Oggetto del Consiglio n. 1156 del 21 aprile 2010 - Resoconto
OGGETTO N. 1156/XIII - Interpellanza: "Risultanze dello studio di fattibilità per la costruzione di un sistema di trasporto pubblico sotterraneo (METRO)".
Interpellanza
Sono state consegnate all'Amministrazione regionale nei giorni scorsi le risultanze definitive dello studio di fattibilità commissionato per la costruzione di un sistema di trasporto pubblico sotterraneo (Metro);
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
la Giunta regionale per sapere:
1) se intende proseguire sulla linea della realizzazione di tale intervento;
2) se la costruzione delle linee di trasporto metropolitano interrato sarà effettivamente collegata al sistema di teleriscaldamento;
3) quale investimento ipotizza il governo regionale e quanti anni sono previsti per la costruzione dell'infrastruttura;
4) quante persone si ritiene potrebbero utilizzare quotidianamente tale servizio di trasporto pubblico una volta ultimata l'opera.
F.to: Louvin - Bertin - Giuseppe Cerise - Chatrian
Président - La parole au Conseiller Louvin.
Louvin (ALPE) - Grazie, Presidente. Quella che temevamo essere qualcosa di più che una sortita propagandistica, una boutade, sta prendendo a quanto pare corpo in modo sostanzioso e - direi - alquanto inquietante.
Siamo già intervenuti su questo argomento, abbiamo già chiesto alla Giunta di manifestare i propri intendimenti, abbiamo anche provocato qualche piccolo turbamento interno alla maggioranza, perché non tutti i consiglieri si sentivano adeguatamente informati, lo saranno sicuramente da che qualche elemento in più è stato definito con la predisposizione di uno studio di fattibilità che ha commissionato, e che ormai è disponibile, lo abbiamo avuto in via definitiva attraverso gli uffici dell'Assessorato alle opere pubbliche, e che mi pare cominci a dare delle risposte precise e dettagliate.
Sulla base di questi primi elementi informativi che abbiamo avuto, siamo dell'avviso che sia tempo, ed è tempo a maggior ragione alla vigilia di una consultazione elettorale nella quale si formeranno programmi, coalizioni ed orientamenti anche in base alle scelte che propongono agli amministratori i candidati ai vari ruoli, ci proponiamo di sollevare questa questione, perché credo sia uno dei tanti nodi difficili per la città di Aosta e un nodo che si aggiunge; non si risolve un'ulteriore problematica, un ulteriore carico su questa tormentata città.
I quesiti che rivolgiamo al Presidente della Regione - o all'Assessore, chi avrà la gentilezza di risponderci - riguardano innanzitutto se gli studi tecnici che sono stati condotti fino adesso, in particolare per l'esecuzione congiunta dell'intervento di realizzazione del cosiddetto "Metrò" del sistema di trasporto pubblico sotterraneo, in collegamento con le iniziative per il teleriscaldamento, siano degli interventi che si intendono far proseguire, oppure se rimarranno allo stadio di pura ipotesi di uno studio, di una verifica che è stata fatta e sulla quale mettere la parola "fine".
Il secondo aspetto è legato all'effettiva congiunzione o meno di queste due opere, rispetto alle quali gli studi evidenziano anche aspetti di criticità e di possibile accumulazione di rischi nella realizzazione congiunta - ripeto - fra il sistema del teleriscaldamento e quello del trasporto metropolitano, nell'unire un tunnel tecnologico di una certa natura legato al trasporto dell'acqua calda in quantità rilevante per il riscaldamento della città, e le linee di trasporto urbano.
Il terzo aspetto che riteniamo sia necessario discutere rapidamente riguarda l'investimento che è ipotizzato e il numero di anni che impegneranno, vista la complessità della cantierizzazione della città, per l'esecuzione di questa eventuale e, devo dire, dal nostro punto di vista, non auspicata infrastruttura, quindi quanto si spende e in quanto tempo si immagina che saranno realizzabili le opere, la parte che si vorrà realizzare, perché ci sono alternative di fondo fra la realizzazione solo di un asse ed una pluralità di assi di collegamento, solo fra l'asse nord-sud nelle due versioni che sono state immaginate e rispetto all'eventualità di realizzare un collegamento est-ovest per la città e, infine, una richiesta valutativa sul numero di utilizzatori potenziali di questo servizio ad opera realizzata.
Questo è il quadro delle domande e degli interrogativi che ci siamo posti in presenza di un'opera che ha sostituito altre ipotesi lanciate nella scorsa legislatura, fra le quali quella del cablò, del sistema fuori terra di trasporto metropolitano, e altre eventuali che, a nostro modo di vedere, devono essere esplorate prima di dare scavo alle opere che si intenderebbero realizzare. Questo è il quadro del quesito che poniamo alla Giunta.
Président - La parole au Président de la Région, Rollandin.
Rollandin (UV) - Grazie, Presidente.
