Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1089 del 10 marzo 2010 - Resoconto

OGGETTO N. 1089/XIII - Interpellanza: "Approvazione del PUD relativo all'area della Caserma Testafochi per la realizzazione del polo universitario di Aosta".

Interpellanza

Considerato l'avvio della progettazione esecutiva e la recente approvazione del PUD relativo all'area della Caserma Testafochi, destinata a futura sede dell'Università della Valle d'Aosta.

Appreso che sarebbe stata istituita dalla Finaosta S.p.a. la società "Nuova Università Valdostana S.p.a." per la realizzazione del futuro Polo Universitario di Aosta e che a capo della stessa sarebbe stato nominato il Sig. Bruno Milanesio, che ha recentemente qualificato, sui mezzi di stampa, la società stessa come "giocattolino";

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

il Presidente della Regione per sapere:

1) come si raccorda il PUD recentemente approvato dal Comune di Aosta con la progettazione esecutiva dell'opera, attese le diverse indicazioni fornite dal committente rispetto ai contenuti del PUD;

2) quale destinazione si intende dare a Piazza della Repubblica, atteso che nello studio di fattibilità dell'opera era indicata nell'area la creazione di un parcheggio interrato, mentre nell'attuale PUD esso non compare;

3) come si intenda soddisfare la prescrizione secondo cui "Alla richiesta del primo permesso di costruire è prescritta la realizzazione della quota pubblica di parcheggio (pa1) a garanzia della dotazione pubblica pregressa." (Punto 6.0 delle Norme di Attuazione del PUD) e se tale collegamento non pregiudichi l'avvio delle opere;

4) a quanto ammontano i compensi stabiliti per l'Amministratore unico del "giocattolino" denominato "Nuova Università Valdostana S.p.a.".

F.to: Louvin - Bertin - Chatrian

Presidente - La parola al Consigliere Louvin.

Louvin (ALPE) - Grazie. È stato discusso proprio pochi giorni fa dal Consiglio comunale di Aosta il piano urbanistico di dettaglio relativo alla sistemazione dell'area della Caserma Testafochi, che da tempo sappiamo e abbiamo voluto essere destinata alla funzione di sede dell'Università della Valle d'Aosta. Ora abbiamo anche appreso recentemente essere stata costituita appositamente una società di scopo: Nuova Università Valdostana, destinata ad operare per la trasformazione di questo immobile del futuro polo universitario di Aosta e mi pare di avere capito anche di occuparsi di interventi collaterali legati alle Caserme Ramires, Battisti e all'area di Pollein, nell'ambito del complessivo accordo che è intervenuto con il Ministero della difesa. Questa società è stata affidata alle cure del geometra Bruno Milanesio, che l'ha qualificata in modo colorito sui mezzi di stampa come un "giocattolino". L'intervento che abbiamo fatto in Consiglio e l'interpellanza che presentiamo alla Giunta regionale non riguarda però gli aspetti di colore, ma punti di carattere tecnico legati alla prospettiva che si sta seguendo per l'intervento nell'area.

In primo luogo vorremmo riuscire a capire come si intendano raccordare le prescrizioni contenute in questo piano di dettaglio che abbiamo potuto conoscere, voluminoso, dettagliato e molto articolato, che è stato approvato dal Consiglio comunale di Aosta, con quella procedura che ha attivato il Governo regionale per la progettazione esecutiva dell'opera. Incarico di progettazione che è precedente al concordamento del piano di dettaglio e ci pare di cogliere anche in qualche punto non in esatta sintonia, non in perfetta coincidenza con le risultanze dello studio di fattibilità a suo tempo voluto dal Governo regionale per individuare l'allocazione delle opere. Tra i punti che abbiamo potuto evidenziare in una prima lettura del piano di dettaglio vi è quello relativo ai parcheggi e alla loro localizzazione, parcheggi che nello studio di fattibilità nella prima ricognizione che era stata fatta erano indicati sotto Piazza della Repubblica e che si sarebbero spostati all'interno del sedime della Caserma Testafochi, ma non nell'area che era stata ugualmente immaginata come possibile area di destinazione a parcheggi, ossia l'area nord, bensì nell'area sud, almeno così abbiamo potuto evidenziare dagli elaborati.

