Oggetto del Consiglio n. 1168 del 12 maggio 2010 - Resoconto
OBJET N° 1168/XIII - Communications du Président du Conseil régional.
Président - J'informe le Conseil de l'activité de la Présidence et des organes du Conseil depuis la dernière réunion de l'Assemblée:
Projets de loi présentés:
Proposition de loi n° 93, présentée par les Conseillers régionaux Carmela Fontana, Donzel et Rigo le 21 avril 2010: "Disposizioni per il sostegno dei genitori separati in situazione di difficoltà" (Ve et IIe Commissions);
Projet de loi n° 94, présenté par le Gouvernement régional le 21 avril 2010: "Nuova disciplina dell'organizzazione dell'Amministrazione regionale e degli enti del comparto unico della Valle d'Aosta. Abrogazione della legge regionale 23 ottobre 1995, n. 45, e di altre leggi in materia di personale" (IIe Commission);
Projet de loi n° 95, présenté par le Gouvernement régional le 27 avril 2010: "Testo unico in materia di interventi economici di sostegno e promozione sociale. Abrogazione di leggi regionali" (Ve et IIe Commissions).
Réunions:
Bureau de Présidence: 2
Conférence des Chefs de groupe: 1
IIe Commission: 4
IVe Commission: 1
Ve Commission: 1
IIe et IVe Commissions: 1
IIIe et IVe Commissions: 1
En ouverture de séance je vous informe que les travaux de l'Assemblée sont diffusés en directe à partir de cette date et pendant un an sur la nouvelle chaîne de la télévision numérique terrestre Aujourd'hui Vallée, qui a gagné un appel d'offres lancé par la société INVA concernant la rediffusion des événements du Conseil, dans le but d'améliorer l'information sur nos activités. Je salue donc tous les téléspectateurs qui nous suivent sur la nouvelle chaîne.
Su decisione unanime delle componenti stesse della Consulta regionale per le pari opportunità, riunite ieri con l'obiettivo di procedere all'insediamento della nuova Consulta, è stato deciso il rinvio dell'insediamento stesso. Infatti ho comunicato che la componente eletta dall'Assemblea regionale, Nadia Savoini, ha annunciato nella giornata di lunedì 10 maggio l'impossibilità di accettare la nomina per motivi di carattere personale nel frattempo intervenuti.
Ho inoltre sottolineato che una delle componenti designate dal Consiglio permanente degli enti locali non è candidata alle prossime elezioni amministrative del 23 maggio e che pertanto, poiché la legge istitutiva della Consulta per le pari opportunità prevede che la perdita della condizione di eletta comporti la decadenza dalla Consulta, dal 24 maggio prossimo un'ulteriore componente sarebbe sicuramente venuta meno. Non risultando l'Assemblea della Consulta costituita nel suo plenum, le presenti hanno quindi convenuto sulla proposta di rinviare l'insediamento, in attesa che il Consiglio regionale proceda alla sostituzione della componente di sua competenza e che, ad elezioni amministrative avvenute, il CPEL provveda ad integrare le proprie designazioni.
Ricordo che, fino alla data di insediamento della nuova Consulta per le pari opportunità, la Consulta regionale per la condizione femminile in carica continuerà a svolgere le sue funzioni.
Le 21 avril 2010 le Conseiller Gianni Rigo a présenté les démissions de sa fonction de Président de la Ve Commission permanente Services sociaux. Les fonctions de Président sont exercées maintenant par la Vice-présidente de la Commission, Hélène Impérial.
Nel corso della seduta di ieri, martedì 11 maggio, l'Ufficio di Presidenza ha deliberato la ricevibilità e l'ammissibilità della petizione contro il progetto di costruzione di una centralina idroelettrica privata nel vallone di Barasson, nel territorio dei Comuni di Etroubles e Saint-Oyen, presentata mercoledì 28 aprile 2010 e sottoscritta da 438 cittadini. L'Ufficio di Presidenza ha inoltre deciso di trasmettere la petizione per le informazioni necessarie per l'istruttoria del caso al Presidente della Regione, in quanto legale rappresentante della Regione stessa, all'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, all'Assessore alle opere pubbliche e all'Assessore al territorio e ambiente, oltre che alle Commissioni consiliari competenti Assetto del territorio e Sviluppo economico.
