconti consiliari non certo per polemica, ma dalla lettura si evince che, nonostante l'interesse nei confronti dell'opera manifestata da tutti i protagonisti, il Consiglio regionale ha, di volta in volta, imboccato strade diverse e, a volte, divergenti. Lettura della documentazione che a me ha suscitato due considerazioni.

La prima, la larga condivisione politica, associativa, istituzionale in merito alla necessità di dotare la Valle d'Aosta di un poligono di tiro moderno e innovativo; un impianto atteso da tempo e a cui hanno riconfermato, in occasione delle audizioni in V Commissione, la loro piena adesione i rappresentanti del Centro addestramento alpini, della Polizia di Stato, dell'Arma dei Carabinieri, della Guardia di finanza, del Corpo forestale, dei cacciatori, degli enti locali, della Federazione di tiro a segno e dell'ASIVA. Una nuova struttura capace di rispondere a diverse necessità ed esigenze: per la preparazione che il personale militare svolge prima di essere impegnato nelle missioni di pace nelle aree di crisi del mondo e per l'impiego in attività tecnico-specialistiche; per l'addestramento professionale delle Forze dell'ordine, del Corpo forestale, della Polizia locale; per l'allenamento dei cacciatori valdostani, per tarare le armi anche sul tiro lungo e per gli atleti del biathlon. Un poligono fruibile anche per gli appassionati della pratica sportiva del tiro a segno e in questa direzione la struttura potrebbe rivelarsi un polo interessante di attrazione per questa categoria di sportivi, in quanto si potrebbero organizzare gare e manifestazioni di livello, un intervento quindi che potrebbe avere effetti e ricadute positive per il settore turistico. Il disegno di legge recepisce questi intendimenti e individua - ecco la seconda considerazione - la concreta modalità per arrivare alla realizzazione dell'opera.

Nel passato la questione più rilevante per la fattibilità dell'opera è stata, a mio parere, quella complicata e difficile che "concerne les rapports avec la Région militaire Nord-Ouest qui doit donner son avis favorable à l'utilisation du polygone de tir par les militaires et les autres personnes intéressées": così diceva il Presidente Rollandin rispondendo ad un'interpellanza nel Consiglio del 24 febbraio 1988. "Au cours de l'année 1995 des contacts ont été renoués avec les Autorités militaires en vue d'examiner la possibilité d'un éventuel échange de terrain, toujours dans la région Saumont, ce qui aurait permis de réaliser un polygone de tir à 300 mètres, destiné aux civils (chasseurs ou sportifs)": sono parole del Presidente della Regione, Viérin, in Consiglio regionale a luglio del 1997. Il Presidente, nell'informare l'Assemblea sui passi compiuti in quella direzione, riassumeva gli scambi epistolari, abbastanza lunghi, con le Forze armate, nei quali era presa in considerazione l'iniziativa del poligono di tiro promiscuo. Il Presidente Viérin terminava il suo intervento dicendo: "il est donc à notre avis nécessaire d'attendre cette réponse, de façon à pouvoir ensuite faire le point de la situation, en tenant compte évidemment des remarques qui ont été exprimées et pour pouvoir vérifier si les différents besoins des parties intéressées peuvent être conciliés et donc pour que nous soyons à même de répondre à une exigence réelle, qui pourra avoir des effets positifs sur différents aspects et pour ces différentes utilisations ". È allora evidente che il nodo reale del problema, a mio avviso, non è il sito, il progetto, il finanziamento dell'opera, ma la concreta fattibilità di un'intesa fra la Regione e l'Autorità militare sulla gestione del poligono. Oggi mi sembra che esistano tutte le condizioni per concludere un accordo con soddisfazione reciproca. In questa direzione è di buon auspicio la firma, alla fine dell'anno scorso, del disciplinare d'uso del poligono Clou-Neuf del Presidente della Regione e del Generale Cravarezza, Comandante della regione militare nord, e bene ha fatto l'Assessore Marguerettaz a presentare in commissione i due emendamenti che vanno proprio nella direzione di facilitare il raggiungimento dell'accordo stesso.

Per quanto mi riguarda, posso dire che nel corso dell'audizione ho trovato da parte del Generale Claudio Rondano un atteggiamento collaborativo e una volontà di raggiungere un positivo e condiviso accordo di programma. Raggiungere l'intesa è infatti la condizione indispensabile per dare corso al recupero e alla riqualificazione del poligono di tiro militare Clou-Neuf. Per tale ragione, proprio perché consideriamo questo il passo più importante per il cammino di realizzazione della nuova struttura, ribadiamo anche noi all'Assessore Marguerettaz la richiesta fatta in commissione e ripresa anche dalla Consigliera Morelli: informare la stessa sui lavori del comitato tecnico. La commissione, nel corso delle audizioni, si è, in qualche misura, fatta garante delle osservazioni avanzate dai diversi interlocutori e per questo, a parere della collega Morelli e nostro, sarebbe auspicabile un suo coinvolgimento. Detto questo, non posso che fare mio un augurio recentemente espresso da un ancien componente del Comitato paritetico per le servitù militari, Leonardo Tamone, che ha detto: "Finalmente! Adesso speriamo di non dover aspettare altri 20 anni per vedere l'opera compiuta".

