Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1160 del 21 aprile 2010 - Resoconto

OGGETTO N. 1160/XIII - Interpellanza: "Disponibilità di nuove strutture per lo svolgimento di attività di educazione fisica e sportive nel comune di Aosta".

Interpellanza

La disponibilità di spazi coperti in palestra per l'educazione fisica e per le attività sportive in Aosta - città sui cui servizi grava di fatto quasi la metà della popolazione valdostana - malgrado l'apertura del Palaindoor, è di fatto fortemente ridotta e la situazione di difficoltà è stata acuita in particolare dalla chiusura delle palestre della scuola Cerlogne e dell'ex IPR di Corso Père Laurent.

La recente apertura di un edificio scolastico di rilevanti dimensioni (Via Chambéry) privo di palestra ha contribuito ad aggravare la già difficile situazione in cui versano la popolazione scolastica, sottoposta a continui spostamenti, e le associazioni sportive;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

l'Assessore competente per sapere:

1) quale recupero si prospetta per le palestre della scuola Cerlogne e dell'ex IPR di Corso Père Laurent;

2) quali nuovi spazi si ritiene saranno resi disponibili nel corso dei prossimi anni per lo svolgimento di attività di educazione fisica, sportive agonistiche ed amatoriali in Aosta;

3) come si ritiene di soddisfare il complessivo fabbisogno delle associazioni sportive che richiedono l'utilizzo stagionale o continuativo di spazi al coperto.

F.to: Louvin - Bertin - Patrizia Morelli

Président - La parole au Conseiller Louvin.

Louvin (ALPE) - Grazie.

Cerchiamo di sgranchirci un po' le gambe occupandoci anche delle palestre ogni tanto... però sotto un profilo un po' particolare, legato alla disponibilità di spazi per attività non solo agonistiche, ma per attività sportive in genere e per attività educativa nell'ambito delle necessità che hanno i servizi dell'istruzione, per poter fruire di spazi adeguati al coperto per educazione fisica, oltre che per attività sportive in genere.

Abbiamo potuto constatare, accanto all'utilizzazione adesso del Palaindoor, una certa restrizione, una carenza di spazi per l'educazione fisica in Aosta, in particolare per effetto - lo abbiamo segnalato nelle premesse di questa interpellanza - di un'indisponibilità di due delle grandi palestre utilizzabili nel comune di Aosta: ci riferiamo a quelle della scuola Cerlogne e a quella dell'ex IPR di corso Père Laurent, entrambe da tempo fuori uso; una in particolare, quella della palestra Cerlogne, da molti anni murata e inibita. Non abbiamo informazioni precise sulle ragioni di questo impedimento, anche se trattandosi di palestra funzionale ad un edificio di scuola media inferiore è di pertinenza del Comune di Aosta... probabilmente l'Assessore sarà in grado di darci qualche informazione in proposito.

A noi pare, però, che nel complesso il problema si stia aggravando; ce ne hanno dato conferma alcuni operatori del settore, soprattutto alcuni insegnanti di educazione fisica, perché aumenta il carico orario complessivo di necessità e oltretutto si stanno anche realizzando degli edifici scolastici di rilevanti dimensioni, come quello di via Chambéry, non provvisti di palestra. In questa situazione, oltretutto con un ulteriore ampliamento previsto anche da poche settimane, relativo al Saint-Bénin con l'acquisizione di spazi scolastici per il Liceo scientifico di Aosta, abbiamo una situazione di sofferenza che si sta acuendo intorno alla città.

Molto semplicemente e molto direttamente, quindi, Assessore, o Assessori - se saranno più di uno a dover essere coinvolti -, perché qui abbiamo una materia che interseca lo sport con l'istruzione, quali sono le ipotesi di recupero degli spazi che sono attualmente esistenti e non fruibili, Cerlogne, IPR, eccetera, quali nuovi spazi potranno essere disponibili ed entro quali tempi nel comune di Aosta, e come quindi si ritiene di soddisfare il complessivo fabbisogno delle associazioni sia per attività di carattere più meramente stagionale che per esigenze di sport al coperto, soprattutto in relazione ai fabbisogni della popolazione scolastica.