La Corte costituzionale ha trasmesso alla Presidenza del Consiglio copia della sentenza n. 151 del 26 aprile 2010, con la quale la Corte ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'articolo 2, commi 1, 2 e 3, e dell'articolo 3 della legge regionale n. 5/2009 recante: "Disposizioni urgenti in materia di pubblico impiego regionale".
La Corte ha altresì trasmesso copia della decisione n. 168 del 28 aprile 2010, con la quale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale degli articoli 2 e 6, comma 3, della legge regionale n. 18/2009 recante: "Disposizioni urgenti in materia di aree boscate e di ampliamento di esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e di strutture alberghiere e di realizzazione di centri benessere in alcune tipologie di strutture ricettive...". Con la stessa sentenza la Corte ha inoltre dichiarato non fondate le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 4 della stessa legge proposte dal Presidente del Consiglio dei Ministri.
In data 30 aprile 2010 è pervenuta alla Presidente del Consiglio la relazione sull'attività di monitoraggio svolta dalla struttura operativa del Co.Re.Com. riguardante la presenza sui media locali delle forze politiche rappresentate in Consiglio regionale per il periodo agosto-dicembre 2009. È inoltre stata depositata la relazione sull'attività svolta nel 2009 dal Comitato regionale per le comunicazioni in Valle d'Aosta.
Copia della relazione e della sentenze della Corte costituzionale sono a disposizione dei consiglieri presso la Segreteria generale dell'Assemblea.
La section valdôtaine de l'Assemblée parlementaire de la francophonie, représentée par les conseillers Dario Comé, Raimondo Donzel, Diego Empereur, Patrizia Morelli et par moi-même a participé à la XXIIIe Assemblée régionale Europe de l'APF, qui s'est réunie les 5 et 6 mai 2010 à Erevan en Arménie. Les travaux de l'Assemblée se sont terminés par l'approbation d'une résolution portant sur les enjeux des systèmes éducatifs dans les sociétés en pleine mutation socio-économique et culturelle. Le texte invite les Parlements membres de l'APF Région Europe à faire de cette question l'une de leurs priorités, en encourageant, d'une part, l'actualisation des programmes scolaires à la réalité sociale, économique, technique et culturelle tout en entretenant des liens étroits avec le marché du travail et les institutions culturelles et scientifiques, mais aussi en adaptant, d'autre part, le Statut, la rémunération et la formation des enseignants aux tâches et aux responsabilités qui leur sont dévolues, le tout dans un cadre de promotion et de valorisation de la langue française.
La parole au Conseiller Rigo.
Rigo (PD) - Grazie. Il Presidente Cerise ha informato il Consiglio regionale della mia lettera di dimissioni dalla carica di Presidente della V Commissione, credo opportuno ricordarne brevemente le ragioni. Ad inizio legislatura il Partito Democratico ha accolto favorevolmente la proposta del Presidente della Regione di coinvolgere le forze di opposizione nella conduzione di due commissioni, una decisione che mi ha permesso di fare un'esperienza gratificante, interessante, molto arricchente. Le dimissioni non sono certo, come sapete, da ricondurre ai lavori, all'attività in seno alla commissione stessa - colgo anzi l'occasione per ringraziare la Responsabile, la Segretaria del Servizio Commissioni consiliari per l'aiuto e la cortesia con cui hanno diviso con me il lavoro e l'impegno; un grazie di cuore anche a tutte le colleghe e i colleghi Commissari per la collaborazione e la disponibilità sempre offerta -, la ragione ricade su un clima e su una stagione politica che, come ho scritto nella lettera indirizzata al Presidente, non è più quella che si era aperta con questa legislatura. La trattativa per il governo della città di Aosta nel corso delle settimane è diventata l'anello di congiunzione di e per un accordo politico fra livelli istituzionali diversi, più generali. Il patto fra il Governo regionale e quello nazionale, al di là delle ragioni stesse del patto, rappresenta per me la conclusione di un percorso istituzionale. Ora, per quanto mi riguarda, si volta pagina, ma rimane in me la ferma volontà di contribuire fattivamente e in modo costruttivo ai lavori della commissione.