L'altro quesito riguarda in particolare un aspetto che ci è sembrato singolare e che merita un chiarimento, se non altro per evitare che ci siano discussioni inutili sul punto: la prescrizione che abbiamo evidenziato in questa interpellanza in modo puntuale, individuandola nel punto 6.0 delle norme di attuazione, per cui alla richiesta del primo permesso di costruire è prescritta la realizzazione della quota pubblica di parcheggio a garanzia della dotazione pubblica pregressa. Vorrà gentilmente il Governo spiegarci bene il senso di questa prescrizione, perché noi l'abbiamo letta nel senso di dire: "prima si devono fare i parcheggi e poi si può chiedere il permesso di costruire", con una sequenzialità che non è senza impatto e senza conseguenza sull'intero iter dei lavori e soprattutto sulla tempistica che possono avere.

Da ultimo, ma è un aspetto di dettaglio, collegato anche al fatto che ci pare i lavori non debbano partire domani mattina, ci saranno ancora... non sappiamo neanche, forse ce lo dirà il Presidente, se è stato già firmato il "trapasso" di proprietà fra il Ministero della difesa e la Regione, ma non ci pare che la società non sia ancora sostanzialmente operativa... se sono già stati stabiliti, in che misura e se siano quelli che corrispondono dagli atti fondativi della società i compensi per l'Amministratore unico della nuova Università Valdostana, o "giocattolino" che dir si voglia. Grazie.

Presidente - La parola al Presidente della Regione, Rollandin.

Rollandin (UV) - Merci, M. le Président. Le collègue Louvin a repris un thème qui a fait déjà l'objet d'un débat serré au niveau du Conseil: la question de revisiter ce qui est du point de vue de l'utilisation la Caserne Testafochi, qui en effet c'est un projet engageant. Il a été déjà réglé au début de cette législature avec l'accord avec le Ministère compétent, qui finalement a accepté les différentes propositions qui avaient été préparées avec la Commune d'Aoste en tant que Région. Pendant cette période on avait prévu une série de démarches, dans l'attente de la constitution de la société dont je dirais quelques mots après. Avec la Commune on a en même temps prévu une série de rencontres pour examiner dans le détail l'engagement concernant surtout l'utilisation de l'immeuble actuel par rapport à l'université de demain, donc je donnerai dans le détail les réponses.

Sur la première question, le PUD relatif à l'aire de la Caserne Testafochi a été rédigé sur la base du plan régulateur général de la Commune d'Aoste, de l'accord de programme signé le 30 juillet 2008 par le Ministère de la défense, l'Agence du territoire, la Région e la Commune d'Aoste et de l'étude de faisabilité dont il faisait mention le collègue, relatif à la création du pôle universitaire dans le cadre de la reconversion des structures militaires de la Caserne Testafochi. Le PUD, adopté récemment par la Commune d'Aoste et transmis à la Région en vue de son approbation par cette dernière, définit le projet de transformation urbanistique lié à la réalisation dudit pôle et affine les hypothèses de l'étude de faisabilité. En d'autres termes, le PUD a pour objectif principal de faire en sorte que le projet définitif et d'exécution s'adapte du point de vue architectural et fonctionnel au contexte urbain, dans lequel ce projet devra s'insérer. Le mandat afférent au projet des travaux (avant-projet, projet définitif et projet d'exécution) ne sera attribué que lorsque le PUD aura été approuvé. La procédure d'adjudication des services de concession liés audit projet est en cours, par conséquent les experts disposeront des indications du PUD pour travailler. Je crois que la préoccupation du collègue c'était de ne pas avoir une liaison étroite entre avant-projet, PUD et projet définitif; j'ai expliqué que le PUD a déjà pris en considération l'avant-projet et après l'appel d'offres les propositions sont en train d'être analysées par la commission concernée, cette proposition définitive tiendra en considération les deux aspects: soit le PUD que l'avant-projet, donc il n'y a pas de décalage par rapport à l'activité concernant cette phase.