Président - La parole à l'Assesseur au tourisme, aux sports, au commerce et aux transports, Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Merci, M. le Président.

La risposta è una risposta - come ha anticipato il collega Louvin - che riguarda più settori, quindi mi faccio portatore di una risposta che è concordata sia con il collega Laurent Viérin, sia con il collega Marco Viérin.

Per quel che è della prima domanda: "quale recupero si prospetta per le palestre della scuola Cerlogne e... di quella... di corso Père Laurent", per quanto riguarda la palestra La Rochère, il costo previsto dal progetto preliminare ammontava a 1.426.000 euro e il costo del progetto definitivo con le modifiche e le integrazioni apportate dallo studio incaricato Aosta Engineering ammonta complessivamente a 3.200.000 euro, importo comprensivo dei costi tecnici e dell'IVA. Il disciplinare d'incarico di progettazione e direzione lavori prevedeva 70 giorni di tempo per la realizzazione del definitivo, già presentato; i pareri devono però ancora essere acquisiti, quindi la fase dovrebbe essere completata, bisogna acquisire i pareri. Questo esecutivo dovrà essere presentato entro 55 giorni dall'approvazione della precedente fase progettuale, quindi direi che a giorni dovrebbero esserci i vari pareri, da questo momento ci sono i 55 giorni. Il tempo previsto per i lavori, da analisi fatte sul progetto definitivo, è di anni due, quindi nei prossimi mesi questa attività dovrebbe essere conclusa e, rispetto ai tempi di realizzazione, sono previsti due anni. I collaudi e l'agibilità si devono prevedere al termine dei lavori, circa sei mesi. Palestra ISIP: i tempi previsti per la progettazione esecutiva a carico delle imprese di esecuzione dei lavori, sono stimati in circa tre anni e mezzo dalla scadenza della gara in questo momento in fase di pubblicazione; anche qua, al termine dei lavori, ci sarà il collaudo e l'agibilità.

Seconda domanda: "quali nuovi spazi si ritiene saranno resi disponibili nel corso dei prossimi anni per lo svolgimento di attività di educazione fisica...": per quanto riguarda gli spazi relativi alle attività di educazione fisica, oltre alle succitate palestre, è aggiunta la futura palestra Tzamberlet pertinente per quello che è dell'attività scolastica alla "scuola polmone". Non è ancora stata redatta alcuna fase di progettazione attinente alla nuova scuola prefabbricata e all'adiacente palestra, essendo appena stato approvato l'accordo di programma con il Comune di Aosta, ma l'ipotesi formulata è quella di realizzare una palestra polifunzionale dotata di tribuna utilizzabile sia dalla scuola che da utenti esterni, omologata fra l'altro per lo svolgimento di gare nazionali di pallavolo.

Nell'ultima domanda: "come si ritiene di soddisfare il complessivo fabbisogno delle associazioni sportive che richiedono l'utilizzo stagionale o continuativo di spazi al coperto", questo è seguito specificatamente dal nostro Assessorato. Ora, sia nelle premesse che nella domanda si dice che sostanzialmente c'è un problema importante; devo confessarle questo (le dico quella che è la nostra attività): per l'utenza non scolastica diventa difficile capire quali siano, secondo le informazioni in nostro possesso, le dimensioni della denunciata "emergenza palestre", su quali discipline sportive si ripercuota negativamente l'entità dei soggetti, praticanti, agonistici o semplici amatori che, a causa della descritta situazione, risulterebbero di fatto impediti di esercitare un'attività sportiva. Le dico questo perché abbiamo, ai sensi della legge n. 3/2004, la Consulta regionale dello sport; so che ha anche conoscenti, suoi collaboratori, che partecipano in modo proficuo, e la questione "emergenza palestre" in quella consulta non è mai stata posta all'attenzione della Regione dai numerosi rappresentanti del mondo sportivo agonistico e amatoriale ivi presenti. Le dico questo perché in occasione dell'ultima riunione tenutasi nel mese di gennaio, che presiedo in quanto Assessore, io stesso ho posto il problema, auspicando che il mondo sportivo istituzionale prendesse posizione, perché è vero che qualcuno in ordine sparso ha sollevato dei problemi, ma molto più guardando quello che era il suo orticello e il suo problema, che il discorso generale; quindi qualcuno che si lamenta sicuramente lo troviamo, ma le associazioni hanno anche a volte degli atteggiamenti un po' particolari: da un'associazione si bisticciano e ne fanno due, ma non è che aumentano gli operatori!

