Oggetto del Consiglio n. 1088 del 10 marzo 2010 - Resoconto
OGGETTO N. 1088/XIII - Interpellanza: "Istituzione del fascicolo sanitario elettronico".
Interpellanza
Premesso che tra gli obiettivi del Piano regionale per la salute e il benessere sociale 2006-2008 figura l'estensione della rete dei sistemi informativi sanitari e sociali;
Constatato che l'interconnessione e l'interoperabilità delle strutture sanitarie e sociali nonché l'interscambio di dati tra le medesime e tra esse e gli utenti non ha ancora raggiunto livelli performanti, nonostante lo stanziamento di importanti risorse finanziarie (oltre 4,2 milioni di euro nel triennio 2009-2011);
Appreso che già diverse strutture ospedaliere e aziende sanitarie d'Italia utilizzano o, almeno, stanno sperimentando il fascicolo sanitario elettronico, un dossier contenente tutti i dati sulla salute del paziente, consultabile tramite un computer da personale sanitario autorizzato e finalizzato allo scambio e all'aggiornamento rapido delle informazioni mediche nonché al miglioramento dei processi di cura;
Considerato che il Ministero della Salute intende introdurre il fascicolo sanitario elettronico in tutti gli ospedali italiani entro il 2012;
Visto il recente rapporto FIASO (gennaio 2010) sulla Sanità on line, dove risulta che la Valle d'Aosta è ancora inadempiente in merito all'istituzione del fascicolo sanitario elettronico e non dispone di un portale per l'accesso immediato ai servizi da parte di operatori sanitari e cittadini;
Richiamate le risposte fornite dall'Assessore delegato a un'interpellanza dello scrivente gruppo consiliare nel corso della seduta del 28 gennaio 2009;
tutto ciò premesso, il sottoscritto Consigliere regionale
Interpella
l'Assessore delegato per conoscere:
1) per quali ragioni la Valle d'Aosta non ha attivato i servizi di cui in Premessa;
2) entro quando l'assessore intende dare corso e adempimento all'obiettivo nazionale di realizzare un efficiente sistema sanitario informatizzato anche nella nostra regione, istituendo altresì il fascicolo sanitario elettronico;
3) se il sistema sanitario valdostano riuscirà a disporre dei fascicoli sanitari elettronici entro il 2012.
F.to: Tibaldi
Presidente - La parola al Consigliere Segretario Tibaldi.
Tibaldi (PdL) - Grazie, Presidente. L'efficienza della sanità sia italiana, sia valdostana passa anche attraverso l'utilizzo efficace e funzionale delle reti informatiche. Sulla base di un recente censimento, di cui abbiamo avuto rassegna stampa e copia e che riguarda le aziende sanitarie e ospedaliere che stanno utilizzando il fascicolo sanitario elettronico, risulta in un prospetto realizzato su scala regionale che la Valle d'Aosta abbia ricevuto semaforo verde per quanto riguarda l'anagrafe sanitaria e la prescrizione elettronica, invece non abbia semaforo verde, ma ci siano solo delle caselle bianche sia per quanto riguarda il fascicolo sanitario elettronico, sia per quanto riguarda il portale di accesso ai servizi, a differenza di altre Regioni (in particolare 7 Regioni italiane) che stanno conducendo un'attività di avanguardia in questa materia per accelerare la conoscenza dei dati medici riguardanti i vari pazienti e trasferirli fra operatori sanitari, per rendere più efficace effettuare indagini diagnostiche, oppure conoscere la storia sanitaria, i referti, le ricette e i ricoveri delle persone che di volta in volta devono ricorrere alle strutture sanitarie pubbliche. Per avere qualche informazione in più, Assessore Lanièce, ci siamo premuniti di fare un'interpellanza, anche perché l'obiettivo del Ministro della salute è quello di introdurre il fascicolo sanitario elettronico in tutti gli ospedali italiani entro il 2012, con il comprensibile e notevole beneficio per i cittadini, che eviteranno inutili file agli sportelli, vedranno ridursi anche le liste di attesa generali e poi riceveranno cure più efficaci, perché in definitiva saranno prescritte da medici che sono state tempestivamente informati.
Sappiamo che la Regione Valle d'Aosta non lesina risorse nel settore dell'informatizzazione territoriale, anche quella sanitaria; da dati reperiti da sue informazioni nel triennio 2009-2011, sono stati stanziati oltre 4.200.000 di euro per favorire l'interscambio di dati fra le varie strutture sanitarie operanti sul territorio. Vorremmo quindi capire: perché la Valle d'Aosta non figura fra le Regioni virtuose che stanno operando in questa direzione nonostante le risorse citate; "entro quando intende dare corso e adempimento all'obiettivo nazionale di realizzare un efficiente sistema sanitario informatizzato anche nella nostra regione, istituendo altresì il fascicolo sanitario elettronico" e "se prevede che il sistema sanitario valdostano - e le strutture ospedaliere in esso presenti - riuscirà a disporre dei fascicoli sanitari elettronici entro il 2012", data fissata dal Ministero della salute.