Président - La parole au Conseiller Louvin.
Louvin (ALPE) - Il gruppo ALPE intende dare atto in questa sede al collega Rigo di aver svolto in modo ineccepibile le sue funzioni di Presidente della V Commissione consiliare. Se prendo la parola a nome dei colleghi è per - oltre che per questo doveroso riconoscimento di imparzialità, di dedizione anche all'impegno consiliare - per una sottolineatura, però più di tipo politico, legata a questa sua scelta, che si ricollega con un cambiamento di orizzonte della maggioranza politica regionale e con - credo - la definitiva chiusura di quella ipotesi, che per noi è rimasta sempre tale, di apertura e di coinvolgimento. Aprendo la legislatura il Presidente della Regione aveva indicato proprio in questa scelta di offrire alle opposizioni la Presidenza di due commissioni la volontà "d'engager un dialogue ouvert et transparent". L'impressione che abbiamo avuto nel corso di questi mesi non è stata tale e ha confortato in larga misura la nostra convinzione che questa ipotesi di coinvolgimento non fosse quella di assicurare alle opposizioni una possibilità effettiva di controllo o anche solo di obiettiva partecipazione ad un confronto più largo, ma che si trattasse di una proposta blindata, tutta tesa ad assicurare un'impressione paternalistica della conduzione di questa Regione. Devo dire che l'impressione di allora conforta anche le intuizioni felici dell'epoca del collega Enrico Tibaldi, che indicava nell'astensione al Governo regionale un'astensione evolutiva, che dimostrava la disponibilità ad un confronto sulle cose da fare, evidente segno di un percorso già individuato all'inizio della legislatura e che resetta questo Consiglio dal punto di vista anche della maggioranza politica che lo governa.
Credo che il collega Rigo abbia compiuto in questo modo - è la nostra impressione - un gesto di oggettiva chiarezza in termini politici e, se non mancherà la sua partecipazione impegnata e convinta al lavoro delle commissioni, non mancherà la nostra, con una convinzione rafforzata della necessità di alzare la guardia, come penso emergerà anche nei lavori di questo Consiglio, rispetto alle nuove tendenze politiche, a quella che il collega Rigo definisce una nuova stagione politica; stagione, a nostro avviso, non primaverile o, se primaverile, dello stesso segno meteorologico che ha contraddistinto queste ultime settimane in Valle d'Aosta: ossia una condizione particolarmente nuvolosa, particolarmente gravida di conseguenze non piacevoli e non rassicuranti per la nostra Valle.
Président - La parole à la Conseillère Patrizia Morelli.
Morelli (ALPE) - Merci, M. le Président. Soltanto per esprimere il mio rammarico per il non insediamento nella giornata di ieri della nuova Consulta. Questa Consulta nata in dicembre si sta già squagliando ai primi tepori primaverili, questo a conferma del giudizio negativo che avevamo espresso in sede di discussione della legge, una legge che si rivela inadeguata, approssimativa e con oggettive difficoltà di reale ed efficace applicazione. Sono state necessarie più riunioni per individuare le rappresentanti delle varie categorie e a dimostrazione del fatto che la volontà della maggioranza non sia stata quella in realtà di migliorare effettivamente la Consulta regionale, ma piuttosto quella di mettere le mani sulla Consulta, ad eccezione per la parte che riguarda la Consigliera di parità che avevamo condiviso. Fra l'altro, voglio sottolineare come la Consulta uscente, essendo sempre imminente l'insediamento della nuova Consulta, non si sia sentita in diritto di predisporre un programma di dettaglio, ma si sia limitata ad abbozzare le attività che durano costantemente negli anni, quali il Centro donne contro la violenza e il concorso letterario e quindi si sia perso del tempo, vi sia un vuoto di attività della Consulta; credo che vi sia al contrario un gran bisogno che la Consulta possa lavorare per effettivamente favorire la parità di genere. In realtà, già a febbraio l'insediamento della nuova Consulta sembrava imminente, siamo a maggio e non lo è ancora e bisognerà aspettare ancora qualche mese.
Président - La parole au Conseiller Donzel.