Ringrazio il collega Louvin, perché ci dà la possibilità di chiarire alcune soluzioni che, con la problematica che è stata sollevata, relativa al collegamento nella città di Aosta inerente la mobilità possibile, portano a ridurre il traffico in città, trovando delle alternative, cosa auspicata un po' da tutti; soluzione che - concordo - non è così facile, perché deve tener conto di una serie di programmi che sono collegati e collegabili allo sviluppo della città di Aosta.
Dobbiamo tener conto, in funzione di questo tema, che lo studio che è stato fatto predisporre da parte dell'Amministrazione regionale e che va a toccare un po' tutti i settori... chiaramente i lavori pubblici sono quelli interessati direttamente nella fase realizzativa, ma lo studio va a toccare la parte che si riferisce alla ristrutturazione della caserma Testafochi, il discorso dell'università, il discorso dello sviluppo della zona F8, con quella che sarà la prospettiva di una possibile presenza in quella zona di una serie di riferimenti di viabilità, che vedono concentrata in quella zona una serie di proposte, quindi evitare che ci sia in contemporanea una mobilità sulla città, ma concentrata ai due poli.
Venendo alle domande specifiche di questo tema, che è fra i più interessanti per l'amministrazione della città di Aosta - teniamo conto che su questi temi il Comune è sempre stato coinvolto -, per quanto riguarda la prima domanda: "se intende proseguire sulla linea della realizzazione di tale intervento", la risposta è che in base ai risultati dello studio di fattibilità il Governo regionale, in accordo - auspichiamo che continui - con il Comune di Aosta per la realizzazione di un trasporto pubblico sotterraneo, che abbiamo chiamato people mover, perché ce lo hanno suggerito, poiché metrò ci hanno detto essere improprio, in quanto le dimensioni e le valutazioni sul metrò sono di tutt'altro tipo... invece questo people mover è il sistema legato a tante città, fra cui Perugia, Genova, altre città al nord Europa, quindi un trasporto leggero, veloce, e si andrebbe sulla soluzione nord-sud e non est-ovest, in quanto sul discorso est-ovest l'impatto con il problema della ferrovia ha delle dimensioni che non portano a prevedere, oggi, un risultato positivo con un'eventuale connotazione di viabilità sotterranea per questa tratta, mentre il nord-sud è il discorso che verrebbe preso in considerazione e su cui si continua.
"Se la costruzione delle linee di trasporto metropolitano interrato sarà effettivamente collegata al sistema di teleriscaldamento": la galleria che sarà realizzata con un diametro di circa 6 metri consentirà di abbinare a questo sistema di people mover anche l'impianto di teleriscaldamento e anche il discorso della fibra ottica, quindi anche il collegamento con fibra che è un altro dei punti importanti per quanto riguarda il futuro della città. Chiaramente ci sono - credo che non sarà sfuggito, ha avuto la documentazione anche il collega e avrà visto - le prospettive di compatibilità del sistema di trasporto con il sistema di teleriscaldamento e con una separazione delle due attività nell'ambito della stessa infrastruttura sotterranea.
"Quale investimento ipotizza il governo regionale e quanti anni sono previsti per la costruzione dell'infrastruttura": l'investimento ipotizzato nello studio di fattibilità ammonta a circa 50.000.000 di euro e, presupponendo che la partenza dei lavori possa coincidere con il discorso del teleriscaldamento, quindi tenendo conto che qui la tempistica... adesso non sto ad entrare nei dettagli, ma è molto più complessa quella legata alla costruzione definitiva del people mover, mentre quella del teleriscaldamento è più facile... comunque i tempi per la realizzazione variano da cinque a sei anni, comprensivi di due anni per le fasi di progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva, nonché delle approvazioni regionale e ministeriale. Sono tempi - da un punto di vista amministrativo - abbastanza lunghi.
"Quante persone si ritiene potrebbero utilizzare quotidianamente tale servizio di trasporto...": ad oggi sappiamo che la portata è di circa 800 persone per ora per senso di marcia, ampliabile a 1.600 agganciando un secondo veicolo; come avrà visto il collega, questo sistema modulare è fatto con una possibilità di raddoppio perché c'è un sistema di viavai che dà la possibilità di andare in quattro minuti da nord a sud, quindi è velocissimo sotto questo profilo, con una stazione intermedia. Come scelta di fondo si andrebbe verso la soluzione che collega l'angolo di piazza Repubblica e via Monte Vodice, quindi non la scelta di passare qui, al centro di Aosta, per una serie di ragioni legate anche all'infrastrutturazione della città rispetto a quella possibilità che collegherebbe, anche con il discorso universitario... e a pochi minuti darebbe la possibilità di trovare tutta la gente che vuole visitare la città con il centro di Aosta. Allora, sull'utilizzo, chiaramente questo è collegato con il fatto che abbiamo a nord l'ospedale che va a collegarsi con la zona dell'ospedale, parcheggio o quello che è, e a sud abbiamo sia il grosso parcheggio dell'F8, sia il discorso della funivia Aosta/Pila, sia le infrastrutturazioni che potranno essere fatte da un punto di vista delle esigenze della pubblica amministrazione, sempre nella zona F8.