Quant à la deuxième question, le projet prévoit des travaux de requalification urbaine et de transformation presque totale de Place de la République en zone piétonnière, ainsi qu'une importante réduction du trafic dans la rue de Monte Solarolo. De plus, la destruction du mur périmétral de la caserne libérera de nouveaux espaces publics et permettra de réorganiser intégralement les surfaces disponibles et de les agrandir d'environ 2.000 mètres carrés. Ces aménagements resteront superficiels, ce qui permettra de sauvegarder les éventuelles pièces archéologiques du sous-sol. En revanche, pour ce qui est des aires destinées au stationnement (les parkings), le PUD prévoit la construction de deux parkings souterrains sous le corps de la caserne, qui remplaceront les parkings actuels de la Place de la République et de la rue de Monte Solarolo. Même s'ils ne sont pas dans le projet, donc les parkings sont concernés, mais seulement au niveau de la caserne et pas au niveau de Place de la République, car là il y aurait eu des problèmes difficiles à dépasser.

Troisième question: le PUD prévoit la réalisation du sous-sol à usage des parkings publics pour garantir la dotation des zones en place des parkings (ce serait la dotazione pubblica pregressa) qui se trouvent actuellement en surface (Place de la République, rue Monte Solarolo et rue Monte Vodice), mais qui seront éliminés pour permettre la réalisation des zones piétonnières, répondre aux besoins inhérents aux nouvelles destinations d'usage (dotazione pubblica in progetto) comme le prévoit le plan régulateur général. La disponibilité des zones de parking prévues par le PUD pour chaque nouvelle intervention de nouvelle construction ou de requalification de bâtiments existants avec changement de destination d'usage sera assurée grâce à des nouvelles structures enterrées, comptant éventuellement plusieurs niveaux qui devront être cédés à la Commune d'Aoste ou destinés à usage public, ce qui donnerait la solution au thème qui a été... du point de vue technique...

(interruption du Conseiller Louvin, hors micro)

...non, il n'y a pas de question de temps compte tenu qu'on a la possibilité de démarrer avec les travaux et donner la solution aux deux ensemble. Bon, je répète ce qu'on m'a dit, peut-être il y a des difficultés, mais l'interprétation qui m'a été donnée va dans le sens que je viens de dire. En particulier, pour les zones de parking existantes (dotazione pubblica pregressa) une superficie minimum de 7.200 mètres carrés, équivalente à environ 200 places auto, devra être rendue disponible sous le corps de la caserne. A plein régime cette zone de stationnement public, articulée sur deux niveaux souterrains, devra accueillir jusqu'à 610 véhicules.

Pour satisfaire aux obligations du point n° 6.0 des dispositions d'application du PUD, au moment de la demande du premier permis de construire, il suffira de libérer dans ladite zone 240 places auto sur les 610 places totales, ce qui permettra d'éviter des désagréments aux usagers et leur permettra de bénéficier d'un espace de parking équivalent, dans le sens qu'on prévoit qu'il y ait la réalisation du parking qui puisse donner une solution à l'existant et par la suite il y aura la réalisation des autres places (jusqu'à 610). Les 240 qui correspondent au pregresso donc (les parkings maintenant liés à Piazza della Repubblica, Monte Solarolo et Monte Vodice) seraient recomprises dans la première étape de parkings qui seraient mis à disposition du public, par la suite il y aurait l'augmentation des places jusqu'à 610.

Dernier point: la "Nuova Università Valdostana" a été constituée le 12 décembre dernier (dont les locaux seront dans la zone ex Pila, zone Borgnalle), l'article 7 de l'acte de constitution identifie Bruno Milanesio comme Administrateur unique de la société et un salaire brut de 95.000 euros par an proportionnellement à la durée effective du mandat. L'activité a déjà démarré, il a été possible suivre toute l'activité concernant le PUD et notamment les projets qui sont en train d'être définis quand il y aura la possibilité de voir dans son ensemble les projets, qui après l'appel d'offres devront être alloués aux destinataires suite à la solution de ces problèmes. Merci.

Presidente - La parola al Consigliere Louvin.

