Oggetto del Consiglio n. 1127 del 7 aprile 2010 - Resoconto
OGGETTO N. 1127/XIII - Interrogazione: "Stato di applicazione della legge regionale n. 8/2009 riguardante disposizioni in materia di disturbi specifici di apprendimento".
Interrogazione
La legge regionale 12 maggio 2009, n. 8 (Disposizioni in materia di disturbi specifici di apprendimento) ha previsto (art. 4, c. 3) che la diagnosi dei Disturbi specifici dell'apprendimento (DSA) sia effettuata "nell'ambito dei trattamenti specialistici assicurati dall'Azienda USL, anche attraverso convenzioni tra l'Azienda USL stessa e neuro psichiatri infantili o psicologi clinici";
Appreso che lo svolgimento di tali accertamenti da parte dei servizi dell'USL comporterebbe tempi alquanto lunghi;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interrogano
l'Assessore competente per sapere:
1) quante siano le domande pervenute dal momento dell'entrata in vigore della legge;
2) quanti clinici operino attualmente con competenza certificativa nel competente servizio;
3) quante convenzioni siano state stipulate con neuro psichiatri infantili o psicologi clinici per consentire l'accelerazione delle pratiche;
4) quanto tempo intercorre mediamente nell'espletamento della procedura di diagnosi dei DSA, dal momento in cui è inoltrata la richiesta al completamento della procedura attraverso apposita certificazione.
F.to: Louvin - Bertin - Giuseppe Cerise - Chatrian - Patrizia Morelli
Président - La parole à l'Assesseur à la santé, au bien-être et aux politiques sociales, Albert Lanièce.
Lanièce A. - Grazie, Presidente.
Per giungere ad una diagnosi differenziale di dislessia possono essere necessari tempi lunghi, infatti, per compiere una diagnosi di disturbo dell'apprendimento, si rende indispensabile una valutazione multidisciplinare per analizzare tutte le abilità coinvolte nei processi di sviluppo, per fare una diagnosi differenziale ed impostare un progetto terapeutico individualizzato.
Il percorso diagnostico prevede che il bambino sia sottoposto ad una valutazione audiofonologica, per escludere patologie a carico dell'apparato uditivo e fonoarticolatorio, quindi si procede alla valutazione psicologico-cognitiva, che prevede test sull'abilità di lettura e del sistema del numero e del calcolo, la valutazione neuro-psico-motoria, che serva a rilevare le abilità d'integrazione visuomotoria e visuopercettiva del bambino, ed infine la valutazione logopedica rileva le abilità metafonologiche.
In relazione all'applicazione della legge regionale n. 8/2009, considerato che la legge è in vigore da giugno 2009, e della complessità del percorso diagnostico sopraevidenziato, si rilevano, in accordo con i competenti servizi dell'USL, alcuni punti che ad oggi consentono di fornire risposte all'interrogazione in oggetto per quanto riguarda in particolare le richieste di visite neuropsichiatriche infantili e i dati di attività.
In particolare per quanto riguarda il primo punto, dunque, quante domande di accertamento dei disturbi specifici dell'apprendimento sono pervenute all'entrata in vigore della legge? Da giugno 2009 a dicembre 2009 sono pervenute 51 richieste in cui veniva formulata una domanda di valutazione per disturbi specifici di apprendimento. Nei primi 3 mesi del 2010 sono pervenute 24 richieste di visita per sospetto di DSA, di queste 5 sono in attesa di completa valutazione logopedica psicologica. Si può dunque stimare un'incidenza di 8 casi al mese. In questo ultimo periodo sono pervenuti ai servizi anche 11 richieste di soggetti in età adulta o tardo adolescenziale, rispetto alle quali non è presente una competenza diagnostica consolidata, quindi sta per essere attivata una specifica consulenza, e risponderò al punto 3.
Quanti clinici - punto 2 - con competenza certificativa operano in ambito aziendale? Gli specialisti neuropsichiatri infantili attualmente in servizio sono 5 da febbraio 2010, inoltre completano l'équipe di operatori dedicati alla problematica n. 9 psicologi specializzati in età evolutiva e n. 9 logopedisti.
Quante convenzioni sono state stipulate con neuropsichiatri infantili o psicologi clinici per consentire l'accelerazione delle pratiche? I dati li ho forniti prima. L'azienda USL ha attivato un progetto di consulenza di un esperto neuropsicologo che sarà avviato dal prossimo maggio, con i seguenti compiti principali: effettuare diagnosi di DSA in soggetti età tardo adolescenziale e adulta, garantendo fino ad un massimo di 20 diagnosi e consentendo l'accelerazione delle relative pratiche diagnostiche; formare gli operatori locali che accompagnano l'esperto nel corso del suo intervento, favorendo l'acquisizione delle competenze necessarie per rispondere autonomamente alle successive richieste di diagnosi di DSA in età adulta.
Quarta domanda: quanto tempo intercorre mediamente dall'espletamento della procedura alla diagnosi? Riguardo ai dati parziali di cui al punto uno e riferiti agli ambulatori di neuropsichiatria infantile di Aosta e al primo trimestre 2010, si informa che risulta un tempo medio di attesa dalla richiesta, se correttamente corredata di valutazioni logopediche psicologiche, e l'espletamento della visita di circa 14 giorni, si va da un minimo di 5 giorni a un massimo di 28. Si fa presente che per l'attività ambulatoriale si era preventivata, in sede di predisposizione della legge, un'attesa massima di 60 giorni.
Concludendo, in conformità a quanto sopra espresso, si esprime soddisfazione per l'attività finora avviata e, consci che ci si riferisce a dati parziali, si ritiene di continuare l'attento monitoraggio per consentire la valutazione puntuale delle azioni messe in atto e arrivare ad un miglioramento dell'applicazione della legge regionale in questione.
Président - La parole au Conseiller Louvin.
Louvin (ALPE) - Grazie, Assessore, per la risposta articolata.
Come poteva immaginare, come immaginava anche l'Assessore all'istruzione e cultura, non sta flettendo l'attenzione sul problema, perché giustamente va monitorata - come lei diceva nella conclusione del suo intervento - questa legge. Siamo consapevoli che questo sia un momento di pressione sul servizio, lo è fatalmente per l'entrata a regime di questa legge; rileviamo, peraltro - ma lo rileviamo in modo più epidermico -, una grande preoccupazione e una lentezza ben superiore a quella che lei evidenzia, perché lei annota come tempo soltanto quello che decorre dal momento in cui sono completate le verifiche preliminari; in realtà il processo è molto più lungo, e la percezione che hanno le famiglie in questo momento di questo percorso che va dalla segnalazione fino alla certificazione, non è certamente nell'ordine dei giorni, ma dei mesi, di parecchi mesi!
L'attivazione fra l'altro solo dal mese di maggio di una convenzione che avevamo espressamente previsto in legge, nella discussione della legge stessa, perché potesse far sì che l'USL non fosse un punto di rallentamento, arriva ad anno scolastico concluso e questo ovviamente crea qualche disagio ulteriore.
Noi intanto esamineremo questa sua risposta con attenzione, come è doveroso, e faremo nelle sedi competenti delle valutazioni ulteriori che non mancheremo di far conoscere, perché si sappia, al di là del crudo dato formale che lei ci ha rappresentato, qual è la percezione esatta. Il numero delle richieste, d'altra parte, è destinato con ogni probabilità ancora a lievitare per un paio di anni, fino a quando non sarà a regime il trattamento di questi disturbi, quindi è inevitabile che ci si debba mantenere attrezzati.
Per il momento la ringrazio.