Rispetto a questo dico: perché non portiamo in questa sede che è la sede opportuna - la consulta - questa discussione, cercando di fare un ragionamento? Ma le do anche queste altre informazioni, collega Louvin: l'ASVA, l'associazione delle società sportive della Valle d'Aosta, che da alcuni anni provvede all'assegnazione alle associazioni sportive di molte palestre provenienti da Aosta, la palestra Martinet, la palestra Scuola Einaudi, palestra Istituto Geometri, palestra Magistrali, palestra Scuola St. Roch, Salle de gymnastique, ha potuto accontentare le numerose istanze di assegnazione che annualmente alla stessa vengono inoltrate, accusando qualche difficoltà solo con riferimento all'utilizzo delle palestre nella ristrettissima fascia oraria giornaliera, che per evidenti motivi risulta particolarmente appetibile a tutti, agonisti, amatori, studenti e lavoratori, quella compresa fra le ore 17 e le ore 20, che ovviamente è la fascia oraria su cui si concentra il maggior numero di... A questo punto occorre aggiungere che la realtà sportiva valdostana risulta polverizzata in piccole realtà e questa frammentazione nuoce ad un utilizzo più razionale di spazi necessari e limitati.

Con la realizzazione del Palaindoor si sono creati importanti spazi per la pratica sportiva di alcune discipline particolarmente svantaggiate, le cito: pugilato, arti marziali, lotta, ginnastica artistica, atletica leggera, e per lo svolgimento delle lezioni di educazione fisica in alternativa o in aggiunta alle tradizionali palestre scolastiche. Ricordo che il Palaindoor in mattinata è un luogo molto interessante e non sembra particolarmente affollato, anzi, ha la possibilità di accogliere scolaresche ed ha un'attrezzatura e delle disponibilità molto interessanti per l'attività di educazione fisica.

Non vogliamo quindi sicuramente negare la necessità di prestare attenzione ad un fenomeno di evidente interesse sociale; chiediamo semplicemente che rispetto ad alcune lamentele in ordine sparso si faccia uno sforzo per far convergere nelle sedi deputate, dove c'è la Consulta regionale dello sport, e rispetto a questo fare anche una programmazione molto interessante, anche perché lei sa, collega Louvin, che purtroppo le normative hanno un'evoluzione.

In ultimo ci hanno già trasmesso purtroppo delle nuove indicazioni sui campi di basket, dove sembra siano cambiate le dimensioni dei campi, e questo potrebbe portare - stiamo appunto facendo gli approfondimenti - ad alcune situazioni dove palestre idonee allo svolgimento sia di attività di educazione fisica, sia di gare, potrebbero in teoria avere dei problemi. Quindi per stare dietro le normative, per fare gli interventi sicuramente dobbiamo fare dei sacrifici economici molto importanti; pertanto, riuscire a far convergere questi soggetti cercando di fare un utilizzo razionale, è un obiettivo comune.

La ringrazio per l'interpellanza, e massima disponibilità a trovare delle soluzioni.

Président - La parole au Conseiller Louvin.