Louvin (ALPE) - Grazie per la risposta dettagliata del Presidente. Alcune brevi considerazioni su questi chiarimenti che ci sono stati forniti: la prima riguarda tale discorso di coerenza generale fra ciò che si intendeva fare e ciò che il PUD consente di fare. Questa è una questione sulla quale potrà sembrare strano, ma sottoscriviamo i propositi che ha enunciato lo stesso Bruno Milanesio nell'incontro con i progettisti che hanno svolto la progettazione preliminare: bisognava volare più alto, ossia bisognava avere (così abbiamo capito il senso dell'intervento di Bruno Milanesio) il coraggio di andare verso una proposta aperta, un concorso di idee eventualmente, cosa che l'estensione dell'area di oltre 80.000 metri quadri, nel cuore della città, con la possibilità una tantum di lasciare anche un segno architettonico di grande pregio che avrebbe qualificato la città di Aosta nel tempo, per i binari che ha stabilito l'Amministrazione regionale da un lato e il Comune dall'altro, è ormai sfumata. Bisogna riconoscerlo si è imboccata un'altra via: quella di uno studio di fattibilità affidato ad un collettivo di professionisti locali per una prima ricognizione degli spazi, un incanalamento nell'ambito di un PUD che è molto restrittivo, perché ha stabilito delle confrontanze di livello con l'esterno, ha già individuato le localizzazioni degli interrati nella parte sud dell'area interna alla caserma e ha fissato una serie di vincoli tali per cui l'intervento di una progettualità coraggiosa come poteva essere quella che ha lasciato segni importanti in alcune città europee, tali da associare alla fine questi fabbricati all'immagine stessa della città e anche gli obblighi di conservazione della facciata, poi tutto è opinabile... fanno sì che sarà un intervento di ristrutturazione, di finalizzazione degli spazi, ma non avrà quell'ampiezza. Questa è forse una delle rare occasioni nelle quali ci saremmo trovati d'accordo con Bruno Milanesio, ma evidentemente non è un'occasione che ha trovato concorde la macchina amministrativa sia essa regionale che comunale.

Sulla destinazione di Piazza della Repubblica le preoccupazioni a cui ha fatto cenno il Presidente circa il rischio di natura archeologica sono assolutamente immaginabili. Ciò che è meno comprensibile è perché nel frattempo la Regione abbia fatto la campagna di sondaggi nell'area nord della caserma, perché lì pensava di posizionare i parcheggi, mentre poi è nell'area a sud della stessa che verranno posizionati, così siamo riusciti a capire anche da ciò che emerge nell'ambito del lavoro effettuato dalla Sovrintendenza ai beni culturali. Vi è stato cioè uno sfasamento che fa sì che adesso si vada ad immaginare il posizionamento nell'area a sud, dove non sono ancora stati fatti questi sondaggi e dove - mi ricollego con il terzo punto che ha illustrato e precisato il Presidente - si giocherà la partita iniziale. Il Comune chiede: "prima ci fate i parcheggi - 240 dice bene il Presidente della Regione; poi sui 610... ossia gli ulteriori, che sono la dotazione che servirà al polo universitario, possono essere fatti con comodo... non avendo ancora effettuato questi sondaggi, non avendo ancora quindi la certezza del dove e come poter intervenire... continuiamo a leggere... forse lei ha avuto delle interpretazioni diverse dai suoi tecnici... leggere nel senso di una sequenzialità - alla richiesta del primo permesso - ossia quando viene chiesta l'autorizzazione a costruire sull'area - deve essere già realizzata la quota pubblica", ossia quei 240 devono essere già realizzati, perché si dice che vengono tolte le macchine da Piazza della Repubblica, da via Monte Solarolo, da via Monte Vodice e che devono essere pur messe da qualche parte. Ma se questo condiziona la partenza del progetto e della sua realizzazione... naturalmente poi avremo anni di tempo per parlarne, ma noi vogliamo dirlo adesso, perché lo consideriamo un passaggio delicato e potenzialmente un ulteriore allungamento di tempi, che saranno già molto lunghi da sé... quindi questo potrà complicare lo sviluppo dell'opera.

Da ultimo... ma non siamo sempre per fare i micragnosi, d'altra parte abbiamo visto che altri manager pubblici raggiungono livelli che superano addirittura quelli del Presidente della Regione, quindi non possiamo proprio essere così taccagni nei confronti dell'Amministratore, che mi pare di aver capito già in atti ha visto stabilito il suo compenso in 95.000 euro annui. Questo anche se al momento pare che la società non sia ancora nel pieno della sua attività, comunque credo sia una fase di avvio e quindi il "giocattolino" inizierà a muovere le sue "ruotine" proprio adesso. Grazie di tutte le sue risposte.