Donzel (PD) - Egregio Presidente, cari colleghi, naturalmente, quando si è in un periodo di campagna elettorale, alle volte c'è la tendenza a fraintendere alcune posizioni, a vederle strumentali, legate alle elezioni. Cerchiamo, almeno per la nostra parte, di ricordare che abbiamo dei compiti istituzionali e a questi ci dobbiamo attenere, sperando che si capisca che questo non significa un atteggiamento ostruzionistico o una volontà di voler rallentare i lavori.
Ai sensi dell'articolo 43 del Regolamento del Consiglio regionale, noi non avevamo altro modo per parlare rispetto agli incarichi e alle nomine della Consulta che inviare una lettera al Presidente, lettera che però non è stata citata e riportata nelle comunicazioni del Presidente, mentre noi riteniamo che sia importante porre questo problema. Avevamo chiesto un chiarimento rispetto alla nomina della dott.ssa Nadia Savoini, che adesso apprendiamo essersi dimessa, perché ancora oggi sui giornali si legge che tale nomina sia stata indicata dal sindacato SAVT. A noi risulta che la nomina non sia del sindacato SAVT e che in quest'aula, che non è proprio una bocciofila, erano state date indicazioni non corrette ai consiglieri regionali, ossia nessuno di noi può indicare che il suo candidato è di un sindacato, o è di un'associazione se quella associazione non dà l'autorizzazione, perché non si può usare la sigla di un'organizzazione senza l'autorizzazione della stessa. In merito a tale questione, che giudico molto delicata e politicamente sensibile, non è stato dato un chiarimento ufficiale se non tramite una comunicazione scritta che, a nostro avviso, pare non sufficiente rispetto ad un tema così delicato, perché anche il Partito Democratico ha al suo interno persone che appartengono ad altre associazioni, ma non può permettersi di dare indicazione dell'associazione a cui appartiene un simpatizzante del Partito Democratico senza il via libera di quella associazione. A mio giudizio, quindi, siamo stati male informati al momento del voto e aspetto ancora un chiarimento ufficiale rispetto a questa situazione, che continuo a giudicare molto grave e me ne dispiace, perché nella lettera è citata tutta la stima del Partito Democratico per la dott.ssa Savoini. Ci dispiace che sia stata messa in una condizione di imbarazzo, che anche a noi dà parecchio fastidio, ma qui stiamo parlando di una situazione istituzionale e non vorrei che fosse a causa di ciò che arrivano tali repentine dimissioni, perché non era questo l'obiettivo, anzi il Partito Democratico avrebbe addirittura votato per la dott.ssa Savoini, ma semplicemente con l'indicazione chiara, ossia espressa dall'Union Valdôtaine, quindi che quest'ultima dica che esprime il nominativo della dott.ssa Nadia Savoini!. Noi non ci troviamo nulla di male, tutte le altre forze politiche hanno detto chiaramente, visto che la Consulta ormai è lottizzata, qual è la fetta che gli spetta, non capiamo perché si siano usate altre sigle in modo inopportuno; questa mi sembra una cosa grave in un'aula come questa che non poteva passare sotto silenzio. Ripeto: non c'è nessun tentativo di boicottaggio della Consulta, perché il PD si è presentato a tutte le riunioni con delle candidature e, mentre anche alcuni esponenti che hanno votato a favore di quella legge si presentavano sghignazzando e ridendo, la nostra posizione è seria e responsabile rispetto alle candidature: noi siamo sempre andati, abbiamo partecipato, abbiamo presentato le nostre candidature, che non sono state magari votate, ma abbiamo avuto un atteggiamento costruttivo e che ribadiamo anche in questa fase. Noi vogliamo lavorare per la Consulta, ma non vogliamo che si facciano delle cose che non sono formalmente corrette in nessuna situazione. Non c'è quindi nessun tentativo di far rallentare i lavori della Consulta, anzi ci rammarichiamo molto che la stessa non sia stata già insediata.