Louvin (ALPE) - Grazie.

Vede, Assessore, non nasceva questa nostra interpellanza da una lamentela in ordine sparso, ma dal tentativo di guardare un po' in modo più largo alla problematica che abbiamo sottoposto a lei e alla Giunta, che sappiamo essere una problematica non di oggi, strutturalmente difficile per una città dove già trovano, con una certa sofferenza, spazio le istituzioni scolastiche che spesso non riescono a collegarvi anche adeguate infrastrutture sportive.

La pratica dello sport nelle nostre scuole ha una tempistica delle ore estremamente ridotta; se si adeguasse ad uno standard europeo l'Italia e la Valle d'Aosta per quanto riguarda l'attività sportiva nelle scuole, saremmo al collasso, perché non ne abbiamo di spazi di questo tipo. Noi le abbiamo indicato due palestre... lei ci dice che fra tre-quattro anni saranno disponibili di nuovo questi due spazi che sono collegati ad istituzioni scolastiche; oltre altre istituzioni non le hanno o le hanno non in prossimità, c'è un turismo, una migrazione continua di studenti dalle scuole alle palestre. Lei dice giustamente abbiamo un Palaindoor interessante per l'utilizzo anche in fascia scolastica, ma sappiamo che con la circolazione che abbiamo in Aosta e con il fatto che in taluni casi ci si deve anche spostare a piedi, i tempi sono tali per cui viene azzerata l'attività sportiva per effetto di questi continui spostamenti. Quindi il problema è strutturale, non è un problema di piccole lamentele: le lamentele ci sono naturalmente in alcuni ambiti sportivi che sono in maggiore sofferenza. Ora io non dispongo di collaboratori nella Consulta regionale dello sport, ho dei conoscenti, degli amici, non dei collaboratori, quindi non ho personale alle mie dipendenze, né in qualche modo raccordato con la mia persona o con quella del nostro gruppo, quindi le informazioni le abbiamo graziosamente da parte di qualcuno che ce le dà, ma in modo assolutamente normale. E non abbiamo posto quesiti riguardo all'attività della consulta, perché mi pare sia regolare, attiva e che lei la stia conducendo correttamente. Però sappiamo che ci sono associazioni che sono in forte sofferenza, alcune sono servite meglio, hanno questi spazi e li hanno anche a dei costi più ridotti, altre invece non sono nella stessa condizione; quindi non direi opportuno, Assessore, trattare con leggerezza e superficialità questi aspetti.

Noi ritorniamo sulla questione che ci pare capitale: bisogna aumentare il numero delle palestre disponibili, bisogna trovare altre soluzioni rispetto a quelle che lei ha indicato, perché la nascita ulteriore di una sola palestra legata ad una scuola in costruzione, non viene a risolvere il problema complessivo.

Mi permetta, Assessore, vorrei che segnalasse gentilmente al suo collega che si occupa dell'istruzione o al Presidente della Regione che ha in carico l'università, che la nostra università non ha nessuna struttura sportiva, cioè vogliamo essere una città in grado di essere cittadina universitaria e il crescente numero di studenti universitari, anche di quelli che attiriamo, non trova al momento nessuno sbocco, neanche per quello: o si inserisce in attività sportive come sono regolarmente organizzate da associazioni, oppure anche la sola costituzione di gruppi sportivi all'interno dell'università... eppure mi pare una fascia di età che tutto sommato un po' di sport dovrebbe poterlo fare, fra i 19 e i 25-26 anni come base... credo che non sarebbe inopportuna!

Nel complesso, Assessore, la sua risposta mi sembra quindi essere stata una diligente risposta sul piano burocratico, un po' carente sul piano della prospettiva, dell'ampiezza dei problemi, ma su questo siamo qui a darle il nostro aiuto per cercare di allungare lo sguardo e immaginare cosa possa essere l'esigenza di questa città, anche nei prossimi anni. Grazie.