Presidente - La parola all'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Albert Lanièce.
Lanièce A. - Grazie, Presidente. Ringrazio il collega Tibaldi per questa interpellanza. Spiego ora le incongruenze esistenti su tale documento che è stato citato, perché mi permette di ribadire il forte impegno dell'Amministrazione in tale settore, nell'ambito dell'informatizzazione di tutto il sistema sanitario. Sono stati citati dei progetti: "Partout sanità" che permetteranno l'introduzione della telemedicina in modo importante sul territorio e, per quanto riguarda il fascicolo sanitario elettronico, invece comunico che siamo fra le prime Regioni in Italia.
Per quanto riguarda il documento FIASO citato dall'interpellanza, è un documento della Federazione italiana aziende sanitarie ospedaliere e fa riferimento "a dati in proprio possesso", dati che non sono stati aggiornati (sono andato a guardare a fondo questo documento) in merito alla programmazione regionale in materia di fascicolo sanitario elettronico, in quanto, contrariamente a quanto indicato nella tabella 1 del documento citato (dove non appare nulla sulla Valle d'Aosta), la nostra Regione è invece fra le prime ad avere programmato la realizzazione del fascicolo sanitario elettronico e ad avere avviato da tempo la gestione informativa di parte dei contenuti informativi, necessari alla costituzione dello stesso fascicolo, ovvero referti, anagrafe assistiti, prescrizioni in fase di avvio con la SOGEI, che è la struttura ministeriale che gestisce tutto l'aspetto dell'informatizzazione, lettere di dimissioni ed emergenza-urgenza. Tale attività, come riconosciuto dallo stesso Ministero competente, vede la nostra Regione in prima linea e completamente allineata con le politiche nazionali e regionali, definite nei relativi tavoli tecnici, tra cui si cita il tavolo della sanità elettronica. Si ricorda che il sistema di collegamento dei medici di base e dei pediatri di libera scelta e degli stessi con l'ospedale rappresenta un atout di cui poche altre Regioni dispongono e la base di qualsiasi innovazione che miri a realizzare il fascicolo sanitario elettronico. In questa ottica l'Assessorato regionale e l'Azienda USL si sono attivati in questi anni, al fine di completare l'integrazione dei sistemi informativi esistenti e di disporre di tutte le informazioni relative agli eventi sanitari in tutte le sedi e forme in cui le stesse si manifestano: ospedali, RSA, microcomunità, a domicilio, 118, pronto soccorso, poliambulatori e consultori, fermo restando che le azioni di cui sopra sono alla base di qualsiasi dossier clinico completo di un paziente e che la nostra Regione, anche in virtù delle ridotte dimissioni, risulta essere una delle poche Regioni quasi completamente integrate dal punto di vista informatico. È necessario precisare che in questo contesto la Regione si è impegnata, oltre a sperimentare la ricetta elettronica ospedaliera, ad introdurre il fascicolo sanitario elettronico a livello regionale.
Per quanto riguarda la seconda domanda: "entro quando l'Assessore intende dare corso e adempimento all'obiettivo nazionale...". Premesso che la normativa nazionale di riferimento è ancora in via di definizione, la Giunta regionale con deliberazione n. 1976 del 17 luglio 2009, in attuazione all'obiettivo 26 del Piano per la salute e il benessere sociale, attività A, ossia favorire l'accesso ai servizi da parte del cittadino, ha affidato specifico incarico alla società Altran S.p.A., che ha maturato e affinato un'esperienza qualificata a livello internazionale e nazionale per la definizione di specifiche linee guida tecniche da adottare a livello regionale nei confronti dell'Azienda USL per lo sviluppo e l'integrazione dei propri sistemi informativi, al fine di costituire il fascicolo sanitario elettronico, nonché per la progettazione di una specifica infrastruttura di cooperazione applicativa fra USL, Regione e Stato nell'ambito del Sistema Pubblico di Connettività. Dopo un approfondito lavoro, calato sulla realtà regionale e nello specifico dell'azienda USL, la società Altran ha recentemente consegnato le linee guida, che ho qui, per il fascicolo sanitario elettronico e la progettazione per lo sviluppo della cooperazione applicativa. Detti documenti sono al vaglio degli uffici competenti dell'Assessorato e della Direzione sistemi informativi e, una volta accettati, verranno ufficialmente adottati dalla Giunta regionale.
In merito al fascicolo sanitario elettronico, è stato preso in considerazione come modello di riferimento quello della regione Toscana e si è tenuto conto delle specifiche direttive del garante della privacy. Il documento definisce l'architettura regionale che prevede che i dati restano fisicamente nelle strutture originanti e viene messo in rete, attraverso specifici protocolli, solo il loro indirizzo. Su questa base si realizza un sistema di ricerca dove accedono con l'identificazione della persona, si ricevono i collegamenti e i documenti clinici relativi alla persona, che sono sparsi sui sistemi informativi delle strutture sanitarie che li custodiscono.