Per queste considerazioni annuncio il voto favorevole del gruppo Partito Democratico.

Président - S'il n'y a pas d'autres conseillers qui souhaitent intervenir en discussion générale, je ferme la discussion générale.

La parole à l'Assesseur au tourisme, aux sports, au commerce et aux transports, Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Grazie, Presidente. Brevemente per ringraziare il relatore, il Presidente della commissione e la commissione stessa per il lavoro svolto; ritengo ci sia stata la possibilità di fare un approfondimento molto puntuale e quindi il frutto del lavoro di tutti credo ci dia la possibilità di risolvere, così come è stato ricordato dagli interventi, un percorso e una questione molto complicata, articolata. Abbiamo avuto modo di andare sul posto e vedere quelle che possono essere una serie di implicazioni per l'utilizzo di un poligono per le esercitazioni militari.

Credo che non ci sia nessun problema da parte del Governo di assumersi l'impegno di andare in commissione a dare le informazioni circa le bozze, i lavori che riguardano l'accordo di programma fra la Regione, il Ministero della difesa e le altre Amministrazioni interessate. Il sottoscritto o il Presidente sicuramente saranno nella condizione, nel momento in cui il dossier proseguirà, di mettere a disposizione degli organi competenti le valutazioni del caso. Rispetto a questo, quindi, credo anche avvalendomi delle cose dette nell'interpellanza precedente circa gli impegni per utilizzare temporaneamente Saumont e progressivamente valutare un eventuale recupero ad altre attività... ringrazio gli uffici perché, rispetto a questa attività, non hanno lavorato solo gli uffici dell'Assessorato: hanno lavorato soprattutto gli uffici della Presidenza, il Gabinetto, gli uffici dell'Assessore Isabellon, la forestale, quindi è stato un lavoro corale.

Président - On peut passer à l'examen article par article du projet de loi.

Je soumets au vote l'article 1er:

Conseillers présents et votants: 33

Pour: 33

Le Conseil approuve à l'unanimité.

Président - A l'article 2 il y a les amendements n° 1 et n° 2 de la Ve Commission, qui respectivement récitent:

Emendamento

Il comma 2 dell'articolo 2 è così sostituito:

"2. Gli interventi possono ricomprendere anche quelli necessari all'apprestamento di un impianto provvisorio destinato allo svolgimento dell'attività di tiro, ad uso del personale militare e degli altri soggetti autorizzati, durante il periodo di esecuzione dei lavori di recupero e di riqualificazione dell'impianto esistente.".

Emendamento

La lettera h) del comma 3 dell'articolo 2 è così sostituita:

"h) l'ubicazione e le caratteristiche dell'impianto provvisorio di cui al comma 2 e le relative modalità di utilizzo, da parte del personale militare e degli altri soggetti autorizzati.".

Je soumets au vote l'article 2 dans le texte ainsi amendé:

Articolo 2

(Modalità di attuazione degli interventi)

1. Per le finalità di cui all'articolo 1, la Regione provvede con propri fondi alla progettazione e all'esecuzione degli interventi funzionali al recupero e alla riqualificazione del poligono militare di Clou-Neuf, secondo quanto stabilito nell'accordo di programma di cui al comma 3.

2. Gli interventi possono ricomprendere anche quelli necessari all'apprestamento di un impianto provvisorio destinato allo svolgimento dell'attività di tiro, ad uso del personale militare e degli altri soggetti autorizzati, durante il periodo di esecuzione dei lavori di recupero e di riqualificazione dell'impianto esistente.

3. Gli interventi sono attuati sulla base di un accordo di programma tra la Regione, il Ministero della difesa e le altre amministrazioni interessate. L'accordo di programma definisce, in particolare:

a) la tipologia e le caratteristiche degli interventi da realizzare;

b) l'onere a carico della Regione;

c) il mantenimento in proprietà del demanio militare delle opere e di quanto realizzato in applicazione della presente legge;

d) l'obbligo di garantire l'utilizzo dell'impianto a favore di soggetti non appartenenti alle Forze armate, a scopo di addestramento o per lo svolgimento di attività sportive o ricreative;

e) i criteri e le modalità di utilizzo dell'impianto, tenuto conto di quanto previsto alla lettera d);

f) le modalità di monitoraggio dello stato di attuazione delle azioni previste dall'accordo medesimo;

g) le modalità di gestione dell'impianto;

h) l'ubicazione e le caratteristiche dell'impianto provvisorio di cui al comma 2 e le relative modalità di utilizzo, da parte del personale militare e degli altri soggetti autorizzati.

Est-ce que je peux donner le même résultat pour l'article 2 dans le texte amendé? Même résultat. Article 3: même résultat.

Je soumets au vote la loi dans son ensemble:

Conseillers présents et votants: 31

Pour: 31

Le Conseil approuve à l'unanimité.