Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1182 del 12 maggio 2010 - Resoconto

OGGETTO N. 1182/XIII - Interpellanza: "Accessibilità delle ostetriche territoriali alla sala parto ospedaliera".

Interpellanza

Venuti a conoscenza che all'interno dell'Azienda sanitaria USL della Valle d'Aosta - Vallée d'Aoste, si è sviluppato un dibattito relativamente alla possibilità per le ostetriche territoriali di poter seguire alcune pazienti anche in sede ospedaliera, al momento del parto;

Ritenuto opportuno sottolineare che un dialogo e un confronto continuo tra ospedale e territorio è certamente un arricchimento delle professionalità sia del personale dell'Ostetricia e Ginecologia del Beauregard sia di quello operante nei poliambulatori e nei consultori;

Sottolineato che è essenziale che le ostetriche territoriali possano frequentare con una certa frequenza la sala parto ospedaliera, per poter mantenere un livello tecnico sufficiente per poter affrontare casi di parti urgenti sul territorio;

i sottoscritti Consiglieri del Partito Democratico

Interpellano

l'Assessore competente per conoscere se intenda investire l'Azienda sanitaria locale dell'opportunità di prevedere, tramite opportuno regolamento, l'accesso delle ostetriche territoriali alla sala parto ospedaliera, sia per seguire le pazienti del territorio che necessitino di tale assistenza, sia per mantenere un adeguato livello di professionalità.

F.to: Carmela Fontana - Rigo - Donzel

Président - La parole à la Conseillère Carmela Fontana.

Fontana (PD) - Grazie, Presidente. Devo dire che non ho mai visto concretizzarsi così rapidamente gli effetti di un'interpellanza. Verso la metà di aprile mi è stato segnalato il rifiuto da parte dell'azienda USL alla richiesta di un'ostetrica operante nei consultori territoriali di poter seguire anche in sala parto un'utente che già aveva seguito durante tutta la gestazione. A questo episodio si è aggiunta la segnalazione che erano stati sollevati dei problemi ad un'ostetrica del territorio, che aveva seguito il parto di una propria paziente senza le dovute autorizzazioni. Mi sembra importante che le ostetriche territoriali possano frequentare con una certa frequenza la sala parto ospedaliera, non solo per seguire le proprie pazienti, ma anche per poter mantenere un livello tecnico sufficiente per poter affrontare casi di parti urgenti sul territorio. A questo aspetto aggiungo anche l'importanza del dialogo e del confronto fra ospedale e territorio, reale arricchimento delle professionalità. Sulla base di tali considerazioni, ho predisposto questa interpellanza che stiamo affrontando e che è stata depositata il 30 aprile scorso. Ho avuto la grande soddisfazione di venire a conoscenza che, seppure dopo significative titubanze, il Responsabile della struttura complessa di ostetricia e ginecologia del Beauregard il successivo 3 maggio ha firmato l'autorizzazione per le ostetriche del territorio a frequentare le sale parto dell'Ospedale di Aosta, decisione che è stata comunicata ufficialmente alle interessate il 10 maggio scorso. In questa fase si sta mettendo a punto una regolamentazione per disciplinare il tutto e quindi mi sembra che il problema sia in fase di completa soluzione. Grazie.

Président - La parole à l'Assesseur à la santé, au bien-être et aux politiques sociales, Albert Lanièce.

Lanièce A. - Grazie, Presidente. Senza tirar via il merito anche all'interpellanza della collega Fontana, tale questione era stata dibattuta, con tanto di verbale, il 19 marzo 2010 proprio in una riunione con la Responsabile e la Dirigente del Servizio infermieristico, la Referente delle professioni sanitarie e le ostetriche. Sicuramente l'interpellanza è stata di ulteriore stimolo, ma era un percorso - il percorso che deve portare anche le ostetriche territoriali ad assistere le proprie assistite sul territorio al parto - che era già iniziato a marzo. Nel corso di questa riunione, il 19 marzo, era stata definita di comune accordo una procedura per arrivare a risolvere le situazioni conflittuali che c'erano state in passato, ma soprattutto si rendeva necessaria la redazione di una procedura aziendale che a partire dalla definizione di criteri condivisi dalle stesse ostetriche e dalle aree interessate descrivesse le modalità e le occasioni di accesso delle ostetriche territoriali in sala parto. "La procedura dovrà essere corredata dalla modulistica necessaria a documentare la richiesta per la successiva autorizzazione ad assistere la partoriente, in aggiunta alla collega ospedaliera già in servizio. Naturalmente questa procedura dovrà contenere anche le modalità e i tempi di retraining - ossia se le ostetriche del territorio vanno ad assistere in ospedale, devono avere un percorso che preveda la possibilità di rivedere tutte quelle procedure che, stando sul territorio, non sono più abituate a seguire - per mantenere un adeguato livello di competenza e garantire la sicurezza alla donna. Si precisa infine che, nel pieno rispetto della competenza professionale, la redazione della procedura è stata affidata alle stesse ostetriche in qualità di esperte del processo e la scrivente direzione è in attesa di avere in visione una bozza della stessa e quindi dare il via definitivo a questa procedura", che è stata auspicata anche dalla Consigliera Fontana.

Président - La parole à la Conseillère Carmela Fontana.

Fontana (PD) - Ringrazio l'Assessore. Visto che è finita bene, sono soddisfatta, perché era questo l'intento di tale interpellanza. Grazie.