Per quanto riguarda il cronoprogramma, si ribadisce che la Regione è intenzionata a partire con il fascicolo sanitario elettronico anticipando le tempistiche previste a livello nazionale e comunque entro il 2012.
Relativamente al portale per l'accesso ai servizi socio-sanitari per i cittadini e per gli operatori, si segnala che, tenuto conto del rapporto 1:1 fra Regione e Azienda, l'accesso avviene dai rispettivi siti Web istituzionali dell'Azienda e dell'Amministrazione regionale. Tutti e due gli enti si stanno attivando per riorganizzare, implementare e razionalizzare i contenuti dei rispettivi siti, al fine di facilitare l'accesso all'informazione e ai servizi da parte dei cittadini in un'ottica di semplificazione e di trasparenza.
Presidente - La parola al Consigliere Segretario Tibaldi.
Tibaldi (PdL) - Ringrazio l'Assessore per la risposta. Ci permettiamo di fare alcune considerazioni. Innanzitutto sul forte impegno finanziario della Regione in materia di informatizzazione non abbiamo dubbi, perché lo abbiamo visto nei bilanci, di conseguenza sappiamo che ci sono soldoni a disposizione in questo settore. La sua risposta tende - non dico smentisce - a confutare il rapporto che ho citato, ma in realtà devo dire che quello che lei ha detto, che immagino sia coerente con quello che si sta facendo, è diverso da quello che si legge in questo rapporto. Il rapporto della FIASO innanzitutto è di metà gennaio ed è un rapporto che attinge i dati dal Ministero della salute, quindi sono dati ufficiali; sulla base di questi dati ufficiali, si evince che le ultimissime rilevazioni dicono che sono 7 le Regioni con la diffusione del fascicolo in oltre il 75 percento di aziende sanitarie locali e aziende ospedaliere. La sua risposta allora ha confermato che da noi non esiste ancora il fascicolo sanitario elettronico...
(interruzione dell'Assessore Albert Lanièce, fuori microfono)
...7... dati ministeriali, ma non è il caso di entrare in polemica su questo punto. Mi fa piacere che lei abbia letto anche tale rapporto, comunque su tali rapporti comparati regionali o i dati del Ministero non comprendono i nostri dati correttamente - e in tal caso è opportuno che la Regione attraverso le sue strutture dia tempestivamente e completamente i dati che sono in suo possesso -, altrimenti ci sono delle informazioni che sono sbagliate e questo non va a beneficio dell'immagine della Valle d'Aosta, che invece lei dice essere tra le prime in Italia in tale settore.
Quello che leggo in questo rapporto, stavo dicendo, e quello che lei oggi ha detto non sono immediatamente correlabili, perché da una parte leggo che il fascicolo è già diffuso in 7 regioni, mentre lei dice che siamo fra le prime Regioni ad esserci attivate - però con una delibera dello scorso anno è stato dato un incarico alla società Altran (se ho capito bene) di tracciare le linee guida del fascicolo -, che queste linee guida sono state consegnate poco tempo fa, sono all'esame degli uffici competenti, poi ci sarà una decisione della Giunta. Nella sua ultima risposta precisa che il fascicolo in Valle d'Aosta sarà anticipato rispetto alla data del 2012 se possibile e comunque sarà introdotto entro il 2012. La sua risposta da questo punto di vista quindi è congruente con quanto rilevato nel rapporto, ossia che in Valle d'Aosta non c'è ancora il fascicolo. A parte questo, comunque siamo contenti che la Valle d'Aosta si sia attivata per addivenire all'utilizzo intelligente dell'elettronica e dell'informatica anche nella sanità.
Lei si ricorderà che già lo scorso anno presentammo un'interpellanza che evidenziava delle potenzialità non sfruttate dalla nostra Regione, precisamente quando si parlava dell'anagrafe dei dati relativi ai portatori di disabilità, in rapporto a quel contratto di appalto che era stato rinnovato da poco sui trasporti per disabili, dove c'era stata una grande difficoltà da parte del nuovo gestore nel reperire i dati dal precedente gestore, perché non c'era stata una traslazione materiale dal vecchio al nuovo gestore. Mi ricordo che in quest'aula allora si disse: "come mai con tutte le potenzialità informatiche che abbiamo questi dati non sono immediatamente gestibili da un'anagrafe centralizzata?"; poi, chiunque sia il gestore, essi vengono traslati senza alcuna difficoltà... Mi ricordo che questo fu un esempio non piacevole, ma che individuò un handicap della Regione in questo settore. Oggi parliamo di fascicolo, di informatizzazione sanitaria, oggi lei ha ribadito la volontà di utilizzarla in maniera sempre più efficiente; ne prendiamo atto favorevolmente e, se ci sono delle incongruenze, la invitiamo a comunicare al Ministero della salute o alla FIASO che questi dati, a suo avviso, non sono esatti.