Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1128 del 7 aprile 2010 - Resoconto

OGGETTO N. 1128/XIII - Interrogazione: "Costruzione di una centrale idroelettrica nel Vallone di Barasson, situato nel comune di Saint-Oyen".

Interrogazione

Appreso della volontà di costruire una centrale idroelettrica nel Vallone di Barasson, situato nel comune di Saint-Oyen;

Sottolineato che la poca acqua presente viene utilizzata in gran parte per scopi agricoli e conservata per un utilizzo alimentare tramite l'acquedotto che serve i comuni di Etroubles e Saint-Oyen;

Evidenziato che, oltre a deturpare un angolo di natura incontaminata, la costruzione del sopraccitato impianto comprometterebbe un'importante riserva d'acqua per i fabbisogni dei due comuni;

Ricordate le contrarietà espresse dalle due amministrazioni comunali sopraccitate e la raccolta firme in corso per la presentazione di una petizione popolare;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

l'Assessore competente per sapere:

1) a quanto ammonti il prelievo d'acqua da derivare ad uso idroelettrico ipotizzato e quale produzione idroelettrica sia stimata;

2) chi sia il soggetto promotore dell'iniziativa;

3) quali valutazioni esprima in proposito la Giunta regionale, anche a prescindere dal giudizio tecnico in ordine all'impatto ambientale dell'opera.

F.to: Bertin - Giuseppe Cerise - Louvin - Patrizia Morelli

Président - La parole à l'Assesseur aux ouvrages publics, à la protection des sols et au logement public, Marco Viérin.

Viérin M. (SA-UdC-VdA) - Merci, M. le Président.

Con riferimento al primo quesito, il proponente ha richiesto di poter derivare dal torrente Barasson per il periodo marzo ottobre di ogni anno: 11 litri/secondo i mesi di marzo, aprile, ottobre, 110 litri/secondo nei mesi da maggio ad agosto e 109 litri/secondo il mese di settembre. Dal 1° novembre al 28 febbraio l'impianto non sarebbe attivo. Sulla base dei prelievi dei quantitativi di acqua derivata l'energia producibile su base annua dell'impianto è stimabile in circa 1.000.000 kW/h teorici e di 827.000 kW/h effettivi, stimando un rendimento globale dell'impianto pari a 0,8.

Con riferimento al secondo quesito il promotore dell'iniziativa è la società Eaux Valdôtaines S.r.l. con sede legale a Courmayeur.

Con riferimento al terzo quesito, ritengo necessario ricordare che per ogni domanda di derivazione è effettuata un'istruttoria tecnico-amministrativa regolamentata da una normativa specifica e da atti di programmazione statali e regionali, quindi ogni valutazione di ordine politico va sicuramente indirizzata al principale atto di programmazione, che è il piano regionale di tutela delle acque, approvato nel febbraio 2006 dal Consiglio regionale, che ha dettato le regole e le condizioni per la tutela del corso d'acqua nelle sue caratteristiche morfologiche, geologiche, geotecniche e idriche, per il razionale utilizzo della risorsa idrica e per la determinazione delle portate di deflusso minimo vitale. Comunque, alla data odierna il procedimento istruttorio è temporaneamente sospeso, in quanto è stato concesso alle Amministrazioni comunali di Etroubles e Saint-Oyen di presentare ulteriore argomentazione a sostegno delle loro posizioni.

Come si può notare, la procedura di valutazione è pienamente rispettosa delle possibili osservazioni che vengono dal territorio, che devono essere però concretamente motivate sotto il profilo tecnico e non esprimere un generico rifiuto di queste tipologie di impianto.

Président - La parole au Conseiller Bertin.

Bertin (ALPE) - La società in questione aveva presentato la richiesta già nel 2007, un'istanza per ottenere una subconcessione di derivazione ad uso idroelettrico dell'acqua del torrente Barasson, per una produzione media nominale annua di 420 kW. Nel 2008 la stessa società aveva chiesto una riduzione della portata del prelievo per una produzione nominale annua di 220, questo per evitare di essere assoggettata alle procedure del VIA; ma, essendo la zona sotto un vincolo di tutela, neanche 220 kW erano sufficienti, e si è richiesta un'ulteriore riduzione sempre per by-passare questa particolare procedura.

In pratica, in 3 anni si è passati da 420 a 176, cioè meno 1/3 dall'inizio della procedura alla domanda finale. Questo per evitare di dover seguire le procedure del VIA, il che fa sorgere qualche perplessità, da un punto di vista economico, per questa iniziativa.

Al di là di questo, le due Amministrazioni comunali non ritengono che questa iniziativa sia rispettosa dell'ambiente, delle risorse naturali e soprattutto delle realtà economiche locali; questa è una zona con vocazione agricola, esistono diversi alpeggi; e vi sono ancora alcuni canali irrigui attivi che alimentano dei mulini, eccetera.

Anche il percorso dell'Alta Via e del Tour del Grand Combin, si investono annualmente per questo trekking diverse risorse che rischierebbero di essere compromesse da questa iniziativa economica, che di per sé da un punto di vista economico non ha un gran senso, visto che in quella zona non esistono ghiacciai a monte che alimenterebbero questo nuovo impianto.

Questa è una caratteristica generale - per quello chiedevamo anche un orientamento della Giunta -, perché esistono tantissime domande (130 soltanto nel 2008 di subconcessione ad uso idroelettrico). Una parte significativa di queste domande ha poco significato da un punto di vista economico, anche perché la Valle d'Aosta ne ha già molti di questi impianti e, a mio avviso, quelle che ancora possono essere sfruttate devono avere un significato economico certo, non soltanto così per farlo.

Nella stessa zona della Valle del Gran San Bernardo esistono, fra Etroubles e Saint-Oyen, altre 4 richieste: alcune di queste non hanno nessun senso, tipo... una addirittura toglie acqua a degli impianti già esistenti, con l'effetto che produrremmo la stessa quantità di kW, ma con due impianti, il che è, da un punto di vista della razionalità economica, una follia! E di domande del genere ce ne sono diverse.

Teniamo anche presente, visto che annualmente Environnement, la rivista dell'ambiente, ci informa sui cambiamenti climatici e sugli effetti che questi possono avere anche sulla nostra regione, che è inevitabile un rischio anche per le riserve d'acqua: in effetti, i due Comuni in questione hanno in progetto, sempre nella zona del Barasson, su quel torrente, un prelievo ad uso alimentare dell'acqua che ridurrebbe ancora di più il significato economico di questa iniziativa.

In generale crediamo che su queste domande ad uso idroelettrico vada impostata una politica generale per i prossimi anni in Valle d'Aosta. Grazie.