Presidente - Collega Donzel, forse lei ha una visione che non è proprio quella canonica dei rapporti esistenti fra la Presidenza del Consiglio e i consiglieri, perché non è previsto l'istituto dell'interpellanza o della richiesta al Presidente del Consiglio. Esistono delle sedi nelle quali il Presidente del Consiglio dà conto eventualmente di richieste e di altri problemi, che possono riguardare il Consiglio stesso ed è la riunione dei Capigruppo, ci sono i Presidenti delle commissioni che possono chiamare il Presidente del Consiglio a rispondere, ma non è compito del Presidente del Consiglio essere interpellato dai consiglieri su delle questioni, tanto meno se si tratta di questioni che sono state ampiamente dibattute in questa sede, perché l'aula è rappresentata da voi e io sono qua sopra le parti e non ho nessuna intenzione di entrare a fare delle polemiche, tanto meno a mettermi a dare delle risposte non dovute in quella forma ai consiglieri regionali!
In ogni caso, lei ha commesso anche una leggerezza che ritengo molto grave da persona corretta quale ritengo che lei sia, perché, se lei ha citato la sua lettera, doveva anche citare la mia risposta, che invece non ha citato, o quanto meno, se l'ha citata, non ne ha sicuramente citato il contenuto, perché nel contenuto si dava ampia e puntuale risposta alla sua richiesta e si diceva puntualmente cosa aveva fatto il Consiglio regionale e qual era l'esatta posizione della Signora Savoini per rapporto alla sua rappresentanza e del perché è stata eletta in questa sede: lei è stata eletta in questa sede non in quanto rappresentante del SAVT, perché nessuno ha citato la Signora Nadia Savoini in quanto rappresentante di tale sindacato, è stata citata quale componente del SAVT, vale a dire componente di uno di quegli organismi di cui alla lettera a) che hanno titolo per essere rappresentati; la cosa, se mi permette, fa una grossa differenza. È stata peraltro mia premura, proprio perché si evitassero degli equivoci, prima di fare le elezioni qui, fare un incontro con i Capigruppo, dove si sono spiegati i termini della questione e si è anche detto loro di nominare le persone che avrebbero dovuto essere votate e dire di quale organismo erano eventualmente componenti o rappresentanti. I partiti politici lo hanno detto, della Signora Nadia Savoini si è detto che era un componente del SAVT, non che lo rappresentava e questo nella lettera glielo ho scritto chiaramente. Io sono componente di un partito politico, ma da lì ad essere il rappresentante di quel partito politico mi sembra che vi sia una differenza, oppure non si vuole capirla, ma è chiara...
(interruzione del Consigliere Donzel, fuori microfono)
...guardi, ho dato risposta alla sua lettera e l'ho fatto adempiendo ad un mio preciso compito. Ribadisco: il Presidente del Consiglio non si mette ad interloquire e tanto meno a dare delle risposte di questo tipo ai singoli consiglieri, non è il suo ruolo e io ritengo che il suo non sia un comportamento da tenere in quest'aula. Mi dispiace, se vuole, le do ancora un minuto di tempo per leggere la mia risposta, altrimenti chiudo qua la discussione. Visto che ha citato la mia lettera, mi faccia la cortesia per onestà di alzarsi, chiedere la parola e leggere la mia risposta, perché se l'aula da quello che lei leggerà non avrà capito, chiederò scusa a tutti, altrimenti è lei che deve chiedere scusa...
(nuova interruzione del Consigliere Donzel, fuori microfono)
...no, lei deve leggere la mia risposta, visto che ha citato la sua lettera, citi la mia anche nei contenuti, è troppo comodo dire che è arrivata una risposta, sembra quasi che io le abbia risposto parlando del carnevale di Verrès! Non è così, io le ho risposto puntualmente!
Donzel (PD) - Intanto mi scuso per il clima che si è venuto a creare, perché io ho citato l'articolo 43 del Regolamento consiliare, invito tutti ad andarlo a leggere: è un articolo nel quale il Presidente deve dare notizia delle lettere che riceve. Non è stata data notizia della nostra lettera, se lei ne dava notizia, io ero eventualmente scorretto a parlarne, ma lei non ne ha dato notizia a quest'aula. Al comma 1 dell'articolo 43 del Regolamento del Consiglio regionale si dice: "Comunicazioni. Il Presidente comunica al Consiglio i messaggi e le lettere della Presidenza, nonché gli atti, le petizioni, gli esposti, i ricorsi e le denunce pervenuti dopo l'ultima adunanza..." Più chiaro di così! Io lo interpreto in questo modo, poi se mi arriverà una risposta che interpreto male l'articolo 43...