Adesso non sono entrato nel dettaglio, perché molte cose dovranno essere ancora approfondite; questi sono i temi di massima che sono oggetto di approfondimento e che saranno successivamente verificati. Grazie.
Président - La parole au Conseiller Louvin.
Louvin (ALPE) - Grazie.
Il progetto del metrò sembra mettere tutti d'accordo nella nuova maggioranza del Comune di Aosta - almeno così abbiamo appreso dai giornali di questa mattina - e sembra che il problema più importante sia quello di trovare la parola meno impattante, ma il compito del candidato Sindaco Giordano sarà trovare quella nuova, quindi avrà un incarico lessicale come primo incarico per la sua attività.
Il Presidente è stato molto esaustivo nella sua risposta, ha dato conto di orientamenti rispetto ai quali siamo in fortissimo dissenso per la preoccupazione che ingenera l'impatto di questo tipo di opera con dei costi elevatissimi e una cantierizzazione elevata, che si aggiunge a quelle già previste in tutti e tre i punti nodali della città e che sono indicati come attestazione di questo asse, quindi l'area F8, la caserma Testafochi, l'università e l'ospedale. Nell'area di 1.000 metri per 500, in un rettangolo di questo genere, stiamo concentrando una quantità elevatissima di cantieri e abbiamo l'impressione - ad un primo esame forse ancora superficiale, naturalmente non ci sottraiamo a nessun confronto - che si stia creando un collasso per la città e che l'idea di fare del turismo, di vivere tranquillamente, di avere una mobilità normale in questa città, nel corso dei prossimi anni sia sicuramente una cosa molto problematica.
Ho esaminato con attenzione lo studio che è stato consegnato: quello che sconcerta, dal nostro punto di vista, è che si vada ad esaminare sotto il profilo tecnico già di dettaglio una scelta senza averla mai confrontata con altri scenari, con altre possibilità, con costi di impatti di altre strutture. Oltretutto lei gentilmente ci ha fornito dei dati relativi al numero ipotetico di persone che possono essere portate dall'ospedale alla stazione e viceversa... devo dire che sono numeri abbastanza modesti se pensiamo alle città di Genova e di Perugia che lei ha citato. Ma il fatto è che noi concentriamo l'unico asse di scorrimento veloce in quella direzione, mentre con un intelligente sistema di trasporto in superficie andremmo ad irrorare dal punto di vista della congiunzione, del raccordo, molte aree della città e, in particolare, quelle dove dovremmo anche attestare i flussi di traffico in arrivo in città, perché ci sarà l'F8 che sarà decisamente accresciuta, e forse anche ingolfata, però più carica dal punto di vista dell'arrivo e già una viabilità di sofferenza notevole, ma nulla ci permetterà di far arrivare rapidamente in centro le persone dall'area est e dall'area ovest, né di attestarle a nostro modo correttamente attorno all'area ospedale.
Qui non siamo però a discutere nel dettaglio di scelte tecniche, avremo altre sedi per il confronto; a noi preoccupa il percorso, perché lo abbiamo chiesto già mesi fa un confronto aperto con la cittadinanza, prima di queste elezioni, dove andare a dire cosa si pensa di fare e quanto si pensa di innestare su questa città, di cui non si viene a capo per dei cantieri di 8 metri per 8. Adesso lei dice che è stata scartata l'ipotesi di avere il passaggio nel centro storico... io avevo i capelli dritti leggendo questa relazione: si parlava di una stazione di metrò in place des Franchises, l'incrocio fra Croix de Ville e via De Tillier, ci sta un gazebo! Ma forse - si diceva - faremo la stazione metrò all'interno della profumeria... io ho avuto qualche brivido, perché viviamo questa città da molti anni, abbiamo un'idea anche di flussi, poi se passano 800 persone all'ora in un nodo così stretto credo che...
Lei dice, Presidente, abbiamo fatto passare di là, li facciamo scorrere verso piazza della Repubblica: è un'altra opzione, lì c'è più spazio, questo ha un'altra logica; ma quello che non capiamo è perché non ci si voglia confrontare con la città, perché non si voglia andare a discutere pubblicamente queste scelte prima di blindarle in un accordo fra voi, il PdL e gli altri alleati per il Comune di Aosta. Questo lo troviamo uno schiaffo di fronte ad una città che è penalizzata dalla cantierizzazione in un modo devastante e aggiungere questo per risolvere il problema di un cunicolo tecnologico di 1 metro e mezzo, in cui doveva passare il teleriscaldamento, si va a fare un cunicolo di 6 metri sotto la città. Questo per noi è estremamente problematico; poi abbiamo anche delle idee sui tempi, sulle necessità di scendere a meno 10 metri, poi risalire... secondo noi si fa prima ad andare a piedi, ma questa è una valutazione un po' troppo di pelle, però non troviamo che questo tipo di soluzioni possa essere ribaltato sulla città di Aosta senza aver fatto oggetto di una discussione approfondita ed aperta.
Grazie comunque per gli elementi che ci ha fornito.