Oggetto del Consiglio n. 1048 del 24 febbraio 2010 - Resoconto
OGGETTO N. 1048/XIII - Interpellanza: "Situazione di disagio del pronto soccorso traumatologico dell'ospedale".
Interpellanza
Vista la situazione di profondo disagio in cui versa il pronto soccorso traumatologico dell'ospedale, denunciata dall'associazione difesa ed orientamento dei consumatori;
Preso atto che tale situazione trova conferma nelle proteste già espresse dal primario responsabile del servizio che per ben due volte avrebbe scritto alla direzione generale dell'USL segnalando il disagio che gli operatori ma soprattutto i pazienti sono costretti a sopportare ormai da due anni, senza peraltro ricevere alcuna risposta in merito;
Constatato che quanto denunciato dal responsabile del servizio trova velata conferma anche nella replica del direttore generale dell'USL;
Condividendo il rammarico espresso dal primario per le pesanti critiche nei confronti della sanità valdostana a causa di episodi limitati che offuscano il livello di eccellenza generale del nostro nosocomio;
Considerato che l'attività turistica e sportiva che la nostra Regione offre è particolarmente soggetta ad incidenti di natura traumatologica;
Ritenendo che questo reparto dovrebbe di conseguenza ricevere la dovuta attenzione onde evitare gli inconvenienti citati in premessa;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
l'Assessore competente per conoscere quali sono gli intendimenti del Governo in merito.
F.to: Giuseppe Cerise - Patrizia Morelli
Président - La parole au Conseiller Giuseppe Cerise.
Cerise G. (VdAV-R) - Merci, M. le Président.
Con questa interpellanza vogliamo richiamare l'attenzione su un problema che credo tutti conosciamo, in quanto è stato oggetto di prese di posizioni e dichiarazioni da parte di diversi soggetti: trattasi della situazione di profondo disagio in cui versa il pronto soccorso di traumatologia dell'ospedale.
L'accusa che parte dall'associazione difesa e orientamento dei consumatori, in seguito alle numerose proteste raccolte da utenti del servizio, sia valdostani che turisti, trova conferma nelle dichiarazioni del primario del servizio che, per ben due volte, avrebbe scritto alla direzione generale dell'USL evidenziando l'estremo disagio che gli operatori - ma soprattutto i pazienti - sono costretti a sopportare ormai da due anni, senza ricevere risposta.
Cito testualmente quanto dichiarato: "Rischio clinico aumentato in caso di gravi complicanze da gestire in emergenza; locali inadeguati, sia per l'altro afflusso di utenza, sia per garantire sicurezza nelle prestazioni erogate; non rispetto della privacy; mancanza di una sala d'attesa e di locali di servizio; difficoltà a raggiungere il Pronto Soccorso generale che è lontano dall'ambulatorio traumatologico, per raggiungere il quale il paziente malato è costretto ad attraversare la cosiddetta "piastra", con quanto ne consegue; allungamento delle attese per il triage; scarsa sorveglianza; attrezzature cliniche non sufficienti; spazi di lavoro limitati a due ambulatori di dimensioni ridotte; traffico di barelle fra i pazienti. E la situazione è diventata tragica durante le festività natalizie, i casi di traumi sono aumentati a dismisura e, con essi, i disagi dei pazienti. Abbiamo avuto il nostro daffare a calmare gli animi dei parenti dei feriti. I lavori di ristrutturazione del Pronto Soccorso sono ormai ultimati, ma delle volontà di rimettere il pronto soccorso traumatologico nell'ambito del servizio di Pronto Soccorso generale non c'è traccia". Accusa che trova conferma, sebbene più velata e smorzata, nelle dichiarazioni del direttore generale che dice: "Comprendiamo le proteste e crediamo che abbiano anche qualche fondamento, stiamo lavorando per mettere fine al disagio".
Condividiamo le dichiarazioni di dispiacere espresse per le pesanti critiche nei confronti della sanità valdostana, che invece si afferma avere più di un'eccellenza; è quanto abbiamo sempre sottolineato anche noi, in precedenti iniziative che richiamavano l'attenzione sull'inadeguatezza e la criticità di alcuni reparti: l'interpellanza sul reparto di geriatria, quella relativa ai locali destinati al percorso riabilitativo dei cardiopatici.
Spiace veramente sentire delle pesanti critiche quasi sempre riferite ad inadeguatezze di carattere strutturale, critiche alle quali fortunatamente fanno seguito gli elogi verso il personale genericamente definito "cortese" e di "elevata professionalità". Questa credo sia una ragione in più per dotare questo personale di locali idonei ed attrezzature efficienti, affinché possano svolgere al meglio la loro funzione.