Presidente - ...siccome ha citato la sua lettera e ha attribuito a quest'aula un comportamento poco corretto in relazione all'elezione della dott.ssa Nadia Savoini - e questo lo ha citato nella sua lettera -, gradirei che leggesse all'aula la risposta che le ho dato. Se la mia risposta non è chiara, sono disposto a chiedere scusa a tutti, altrimenti non accusi il Consiglio di avere commesso delle irregolarità in fatto di nomina della dott.ssa Savoini.
Donzel (PD) - Intanto vorrei precisare che non di accusa si tratta, ma di richiesta di chiarimento. Non so se vi ricordate l'elenco delle persone che erano nominate, sotto ogni persona era elencata una sigla, me le ricordo a memoria: la prima era l'Entraide des femmes, l'Union Valdôtaine, il SAVT, poi c'era Stella Alpina: due componenti - beati voi, ne avevate due -, poi c'era Fédération con una, poi la minoranza: una al Popolo della Libertà, una ad ALPE e una al PD; quindi ho abbastanza memoria per ricordarmi queste cose senza leggere. Si chiedeva chiarimenti rispetto al fatto che sui giornali il SAVT aveva smentito di aver dato comunicazione alcuna che un suo rappresentante era inserito; si diceva: "a che titolo questa Signora veniva presentata?". Se non era il SAVT, perché il SAVT diceva "no", poteva essere l'Union Valdôtaine, nessuno avrebbe eccepito che la Signora in questione la rappresentasse, perché tutti avevano una sigla, quindi non un'accusa a questo Consiglio, ma una richiesta di chiarimento. La risposta scritta è stata tempestiva ed efficace da parte della Presidenza, che ha detto: "La Signora non è in rappresentanza del SAVT ma, ai sensi della norma, è lì come iscritta, componente di quella...", la nomina... chi non si sa, qualcuno, qualche Capogruppo avrà fatto questo nome, ma lei è lì come iscritta al SAVT. Ho interpretato bene la sua lettera? Io allora dico: il PD potrebbe venire qui e, invece di dire: "PD", dire: "AVIS, Croce Rossa Italiana", ma scusate la Croce Rossa Italiana scriverebbe sul giornale e direbbe: "no, quella persona è del PD, non è della Croce Rossa Italiana". Anche noi abbiamo della gente che fa del volontariato nella Croce Rossa Italiana e nell'AVIS, persone iscritte alla CGIL, alla CISL, alla UIL, eccetera, ma nessuno di noi usa una sigla senza l'autorizzazione del Presidente dell'associazione, del segretario di quell'amministrazione, ossia io posso nominare una persona della CGIL o della CISL, ma i rispettivi segretari devono autorizzarmi ad usare questa sigla. Mi è invece parso, leggendo i giornali, che il SAVT non fosse contento dell'utilizzo della sigla; poi se il SAVT smentisce, io sto zitto, vuol dire che il SAVT ha contraddetto quello che aveva detto: che non metteva nessun rappresentante nella Consulta, ne ha messo uno, bene, è un problema del SAVT, non è un problema mio. Questo le avevo chiesto, Presidente e, ai sensi del Regolamento, mi aspettavo che lei dicesse: "abbiamo ricevuto una lettera del PD, gli abbiamo risposto", punto e chiuso, se lei non la cita, la cito io. Mi scusi, non vi era nessuna volontà di polemica, ma solo una volontà di fare chiarezza, perché questa è un'aula in cui si fanno degli atti delicati, per cui è importante... perché non posso permettermi di dire... siccome anche noi abbiamo delle donne che sono iscritte per esempio all'AVIS, se non ne nominassimo una del PD, ma una dell'AVIS, il Presidente di tale Associazione poi mi telefonerebbe e mi direbbe: "ma chi nomini tu per l'AVIS? Tu nomina quelli del PD!". È quello che è successo all'Union Valdôtaine con il SAVT. Scusate, non volevo spingermi fino a questo.