Non vogliamo dire assolutamente che i nostri ospedali sono un disastro, anche sotto il profilo strutturale e tecnologico la maggior parte dei reparti sono di ottimo livello di efficienza, che si voglia... questa è una ragione in più per fare uno sforzo per rimuovere ed eliminare quelle inadeguatezze e carenze strutturali che, al di là di attirare critiche e nuocere all'immagine della struttura, possono limitare l'efficienza degli operatori che godono di ottima reputazione.
Quando episodi come quelli citati nella premessa coinvolgono l'utenza locale, la cosa ha una ricaduta evidentemente meno pesante perché, conoscendo la struttura ospedaliera nel suo insieme, si considerano anche gli aspetti di eccellenza, nella speranza che anche quelle parti che presentano delle criticità vengano adeguate agli stessi livelli. Ma quando coinvolgono i turisti, la cosa ha dei risvolti diversi: immaginiamo il turista che si rompe la gamba a Pila e che al Pronto Soccorso subisce tutto quanto dichiarato dal primario: per lui quello è un livello d'inefficienza del nostro nosocomio e non penso che potrà trasmettere all'esterno un'immagine che invece nell'insieme merita il nostro ospedale.
Crediamo che l'attività turistica e sportiva che offre la nostra regione (sci alpinismo, trekking, mountain bike, eccetera), un'attività particolarmente soggetta ad incidenti di natura traumatica, sia una ragione in più per dare al pronto soccorso di traumatologia un livello di eccellenza che, oltre a favorire delle prestazioni sanitarie di alto livello, produrrebbe anche riflessi di carattere promozionale per la nostra regione... pubblicità a costo zero, per intenderci. Grazie.
Président - La parole à l'Assesseur à la santé, au bien-être et aux politiques sociales, Albert Lanièce.
Lanièce A. - Grazie, Presidente.
Ringrazio anche il collega Cerise per aver ricordato questa problematica che era emersa circa un mese fa. Devo subito sottolineare che poi c'è stato un confronto in una riunione con i direttori delle strutture interessate e che l'azienda attualmente conferma che non esistono situazioni di rischio clinico da segnalare, considerando che il malato traumatologico in emergenza viene sempre trattato in Pronto Soccorso, al fine di non sovraccaricare lo stesso da casi di non emergenza e non complessi. Già da alcuni anni è stato stilato un protocollo sanitario di nome fast-track, che ha l'obiettivo di differenziare i percorsi in funzione dei bisogni sanitari in collaborazione con la struttura complessa di ortopedia e traumatologia. Ho sentito dire, in questi giorni, di fratture che sarebbero transitate nel corridoio del Pronto Soccorso e sarebbero state valutate nella sala gessi, perché è di questo che parliamo; voglio qui confermare che tutti i casi gravi vengono esaminati in Pronto Soccorso e poi eventualmente ricoverati in reparto.
Le problematiche evidenziate dall'associazione dei consumatori e che erano state anche sottolineate dal primario, sono da attribuire principalmente a disagi di tipo logistico, sala d'attesa, insufficienza dei servizi igienici, sui quali la direzione strategica dell'USL sta lavorando per limitare i disagi, anche alla luce della terminazione dei lavori del Pronto Soccorso, quindi in questo caso c'è la possibilità di organizzare meglio tutto il servizio.
Tutto ciò premesso, non si ritiene che la problematica evidenziata configuri una mancata risposta ai pazienti, che da sempre vengono presi in carico dalle strutture di riferimento. Termino dicendo che - visto che parliamo di ortopedia e traumatologia - quest'anno sarà il reparto di ortopedia e traumatologia che verrà ristrutturato a nuovo.
Président - La parole au Conseiller Giuseppe Cerise.
Cerise G. (VdAV-R) - La ringrazio, Assessore, per le risposte con cui lei ha molto stemperato l'illustrazione che ho fatto io di questa problematica.
Confesso che a noi, da informazioni assunte, risulta l'esatto contrario: pare che questi locali siano già pronti, non si sa quando potranno venire occupati e dunque abbiamo dei forti dubbi che la sua risposta corrisponda in toto alla situazione in cui versa il pronto soccorso di traumatologia.
Chiederei a questo punto un approfondimento, perché mi pare che sia un dovere di quest'Assemblea conoscere la reale situazione della cosa e i percorsi potrebbero essere due: un'audizione nella commissione competente dei due dirigenti dei reparti interessati o, se gentilmente lei volesse organizzare un sopralluogo della commissione competente, che possa constatare quanto ho affermato, perché il problema non lo abbiamo mai posto in termini di quella che può essere la prestazione di carattere sanitario, che è di grande eccellenza... qua ho alcune lettere di altri ricoverati che fanno gli elogi del personale di Aosta e questo ci fa quanto mai piacere. Le carenze che vengono denunciate sono sempre esclusivamente di carattere strutturale.
Cerchiamo di rimuovere, ripeto, anche qui non è che sia un disastro, perché la maggior parte dei reparti ha un livello di efficienza anche strutturale del tutto rispettabile, ma rimuovere quelle piccole ombre che possono nuocere all'immagine della regione.